Si può non guardare Sanremo, opporgli un netto e snobistico rifiuto? Si può, ma se non ci si chiude in una bolla, comunque il Festival della Canzone entrerà da tutte le parti. Sanremo è un carrozzone nazionalpopolare, una grande sagra di paese con molte aspetti comuni al calcio, dalla Tv al tifo, dalla polemica all’idolatria, dallo scandalismo al costo esasperato. Il rifiuto di Sanremo è come quel rifiuto dei Mondiali di Italia 90, quando Nanni Moretti & C si ritirarono simbolicamente a Capalbio per non assistere all’ “ignobile carrozzone”. Ma il derby Inter-Milan e il gran finale del Festival della Canzone si divideranno strategicamente il sabato del ritorno del pallone e del trionfo della canzonetta. Perché in fin dei conti sono quasi la stessa cosa…
Non esiste un’alternativa tra guardare Sanremo e non guardare Sanremo. O peggio ancora, rifiutarsi di guardare Sanremo. Il Festival si guarda, magari distrattamente ma si guarda. Come si guarda il derby e si guarda la Nazionale. Concedo sempre libertà di scelta, certo, ma se vuoi escluderti dal calcio e dalle canzonette, dovrai isolarti in una cupola di vetro e non esisterà vaccino che ti salverà. Potrà raggiungerti e colpirti anche molto dopo. “Dice che era un bell’uomo e veniva, veniva dal mare” tu che il Festival di Sanremo mai e poi mai, lo canticchi ancora 40 anni dopo e non ti rendi conto.
Potrà raggiungerti e colpirti Il Festival come il calcio che entra dappertutto. Anche quando non vuoi. Come dice Domenico De Masi, vabbé non sarà Umberto Eco ma ha ragione: “Se vuoi capire il paese c’è poco da fare, lo devi guardare”. Giusto, ma questa è solo una conseguenza.
Credo che nessuno si metta a guardare il Festival della Canzone per capire il paese, che quasi sempre subisce senza comprendere, ma assai più banalmente perché è una specie di Olimpiade dello spettacolo e della società italiana, una grande sagra paesana in cui t’abboffi di fettuccine al cinghiale, trippa e Tavernello rosso o bianco. Ti metti lì a pancia piena e passano tutti. Nani, ballerine ma anche qualche essere straordinario. Sanremo è un animale strano, spesso un mostro che ti divora: Tenco per questo ci si sparò un colpo in testa.
L’elemento sociologico secondo me distintivo e decisivo è che mentre t’abboffi distrattamente ci sono buone possibilità che le orecchie intercettino un refrain che poi ti riempia i silenzi delle giornate se non addirittura della vita. Tipo “Vi conviene toccarvi i coglioni, vi conviene stare zitti e buoni” (Maneskin) oppure “Prendi questa mano zingara dimmi pure che destino avrò” (la Zanicchi). In mezzo ci stanno tutte le vibrazioni possibili.
E in fin dei conti sono le stesse vibrazioni di quando fanno gol Immobile o Insigne. Il Festival di Sanremo è tutta la partita che c’è intorno a quei tiri in porta, aspetti che trascorra il tempo e arrivi finalmente il ritornello. “Lasciatemi cantare sono un italiano, un italiano vero”. Gol, 1-0 e palla al centro.
Certo ci vogliono anni di pratica zen per superare nell’imperturbabilità più assoluta il richiamo della polemicuccia, dello scandaletto e dell’immancabile indignazione: Povia che canta “Luca era gay”, Celentano che comincia due volte “Chi non lavora non fa l’amore”, Vasco Rossi che esce prima che il playback termini “E poi ci troveremo come l’estate al Roxy Bar”, Bugo che abbandona Morgan come uno scemo sul palco, la destra che si indigna per i cachet di Benigni che legge la Bibbia o perché c’è Roberto Saviano sul palco per l’anniversario della strage di Capaci, Salvini che se la prende con Ornella Muti perché dice fa da spot alla cannabis terapeutica.
Fanno parte del gioco e del copione, gli autori ne mettono deliberatamente tre a sera, e tutto sommato stanno all’accapigliarsi teoretico – cioè che non serve a nulla – sul rigore e sul Var nel calcio, che tanto quel che ha fischiato l’arbitro quello è e quello resterà.
Non ci vedo molte differenze con l’arena del calcio, anche se il tifo è di un tipo antropologico differente: i pro Maneskin e i pro Orietta Berti, i pro Achille Lauro e i pro Volo. Non c’è solo una distinzione secondo l’età – i giovani e i vecchi – ma secondo allenamento, indottrinamento, abitudine e appartenenza di classe.
Sanremo e il calcio sono legati dal carattere nazionalpopolare, dalla Tv, dall’aggregazione, dalla passione, dalla massificazione, dal dibattito e dallo schieramento partitico, dal culto e dall’idolatria per i protagonisti, dalla gara, dalla contesa e dal diverbio, dalla provocazione, dall’economia esasperata. Sanremo come il calcio è evoluzione del costume. A un Achille Lauro seminudo (e autobattezzante) possiamo rispondere con i nostri scultorei Beckham e Ronaldo in mutanda Armani. Un pelino più dissacrante, però…
L'auto battesimo di Achille Lauro è la cosa più iconica che vedremo stasera#Sanremo2022 pic.twitter.com/656N0blHwc
— s⭒ (@Maecenartis) February 1, 2022
Il calcio e Sanremo hanno dentro gli stessi cromosomi della politica, sono tutte estensioni di noi stessi sotto diverse forme. Sanremo ci può non piacere – liberissimi, io stesso ne sopprimo ampie parti col bisturi del telecomando – ma fa parte comunque di noi stessi. Anche il respingerlo per principio significa comunque farci i conti. Come quelli – Nanni Moretti, Asor Rosa, Federico Zeri – che ai Mondiali di Italia 90 si erano ritirati simbolicamente a Capalbio snobbando “l’ignobile carrozzone” (Nanni Moretti). O come quelli che hanno pervicacemente e ottusamente combattuto – vedi Ernesto Galli della Loggia – contro le Olimpiadi a Roma nel 2004 e poi ancora nel 2024.
Inter-Milan anticipato alle 18 di sabato è una dichiarazione di tregua tra due eventi che occupano lo stesso cuore. Devi avere l’uno e l’altro. Passarli entrambi al Var e alla centrifuga dei social. I gol di Dzeko e Ibrahimovic (se giocherà…) non si possono mettere in concorrenza con l’ “autobattesimo” volutamente scandalizzante di Achille Lauro. Mamma mia, a che punto siamo arrivati! Mio Dio, come siamo caduti in basso…
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Ad una settimana, o quasi, a bocce ferme, dalla fine di Sanremo(quest’anno è stato un vero successone!) posso dire senza fronzoli che il vincitore reale è stato Jovanotti. Sul podio del Festival c’è salito con il pezzo scritto per Morandi e anche grazie ad Elisa, con cui ha collaborato in passato. E per concludere Lorenzo Cherubini( quest’anno non si è fatto mancare niente!) ha vinto anche la serata cover duettando con lo stesso Morandi. Devo essere sincero : ho ascoltato alcune canzoni del Festival via radio anche perché in tv l’ho seguito si giovedì, venerdì e sabato ma un’oretta per ognuna delle serate: poi mi sono addormentato!! Non ho ascoltato la canzone vincitrice o almeno non a caldo. In chiusura devo ammettere che il mio pezzo preferito, quello che mi ha colpito di più, è stato il brano di Tananai che, incredibilmente, è arrivato ultimo; non mi è dispiaciuta la band de La Rappresentante di Lista: un brano simpatico e veramente orecchiabile.
Buona giornata, e scusate il ritardo! Punto.
Bocca, io riesco a saltare tutto SRemo dato che vivo in Australia.
E ringrazio sempre il mio nuovo Paese.
Lo trovavo cafone da sempre, tant’è che ero uso organizzare viaggi di lavoro all’estero proprio per evitarlo.
Poi c’è a chi piace, de gustibus …
…alla fine è musica…se pur pop italiano…camuffato di rock rap ed altro. La mia considerazione è da questo punto di vista…perchè poi se esce fuori l’estremista che è in me…pure quando dicono che Vasco è rock…mi viene da ridere.
Comunque w la musica …possibilmente quella buona….ma anche in questo caso dipende dai gusti di ognuno di noi.
non riesco a guardare il festival se non per pochi minuti. Vado quindi su raiplay, il giorno dopo, ma solo per vedere qualcosa che mi attiri e, in effetti, c’è del buono, a cercarlo.
Non ho mai guardato il festival ma non ne faccio un vanto. Semplicemente non mi piace e, poi, non riesco a stare 3/4 ore a guardare la stessa cosa. Non sono un melomane, non ho alcuna cultura musicale o, meglio, la mia cultura si limita a “mi piace” o “non mi piace” e i miei gusti variano molto. Ieri sera, mentre studiavo il tabellone dell’OPN, con le cuffie ho ascoltato Pino Daniele dalle origini e mi sono consolato.
