Bye, bye ecco il conto. Il pari del Maradona taglia fuori il Napoli dalla possibilità di vincere lo scudetto, e la Roma probabilmente dalla chance di agganciare la Juve e il quarto posto. Con annessa la solita bufera arbitrale…
SERIE A 2021-2022
GIORNATA N. 33
Venerdì 15 aprile 2022
Spezia – Inter 1-3
(31′ Brozovic I, 73′ Lautaro Martinez I, 88′ Maggiore S, 90’+3′ Sanchez I)
Milan – Genoa 2-0
(11′ Leao M, 87′ Messias M)
Sabato 16 aprile 2022
Cagliari – Sassuolo 1-0
(42′ Deiola C)
Sampdoria – Salernitana 1-2
(4′ Fazio Sal, 6′ Ederson Sal, 32′ Caputo Sam)
Udinese – Empoli 4-1
(6′ Ismajli aut. U, 52′ Deulofeu U, 70′ Pinamonti rig. E, 79′ Pussetto U, 87′ Samardzic U)
Fiorentina – Venezia 1-0
(30′ Torreira F)
Juventus – Bologna 1-1
(52′ Arnautovic B, 90’+5′ Vlahovic J)
Lazio – Torino 1-1
(56′ Pellegri T, 90’+2′ Immobile L)
Lunedì 18 aprile 2022
Napoli – Roma 1-1
(11′ Insigne rig. N, 90’+1′ El Shaarawy R)
Atalanta – Verona 0-2
(45’+2′ Ceccherini V, 55′ Koopmeiners aut. V)
CLASSIFICA
Milan 71 (
33 partite), Inter 69 (32), Napoli 67 (33), Juventus 63 (33), Roma 58 (33), Fiorentina 56 (32), Lazio 56 (33), Atalanta 51 (32), Verona 48 (33), Sassuolo 46 (33), Torino 40 (32), Udinese 39 (31), Bologna 38 (32), Empoli 34 (33), Spezia 33 (33), Sampdoria 29 (33), Cagliari 28 (33), Venezia 22 (32), Genoa 22 (33), , Salernitana 19 (31)
PROSSIMO TURNO
GIORNATA N. 34
Sabato 23 aprile 2022
Torino – Spezia 15.00
Venezia – Atalanta 15.00
Inter – Roma 18.00
Verona – Sampdoria 20.45
Domenica 24 aprile 2022
Salerninata – Fiorentina 12.30
Bologna – Udinese 15.00
Empoli – Napoli 15.00
Genoa – Cagliari 18.00
Lazio – Milan 20.45
Lunedì 25 aprile 2022
Sassuolo – Juventus 20.45
***
LE LACRIME DI INSIGNE
Si cominciano a tirare le somme. L’1-1 del Maradona è una sentenza per il Napoli, Insigne esce dal campo salutando, con un gesto di rabbia e un accenno di pianto. Non credo reciti, un calciatore quando gioca non pensa ai contratti e a cosa sarà il prossimo anno. Pensa a quello che sta vincendo o perdendo in quel momento. E per il Napoli il prezzo è pesantissimo.
L’ 1-1 del Maradona taglia definitivamente fuori il Napoli dalla possibilità di giocarsi lo scudetto, dopo averci creduto molto. Anche se dirlo e ufficializzarlo mai. Spalletti finisce la partita che sembra gli sia passato un treno addosso, dopo aver mancato di montarci sopra anche quest’anno. “Il risultato ci penalizza nell’alta classifica – dice – ma rende dignità al buonissimo calcio che abbiamo fatto”. Sembra tutto molto già visto, il finale non è cambiato. Tale perdita dei punti in casa è insopportabile per chi ha alte.
LA ROMA, IL QUARTO POSTO E LA FIORENTINA CHE AVANZA DA DIETRO
Anche la Roma lascia qualcosa di importante sul campo e il gol di El Shaarawy – che pareggia il rigore di Insigne, assegnato dal Var dopo un tempo lunghissimo e soprattutto dopo che le squadre avevano già cambiato fronte d’attacco -, attenua in parte l’aspetto negativo del risultato. La Roma non approfitta del pareggio della Juve e fallisce la chance di un eventuale attacco al quarto posto, scopre le spalle soprattutto al possibile sorpasso della Fiorentina che ha una partita da recuperare (Fiorentina-Udinese del 27 aprile).
Il rischio è che la Roma stacchi la spina del campionato per concentrarsi maggiormente sulla Conference League (28 aprile la prima semifinale in casa del Leicester) e subisca contraccolpi su una classifica ancora molto fluida.
MOURINHO E GLI ARBITRI, UN TORMENTONE
Mourinho ha attaccato pesantemente arbitro e Var, come ha fatto ripetutamente per tutto il corso dell’anno. Stavolta in ballo c’è una mancata espulsione di Zanoli per doppio giallo e un mancato rigore su Zaniolo. “Ci sono squadre che giocano per vincere lo scudetto, noi no. Ma anche noi abbiamo diritto di vincere la partita. Il campionato si decide anche se gli arbitri sbagliano a favore delle squadre che devono vincere lo scudetto. Mi sono vergognato di essere lì con Di Bello e Di Paolo. Ci è stato tolto il diritto di vincere le partite”.
