Che figura alla Lega di Serie A, si schianta al voto la candidatura di Carlo Bonomi, il presidente di Confindustria che doveva conquistare una delle più ambite poltrone di potere del calcio. Portato da Inter, Milan, Juventus e altri era il candidato giusto per un’operazione spudorata, andare a chiedere soldi a Draghi e al governo per interventi a favore di un calcio alla canna del gas. Ma che continua ancora a spendere cifre folli sul mercato, a ingaggiare giocatori per decine e decine di milioni, a pagare stipendi poi ingestibili a grandi campioni ma soprattutto a solenni scarponi fuori rosa e fare giochi proibiti con le plusvalenze. L’ostilità di Lotito & C, provoca il flop dell’assemblea dei presidenti: un solo voto per Bonomi. Che torna a casa come Carlo Martello nella canzone di De André e Villaggio…
Eravamo già pronti. Carlo Bonomi, il presidente della Confindustria, anche presidente della Lega di Serie A. Ohibò, addirittura. E’ vero che la Lega di Serie A è da sempre chiamata la “Confindustria del Pallone”, ma qui si fa sul serio, si gioca pesante. Si porta il calcio direttamente al tavolo di Draghi e del governo, con un supermanager dall’altissimo appeal politico. Un po’ come quando il basket in piena epoca socialista e di Milano da bere ebbe l’idea di fare Gianni De Michelis presidente della Lega Basket.
Lo scrittore costituzionalista Michele Ainis, in un recentissimo libro (“Presidenti d’Italia”), ha calcolato che nel nostro paese ci siano 70.174 presidenti di qualcosa, e che se uno si trovasse a Roma a via del Corso e urlasse d’improvviso “Presidente!” si volterebbero almeno in quindici intorno a lui. Mi chiedo allora come calcolerebbe il caso di Carlo Bonomi presidente+presidente, presidente doppio. Sarebbe contato per uno o per due?
Le notizie sulla presidenza della Lega di Serie A dai tempi di Matarrese e Galliani, veri “grand commis” del pallone e manovratori del potere del calcio, attraggono ormai quanto i dibattiti sulle catene esterne, gli esterni bassi e alti e il 4-4-2. Dimessosi Paolo Dal Pino per via dell’osteggiamento ai suoi fondi padroni del pallone e molti scontri con i Lotito e i De Laurentiis vari, il presidente di Confindustria sembrava il jolly nel cilindro per una nuova governance della Lega di A voluta dai maggiori club (Milan, Inter, Juve e una manciata d’altri). Il piano chiarissimo: approfittare del Presidente della Confindustria perché il calcio in bancarotta andasse – e come potresti sbagliare – a bussare a soldi dallo Stato in qualsiasi maniera.
Certo ci vuole una bella faccia tosta quando si spendono sul mercato cifre scandalose, si pagano ingaggi insostenibili ai campioni, ma anche belle cifre a scarponi che poi a volte finiscono con l’essere nemmeno convocati o esclusi dalla rosa, si fa il make up ai bilanci con le più incredibili plusvalenze.
In Italia, e non solo, corriamo tutti dietro al mito della Premier League e ai suoi numeri astrali. Solo di ricavi i club inglesi arrivano a 2,8 miliardi di sterline, e l’intero giro del calcio inglese è valutato intorno ai 5 miliardi. E’ per questo che ai nostri presidenti gira la testa e dopo aver scavato voragini sotto i loro club, sognano impossibili profitti da sceicchi.
Detto fatto Carlo Bonomi, il candidato dei grandi club, il supermanager già timbrato come il Draghi salvatore del pallone, è stato trombato brutalmente nello spazio di una mattinata dalla tribù cannibale dei presidenti di Serie A. Non perché di Bonomi non si condividesse il progetto – chiedere soldi a Draghi – ma perché le lotte interne sono feroci e il nostro è stato di fatto impallinato prima ancora che si arrivasse alla votazione. Conclusa con un risultato umiliante: un voto per lui. Per la precisione quello perfido di De Laurentiis che ha voluto così “bruciarlo”.