OT. Non ricordo in quale sezione del blog, ad un certo punto, son venute fuori delle considerazioni sull’arte contemporanea in particolare a Napoli. Ho, così, scoperto che il nostro amabile barista si diletta con questo argomento (per me ostico assai) e che anche altri frequentatori di questo bar sono addirittura esperti e validissimi professionisti del settore. Non sono assolutamente in grado di competere in questo campo ma vorrei porre alla loro attenzione un altro evento collegato a questo settore sempre a Napoli e lo faccio mettendo il link ad un articolo scritto da una giovanissima storica dell’arte, ovviamente napoletana, mia carissima amica nonché figlia di un mio carissimo amico e collega. Mi auguro che sia di vostro gusto.
https://www.espoarte.net/arte/al-pan-una-mostra-per-ricostruire-il-legame-tra-napoli-e-la-pop-art/?fbclid=IwAR1HVK302rWL9TwlXEMLS4SGDJDj01toIP8OWevcdEWIwc46jyFl5uWWxyY
Grande, grazie. Ciao FaB
Dovendo scegliere fra Sanremo e Piazza Pulita, Piazza pulita tutta la vita… e così ho fatto. Salvo pentirmene stamane alla lettura della rassegna stampa: mi spiace proprio aver perso gli interventi di Drusilla Foer ( in primis quello verso la Zanicchi). Proverò a rimediare su you tube ma intanto qualcuno che ha visto la serata mi può fare un riassuntino? ( astenersi commenti musicali). Grazie
Drusilla è stata sublime. Recupera il suo monologo finale sulla unicità, una vera perla.
Meglio ancora se cerchi sul tubo le sue telefonate con la colf ornella,sono esilaranti!
ma che youtube, vai di raiplay;
e ripesca le trasmissioni su Joyce del 2 febbraio su rai4 e rai5;
Visto che stiamo andando verso Sanremo si o Sanremo no, io direi che la questione è irrilevante. Si potrebbe rispondere: a ciascuno il suo, ma questo potrebbe suonare classista. Ma come lo intendevano i gesuiti secondo me gira. Portata al caso nostro suonerebbe: La società dei consumi ti trascina nella medietas ed anche sotto, o ne hai per provare ad uscirne e decidi di farlo ( Entschlossenheit diceva Heidegger) o ne hai e non lo fai perché hai altro a cui pensare, e ti posso capire, o non ne hai proprio. Lo Sport in questo senso è bello perché premia solo chi ha talento e decide di usarlo. nella vita non succede sempre invece.
La musica che si fa a Sanremo è una merda… non è una questione di gusti… vale qualitativamente zero, se però quello è il livello cui si arriva non c’è nulla di male, ci sono altre cose in cui si può dimostrare il proprio valore, sapere di musica non è obbligatorio in una società, come non lo è sapere di matematica. Ma io purtroppo se uno non sa prendere una nota nemmeno per sbaglio oppure se un testo dice stronzate da psicopatico, o banalità assolute, o se su cinque righe di un pentagramma ci sono al massimo tre accordi con passaggi da metodo per principianti con nemmeno un cazzo di nona o di undicesima ( Quelle che Charlie Parker disseminava nelle sue Jam Session ) e le settime sono utilizzate solo per risolvere sulla tonica allora mi incazzo e cambio e non ci passo più.
Trattasi solo di prodotto commerciale che vale come le merendine che si vendono al Supermercato. Poi mangiarsele non è proibito, ma fa male.
Io poi, sia chiaro, mi incazzo anche se vado ad un concerto ed il solista, seppure famoso, per me suona di merda, come successe una volta con Lang Lang a Roma (un bel mavaffanculo che si mischiò agli applausi di chi comunque approvava il divo) o se il concerto è stato preparato male e l’orchestra suona sotto media ( una volta vidi Pollini naufragare a Salisburgo nel Primo concerto di Brahms ).
Sanremo è solo una parte, sebbene in fondo irrilevante, del genocidio culturale cui l’Occidente si è condannato, quella che ci rappresenta meglio come italiani.
Poi, magari ti capita nella vita di assistere a cose che ti fanno riconciliare con la bellezza, ed allora va tutto bene, e vivi per quelle, ne bastano un paio l’anno in fondo…
Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti…
— Festival di Sanremo (@SanremoRai) February 4, 2022
Caro Leo,
non mi dire che non ti sei commosso ascoltando questo brano. Non sarà perfetto (non lo so dire), so che è commovente fino alle lacrime. Truppi (che non conoscevo assolutamente, ma che ho scoperto piacermi eccome), con Vinicio Capossela e Mauro Pagani, per uno dei brani più belli di De André, scritto e musicato insieme a Nicola Piovani.
https://www.raiplay.it/video/2022/02/Sanremo-2022-quarta-serata-Giovanni-Truppi-con-Vinicio-Capossela-canta-Nella-mia-ora-di-liberta-47f0a212-13dc-47e1-a967-b43a7df70cb6.html?wt_mc=2.social.tw.rai1_sanremo2022_truppi_quartaserata.&wt
Secondo me la metti giù così dura anche perché sei ipercompetente e molto amante della musica, ma per alcuni la musica è solo un riempitivo del silenzio. Voglio dire, probabilmente il tuo elettricista si indigna quanto te per Sanremo se vede come hai messo su il lampadario (esempio del cavolo, ma ci siamo capiti). Per un genere alto, chessò la commedia, ci sono sempre stati anche i mimi e la fabula atellana dove ruttavano e si rincorrevano in scena.
Comunque meglio mangiare le merendine, che fanno male, che morire di fame.
E anche tu c’hai ragione @Grillo… ma se in un supermercato ci sono le merendine e gli ingredienti per farti il ciambellone e dedichi un po’ di tempo a fartelo poi stai meglio… è sempre un problema di quanto tempo vuoi dedicare alle cose, e per me in una casa la lampadina ( per dire ) può anche stare sul filo ma il pianoforte e due ore da dedicare alla cultura ( musica, letteratura, arti figurative) tutti i giorni non possono mancare, sono proprio un dovere morale verso me stesso. Credo che l’auto costruzione sia il più grande dovere che abbiamo verso noi stessi.
Certo se hai criticato due mostri sacri ne devono aver fatte davvero di cotte e di crude….
Credo che potremmo discuterne una vita se il mischiare ” l’alto” e il ” basso” sia un bene o meno.
Ricordo che qualche anno fa un maestro mi fece studiare un brano , semplice, di Shostakovich : inizialmente mi sembrava di essere capitato in un altro mondo,astruso, poi con il tempo e lo studio la bellezza venne fuori e veramente godevo nel suonarlo ( che secondo me dovrebbe essere il primo aspetto di un artista che voglia comunicare qualcosa).
Concordo con te che le ” merendine” come certa musica ” facile” facciano più male che bene , però già dire questo rischia di mettersi su un piedistallo, credo che il gusto al bello, all’arte abbia bisogno di studio e attenzione per essere carpito bene e goduto, poi però vedi persone senza grossa preparazione che gioiscono di opere a volte difficili ai più.
Come vedi mi sto incartando da solo, vista la complessità dell’argomento, posso solo chiudere dicendo che c’è chi apprezza la Juve di Allegri e chi il Milan di Sacchi ( oppure il Barca di Guardiola). e tu sai benissimo da che parte sto….
Comunque Drusilla Foer che risponde a Iva Zanicchi ( a volte anche le donne fanno battute sceme e sessiste) che le dice ” oltre l’altezza tu avrai qualcosa più di me….” ( con il sorrisino scemo) ” si cara, sono colta!” è priceless
Ciao Giovanni, entrambi erano fuori dal mondo che dovevano descrivere… purtroppo la routine fa sempre i suoi danni. Lang Lang aggiungeva danno al danno facendo lo svenevole che quando suoni ( male ) Chopin è un delitto capitale. Quanto al bello o ci sei portato oppure no, è una cosa abbastanza innata, e se ci sei portato ti può andare bene Sanremo ( se sei un tipo tollerante ) oppure no ( ed è il mio caso ).
Ciao Leo, ti invito ad ascoltare il pezzo di un tale Giovanni Truppi. A me piace e trovo che tocchi corde abbastanza inusuali per il contesto.
Sicuramente lo considererai una boiata, però spreca un attimo del tuo tempo e poi dimmi cosa ne pensi.
Naturalmente è all’ultimo posto in classifica.
Forza Milan
Provvedo… Forza Milan!!!
Tutto vero e tutto giusto, Leo, però al netto del genocidio culturale dell’occidente (un po’ esagerata come espressione, secondo me), c’è da chiedersi come mai solo in Italia, in tutto l’occidente appunto, esista e continui ad esistere da decenni una portentosa minchiata del genere. Non in Lussemburgo, non in Slovenia, manco in Moldavia. Solo qui.
Perché appunto è quella che ci rappresenta meglio come italiani… ognuno ha la sua… la Germania ha l’Oktoberfest ad esempio…
Non sarei così…tranchant…anche il Festival di Spoleto ci rappresenta. L’Italia, pur con tutti i suoi innegabili difetti e/o luighi comuni, è comunque meglio, assai meglio rispetto alle molteplici minchiate dell’Ariston.