Spalletti gli ha risposto, sollevando la stessa polemica che già il ds della Salernitana Sabatini aveva pesantemente sollevato. “Io dico sempre a quelli della mia panchina di comportarsi bene, gli altri arrivano e si comportano come fossero la squadra di casa, entrano in campo e montano addosso a tutti”.
Insomma un totale rovesciamento della situazione, la Roma dall’inizio della stagione si lamenta degli arbitraggi, secondo gli altri invece è Mourinho con il suo staff e la panchina per intero a fare pressione sugli arbitri.
La polemica arbitrale resta sullo sfondo, come un residuo velenoso di una partita che avrebbe potuto decidere molto se l’avesse vinta l’una o l’altra.
Così, di fatto, la stagione di Napoli e Roma è quasi arrivata al verdetto finale. Sognando tutti di più è chiaro che resti una certa amarezza.
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Bocca come faccio a sapere se qualcuno commenta i miei post?
Penso che occorra una notifica quando altri utenti rispondono ai commenti.
Era una pecca, peraltro, anche del precedente blog, tuttora irrisolta.
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Se ho capito bene il Napoli di spalletti ha solo 1 punto in più di quello di gattuso…ma sul blog leggevo sempre che gattuso è un povero fesso rispetto a spalletti…
Gab, ti sei mai chiesto come mai a Napoli e a Milano nessuno si è stracciato i capelli per tenerlo?
Ciao,
A milano fu gattuso che volle andare via, e anche a Napoli a gennaio scorso, poi, per carità, io sono quello che ritiene che lo scudetto lo meriti Pioli, che però ha una squadra comunque abbastanza diversa, migliore di quella di gattuso, ma inferiore, almeno negli 11 titolari, all’inter attuale, e che più di questo non possa dare, soprattutto centravanti e ala dx.
Il punto è che l’anno scorso dopo un inverno travagliato gattuso vinse quasi tutte le partite, mi pare delle ultime 5 pareggio’ solo con Cagliari e Verona, Spalletti invece credo stia finendo in calando, come suo solito. Grande occasione persa, poi, per carità, mi sembra che ora il Napoli abbia un calendario più semplice del Milan, quindi in teoria…pero’ nemmeno per Spalletti si sono mai strappati le vesti per tenerlo…
È un po’ il lungo calando con cui fini’ pirlo l’anno scorso dopo la sconfitta col Benevento, portato in CL solo dal gol del Verona…vediamo come chiude Allegri, attenzione alla fiorentina che sta facendo benissimo e spero centri la qualificazione EL, chissà se Italiano viene preso dalle prime 4 con qualche blitz…
la partita di stasera vale moltissimo per la Juve🤞
gab, quando vanno tutte al rallentatore, è sufficiente fare un punto più di gattuso per lottare per lo scudetto o, se va male, arrivare terzi… Vale anche per le milanesi.
Il fallo da rigore a favore del Napoli. Solo chi non vuole vedere non lo vede. E non tirate in ballo l’Inghilterra o l’Europa: sarebbe stato rigore lo stesso, anzi di più.
‘Nce vedimme
Mourinho è perfetto per quella piazza. E non aggiungo altro..
Squalificato Zaniolo per una giornata e Medel per due….è proprio vero che il “mostro” è il nuovo Moggi..
La Roma non è fuori da nulla, dopo la partita di ieri: combatte per il quinto posto e ha fatto un punto su un campo difficile, al termine di una buonissima partita. La Fiornetina ha fatto tre punti, con difficoltà, giocando con una delle squadre più deboli del campionato, l’Atalanta ha perso col verona e la Lazio ha conquistato un punto con una squadra di gran lunga meno impegnativa del Napoli. Il Napoli ha perso due punti nei confronti delle milanesi e c’è una partita in meno da giocare, ma negli ultimi mesi tutte le squadre in testa hanno perso punti a destra e a manca in modo del tutto inaspettato, quindi anche il Napoli non è del tutto fuori gioco per lo scudetto, anche se ovviamente le due milanesi ora sono avvantaggiate.
Due parole, come purtroppo quasi sempre, è necessario scriverle sulle decisioni arbitrali. Non credo sia colpa dell’arbitro e neanche del Var, è proprio il regolamento che favorisce i furbi. Con le regole attuali un attaccante non ha sempre convenienza a cercare la via del gol, quando entra in area, a meno di poter battere a rete a botta quasi sicura. Qualcuno onestamente lo fa, come ieri sera Osimhen in un contropiede, restando in piedi e tirando sull’esterno della rete. Qualcuno, più furbo, pensa giustamente che sia meglio finire a terra e lucrare un rigore piuttosto che tentare una conclusione difficile. Ieri sera Lozano, entrato in area, ha improvvisamente rallentato tagliando la strada al difensore avversario, Ibanez. Il Var ha richiamato con molto ritardo l’attenzione dell’arbitro, il contatto c’è, e quindi è rigore. Sarebbe forse giunto il momento di giudicare anche quel che fanno gli attaccanti in area, perché se improvvisamente si fermano e si fanno tamponare forse il difendente non è poi così colpevole.