Ben sapendo comunque che il tentativo si ripeterà quando il quorum della votazione scenderà da 14 a 11. Insomma la replica pietosa di una delle tante “chiame” finite male durante le elezioni del Presidente della Repubblica. Agnelli, Zhang e Scaroni hanno fatto la figura di Salvini e Conte che buttavano lì i nomi che gli passavano per la testa. Pera! Casellati! Belloni!
Come spesso capita quando c’è da assegnare una poltrona, sia quella della Federcalcio o quella della Lega di Serie A, sono stati fatti male i i conti con uno dei grandi manovratori del calcio italiano. Claudio Lotito, che piaccia o meno – a me poco… – è un potere alternativo, a volte esercitato nell’ombra e altre alla luce del sole. Fino a quando non si scende a patti con lui e con tutti i club della sua galassia – non quelli grandi – non si arriva a nulla. Di fatto nessuno ha una strategia riformista e innovatrice del calcio, si tratta solo di una lotta di potere, di governo, di denaro da spartire. Non c’è mai altro.
Il calcio italiano non esce mai dalla logica di fatturare quanto più possibile e basta. Ridurre le squadre e giocare meno? Ma quando mai. Un piano per la Nazionale e per il calcio giovanile? Ma figurati. Piuttosto quanto chiediamo per i diritti TV? Cambiamo piattaforma pure quest’anno? Diamo un servizio migliore agli abbonati? E gli stadi ce li costruiamo con i soldi nostri o piuttosto che speculazione ci possiamo fare sopra?
E’ andata così, Il doppio trono può aspettare, il povero Bonomi se ne torna bastonato a casa, dopo aver fatto la figura di Re Carlo Martello nella canzone di De André e Villaggio. “E’ mai possibile o porco di un cane / che le avventure in codesto reame / debban risolversi tutte con grandi puttane?”
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Complimenti dott. Bocca, rappresentazione efficace del sistema calcio italico.
Grazie, ciao! Fab
Magari Bonomi sarebbe un buon Presidente di Lega, non ho elementi per giudicare.
Devo però dire che, in generale, le sue argomentazioni e i suoi modi, almeno pubblici, da padrone delle ferriere ottocentesco, con annessi beli braghi bianchi, potrebbero far diventare kommunista pure un esule cubano a Miami…
Mi pare che da presidente della Confindustria pretenda che le risorse vadano esclusivamente alla aziende, poi se queste chiudono, si ridimensionino (sempre rimpicciolendo ) o delocalizzino , vabbe’ e’ un rischio che bisogna correre , comunque per chiedere soldi al governo per il calcio , ci vuole una bella faccia come il c… , volevo dire di bronzo .
Buon giorno *Re Carlo*
Ed io che lo credevo impegnato a chiedere soldi per pagare i suoi stravizi. Sono talmente tante le notizie emesse dai media che non si sa più di che “Ca..rlo ” si parli.
P.S.Mi appello a qualche amico del blog per mettere, come da sua richiesta, una bella foto di “ghiro” sul nick del “ghiro” anche se, così facendo, è più facile che venga mangiato dagli adepti alla n’drangheta.
Buona giornata e saluti.
Grazie del bel pezzo! In un blog indipendente mi piacerebbe leggere di più delle strutture paramassoniche che gestiscono il mondo del calcio nazionale ed internazionale.
Resta la domanda chi è stato il dormiglione che ha dato l’unico voto a Bonomi? (Sarà stato anche l’unico che non si è sentito la necessità di chiamare prima del voto). E, vista la bella analogia con il teatrino del Quirinale, è giunto il momento di portare una donna alla massima carica? Per prendere due piccioni con una fava, Barbara Berlusconi? 🤭
Mi risulterebbe che il voto sia stato di ADL
Credo che l’ultima uscita di progetto per la salvezza del calcio universale proposte, e inizialmente sostenute da Juve, Milan e Inter non deponga a favora della fiducia di imparzialità delle tre strisciate nei riguardi delle altre squadre.
Se c’è stata una bocciatura così clamorosa è evidente che non si è cercato alcuna condivisione preventina e tantomeno un accordo.