E te lo dice sto fesso che tutto è, tranne che sciovinista.
Beh certo, ci rappresenta nel lato negativo… nella medietas… c’è però molta medietas ( alto borghese ) anche in una prima della Scala.
Che noi si abbia molte eccellenze culturali ne sono convinto, ma non riguardano la medietas… quella segue RAI 1.
‘azz, più apocalittico di un napolista e di me medesimo anche;
mi sa che dai troppa importanza alla tecnica e alla complessità;
si può fare della buona musica anche con due/tre accordi, e anche stonando;
certo, Sanremo non è un buon posto per scovarla;
Ma certo che si può fare buona con due, o tre accordi, ma devi essere Bach o Mozart… o si può anche stonare ma devi essere Edith Piaf… Charlie Parker era grande anche quando si inceppava…
be’, Parker usò un sassofono di plastica in Jazz at Massey Hall, se non ricordo male, e fa parte della mia trinità jazz: lui, Coltrane e Dolphy;
nella classica sono monoteista (Bach) e nel resto politeista;
Leo è un cultore a livello alto, bisogna vedere però cosa si chiede alla musica. A me ad esempio la perfezione esecutiva non interessa assolutamente, a me interessa l’emozione, il tipo di sentimento che suscita, il ricordo. Quando cerco un brano su Youtube cerco sempre se possibile la versione live dove gli intoppi fanno addirittura parte dello spettacolo. Un saluto Fab
Esatto FaB, un brano insignificante eseguito alla perfezione è virtuosismo fine a se stesso. Però un bel brano eseguito male è reato penale. Anch’io prediligo di gran lunga i live, da cui mi aspetto ottima professionalità; ma gli intoppi, o peggio, possono essere perdonati solo se sporadici.
Per i ricordi: qui sta il punto. “Noi” li abbiamo e li facciamo scendere in campo a risolvere la partita. I giovani se li stanno costruendo, diamo loro tempo
Giustissima considerazione, direi perfetta. La condivido. Un saluto FaB
Certo, basta ripensare ad una come Janis Joplin, non si può certo dire che avesse una voce angelica, o che fosse un esempio di tecnica esecutiva, però dalle sue viscere tirava fuori una forza ed una disperazione che avrebbero incenerito un iceberg.
Dalle viscere di quei quattro fessi che solitamente bazzicano il Teatro Ariston cosa puoi tirare fuori? Bene che vada, un rutto.
Bravo l’esempio di Janis Joplin è perfetto. Oppure pensa all’ultimo concerto dei Beatles, il “rooftop concert”, o addirittura Woodstock. E’ la musica che diventa un evento storico, l’esecuzione passa in secondo piano. E’ il contesto complessivo che conta. Senza contare che ha rilevanza la musica ballabile. Però è questione anche molto personale e ammetto benissimo che ci siano tanti livelli di conoscenza e di interpretazione della musica stessa. Su Sanremo ci sono delle cose che ora non apprezzi ma che magari col tempo ti raggiungeranno, nel Sanremo attuale il brano di Mahmood e Blanco è secondo me valido e apprezzabile. Un saluto FaB
Vero Fabrizio, ma l’emozione è anche il risultato della potenza esecutiva che nasce dalla capacità tecnica. Ci sono cose di Horowitz dal vivo che sono impareggiabili al di là dell’errore, ma c’era dietro una qualità mostruosa che giustificava l’errore. Quello che non va è l’esecuzione scialba non l’errore. Quando parlo di Pollini che naufraga non parlo di errori di note ma di atteggiamento poetico inadeguato.
Leo, mi inchino davanti alla tua innegabile competenza, ma non c’è bisogno di volare alto come fai tu, citando nomi di così enorme “capacità”.
Tu dici che il Festival rappresenta l’Italia, che quel che accade a Sanremo è l’Italia; su questo, permettimi però di dissentire. Il nostro paese, grazie al cielo, è altro.
Caro Leo, infatti io so che tu hai una conoscenza alta della musica. Lo riconosco. Un saluto FaB
Mhh. Però t’hanno visto ballare sul divano quando Cesare Cremonini – Lunapop – ha cantato “50 Special”! Un saluto FaB
Adesso però mi serve un 60 Special… 😉
Va benissimo anche quello. Un saluto FaB
Slackware 15.0 is released!
nel bloggo della Slack qualche giorno fa avanzai l’ipotesi che uscisse il 2 febbraio, sopettando che Pat Volkerding (la Slack ha una gestione monocratica) fosse un joyciano;
a quanto pare lo è, vista l’ora del rilascio e la passione di JJ per la numerologia (cum ironia, nat.):
GMT 22:22:22 02.02.2022
anni fa vedendo che in rete la distro appariva come darkstar azzeccai che fosse un fan dei Grateful Dead, cosa sfuggita agli slackers che sospetto siano in maggioranza metallari;
che aspettate? non vi basta che Gates vi inoculi virus nel corpo? perché tollerare che ve li inoculi anche nei pc?
Linux vi renderà liberi!
Comunismo telematico!
Ntz Ntz gia’ visto anche in Ubuntu
> Ubuntu 10.10 was released on 10 October 2010 (10.10. 10) at around 10:10 UTC.
Doveva aspettare solo altri 200 anni (per fare 2222).
😀 😀 😀
I miei ultimi ricordi sanremesi risalgono ai tempi in cui partecipavano anche gli artisti stranieri. Tanto per citare, dal ’64 al ’71: Paul Anka, New Christi Minstrels (con Gene Clark, poi componente dei Byrds, e Barry McGuire, poi solista di successo con Eve of Distruction e con, secondo me, la miglior cover di You Were on My Mind), Yardbirds, Cher, Satchmo, Stevie Wonder, José Feliciano. Mica bruscolini.
Poi bolla impenetrabile. Non per snobismo, ma perché concordo con Kairuku: perché chi cerca musica deve sorbirsi 5 serate filate di macedonia, con tanti frutti marci e ogni tanto una ciliegina, il tutto calato in una sciropposa rappresentazione auto-celebrativa? Per me, meglio aspettare che il buono venga a galla, con calma, propinato dai media. Gli altri facciano pure con comodo ciò che più li aggrada.
Per quanto riguarda la diatriba sulla decadenza musicale d’oggidì, concordo con Grande Romeo: la musica bella è quella che piace e ciascuno ha diritto di farsi piacere quel che gli pare. Giovani compresi. Del resto è sempre stato così: di generazione in generazione, i figli rifiutano aprioristicamente i gusti dei padri e cercano, per fortuna, nuove strade. Alcune portano lontano, altre sono un vicolo cieco che si perde presto nel nulla. Poi, crescendo, coloro che sono un minimo appassionati di musica capiranno che la bellezza è trasversale, non ha confini di genere, di età, di censo. Basta aver voglia di esplorare.
Io andavo matto per Bouree dei Jethro Tull e ho ballato allo sfinimento (sulla mattonella…) A Whiter Shade of Pale dei Procol Harum. In fondo, non ero inconsapevolmente un fan di Bach?
Jethro Tullo? Pure tu? Il mio primo, e mai dimenticato, amore musicale.
Per me non fu il primo. Fui sverginato da Tell Me dei Rolling e da For Your Love degli Yardbirds
Dirò una bestialità, ma ho sempre preferito i secondi ai primi.
Anche se, in realtà, bazzicavo altri generi, a parte i Jethro : Genesis, Yes, Camel, tutto questo quando ero pischello, fine anni ’70…
Poi vennero altri, nomi sparsi : Big Country, U2, Waterboys, Pogues, Robbie Robertson, Springsteen, Patty Smith…e mille altri ancora, bei tempi.
E sta passionaccia comincio quando mia cugina, per il mio 15° compleanno, ebbe la fortunata idea di regalarmi un LP, fino ad allora pure Marisa Sannia e Mario Tessuto erano troppo per me…
LP di Carlos Santana, che si intitolava…Festival, pensa che coincidenza! 🙂
10000 pollici su per la citazione dei Big Country!
Mentre a Sanremo canta Fabrizio Moro, LAZIALE doc, riportiamo le ultimissime notizie da Formello per la gioia dei tantissimi tifosi e simpatizzanti della LAZIO che frequentano questo rispettabilissimo Bloooog 😂😂
Si è svolta, stamani, la pacifica protesta dei tifosi della LAZIO nei confronti della scellerata campagna acquisti del Patron e del suo fido scagnozzo.