A ogni modo, per lo sciocco regolamento in vigore quello è rigore. Mi chiedo però come non possa essere rigore, se il metro di giudizio è questo, se il portiere in uscita, pur toccando il pallone, falcia l’attaccante non consentendogli di continuare l’azione anche se il pallone è ancora lì a mezzo metro…
Continua l’idiotissimo comportamento degli uomini al Var: a volte occhiuti, vanno a sanzionare contatti lievissimi e non voluti, altre volte si fanno una bella dormita su contatti ben più rilevanti e, soprattutto, per nulla cercati…
Tutto questo papiro solo per dire che ate sculato?
Non c’hai proprio il dono della sintesi. Il contrario di me 😂😂😂
Pasquetta da Italiano tipico ,mi sono scelto uno dei posti più affollati del Lazio cioè il borgo di Civita di Bagnoregio, arrivato grazie anche all’immancabile coda autostradale nell’ora di punta , parcheggiato in c… alla luna ,come dice un mio amico, ci ero stato 5 anni fa e da allora ho notato due peggioramenti , ben 5 euro a persona per l’accesso, allora credo fossero 1,50 o 2 al massimo, e la maggior fatica sul ponte ,che presenta punti di pendenza veramente elevata, ripeto tantissima gente perlopiù smascherata, posto bellissimo, non male anche il paese di Bagnoregio, mangiato nel borgo alla “Cantina di Arianna ” un pò caruccio ,ma buono , da contapassi di mia figlia circa 6 km di camminata, benissimo, il mio motto è tanto entra e tanto consumo . Nel pomeriggio siamo andati a Marta sul lago di Bolsena, località veramente amena ed incantevole , ottimo pure il caffè stranamente abbondante, ritorno strada consigliata dal navigatore con coda di prammatica arrivo alle 21 ,tanto la partita non l’avrei vista lo stesso, il Napoli non lo guardo più dalla sconfitta col Milan, Pagavo Dazn a metà con mio genero , causa separazione costui mi ha giustamente escluso, poco male, la visione della sola Lazio e del resto, non vale certo 15 euro al mese, mi accontenterò di Sky , naturalmente non commento la partita , ho già scritto più sotto rispondendo ad un cotifoso, la verità è che di questa squadra ce le ho proprio piene .
Ci sono stato la scorsa estate in moto…borgo carino ma niente di che, è spettacolare invece il panorama..
Ciao.
Moto ?…🤣🤣🤣
Non hai capito,non è andato in moto ma facendo moto, cioè correndo a perdifiato inseguito da una muta di juventini inferociti 😂😂
Chiaro che non è il non plus ultra, però c’e’ un gran sapore di storia medioevale che a me intriga alquanto ,ti saluto .
FALLI DA DIETRO –
COMMENTO ALLA 33° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2021-22
Malapasqua azzurra.
Lo scudetto è ormai una faccenda tutta milanese.
Torna Brozo e le luci nerazzurre si riaccendono.
Gol gioiello del croato che cambia il corso di una partita per mezz’ora giocata a ritmi blandi.
Senza idee i Suninter, senza problemi il controllo ligure.
.
La partita verrà ricordata per il ragazzo dall’orecchino di perla.
Dopo un’ora Thiago Motta manda in campo Mbala Nzola al posto di Manaj.
Ma entra con un piercing, e con l’orecchino non si può giocare.
Lo sanno bene anche nei tornei scapoli-ammogliati.
Se ne accorgono dopo un po’ gli avversari, mica il quarto uomo, che dovrebbe essere lì anche per quello.
Ci mette cinque minuti, l’angolese, per cercare di toglierselo. Mentre la squadra gioca in dieci.
Cinque interminabili minuti a cincischiare lì, aiutato anche da qualcuno della panchina.
Viene alla mente qualche disavventura giovanile.
E le figuracce con la ragazza del cuore quando, nel momento più alto, ero lì a perdere attimi preziosi e irrecuperabili perché proprio non riuscivo a sganciare il reggiseno.
“Tagliategli l’orecchio” urla icastico il tifoso dello Spezia.
Sono i cinque minuti di una delle scene più surreali dell’intera stagione calcistica, in Italia e all’estero.
Fotografia di brutale realismo sul fallimentare stato del calcio italiano.
Il calcio italiano delle plusvalenze illecite.
Compreso il Napoli.
Che figuraccia, confondersi con gli juventini.
Tutti assolti e tutti contenti.
Il calcio italiano del caso Suarez definitivamente insabbiato.
Tutti zitti e tutti d’accordo.
Alla fine, spazientito, Thiago Motta sbatte fuori Nzola.
Immaginate per un istante se al suo posto di ci fosse stato Mazzone.
Voglia di calcio e di normalità a San Siro, con i suoi sessantamila.
Un manipolo di eroi.
Visto lo spettacolo non proprio entusiasmante al quale hanno assistito.
Ricordando quanto i tifosi italiani meriterebbero una Serie A migliore.
I Diavoli festeggiano il ritorno alla vittoria.
Ma è un 2-0 che nasconde la sofferenza con cui i rossoneri hanno ottenuto i tre punti, al termine di una partita senza ritmo e senza fantasia.
Contro un Grifone modestissimo alla terza sconfitta consecutiva e sempre più vicino alla retrocessione.
Speravano di rientrare nella lotta scudetto.
Ora stiano attenti al quarto posto Champions.
Che comunque gli lasceranno libero come lo scorso anno, negli ultimi minuti dell’ultima giornata.
Il Bologna non ruba niente.