Abbiamo già visto che fine fanno le proposte non condivise. Non giudico le capacità della persona in sé, ma siamo al solito errore strategico delle tre, o forse solo di una e di due seguaci, che proprio non vogliono capire che esistono anche le latre squadre.
Ciao Maxx, non è così banale… premesso che il voto a favore pare essere stato quello di De Laurentis, in breve sintesi Bonomi è stato abbandonato proprio da Juve, Milan ed Inter, cui era stato assicurato gradimento da un certo numero di altre società, le quali hanno disertato confluendo nella brigata Lotito.
Ripeto qui la chiosa della mia più estesa chiacchierata con Fabrizio in Facebook.
Prescindevo dalla considerazione se Bonomi fosse presentabile o improponibile, perché non era quello il nocciolo, sostenendo che sarebbe stata l’occasione per abbinare in qualche modo a Confindustria la Lega che di fatto è la sgangherata Confindustria del pallone, nella speranza che almeno qualche buona regola industriale e di gestione virtuosa delle SpA potesse essere iniettata nelle vene dei club calcistici.
Ma vedevo, giusto per restare alle 3 strisciate, un pericolo iniziale per Bonomi di cadere sotto il tiro di tanti cecchini proprio per queste caratteristiche che vedono le società divise: un blocco schiacciante di società ben saldo che anela ad aiutini e ristori nell’immediato, poi la Juventus e il Napoli decisi ad andare a tirare la giacca a Draghi per interventi strutturali nel medio e nel lungo, perché sia pure per motivi diversi non hanno problemi nel brevissimo, con Milan, Inter che considerano le loro società come dei bond negoziabili sul mercato non “sportivo” ma finanziario (e in realtà lo sono), e pochi altri simpatizzanti dell’idea delle strisciate, ma poi pavidamente pronti a disertare per l’uovo promesso da Lotito oggi piuttosto che tentare di essere i proprietari della gallina domani.
Io mi chiedo adesso, dopo la farsa Bonomi francamente evitabile, quale alto personaggio carismatico e potente ci proporrà Lotito, soprattutto un personaggio che non sia un suo succube.
Bonomi (che peraltro a me non piace) avrebbe forse anche potuto essere un veicolo trainante nel mondo delle sponsorizzazioni nazionali.
Quello che adesso il calcio non può aspettarsi è neanche un minimo sostegno da parte dei vertici di Confindustria e dei loro cugini dell’Associazione degli Industriali.
Certo che è stato strano il siluramento clamoroso (una sconfitta ai punti ci poteva anche stare) del Presidente degli Industriali da parte di quella piccola anomalia industriale che è il calcio, che avrebbe avuto tutte le buone ragioni e l’opportunità di andare al tavolo delle trattative del governo da una posizione più forte e unendo le proprie richieste a quelle degli altri settori industriali, ma i presidenti di calcio si accontentano di elemosinare “ristori” e non di battersi per interventi strutturali, che senza una posizione compatta portata avanti al governo da una “istituzione” partoriranno il solito topolino…
Già me lo vedo Lotito (o un suo uomo) a cena con Draghi!!!?!!
Però re Carlo perlomeno una trombatina gratis se l’era fatta! Bonomi invece è stato trombato! e “fisicamente” c’è una bella differenza, non credi?!?
Vabbè la controparte chiedeva 5000 lire, un pò di rispetto per il sire ,che aveva perso una certa chiave .
Beh, sì qualche differenza c’è, lo ammetto. E poi tornava dalla guerra, non andava… Un saluto FaB
ci sarà rimasto malissimo mj23 che si era già portato i giornali in bagno
allora si dia all’ippica
Caro Bocca,
La seguirò anche in questa sua nuova avventura in veste di “Editore” di se stesso.
Pur ignorando le vere cause che abbiano portato alla separazione con il Quotidiano “La Repubblica”, sono certo che conseguirá sempre i successi che merita.
Ad ogni modo era da un po’ che notavo il Suo Blog sempre più nascosto e di difficile accesso all’interno della Loro pagina dedicata allo sport.
Tanto vale farsene uno proprio.
Immagino anche essere più semplice adesso modificare e migliorare il blog.