Dal più che sicuro scudetto ci ritroviamo nelle retrovie, in un completo anonimato che non si addice ad un blasone quale quello della LAZIO, squadra che rappresenta la Capitale e, in Europa e nel mondo, l’Italia del sacrificio, della lotta, della passione e della voglia di rinascita 😂😂
Non per niente, i tifosi accomunati, oltre a sfanculare il duo di cui sopra 😂 hanno intonato cori in onore del nostro Presidente: Sergio Cragnotti 👍😄
Sei talmente camaleontico che non riesco a capire, ( è uno dei miei tanti limiti) se credi a quello che scrivi o se cerchi di pigliarci per i fondelli : non sono troppo addentro alle cose Laziali ma mi sembra di ricordare che Cragnotti sia quello che aveva lasciato la tua società in ” braghe di tela” con , fra l’altro, 160 milioni di debito verso l’erario che il buon (?) Lotito è riuscito con qualche magheggio a rateizzare in 20 anni…. Non vi ha fatto fallire/sparire dal calcio professionistico regalandovi anche qualche sfida europea invece del derby con Ferentino e ogni anno tira fuori 8 milioni a saldare quel debito.
Poi è evidente che usa la Lazio per i suoi interessi ( imprese di pulizia e quant’altro) ma la grana, poca, la tira fuori lui, non ti sembra?. Se rispondi seriamente ( ho visto che sei capace di farlo), anche I minus come me riusciranno a capirti meglio.
Stammi bene
Cinquantacinque anni fa, di questi giorni, Luigi Tenco poneva fine alla sua vita in un albergo di Sanremo.
L’anno prima, in una trasmissione Rai, cantava le sue canzoni, attorniato da giovani contemporaneamente entusiasti e riflessivi.
Con quel colpo di pistola Tenco è entrato nel mito ma si è pure negato un ventennio che stava per iniziare e che in gran parte, probabilmente, avrebbe risposto alle sue aspirazioni di rinnovamento.
E si è anche negato, però, il quarantennio successivo, che tuttora continua, e che ha visto la continua regressione di tutte quelle cose che i “ribelli” degli anni Sessanta e Settanta volevano: impegno, libertà, sincerità, tolleranza …
Ciao a tutti,
se qualcuno di voi mi segnalasse amici e utenti di Bloooog! che prima erano molto presenti e che ora mancano, avvio una lunga e paziente operazione di recupero che spero porti a qualche risultato. Grazie e un saluto Fabrizio Bocca
Buona sera Dott. Bocca
Il mio analfabetismo informatico mi ha fatto sbattere la testa anche contro la incolpevole GEDI e mi sono arreso. Poi un amico del blog dell’Amaca di Serra mi ha detto come fare e, grazie a un ulteriore aiuto, eccomi qua. Pronto a leggere tutto di tutti ed a scrivere, purtroppo, come sempre.
Buona serata e saluti
Carissimo! Siamo tutti molto felici che tu sia qui, altri potranno testimoniare che stavamo già organizzando una campagna di ricerca di tutti quelli che non erano stati raggiunti dalla comunicazione e dalle coordinate del nuovo Bloooog! (molto semplice: https://www.bloooog.it) . Stavamo già attrezzando i cavalli e i migliori cani “molecolari” per individuare le tracce di tutti quelli rimasti indietro. Ti abbraccio forte, evviva. Benvenuto a casa, pardon nel tuo Bar Sport. Un saluto FaB
Manca il mio cotifoso Parmigiano
reggianograzieCaro FaB, ho fatto un controllo dei soli laziali, ci sono Cervo, Mastino, Sidney, bomba e Marcowin, ma non ho ancora visto wynona’s, Sunako, Long John, e il Manu di L.A. Prova a capire tu cosa gli sia successo. P.S. Come faccio a rimettere il mio animaletto totem nella mia icona? sono assai imbranato, a pensare che secoli fa ero un informatico… Un abbraccio.
oltre ai già citati da altri, in ordine sparso:
Oltre a quelli già detti da altri, non ho visto Aigor. Si potrebbero recuperare anche Alezuc, TbPrince e PaoloLaziale, assenti per volontà loro e motivi diversi. Vinicio?
Bocca, a nome della “Moltitudine” La invito ad adoperarsi per comunicare ad Olivio il cambio di indirizzo del Bar Sport …( consiglio comunque di verificare la capacità del nuovo server per vedere se supporta i 40 articoli del programma!)
Vediamo cosa posso fare, ci proverò. Un saluto FaB
Ciao Fabrizio,
Io noto anche,e mi sembra positivo, gente che prima non scriveva e che ora si manifesta, forse meno intimidita dal dover scrivere su un Blog di un giornale molto diffuso, forse più confortata dal club di amici…
Più che altro credo che la notizia della chiusura di Bloooog abbia scosso molti, che improvvisamente hanno dato valore a una pratica quotidiana. Oh, ragazzi, quando ho letto il post di chiusura al mattino ci sono rimasto proprio di merda. Mi sono risollevato solo quando ho capito che continuava da un’altra parte.
Speriamo, anche se sempre un porto o una nave per l’assistenza bisogna cercare di trovare perché io non ho organizzazione né mezzi per sostenere un lungo viaggio del genere. Comunque sta andando benissimo e il clima è ottimo. Un saluto FaB
Mi sovvengono 2 nomi : Corrado ( quello da New York, non Coca di cui ho già visto qualche post) e Statistica Bonucciana con cui avevo interloquito volentieri anche nella vecchia secutity room
Scusameri, Astarte, Zzzi si sono manifestati?
zzzi ha già scritto,ma mi sembra anche scusameri …
Non mi sembra, poi quelli che mi dite li controllo. Grazie comunque. FaB
Ovviamente manca il troll ma nessuno ne sente la mancanza.
Potremmo richiamare anche Masciotta, quello 30 post al giorno glieli scrive.🤣
Buonasera, non mi sembra di aver letto nulla de Il radarista o di Vipe per il momento ( a meno che non abbiano cambiato nickname).
Sì infatti erano i nomi che mi ero segnato anche io. Grazie. Un saluto FaB
Highlander
ho notizie solo di Waters;
benché il villico, il figlio del villico e il nipotino del villico si siano offerti di iscriverlo nel nuovo bloggo lui rifiuta sdegnosamente e aspetta che lo faccia uno dei primi cinquanta informatici più influenti d’Itaglia;
di un altro spero che non lo si recuperi: finora non sono scoppiati flames;
Andrea sta aspettando di vedere come finisce il Derby… 😉
Mentre si parla, si discute, ci si accapiglia su Sanremo, apro una piccola parentesi calcistica per fornire – ai tanti appassionati – le ultimissime su Vedat Muriqi 😂😂
Ieri sera il pippone di classe mondiale s’e’ magnato il pari in Rayo Vallecano-Mallorca di Copa del Rey. Un gol fatto che l’incapace ha spedito alto sulla traversa facendo perdere la sua squadra.
Iniziamo bbbbene….
Nonostante ciò, quest’oggi i giornali parlavano di eccellente prestazione della sega immane.
Presto i maiorchini si renderanno conto di che pasta è fatto il kossovaro rimandandocelo indietro tra un mese pur pagandolo fino a giugno 😂😂😂
Sappi che quest’anno ho fatto la formazione del fantacalcio imponendomi di comprare solo giocatori il cui cognome incomincia per M, e nonostante le mille difficoltà a schierare una squadra, soprattutto in attacco, Muriqi non l’ho sfiorato neanche con un palo di tre metri. Al di là di quando l’ho visto contro il Bologna, in gran parte per i tuoi commenti 🙂
Adoro Sanremo.
Da giovane lo guardavo poco.
Con il passare del tempo, con l’arrivo della mia piccola ❤️, e metteteci pure che sono inchiodato a casa col Covid, devo dire che il Festival me lo sto godendo appieno 😄👍
Avendo vissuto gli ultimi 12 anni all’estero, l’ho seguito ancora di più.
Poi, tra Fiorello e ieri Checco Zalone, che altro aggiungere? Non sopportate il Festival? Fatti vostri 🤷🏻♂️
Moretti è un fastidioso radical-chic. Quello che dice o che fa non mi interessa. A parte alcuni film, lo trovo estremamente noioso, classista e snob. Alla faccia della sua tanto sbandierata appartenenza a Sinistra…
ABBBOMBAAAAA!!!! non avevo dubbi che Sanremo ti piacesse sei Nazzzionalpopolare… LAzzzziale. Cazzzzaro… dove ce sta na zeta ce stai tu….;)
Innanzitutto auguri di pronta guarigione, una volta tanto sono quasi totalmente d’accordo , in effetti non hai parlato di calcio 😜😂 e per me Poco Ricco é un’idea geniale
Ciao Bomba, prima di tutto auguri di una prontissima guarigione. E se ti piace il festival gustatelo e divertiti!!!
Per una volta, hai scritto un post che avrei potuto scrivere io (a parte che mia figlia ha 19 anni e non vivo all’estero).
eccheppalle con ‘sto radical-chic;
detesto chi fa rumore mangiando, L’allenatore nel pallone non mi fa ridere, non penso che ci sia un’invasione di stranieri, considero la Pausini una lagnatrice, odio i politicanti con solo slogan come armamentario, mi sembra roba da tamarri i tatuaggi: sarei per questo radical-chic?
però credo di essere il solo appartenente alla classe operaia, per giunta metalmeccanica, fra i bloggaroli, quindi sì, un po’ snob lo sono;
Tranquillo non sei l’unico proletario.