Va in vantaggio meritatamente sfruttando la broccaggine ergastolana. Vantaggio che causa il solito parapiglia fra arbitro e Var per vedere di accomodare la faccenda.
Bologna addirittura in nove.
Medel, traccagno sanguigno e animoso la combina grossa.
Urla all’arbitro “Sciete della Sciuventush!”.
Al quale non posso dare torto. Chi non si sarebbe incazzato a sentirsi chiamare juventino.
Poi un recupero illimitato. Praticamente fino a quando quelli non segnano.
Finalmente segna il serbo pagato settanta sacchi. Al quale, finchè è stato in campo, il colombiano non l’ha fatta mai toccare.
Finalmente. Ora l’arbitro può anche fischiare.
Belle imprese.
Sergio Pellissier è da un po’ presidente della Clivense, società veronese di terza categoria, rinata dalle ceneri del Chievo.
In occasione della importante sfida contro il Pozzo B, si sveste dei panni di manager per tornare a indossare, dopo 1023 giorni dall’ultima volta, quelli del bomber che tutti abbiamo imparato a conoscere.
Segna due gol. E la Clivense conquista la promozione in Seconda Categoria.
Ha accettato una panchina da ultimo in classifica.
Dopo due campagne acquisti fatte da due società diverse.
E con due allenatori diversi.
Nessun calciatore è stato scelto da lui.
Appena arrivato, ha fatto pari col Milan.
Ha letteralmente rivalutato il centrale Éderson, un talento purissimo, acquistato per pochi spiccioli e oggi nel mirino del PSG,
Ci crede, ci ha sempre creduto.
Non sappiamo se siano utili le sue citazioni letterarie. Da Platone a Kant.
E non sappiamo se la Salernitana si salverà.
Ma con Davide Nicola si esce dal campo sempre a testa alta.
Questione di carattere. Come al Maradona.
L’ultima occasione per rimanere in corsa il Napoli confeziona un pareggio che consegna lo scudetto alle milanesi.
Un tempo per uno.
Due squadre agli antipodi.
Gli azzurri, finalmente azzurri, di spudorata eleganza.
I Sangue-Oro di spaventosa bruttezza.
In campo due squadre di vertice producono una partita di caratura modesta resa ancora più indigeribile dall’ossessivo tatticismo.
E’ il calcio italiano, bellezza.
Quello che ci nega il Mondiale per mano della Macedonia.
Fra Cipolla decide di amministrare il vantaggio ottenuto quasi subito controllando la gara.
Controllo che via via scivola nella paura.
Fino allo psicodramma della ripresa.
Dove l’aria della disfatta immediatamente si tocca con mano.
Esce Charlie Brown Lobo l’equilibratore. Ed è la fine di tutto.
La logica direbbe Dunga Demme.
No, entra il Signorinello Pallido.
E il presidio del centrocampo è andato.
Trema Fra Cipolla in panchina, schiacciato nella morsa del panico.
Invece di puntare sulle folate di Osi e spostare in avanti il baricentro, preferisce sostituire il nigeriano con L’Amore Nostro, e il lucido Pibe di Fratta con Jesus.
Difesa a tre per contrastare le mosse di Mou che fa l’esatto contrario.
Dentro l’armeno e il Faraone a far breccia fra le linee.
Sono i cambi che fanno la differenza.
I freschi del Napoli non toccano palla. Quelli di Mou impazzano.
La zona Cesarini del tecnico portoghese è ormai argomento da studiare. Tutta lì la sua rivoluzione.
Praticità allo stato puro.
Autostima. Stabilità emotiva. Assedio psicologico e fisico.
Al diavolo i fronzoli.
Genio di un Mou.
Il Napoli si elimina da sola.
Restano le lacrime del Pibe che parte per Toronto con la valigia vuota di un sogno a lungo sognato.
Era l’ultima occasione per lui.
Era l’ultima occasione per tutto il popolo azzurro.
A Milano ora sbarcano gli arabi. Addio per sempre.
Non capiterà mai più.
Regalo pasquale.
Una “poesia a scarto o a eliminazione” di Gianni Cossu.
Due strofe.
A “scarto” perché a ogni parola viene tolta una lettera.
“Spostate le armate
di letali mondi.
Posate i cannoni mortali.
Sposate e amate
leali modi.
Osate canoni morali”.
Lo spargere “veleno” è fattore comune della comunicazione in qualsiasi campo. È figlio della società attuale. Mou è un grande allenatore e un grande comunicatore (grande non vuol avere un’accezione sempre positiva) e quindi le sue dichiarazioni mettono a fuoco alcuni aspetti, peraltro oggettivamente discutibili.
L’arbitro a mio avviso ha fatto degli errori ma il pareggio è un risultato alla fine giusto.
Mou puo risultare epidermicamente antipatico e, chi vuole, può giustamente esplicitarlo, pero è anche bravo e questo non viene mai sufficientemente evidenziato.
Spalletti è un grande allenatore che porta sempre i tifosi a Piazza San Pietro ma senza che possano vedere mail il Papa
OT
@Coca69
Grazie per l’uOvO aL cIOcCoLAtO!