Ora è suo!
Per ora noto una grafica più gradevole e moderna, caratteri più leggibili anche al cellulare ed una pagina che si carica più rapidamente.
Ha previsto anche una notifica quando si ricevono risposte da parte di altri utenti ai commenti che pubblichiamo?
Saluti.
Pincopallo
Ad maiora
Sì certo c’è possibilità. Ti ringrazio dell’attenzione e delle belle parole. Un saluto Fabrizio
P.S.G. – REAL MADRID 1 – 0
C’è tanto calcio italiano oggi al Parco dei Principi per l’ottavo di finale della Champions tra P.S.G. e Real. A cominciare dal team arbitrale tutto nostrano, guidato dall’ottimo Orsato, coadiuvato da Chiffi a bordocampo e da Di Bello e Irrati al VAR. In campo invece tra i francesi Gigio e il Verrattino (in panca Icardi) e gli altri 3 ex-SerieA Hakimi, Marquinhos e Paredes, fuori anche Wijnaldum, Draxler e, udite udite, Neymar, Pochettino gli ha preferito Di Maria, mentre il grande ex Sergio Ramos la vedrà dalla tribuna. Tra i galacticos invece Carletto Ancelotti sceglie la sua formazione tipo attuale, che vede in panca giocatori come Valverde, Vasquez, Camavinga, Rodrygo e Jovic e ‘craques’ non al massimo della forma, come Marcelo, Bale e Hazard. Insomma uno spettacolo da non perdere.
Primo tempo giocato in punta di fioretto, un solo tiro di Mbappè addosso a Courtois, molto fairplay, qualche scontro ma all’acqua di rose tra Casemiro e Verratti, giallo per loro, le difese molto attente prevalgono per ora sugli attacchi, pirotecnici solo sulla carta. Nel secondo tempo Courtois devia un secco tiro di Mbappè, giallo a Militao, Courtois esce bene e devia, tiretto facile di Messi, poi tira Kroos appena alto, tiretto facile di Mbappè, giallo a Mendy, poi va via a sx Mbappè, Carvajal lo atterra, Orsato dà il rigore, ma Courtois para bene il tiro di Messi. Giallo a Danilo, entrano Vazquez per Carvajal e Rodrygo per Asensio, poi entra Neymar per Di Maria, punizione fuori di Messi, bel tiro di Mbappè appena fuori, entrano Valverde e Hazard per Modric e Vinicius, giallo a Kimpembe e Rodrygo, il Real palleggia e non affonda, gli spunti di Neymar e Messi sono spuntati, entrano Gueye per Danilo e Bale per Benzema, giallo a Paredes, ma, attenzione, signore e signori…
allo scoccare del 93’ – palla al divino Kylian Mbappé
che se ne scarta almeno tre, – e infilza il belga, giocata da re,
uno a zero per il Pe-Es-Ge – Hip Hip Hurrah per Kylian Mbappé!!!
Buon giorno *il ghiro*
A quanto pare non mi sono perso molto. In realtà, approfittando di uno stacco pubblicitario su RAI2, ho visto, in diretta, il gol di Mbappé. Bello, davvero bello, anche se contavo sulla tua cronaca. Scrivete più scuro e leggerete più chiaro, diceva una vecchia pubblicità. Invece “l’illusione” di Galileo Galilei ci faceva notare che si legge meglio scrivendo più chiaro su fondo molto scuro. Purtroppo esistono molti esercizi per migliorare l’udito, pochi per migliorare la vista. Uno di questi è la “Linotipia”, gioco abbastanza semplice ma allenante.
Grazie sempre e buona giornata e saluti
questo sì che è metter le cose nero su bianco!
Sì, ma non so come mai è venuto tutto in grassetto, lo domando anche a FaB, io non ho fatto nulla per migliorare la chiarezza di lettura, chiedo lumi!!! Anzi, a proposito, se qualcuno mi aiutasse a rimettere il mio ghiretto nel riquadrio della foto, lo benedirò per sempre. Aspetto chiarimenti e istruzioni dettagliate. Grazie in anticipo anche a nome del mio animale totemico.