Comunque io sanremo lo guardo perché mi piace la musica. Naturalmente qualcosa mi piace e qualcosa no,ma quelli son gusti. Francamente delle polemiche e di questo giochino “lo vedi=sei un brodo// non lo vedi=sei un ganzo” mi interessa zero. Personalmente non mi sento né snob,né nazionalpopolare,e ri-francamente sopporto poco e nulla chi fa queste classificazioni
Buonasera a tutti voi: confesso che da qualche anno non riesco ad appassionarmi al Festival, mi limito ad uno zapping occasionale solo nella serata finale. Non ne faccio una questione di gusti snob ma le sole occasioni in cui riesco a pensare solo alla musica per due o tre consecutive sono i concerti degli Iron Maiden (l’ultimo l’ho perso perché a Milano suonavano all’ex ippodromo di San Siro e non ho più l’età per pogare in mezzo a giovanotti nerboruti) per il resto mi deconcentro facilmente.
Sull’evento principale di sabato invece (il mitico derby della Madonnina) spero solo che sia una partita “giocata” senza troppi tatticismi con la voglia di vincerla (e non la paura di perderla). Vedremo.
Ti piacciono gli Iron Maiden? Ed allora ecco per te:
Grazie Stefano! Io adoro Bruce..
Dico la mia , da eterno amante della musica e ultimamente anche ( debole) studioso semiserio ( conservatorio) ( sarei anche tenore, ma non oso mettere la maiuscola, troppa distanza con quelli bravi..)
Sanremo è uno spettacolo, punto, inframmezzato da canzoni, ultimamente specchio dei tempi ( non era così 20 anni fa) guidate da una industria musicale che cerca di sopravvivere vendendo quello che può piacere
L’arte, la ricerca non sono di quel mondo, ma non sono neanche richieste, di sanremo se ne parla, si parla di sanremo, credo che il ” contorno ” sia più importante delle stesse canzoni.
Però ho notato che lo spirito dei tempi , Zeitgeist se non erro, non è quello della mia adolescenza, tutti conosciamo i cantautori anni 70, musicalmente sono banali, bisogna salire sulla PFM,la Trap sono suoni buttai li, però potrebbero farci un trattato sociologico sul perchè del movimento.
Sarà perchè ho un figlio ventenne che in passato mi ha sfracassato con la Trap ( so anche chi sono Tedua e Salmo…) però sono io , in tempi non sospetti, ad avergli parlato dei Manneskin ( con ” Torna a casa” mi sono emozionato, lo ammetto), a lui non piacevano e a me si, poi convinto da una ex ragazza ( sempre la solita storia del pelo e dei buoi…) andarono a vederli a Lucca e tornando mi disse che gli erano piaciuti molto
In sintesi, mi guardo Sanremo come auspica Fiorello, sul divano e copertina ( anche perchè il giorno mi fracasso abbastanza al lavoro) e sabato lo anticiperò con il derby ( mi piace kessiè finto trequartista, credo e sperco che starà attaccato a Brozovic) però venerdi non si scherza e non ce ne sarà per nessuno : prove del coro per un concerto ad aprile e ( questa è per Leo) : a Luglio Messa in MiB Maggiore di Schubert allo Stephansdom di Vienna!
Ciao Giovanni. A Vienna vado spesso, è un po’ una mia seconda casa, se posso e le date coincidono ( ma non dipende del tutto da me ) verrò a sentirti. La Messa in Mi bemolle di Schubert è meravigliosa e lo Stephnasdom è un luogo dell’anima. Tra l’altro c’è la bellissima tomba di Federico III, l’imperatore dell’AEIOU ( Austriae Est Imperare Orbi Universi ).
Ciao Leo, poi tanto ci risentiremo, comunque sarà a Vienna dal 13 Luglio e il concerto sarà il 16, stasera prove del Kyrie ( dici che posso perdermi la serata delle cover di Sanremo?…..)
il Trap si è dato al canto?
i cantautori nat. si basavano più sui testi che sulla musica ma per quest’ultima c’era molto altro oltre la PFM (che a parte Per un amico non ascolto più) e il filo non si è interrotto: roba buona è uscita fino ai nostri giorni;
hai ascoltato Sorella sconfitta di Massimo Zamboni? credo rimarresti soddisfatto sia dei testi che della musica;
Sul tuo consiglio ammetto di non conoscerlo, però lo ascolterò e ti faró sapere
il Trap lo conobbi alla Coop tre anni fa ai tempi del Milan cinese,e di Montella, mi dette una bella e lucidissima interpretazione , simpaticissimo, ma senza cantare!
diciamo che il tour De Andre – PFM fu una bella cosa
Io sono un grande appassionato (non dico intenditore solo per falsa modestia) di musica rock, prog e blues anni ‘ 70, più che altro inglese e americana.
Quindi, quanto di più lontano vi sia dalla proposta sanremese.
Ciò nondimeno guardo il festival volentieri, sia per curiosità, sia per cercare di capire i giovani di oggi e la loro musica (impresa francamente per me difficilissima), sia per annusare l’aria di quel “villaggio globale” che è il carrozzone del festival.
Le canzoni che trovo carine si contano ogni anno neanche sulle dita di una mano e spesso scivolano via dalla mente un minuto dopo la fine della competizione.
Però cerco di non avere un atteggiamento supponente anche perchè l’aria festivaliera tutto sommato mi fa sentire parte di un Paese discutibile per molti aspetti, ma che non cambierei con nessun altro.
Ci si sente rassicurati, un pò una coperta di Linus. Anno dopo anno, qualunque tragedia sconvolga le nostre vite private o il mondo intero, il Festival ci attende per cinque sere all’anno sempre diverso ed al tempo stesso sempre immutabile.
Sarò banale o nazional popolare?
Probabilmente sì.
Forse semplicemente italiano.
Alla prossima.
Bravo. La penso esattamemte come te!
“Io sono un grande appassionato (non dico intenditore solo per falsa modestia) di musica rock, prog e blues anni ‘ 70, più che altro inglese e americana.”
io ci metto anche la black music…il mio programma preferito era black or white di radio capital di massimo oldani e luca de gennaro, ancora ascolto vecchie puntate sul sito…
visto che si parla di musica…3 febbraio…the day the music died…
grande gab
Buddy Holly 🎸 👓 ❤
a 15 anni volevo occhiali come i suoi
Bravo Gab, bella citazione di Ritchie Valens (e Don McLean)
grazie, malandra e pirogov!
buona giornata!
Probabili formazioni secondo GDS
INTER (3-5-2): Handanović; Škriniar, de Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozović, Çalhanoğlu, Perišić; Džeko, Lautaro Martínez. A disposizione: Radu, Cordaz, Kolarov, Ranocchia, D’Ambrosio, Dimarco, Darmian, Gagliardini, Vecino, Vidal, A. Sánchez, Caicedo. Allenatore: S. Inzaghi.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu (Tomori), Romagnoli, Theo Hernández; Tonali, Bennacer; Saelemaekers, Kessié, R. Leão; Giroud. A disposizione: Tătărușanu, Mirante, Gabbia, Tomori (Kalulu), Florenzi, Bakayoko, Castillejo, Krunić, Messias, Rebić, Ibrahimović, Lazetić. Allenatore: Pioli
Tanto sul Festival e sulla musica ci si trova meno d’accordo che sul pallone….
Meglio il Festival 😄👍
Avviso ai naviganti. Ho letto quasi tutti i post e ce ne sono molti in cui il concetto espresso sembra essere: solo io ci capisco qualcosa e chi ha gusti diversi non capisce un cazzo.
Spero non sia voluto perché non è carino. Ritengo sia più che altro una questione di gusti (magari indotti, questo può essere).
Io, ad esempio, non ho nessun cantante preferito, ascolto la musica di massa come colonna sonora della vita (se voglio rilassarmi, se voglio caricarmi, se voglio favorire momenti di intimità, ecc.), non sono sufficientemente acculturato per ascoltare la musica che ascoltano quelli che invece la cultura ce l’hanno e in fondo sono un po’ un Andy Luotto dell’ascolto: bbuono, no bbuono.
Se una musica mi piace l’ascolto, chiunque la proponga, se no cambio.
Comunque se uno mi dice “aspetta non cambiare” perché a lui piace, non penso sia un idiota, ma semplicemente uno che gusti diversi dai miei.
Non fa una piega. Chapeau
Potremmo dire che ci siamo rialzati con il discorso del Presidente Mattarella. Cerchiamo di galleggiare adesso
Il festival di Sanremo io ho smesso di guardarlo da 45 anni. Già allora era diventato un carrozzone delle stupidità. L’idea che la prima serata ha avuto una audience del 54 e rotti per cento è una cosa che da sola da l’idea del livello medio italiano già abbondantemente illustrato anche dalla qualità dei suoi rappresentanti politici.
Un po’ di conforto lo dà il fatto che anche altrove, visto il trionfo di quei ragazzi romani all’eurofestival, il livello medio sia come l’italiano.