Un saluto
Per i giudizi finali io aspetterei il prossimo turno, e il recupero dell’inter.. in un campionato del genere non mi parrebbe strano magari vedere lazio milan, inter roma e bologna inter tutte ics, con un napoli vincente a empoli. E a quel punto la classifica a 4 dalla fine (per tutte) vedrebbe milan 72 (col calendario piu’ difficile, bergamo e firenze da incontrare), inter 71 e napoli 70 (tutte e due con un calendario piu’ semplice). ma questo scudetto e’ uno scudetto che in caso e’ l’inter che lo butta via, anche se io spero nel miracolo del napoli o del milan.
anche per il quarto posto non darei per scontato ancora nulla, domenica la juve deve assolutamente vincere a sassuolo altrimenti dopo il recupero del firenze settimana prossima rischierebbe di ritrovarseli a meno di tre punti di distanza per la valevole dell’ultima giornata. amici bianconeri, non fate scherzi,mi raccomando, che vedere il firenze in champions e’ come vedere un cinghiale con lo smoking jacket e la cravatta a papillon, poi mi toccherebbe disdire l’abbonamento alla tv!
confermo i timori sulla Viola; tocca sperare ci leve le castagne dal fuoco il Diavolo
Continua la maledizione di Dominiddio al Barabba Stadium. San Paolo se la ride alla grande.
è la seconda volta in due post che ci paragoni al ladrone biblico solo per aver cambiato nome allo stadio con quello di un calciatore, usanza più che normale e che di solito le società top fanno a beneficio di sponsor come una compagnia assicurativa, una banca, etc.
non ti pare di essere un filino fuori luogo?
Tiziano, dammi retta, il sedicente cc non merita la tua attenzione è solo un ……..
Barabba non era un ladrone ma uno zelota ribelle, colpevole di cospirazione
PS per decenni avete chiamato lo stadio come un istituto bancario piemontese ma anche quello non ha portato grossi vantaggi
Boh, la Treccani lo definisce ladrone riferendosi alla Bibbia, come del resto è percepito nell’immaginario collettivo.
In verità l’impianto si chiamava Stadio del Sole, fu ribattezzato San Paolo su imposizione (in tempi di DC) per questioni legate alla storia della zona.
Quindi dovrebbe essere la stella a essere la prima contrariata.
Ps: seriamente, non capisco come si possa polemizzare su un omaggio innocuo come questo.
Vangelo di Luca 23 [19]Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio
Esistono tante vite di Cristo quanto i suoi credenti, Barabba non sfugge alla regola dato che Giovanni nel suo vangelo lo descrive come “solo un brigante“.
Di certo c’è solo che non si è seduto sulle gradinate di uno stadio di calcio.
Quando era giovane gli dissero: “segui i ladri!”…non ha più smesso di tifare juve
Si scherza eh😜
aggiungiamo pure, luc10, che banche e assicurazioni non sono proprio dei santi…
Carina
Chiamarlo con il nome di una polizza assicurativa ci renderebbe automaticamente vincenti.
Come ho sempre sostenuto nel calcio sono i giocatori che fanno la differenza però gli allenatori anche se solo per un trenta per cento contano, eccome se contano. Il Napoli ha un grande centravanti, il nigeriano Osimhen,
fortissimo sia atleticamente che tecnicamente, un fenomeno di testa e bravo anche con i piedi che
come si è visto ampiamente ieri con la Roma è costretto sempre a sfiancarsi contro un paio di difensori avversari visto che di palle giocabili gli arrivano con il contagocce ; ieri , nell’unica palla
decente che gli è stata data ha concluso con un buon tiro di destro
che ha sfiorato il palo. Spalletti non solo ha insistito su questa tattica elementare, date la palla lunga al nigeriano e se la vedesse lui, ma ha peggiorato la situazione facendo entrare al posto di Lobotka uno dei migliori in campo , con una Roma in evidente crescita, uno
Zielinski veramente inguardabile che ha sbilanciato ulteriormente la
squadra . Nel Napoli il migliore è stato Koulibaly, ottimi anche Insigne, Mario Rui e Lozano, nella
Roma il migliore è stato il Faraone ma nel complesso buona la prove di tutti gli altri tranne quelle di Ibanez e Zaniolo. In pratica Mourinho ha indovinato i cambi,
Spalletti non ne ha azzeccato uno.
Dell’Atalanta e dei motivi della sua crisi ne ho già parlato in commenti
precedenti ma nella sconfitta con il Verona l’arbitro, veramente pessima la sua direzione, ci ha messo del suo ; la squadra veneta
sarebbe dovuta rimanere in dieci poiché Gunter avrebbe dovuto beccare la seconda ammonizione ,
sacrosanta per giunta, ma è stato
graziato dalla giacchetta nera, cosa veramente incredibile e Tudor
furbescamente subito dopo l’accaduto ha provveduto a sostituire il suo difensore.
Per concludere non capisco proprio Gasperini che ha fatto entrare Pasalic, centrocampista bravo ad inserirsi che ha già segnato nove reti nel
campionato in corso a pochi minuti
dalla fine con la sua squadra in svantaggio, decisione cervellotica ed inspiegabile a mio modesto avviso.
Non c’è più niente da fare ma è stato bello sognare, come dice la famosa canzone il Napoli non smentisce se’ stesso e sbaglia l’ennesima partita casalinga della stagione. Possibilità di lottare, non di vincere, fino all’ultimo compromessa da un rendimento interno davvero deficitario per chi ha ambizioni di vertice.