Partita intensa e di alto livello tecnico tra Psg e Real…bentornata Champions!
Immensi Mbappe’ e Verratti; una piacevole sorpresa il terzino sinistro Bruno Mendez: ma quanti giocatori di livello sforna il Portogallo! comunque bene tutto il Psg. Messi a sprazzi, la classe non si discute però non è più decisivo. Vittoria strameritata. Il Real si è difeso con ordine, Casimiro, Courtues e Alaba i migliori. In avanti inesistente. Psg, Liverpool, M.City con Bayern e Chelsea dovrebbero giocarsi la Coppa…..a meno di qualche sorpresa.
Ma che c’entra Bonomi, Presidente di Confindustria, con la Lega Calcio? Che c’entra il Capo degli imprenditori con il calcio? Non magna già abbastanza con la sua azienda, lo stipendio e le prebende da Capo di Confindustria? Vuole pure un terzo stipendio? Altra visibilità?
No – è la risposta- vuole semplicemente essere il fantoccio dei burattinai Juventus, Milan e Inter e chiedere i quattrini al Governo visto che questi “capitani coraggiosi” non hanno le Palle per farlo da soli. A causa della loro dabbenaggine e della loro – come dire- gestione “allegra” delle proprie società calcistiche, necessitano ora di una voce istituzionale, di un a voce potente e autorevole per continuare a fare i propri sporchi e loschi affari.
Eh no – ha controbattuto LoTirchio, a capo della Fronda contro questo colpo di mano. Ate speso, ate magnato, ate rubbbbato, squartato, impalato? E mo so caxxxxi vostra!!!!
Bene così 😄👍 Bravo!
Come stai?
Ormai la mattina mi informo sui guai fisici di Acerbi, Bomba e Lazzari (in ordine alfabetico).
Dal numero di partite che commenti stai ancora a casa 🤕
Ehi Sydney 🙋♂️
Sono ancora inchiodato a casa, ma asintomatico. Non se ne vuole andare. Evidentemente è interessato ai miei commenti sulla LAZIO 😂😂
Abbastanza fuori luogo voler spacciare il corrottissimo Lotito come vendicatore dei diseredati. Sono normalissimi conflitti all’interno di una multinazionale neoliberista, l’unica differenza sono questi siparietti all’italiana che ci fanno divertire dove in altri paesi questi giochi di potere magari si svolgono nascosti dietro le quinte.
Corrottissimo Lotito, non lo puoi dire. Un saluto Fab
Correggo in “grande corrottore” 🙂 (senza superlativo che appartiene a un mio comilanese)
Corruttore proprio no. Corrottore non lo capisco. Potremmo accordarci su “grande correttore”. Un saluto Fab
Porca miseria Bomba!! è la seconda volta che mi trovo d’accordo con te!! avrà ragione Leo che siamo della stessa “Cricca”?!?!
Maxx, la razza è quella, anche se i colori sono diversi 😄👍
L’unico che ha abiurato è Leo, quel rinnegato 😂😂😂 Ha sputato sulla città che gli ha dato i natali, che lo ha allevato, curato, cresciuto…. Giusto del Milan poteva diventa’ 😄😄
Il calcio italiano è un covo di vipere, tra l’altro senza il becco di un quattrino, con poche e confuse idee (che l’operazione DAZN-TIM fosse destinata ad andar male era nelle cose), con un unico chiodo fisso: battere cassa a chiunque abbia un centesimo che gli avanzi per incassare dieci e spendere (da male a malissimo) quindici, preso in una spirale che ormai vede il fondo. Se saranno capaci di scavare non lo so, ma non escludo nulla.
uhm, sto vedendo PSG-Real e un pensierino mi frulla per la testa;
il commento mi sembra fin troppo reattivo, non è che c’è uno sfasamento tra audio e immagini? a volte il commento mi sembra arrivare prima del fatto;
sisi
Esatto
Grazie per essere indipendente da Repubblica, altrimenti temo che un pezzo così bello non lo avremo mai letto.
Magari lo hanno fatto accomodare fuori proprio per quello. Se guarisce anche dalla mattarellite diventa un mito
Un saluto. Fab