Io riesco tranquillamente ad estraniarmi dalle cazzate che lì accadono senza nessuna necessità di entrare in qualche bolla, semplicemente quando si comincia a parlarne, cambio canale.
Achille Lauro per me era ‘o comandante ricco armatore ex presidente di un Napoli usato come veicolo promozionale per la sua vita politica, ma che ebbe il merito di vincere la 1° coppa Italia e di facilitare l’arrivo di Omar Sivori al Napoli grazie ai buoni rapporti con Gianni Agnelli. Di quello che ha fatto sto giovanotto che porta lo stesso nome non sono a conoscenza, né mi interessa minimamente. In sostanza ritengo deprimente che si dia tutta questa attenzione ad una banalità piena di trash come il festival di Sanremo.
Ovviamente dato l’interesse che in generale crea, trovo lecito che se ne parli, anche se non mi piace.
……e quindi gli ultimi tuoi sanremi corrispondono agli anni peggiori del festival(musica finta,playback e ricordo che facevano vedere solo la serata finale),hai avuto sfortuna,onestamente dopo è migliorato.
Ma soprattutto:ti viene mai il dubbio che i gusti-così come la società-sono cambiati e quindi cambia anche la musica? Tanto di cappello ai grandi degli anni passati,ma mi sembra anche giusto che la musica si trasformi,se no sai che pelotas?!
In quanto ai “ragazzi romani all’eurofestival”, …e sì,visto che stanno piacendo in tutto il mondo,mi sa che siamo tutti rincoglioniti,anche i rolling stones che li hanno voluti al loro concerto. Ma forse si sono imbolsiti anche loro…
Rispondo a tutti e tre. Ognuno è padrone di vedere e farsi piacere quello che vuole anche la spazzatura. Ho visto molti Sanremo, almeno una ventina, quelli quando partecipavano anche cantanti stranieri anche famosissimi tipo Louis Armstrong per dirne uno.
Poi ho visto che diventava rapidamente un carrozzone pieno di trash ed ho smesso
Credo di poter affermare che erano meglio di quelli che si fanno da una 40 ina di anni a questa parte. Duravano tre giorni con 20 canzoni in gara un giorno dieci canzoni , il secondo altre dieci il terzo le dieci più votate. A che serve durare una settimana? A riempire di niente un niente assoluto. Non mi reputo un grandissimo intenditore di musica, mi piace tutto quello che è piacevole al mio orecchio: classica, lirica, napoletana,francese, inglese, americana, sudamericana africana, perfino cinese o giapponese se non offende il mio orecchio.
Pensavo che si potesse esprimere, su un argomento futile e banale come Sanremo, un parere evidentemente diverso dal sentire della maggioranza, senza per questo essere sbeffeggiato. Evidentemente sbagliavo, ma anche questo, a mio modesto parere, indica il livello medio di cultura al quale siamo giunti.
Mi scuso per aver dato l’impressione di sentirmi superiore non era nelle mie intenzioni o nei miei pensieri e vi lascio a godere dello “spettacolo” che gradite.
Io non ti ho sbeffeggiato. Ti ho solo fatto notare che i gusti cambiano. Non è né un bene né un male. E vivaddio ognuno ha i suoi e tutti meritano rispetto
che effetto fa stare sopra la media?
Mi ricorda mia nonna quando diceva: “Come fanno a interessarti 22 stupidi in mutande che corrono dietro a un pallone?”
Apprendo con viva costernazione che il festival di Sanremo è tutt’ora vivo. Me ne hanno dato il triste annuncio il giornalista Bocca e alcuni avventori del suo bar sport. Nell’ultimo che vidi vinse Gigliola ma non arrivai a guardare la premiazione perché mi addormentai molto prima.
Vero Doc, da giovane si organizzavano le serate con gli amici per la finale di Sanremo come per la finale dei mondiali ………io tifavo Mia Martini ( almeno tu nell’universo) e Toto Schillaci ( purtroppo giocava anche Zenga)…..
Oggi mentre transitavo in via Fabio Mangone, Milano, sento due anziani sbraitare, curiosamente mi fermo per sentire le loro contumelie, nello stesso ballatoio senza ringhiera di delimitazione, il primo anziano urla, sa cosa le dico” vadi a cagare” e l’altro ” no ci vadi lei ” io m’intrometto e dico ” su alla vostra età” allora il più esagitato mi disse ” vadi a cagare anche lei”
Momenti esaltanti, che nobilitano la giornata, non so se la diatriba sia Sanremo, l’imminente derby, oppure i mondeghili che la moglie cucina fanno troppo fumo.
Sanremo, è quella manifestazione per cui un cantante, il mio amico Sarcina delle Vibrazioni non riesce a prendere una nota che una, forse l’ultima, e non si accorge che è sempre di un ottava sopra, per contro l’interista Elisa, da una dimostrazione di soavità, entra nella nota con una grazia clamorosa, e la gioca con una classe superiore.Divina.
Il mondo è sempre stato colmo di lotte, di antitesi, guelfi e ghibellini, Coppi e Bartali, nordisti e sudisti.
Carnevale e Quaresima, come dipinse il grande Bruegel il vecchio, il martedì grasso è il giorno che segna la fine del Carnevale, e ricorda l’inizio della Quaresima, a Carnevale regna l’abbondanza, il divertimento, poi passiamo alle rinunce, alla penitenza, alle privazioni, alla purificazione dell’animo.
Il Carnevale è spinto da uomini mascherati, simbolo di una società laica, che intende divertirsi, gli uomini nel quadro sono opulenta,grassi, al contrario il ruolo protagonista della Quaresima è rappresentato da una signora scheletrica e pallida, di quel pallore che hanno i malati.
Recatevi a Vienna, non perdetevi questo capolavoro.
ma mi raccomando, non come turisti, come ospiti!
Ma non te l’hanno detto in milanese? Erano popolani acculturati… Un saluto FaB
Ciao a tutti! Se ho fatto bene i conti sono sempre Sentimenti IV come nel vechio mondo 🙂
Bello rivedersi, speriamo di crescere presto e diventare di nuovo la grande famiglia che eravamo.
Piano piano ce la facciamo, l’importante è raccogliere i superstiti e recuperare chi ancora c’è ma magari non lo sa. Un saluto FaB
Abbastanza d’accordo col caposala, pur essendo un grande amante di ogni tipo di rock, e più o meno connessi, blues ,country, beat,rock’n roll, anche la disco della mia gioventu’ che in parte ho rivalutato e un pò di musica classica, mi piace ogni anno guardare il festival, forse perchè ci sono cresciuto, disse Rino Gaetano ogni cosa si può fare con lo spirito giusto, si sa cosa aspettarsi, come entrare in una pizzeria o in un gran ristorante,come guardare Roma-Lazio o Manchester City- Liverpool . Immancabilmente all’inizio le canzoni sono deludenti poi con ripetuti ascolti qualcuna decente, in qualche caso anche bella esce fuori. quest’anno per il non molto che ho ascoltato, mi sembrano abbastanza peggio del solito . Come sempre il problema è che quello che conta è il business e quindi la musica è messa in secondo piano, si cerca di acchiappare pubblico con ospiti di peso, meglio che Fiorello se ne sia andato, certo è bravo e simpatico però dopo circa 35 anni credo cominci a stancare pure lui, non mi è dispiaciuto, ai limiti della genialità la trovata di cantare canzoni tristi a ritmo si samba, ma questo perchè ha potuto sparare tutte le cartucce in una sola sera, dicevo che bisognerebbe far ascoltare le canzoni, con i giusti intervalli , e poi dopo via con gli ospiti, come fanno all’Eurofestival, forse si prova a compensare la pochezza di molte canzoni coi look più stravaganti, non so ad esempio che bisogno abbia Orietta Berti artista che rispetto e che mi pare vada ancora piuttosto forte, di malgioglizzarsi (vestirsi da pagliaccio, con tutto il rispetto per i pagliacci veri ) . Anche per la Rai sembra in questi giorni non esista altro , col serissimo tg1 che antepone il Festival ai venti di guerra all’est, comunque ci vuole il calcio, ci vuole il Festival e tutto quello che ci allontana dal logorio della vita moderna, tanto come spesso accade da noi,la situazione è tragica o quantomeno grave ,ma non è seria .
Si dice che Il festival di Sanremo sia uno specchio della nostra societa’.
Piu’ semplicemente credo sia lo specchio di quello che ci viene propinato…
che non e’ proprio la stessa cosa.
Il Festival e’ comunque sia un evento, diciamo che in molti ci buttano un occhio, magari distratto, per vedere a che punto siamo. Per anni e’ stato semplicemente improponibile, nessuno diceva di guardarlo, ma poi faceva share altissimi… vi ricorda qualche partito di quel tempo? Ultimamente mi era sembrato migliorare, almeno dal punto di vista musicale… non quest’anno. Adesso invece alcuni cantanti ricicciano…ed altri steccano. Mi domando per quale segmento di audience (chi li vorra’ rivedere?).