Arrivati alla 33 giornata si può stilare già un bilancio del torneo che si avvia alla conclusione.
Nessuno chiedeva il tricolore a Spalletti ed il raggiungimento del piazzamento Champions, salvo catastrofi, dovrebbe essere raggiunto.
C’è un però grosso quanto una casa e riguarda proprio l’allenatore.
Sinceramente non saprei quantificare il reale apporto di Spalletti in questa stagione, continuo a vedere, al netto di infortuni e contagi covid, lo stesso gioco di inizio anno.
Un gioco fatto di lanci lunghi in profondità a cercare la corsa di Oshimen. Il nigeriano non è certo un centravanti di manovra e non è in grado di dialogare sempre efficacemente con i compagni di reparto. Spesso è lasciato solo in balia del suo destino, contro l’intera difesa avversaria ed il risultato è quello visto ieri.
Un altro appunto, Spalletti insiste sempre con Fabian e Zielinski a centrocampo, anche quando è palese lo stato di forma scadente degli stessi. In pratica il nostro allenatore accetta consapevolmente di giocare con uno o due giocatori in meno nella zona nevralgica del campo, dove si vincono le partite.
Demme ed Elmas sono invisibili ai suoi occhi, meglio Fabian che in mezzo al campo cammina da almeno 2 mesi.
Certo, il polso della situazione ce lo ha lui, che osserva la squadra ogni giorno ma alcune scelte lasciano perplessi.
Anche i cambi effettuati ieri, in ritardo dopo l’uscita di Lobotka, sono stati francamente incomprensibili.
Ha tolto Oshimen per finire con Mertens (che non ha toccato palla) ed Elmas centravanti.
Mi ha ricordato il cambio che fece in Inter-Juve di 4 anni fa, quando tolse Icardi per Santon a 5 minuti dalla fine ed in vantaggio 2-1.
Stesso coraggio, forse anche peggio visto che all’epoca era 10 contro 11.
Non so cosa passi per la testa del mister ma ieri, se c’era una squadra che avrebbe meritato la vittoria, era certamente la Roma.
Adesso vediamo di non fare ulteriori sciocchezze compromettendo il piazzamento Champions, poi, finita la stagione, si chiuderà definitivamente un ciclo durato anni.
Famosa per voi che avete una certa età , pare fosse la sigla finale di una serie di fiction (diremmo adesso ) con Totò .
Non so te ma io ho 37 anni.
Mi piace la musica in ogni suo genere, da quella più datata a quella recente.
Immagino che tu ascolti lo Zecchino d’oro all’Antoniano.
Un ciclo di sconfitte e possibili vittorie buttate via .
Caro, non tifo Napoli perché devo vincere o sollevare trofei a iosa. Se volevo fare questo tifavo Real Madrid.
Se non vinciamo è perché non ne siamo capaci, c’è poco da aggiungere.
Quando ho parlato di ciclo, intendevo un lasso di tempo in cui abbiamo avuto alcuni giocatori in rosa per anni.
Nella prossima stagione non avremo più Insigne e, molto probabilmente, Mertens.
Sono due calciatori che hanno indossato la maglia azzurra con onore ed hanno dato lustro al nostro club per come la vedo io.
Pur vincendo poco.
Quest’anno bastava vincere le due gare interne con Empoli e Spezia e saremmo stati attualmente primi.
Abbiamo perduto 5 gare in casa, non ce lo meritiamo.
Amen.
Qualcuno continua a non capire che l’ennesimo recupero della partita della Roma dei minuti finali non è frutto del caso, ma di un atteggiamento che, per essere efficace ed trasmettersi sul campo, deve riguardare tutto l’ambiente, in ogni suo componente, dal giocatore al magazziniere. È lo stile Mourinho, che sa ovviare con la determinazione agli errori di percorso. Non è colpa della Roma se nell’ultimo quarto d’ora le squadre avversarie tirano i remi in barca e spariscono dal campo. È successo assai spesso ultimamente, tranne nel derby in cui l’avversario ha proprio deciso di non presentarsi. Il Napoli ha fatto vedere nel primo quarto d’ora belle manovre di gioco e una intensità che, se fosse stata mantenuta, per i 90 minuti, con il vantaggio ricevuto su rigore, le avrebbe consentito di portare a casa il risultato. Il Napoli è, nella sua massima espressione, più forte della Roma. Ieri però alla fine c’era una sola squadra in campo. Spalletti sta mostrando il suo limite maggiore: non è capace a tenere concentrato squadra e ambiente sull’obiettivo. Non è un caso se è spesso arrivato secondo, ma no. Ha mai vinto nulla.
Buongiorno. Male si comprende come sia possibile concedere il rigore al Napoli e non quello alla Roma Meret su Zaniolo. Probabile non ci sia nessuno dei due ma, se concedi il primo, devi concedere anche il secondo. Questa sera la Beneamata va in scena. All’andata eravamo messi proprio male ma il Milan non se ne è avvalso. Ora sembriamo meglio noi come “momento”: va a finire che si perde. Eh! no! Partita incistata precisa precisa anche nel campionato con pezzi di autostima da portare a casa. Vince l’Inter. Boh!
Caro Bocca,
a proposito, dimenticavo, a questo punto io, visti i risultati di Lucianone lo Zar, fossi in De Laurentiis, contratterei come prossimo allenatore del Napoli il fratello.