Nessuno vuole lo scontro con la finale del festival, nemmeno per il derby di Milano, Roma, o quello d’Italia. Semplicemente potrebbe non convenire. Nulla di nuovo, abbiamo gia’ visto spalmare su ogni spazio possibile il campionato e le coppe…
Oggi abbiamo una offerta TV molto piu’ ampia, impensabile qualche anno fa. Sia per la TV che per il calcio. Senza contare quella via internet. Tanti canali che ti annoi solo a scorrerli tutti. Che si rassomigliano tra loro fino a confondersi. Tante ore da riempire, ed un mare di paccottiglia. Anche perche’ la paccottiglia e’ piu’ facile o economica da produrre. Un po’ quello per cui si propone una serie A a 18 o 16 squadre.
C’e’ pero’ una differenza. Se quando produci un film o una serie TV in italiano poi la devi tradurre per esportarla in altri paesi e comunque sia ci perdi, col calcio non sarebbe necessario.
I grandi mercati… il Klondike di Peperon de’ Paperoni… Su cui l’Inghilterra aveva gia’ un vantaggio geopolitico, ed e’ stata aiutata politicamente ai tempi di Mardok e della crescita del mercato via satellite, mentre i nostri modesti dirigenti si beavano di una crescita costante ma marginale e di un sistema che fissasse il loro vantaggio sulla concorrenza locale, scavandosi da soli la fossa con chi gia’ stava correndo piu’ veloce. E senza attenzione controllo e repressione per le “furbate” fatte in quelle parti del mondo.
Pensate alla Cina, una volta che ci abbiamo portato li’ una finale di supercoppa e a come ci siamo comportati. Arbitro, giocatori, dirigenti. Senza entrare nel merito: si e’ perso molto di piu’ di quanto si potesse mai guadagnare da quel match. E lo abbiamo perso come calcio non solo le squadre che hanno giocato quella partita. Vogliamo invece ricordare i vari supercampioni (Pelle, Zazza, El Shaarawy) mandati li’ a peso d’oro?
Poi ci lamentiamo di avere un ritorno minore e di continuare a perdere terreno, che i campioni se ne vanno o quando arrivano poi non restano, che il derby di Milano si sposta di orario per evitare una collisione con un modesto San Remo…
E’ un problema di capacita’ organizzativa: dovevano metterlo direttamente di domenica sera, mica e’ da oggi che si sa quando c’e’ il Festival e cosa significa (volenti o nolenti) a livello mediatico, ancor piu’ dopo il BOOM dei Maneskin dello scorso anno. Ma tanto siamo quelli che hanno fatto il break tecnico per la nazionale adesso e che giocheranno 3 giorni prima dello spareggio mondiale.
Sabato mi eviterò sia il primo grande evento che, probabilmente, il secondo.
Buondì,
Approfitto dell’aggancio su Sanremo per una confessione: ebbene sì, sto diventando vecchio.
Più “musica” (tra virgolette, attenzione..) moderna ascolto e più mi accorgo di somigliare ai miei genitori dinosauri che quarant’anni fa, quando sparavo a palla lo stereo con il mio pop, rock e la disco music anni 80 rabbrividivano dicendo: “ma che schifezze ascolti?”.
Stessi brividi che mi percorrono la schiena oggi quando le mie orecchie si imbattono nei “cantanti” più in voga tra i giovanissimi: milionari quasi tutti perlopiù sparaparole a raffica, personaggi a tutti i costi, emettitori di lamenti gastrici in salsa muezzin.
Ma quello che più mi sorprende, da dinosauro reo confesso, è la critica positiva degli addetti ai lavori, forse così tanto finemente addetti perché capaci di andare a scovare delle emozioni in quei suoni sincopati e agonici.
Sì, lo confesso, sono vecchio: ricordo che la musica era fatta da armonia e melodia, che il canto prevedeva intonazione, ritmo, estensione, modulazione, metrica, parole con accenti al posto giusto.
Torno alla mia musica miei anni 80, allora. Contro l’inquinamento acustico moderno.
Salutoni
…mah…francamente mi sembra che ci siano periodi migliori degli anni 80! 😉
Caro Soldato,
hai fatto un quadro che condivido; avendo figli quasi ventenni mi sono sorbito nel corso degli ultimi anni valangate di musica (no, io non metto le virgolette perché per me è musica Mozart come Fedez, tant’è che c’è a chi piace l’una e a chi l’altra – e a chi entrambe) che mi hanno fatto sentire l’effetto dinosauro di cui parli…
Quando da giovane ascoltavo i Queen, George Michael o le varie meteore di quegli anni mio padre li apostrofava con vaie forme denigratorie tra le quali una delle più leggere era “Di Mina non ce n’è più!”.
Fattostà che poi ho imparato anche ad ascoltare ed amare Mina.
Vero che magari mio figlio ama gente che si chiama Ernia, Frah Quintale, Gue Pequeno e Marracash (e Achille Lauro, per stare al topic) ma ha anche imparato ad ascoltare fra gli altri (e con piacere) i Queen e Michael Jackson.
Penso che niente sia definibile “merda” e niente “cioccolata” in assoluto ma che ognuno trovi nella propria musica la propria libertà (per chi la fà) ed il proprio piacere (per chi l’ascolta).
Come dicevo, l’effetto dinosauro incombe anche su di me, non ti credere… ma la potenza di trait d’union che ha la musica tra due generazioni (o, nello specifico, tra padre e figli) ben poche cose nella Vita l’hanno ed è anche questa, secondo me, una delle vere bellezze assolute della musica.
Mi sa che siamo più o meno della stessa generazione, e allora ti rispondo che i Sex Pistols nel 1976 non erano per nulla armonici e melodici e intonati e modulati, e non si capiva nemmeno il testo della canzone.
Però hanno rivoluzionato la musica, e a te piacevano, dì la verità… 😉
Per dire, a me Young Signorino ha immediatamente ricordato Giovanni Lindo Ferretti dei primi CCCP… e adesso sparatemi pure! 😂
a quanto ricordo la musica popolare mainstream è sempre stata scadente, ma basta cercare e si trovano buone o ottime cose;
per es. durante l’imperversare dell’orrenda disco music ho scoperto i Talking Heads, Patti Smith, ecc… nelle decadi seguenti i CCCP, in questi anni i Baustelle;
ora non ho molta voglia di indagare, perché ho centinaia di dischi (grazie al glorioso p2p) da assimilare, soprattutto del periodo a cavallo del 1970;
e bisogna aggiungere le centinaia di classica (non ho ancora ascoltato tutto il cofanetto del Bach integrale), jazz e etnica;
mi incuriosisce il riferirti alla musica degli anni 80, nomi? non mi sembra un periodo particolarmente fertile;
…nooo… non mi puoi definire orrenda la discomusic! La musica più ballabile! Tanto è vero che non c’è festa che non ce ne infili dentro un po’! Sarà anche che è la musica della mia adolescenza?? 😜
quando vai a ballare con che musica balli?
andavo (ben poco);
ma credo non importi quale musica c’è quando si balla, dipende di più con chi si balla, semmai ;-P
No no! Siccome io andavo per ballare(e non per imbroccare,quello era un di più!! ) la musica contava eccome!!
Per i non fiorentini: dicasi imbroccare = cuccare!
Scrivo di getto,
non sono d’accordo con la tua affermazioni riguardo “orrenda disco music”per esempio la Motown ha radici che affondano nel soul, o il cantante dei Temptations ,Kendriks ,che vira dal funk e soul alla disco,degli earth,wind &fire ,Village People, Barry White, Donna Summer che mi pare abbia vinto anche un Grammy award, The chic…..La disco è ricca di sonorità funky, volte rock,Molti rokettari si sono cimentati con la disco :per esempio i Rolling Stones con MissYou. Ascolto molta musica dalla classica al jazz e molto altro sia in vinile che liquida e in auto in cd ,ho i mie generi preferiti e ho cari amici jazzisti , ma non affermerò mai che un genere musicale sia orrendo per il semplice fatto che la musica è universale in qualsiasi forma ,la musica è inclusione e non esclusione: la musica è libertà ed è quello che dico sempre ai mie alunni. Buona musica a tutti 🎻
orrenda è riferito alla disco commerciale, come orrendo definisco il rap commerciale;
gli è che la disco e il rap delle origini avevano radici sociali, non solo musicali, ben profonde, poi sono diventate principalmente merce e moda;
ce l’ho in particolare con la disco perché uccise il rock progressivo, sgomento assistevo a ragazzuoli che dai King Crimson passavano ad entusiasmarsi per La febbre del sabato sera;
Beh ad esempio i Baustelle da Sanremo sono passati. Un saluto FaB
anche gli Avion Travel, Dalla e altri (non Vasco, che detesto), ma non posso sorbirmi decine di canzoni nella speranza di trovare qualcosa di decente;
nel caso recupero dopo;
Caro soldato volante è capitato anche a me, è una ruota che gira ,mio figlio ascoltava l’Hip Hop, la negazione della musica secondo me , forse perchè ho 64 anni come cantavano nel 1975 i Cugini di campagna e prima ancora quel gruppo ,credo si chiamassero Beetles o Beutles o qualcosa del genere .
mi resta un interrogativo inevaso. Perché canzoni così brutte? Un autore musicale mi dicono debba aver passato l’esame di armonia e composizione per iscriversi alla SIAE. E allora canzoni così brutte sono volute? Il pubblico è considerato un coacervo di cercopitechi che distingue con difficoltà una successione tonale da un insieme casuale di suoni? Sul resto caliamo un pietoso velo, hanno sentito dire che l’arte è trasgressione ed hanno invertito il rapporto di causazione: basta trasgredire per essere artisti. E’ lo specchio di una società malata di uno strano nichilismo verso l’essere umano, che ha ipostatizzato valori amorali per natura propria e per questo reificato l’uomo e l’esistenza tout court..