Visto che lo Stesso Luciano lo sponsorizza dicendo che è più bravo di lui.
Saluti,
Pincopallo
Caro Bocca,
era da ingenui pensare che laddove avevano costretto, Piazza, squadra e Società, Re Carlo al fallimento, rendendogli la vita impossibile, potessero trionfare con Lucianone lo Zar.
Se Napoli ed il Napoli non hanno compreso il cambio di mentalità epocale di Ancellotti, a Napoli non vinceremo mai lo scudetto.
Mai.
Il mio non vuole essere un anatema, ma la lucida e razionale analisi dei fatti.
Questa piazza, questa squadra e questa società se per avventura resuscitasse Diego (siamo in tema Pasquale) e ritornasse a giocare a Napoli ai livelli di un tempo, oggi, dico oggi, contesterebbero anche lui, gli farebbero terra bruciata e ne direbbero di tutti i colori.
Diego ci ha rimesso la pelle per farci vincere e questo nessuno lo ha ancora capito.
Guardiamoci le spalle che è meglio.
Saluti,
Pincopallo
Secondo me per vincere dovete liberarvi del fantasma di Maradona. Trovo la maglia con la faccia di Diego assurda! Cazzo, siete il Napoli! La vostra maglia è l’azzurro che ha sempre raccolto la passione di migliaia di tifosi. Maradona è stato un mito, ma non può essere l’impersonificazione di Napoli, che ha ben altri valori, cultura e tradizioni. Non lo riavrete mai più e continuare ad aspettare godó è solo controproducente. Quest’anno lo potevate vincere a mani basse sto scudetto…
Assolutamente si.
Concordo su tutto e sottoscrivo parola per parola.
Purtroppo questo è il problema.
Viviamo nel passato ed essendo incapaci di cogliere le opportunità offerte dal presente, pregiudichiamo anche e soprattutto il nostro futuro.
Vedi, caro Maxx, quando Valerie Segond, giornalista molto seria de “Le figarò” pubblicò l’ormai noto “reportage” in cui denunciava che “Napoli fosse il terzo mondo d’Europa”, noi Napoletani in luogo di chiederci perchè l’Europa e l’Italia non facessero nulla per migliorare una città decadente, degradata, sporca, pericolosa, cattiva e che soprattutto non offra nessuna opportunità di lavoro, scendendo in piazza a protestare, abbiamo attacato la giornalista ed il suo quotidiano. In luogo di capire che era una denuncia contro la ricca Europa, ne abbiamo fatto, come tutto, un fatto personale. Ci siamo sentiti offesi invece di approfondire. Al punto che Tony Servillo ha asserito che lui in questo terzo mondo ci vive benissimo e Paolo Sorrentino gli ha fatto eco che non bisogna dimenticare che le cose siano migliorate molto.
Ecco se nemmeno loro hanno capito, figurarsi noi.
Fin quando saremmo convinti che Napoli sia la città più bella del mondo e dove si mangia meglio, cosa peraltro non vera, e fin quando non ci scrolleremo di dosso il nostro provincialismo, tipico di chi non mette il becco fuori dal nido (viaggiare e conoscere il mondo non significa andare una settimana a Sharm o il fine settimana a Londra) non miglioreremo mai e continueremo a pensare come Tony Servillo che in fondo in fondo si vive bene in questo terzo mondo.
Questa è una città che se resucitasse Matilde Serao e riscrivesse “il ventre di Napoli” in chiave moderna sarebbe lapidata.
Il Napoli calcio è solo la sintesi di tutto ciò ed è per questo che non ci siederemo mai al tavolo delle grandi, restando sempre e per sempre la provincia dell’Impero e del calcio.
Saluti,
Pincopallo
P.S.
A proposito a Napoli non si può nemmeno fare una critica obiettiva su Paolo Sorrentino, perchè anche i miei amici, non avendo argomenti, mi rispondono:”Non mi toccare Paolo Sorrentino”.
Ebbene, cari miei, il film “È stata la mano di Dio” oltre ad essere enormemente provinciale, è un film narcisista, autocompiacente, autocelebrativo, egocentrico ed infinitamente modesto. Per farla breve Sorrentino se l’è cantata e se l’è suonata. A questo si aggiunge che non c’è un solo piano sequenza, dico uno, degno di nota (almeno quelli una volta Sorrentino li sapeva fare), l’inizio del film sembra tratto dalla serie “Un posto al sole”, mentre la fine, beh, con Fabietto Schisa in treno, “No Comment”. L’interpretazione di Tony Servillo, poi, è semplicemente pietosa. Tony, caro mio, quei tuoi sorrisi giganti, al punto da fuoriuscire dalla macchina da presa, sono più finti delle tette al silicone. Fai tu.
Sorrentino, poi, dopo aver sfumato l’Oscar ha dichiarato che il suo era un film piccolo.
Caro Paolo, gli dico io, il tuo non era un film piccolo. Il tuo era ed è un piccolo film.
Che è diverso. L’anelessi e la prolessi nel cinema non è cosa tua, ascolta un cretino, ma è cosa di grandi registi e tu un grande regista, con tutto il bene che ti voglio ed è molto, proprio non lo sei. Sei solo un buon regista, che si è trovato lì sappiamo come.