Ma brutte secondo chi?
Confessa su….
O sei vecchio/a come, o hai copiato il mio commento, o hai un software spia nel mio PC.
Oppure, ipotesi che non scarterei a priori, abbiamo ragione.
Tutte le musiche di “avanguardia” sembrano sempre “un insieme casuale di suoni” finché non ci si abitua a quei suoni e ritmi. E comunque neanche io sono un amante della musica di oggi
….https://youtu.be/gDtByywwGIE…?
Il varo della “Achille Lauro”
Scandalo a Sanremo per il battesimo dell’Achille Lauro. Speravo che la “madrina” Orietta Berti, come da tradizione, gli rompesse sui coglioni una Magnum di Moet-Chandon, invece si è accontentato di auto-aspergersi con l’acqua benedetta. Ora però se la deve vedere con la Santa Romana Chiesa, sono kakki suoi. Speravo anche nel solito commando di terroristi palestinesi, che con l’Achille Lauro ci hanno già provato una volta, invece niente. Gli è andata bene. Forse il gesto apotropaico di strofinarsi a lungo l’inguine davanti alle telecamere gli ha portato bene, lo vedo, stravincitore del Festival, issare il Gran Pavese ed allontanarsi dalla banchina del porto di Sanremo salutato dalle sirene dei rimorchiatori, una grande icona gay.
Troppo forte, e forse banale, continuare con lo spurio parallelo fra O’ Comandate e l’ Achille Lauro dei nostri giorni.Da un po’ di tempo, diciamo da qualche anno, c’ è il tentativo da parte di certo giornalismo , da sempre punta di lancia del partito dei palazzinari, il più forte a Napoli, e di certi settori politici, non solo di destra ma anche eterno democristiani, vetero craxiani, neo renziani, di rivalutare la figura e l’ operato di Achille Lauro come sindaco ed imprenditore.
Personalmente credo che non ci sia niente da rivalutare, anzi una qualsiasi analisi non può che affermare la continuità del blocco sociale che prima ha espresso Lauro e poi i politici che hanno controllato la vita pubblica a Napoli, con le notevoli fratture di Valenzi prima e , in misura minore, Bassolino poi.
Sull’ Achille Lauro cantante confesso che non so esprimermi: sono anni che non seguo la musica italiana e sono troppo ignorante di musica per poterlo valutare, a parte che non ho seguito la sua performance sanremese.
Avevo in canna il colpo dell’ affermazione che come fenomeno sociologico ed antropologico i neo melodici mi paiono più interessanti ma scopro che il nostro è nato a Verona e cresciuto a Roma e quindi con la cultura metropolitana è musicale di Napoli non c’ entra nulla ed il colpo ha fatto fetecchia, come si dice dalla mie parti.
L’ultima volta che ho visto Sanremo è stata in occasione della vittoria dei Jalisse con “Fiumi di parole”. Ma solo perché ero a casa di amici in montagna e sono stato obbligato…
E poi ero giovane…
Ieri sera – in atto di viva e vibrante protesta – mentre mia moglie guardava il festival sul divano – mi sono ascoltato le Sequenze di Berio in cuffia. Tiè!
Chapeau!
Sì Renato, le sequenze di Berio sono una chicca, però io arrivo alla VII, quella per oboe, e mi addormento…
Va bene, ma mi aspettavo la Nico che aveva cantato con i Velvet Underground nell’album di esordio… 🙂
Io l’ho smezzato con un po’ di “Polvere di Stelle” che ho trovato su Canale 5 per un doveroso pensiero alla meravigliosa Monica Vitti. Un saluto FaB
La Vitti era meglio della Deneuve… Ciao.
Ma ‘ndo’ vai
se la banana non ce l’hai?
Bella Hawaiana
attaccate a sta banana.
Ma ‘ndo’ vai
se la banana non ce l’hai?
Vieni con me,
te la farò vede’.
Ma ‘ndo vai, se la banana non ce l’hai,
E io che a quell’ora ero tutto preso dalla semi-incomprensibile parlantina della Sciarelli a Chi l’ha visto.
A volte mi ritrovo a cercare di tradurre in italiano corrente (e comprensibile) i disarticolati fonemi che le escono dalla bocca.
Credo che in tutto il globo terracqueo, solo in Italia esiste un (sedicente) “Festival della canzone italiana”, manco in Corea del Nord una scemenza del genere, manco in Cambogia ai tempi di Pol Pot.
Più che altro, è il Festival della tamarraggine, italiana e non, vista la signorilità dei cosiddetti ospiti stranieri.
La (vera) musica sta al Festival, quanto il sottoscritto al Nobel per la letteratura.
Davvero, un cagata di dimensioni immani.
Ciao dottor Bocca, forse sono riuscito a scrivere qualcosa. Se vedrò questo messaggio sarà la conferma e dirò qualcosa anche io sul festival.
Ci sei riuscito perfettamente. Vai! Un saluto FaB
Ma in Italia allora non fanno vedere la CAN in prima serata ?
certo che si può evitare Sanremo, specie per chi come me detesta la musica leggera (figuriamoci il vomitevole format imperante: rap mischiato a lagna) e non trova spiritosi Fiorello&C.;
questo almeno direttamente, indirettamente qualcosa si vede, tra TG e trasmissioni varie;
cmq il gran clamore di questi giorni mi ha fatto decidere di ascoltare i Måneskin e con mia sorpresa li trovo una vera band rock, fra qualche mese capirò di quale livello;
aprop, credo si dovrebbe pronunciare Moneskin: nel film Fucking Åmål (consigliabili tutti i film di Moodysson che ho visto) å viene pronunciata o;
Posso dirti una cosa senza nessuna intenzione di offendere, ma solo per scherzare un po’? Se tu consideri “vomitevole” TUTTO il “format imperante” (immagino parli della trap) e ritieni i Måneskin una rock band ti consiglio di continuare a detestare la musica leggera 😂
I Måneskin sono bravi, ma sono un po’ meno rock degli Abba, diciamo livello Ricchi & Poveri del 2020.
a me sembrano un buon gruppo rock (termine generico, intendo musica popolare non leggera, grossomodo) ma ci metto molto ad emettere un giudizio definitivo;
poche volte mi è capitato di saltare sulla sedia al primo ascolto: ad es. ascoltato Once in a lifetime mi precipitai a comprare tutti i dischi dei Talking Heads, oppure bollai subito come capolavori Rock Bottom e Hosianna Mantra (questo me lo fece conoscere mio cugino);
un po’ in ritardo sui Maneskin…
hai ragione sulla pronuncia, guarda anche SNL per conferma
O’ comandante pop
aggiorniamolo
Non è un caso che a condurre sia uno che tifa “alla” Inter
Se vuoi andare a Montecarlo dall’Aurelia ci devi passare, sotto questo profilo Sanremo è una tappa obbligata.
Di Achille Lauro ricordo quando regalava la scarpa destra prima delle elezioni, la sinistra a elezione avvenuta. Genio. Per l’età che deve avere ha ancora un bell’aspetto anche se nel tempo si è un po’effeminato.
Beh, in effetti una grande differenza tra questo scemo e Scamacca non mi pare esserci.
L’ultimo Sanremo l’ho seguito nel 1987, alla radio, dopo 6 anni dal precedente che era stato l’ultimo in TV … poi non ce l’ho più fatta, amo troppo la musica.
Abbiamo visto gente come GG Allin che durante i concerti si cospargeva di sangue e feci, Iggy Pop che si scorticava e leccava le suole delle scarpe degli spettatori, Cosey fanni tutti e Genesis P-orridge che sul palco ne combinavano di ogni tra clisteri e copulamenti, Ozzy che si magnava la capa di un pipistrello, Sinead o’Connor che strappava la foto del papa, etc. etc.
Come potremmo scandalizzarci per ‘sta clericata di Achille Lauro?
Una robetta talmente innocua che probabilmente avrà fatto sbadigliare mezzo Vaticano.
Qua la vera provocazione, per quel poco che ha assaggiato la mia tromba di eustachio, sarebbe far salire sul palco uno che riesce ad azzeccare una nota.
Ozzy resta inarrivabile!!🤣
🙂
chi si immaginava che avrei letto GG citato su Bloooog un giorno…
comunque non dimenticherei il mitico schiaffo di Anagni
Quando la parodia è meno atroce della reltà 🙂