A Napoli, però, non si può dire altrimenti ti massacrano.
Ormai il rimbrtotto generale in città è il non ti disunire tratto dal film.
Chi lo ripete è convinto anche di essere geniale.
Da piangere, dico io, da piangere.
Ecco, questa è la realtà.
Datemi pure del sessista/ maschilista ecc. ma ciò che mi è piaciuto di più del film è… Luisa Ranieri.
Concordo
Il paradosso è che alla fine sei caduto anche tu negli stessi stereotipi che intendevi denunciare.
Hai mischiato il calcio (in una stagione positiva se dovessimo chiuderla in zona Champions) con critica sociale e cinematografica gettando il bambino con l’acqua sporca.
E te lo scrive uno che è d’accordo con Maxx e che non ama incondizionatamente il cinema di Sorrentino, anzi.
Il bambino è da un pezzo che non c’è più.
Quello che c’è rimasta è solo l’acqua sporca.
Napoli ed il Napoli sono due facce della stessa medaglia, vivono in simbiosi e si retroalimentano l’una con l’altro.
Va da sè che per comprendere l’una si debba necessariamente fare riferimento all’altra e viceversa.
Senza una analisi sociale e culturale dell’una, non si può comprendere l’essenza dell’altro.
Succede solo a Napoli, lo so, ma è così purtroppo e siamo costretti a “mischiare il calcio con critica sociale e culturale se vogliamo migliorare e cambiare le cose.
Io giro il primo, secondo e terzo mondo e per lavoro e per piacere, ma la cattiveria, la prevaricazione, la mancanza di rispetto e di educazione che che vedo a Napoli non lo vedo da nessuna parte.
A Napoli non funziona niente ed ha un sitema sanitario, checchè ne dica lo Sceriffo con i suoi delirii di eccelenza, da quarto mondo non da terzo.
Se poi a noi Napoletani le cose piacciono così, beh che ti devo dire teniamocele così, ma confondere con uno stereotipo chi ha la percezione e la consapevolezza del degrado, la delinquenza, il sudiciume, la pericolosità della sua città vuol dire che hai i paraocchi anche tu come Servillo e Sorrentino.
Io provo solo ad aprirti gli occhi, se poi tu vuoi continuare a tenetli chiusi fallo pure.
Fidati che ci potevo andare giù pesante con Napoli, perche è la mia città ed ho il diritto ed il dovere di farlo, ma volutamente non l`ho fatto perchè sono stanco di spiegare, ed ho capito che è meglio lasciare noi Napoletani vivere nelle loro illusioni e nel loro “Matrix” che Napoli sia la migliore città del mondo, la più bella, dove si mangia meglio, che Sorrentino è il migliore regista della storia del cinema e Servillo il migliore attore in circolazione.
Come disse Morfeus a Nio:”Pillola blu o pillola rossa?”
Fai un po tu quella che vuoi prendere.
Guarda, io da Napoli sono emigrato nel ’90 e nonostante vincessimo scudetti e coppe non è che la storia fosse rosea (altrimenti sarei rimasto lì con i miei genitori). Ragion per cui faccio fatica a trovare il paragone tra la società calcistica (che funziona bene) e la città con tutto il suo carico di probemi.
Allora non mi accusare di essere vittima di stereotipi, perché viva Iddio questo complesso di inferiorità di “Troisiana” memoria sono l’unico napoletano al mondò che proprio non ce l’ha. Scrivimi che fai fatica a trovare un paragone fra società calcistica, che per te funziona bene, e la città ed io te lo spiego.
Max ha scritto che fin quando non la smetteremo di vivere nel passato non vinceremo mai lo scudetto ed io condividendo il suo punto di vista ho scritto le ragioni per cui viviamo nel passato, senza cogliere le opportunità che ci offre il presente tarpandoci il futuro. Questo ha precise ragioni storiche, sociali e culturali che non si riflettono solo nel calcio, ma anche nella nostra città. Noi non vinciamo niente nel calcio, per le stesse ragioni per cui non “vinciamo” come città in quanto tale. Se avessi letto con attenzione il mio post con attenzione avresti notato che non ho fatto proprio nessun paragone tra la società calcistica che per te funziona e la città che non funziona. Ho scritto, ripeto, che non vinceremo mai nel calcio, per le stesse ragioni per cui non vinciamo nella vita. Se a questo aggiungi il nostro vittimismo cosmico ed il nostro piangerci addosso nella vita, io ritengo che questo stesso vittimismo e piangersi addosso lo ritrovo pari pari nel calcio Napoli.
Scrivere questo non significa fare paragoni fra una città piena di problemi ed una società calcistica che per te funziona. Ripeto per la terza volta che io sto dicendo tutt’altro. Io sto dicendo che le ragioni del nostro fallimento come città sono le stesse ragioni del nostro fallimento calcistico. Una città che non capisce Ancelotti, ma che appoggia un Gattuso, mi sai dire tu quando vincerà uno scudetto? Lo può mai vincere con Spalletti?
Una città provinciale, che non sa pensare in grande, mi dici tu quando vincerà mai qualcosa?
Una città che oggi contesterebbe sia Diego che Matilde Serão mi dici tu quando vincerà qualcosa?
Questo ho scritto e nulla ha a che vedere con i paragoni di cui parli tu!
Questa storia che noi Napoletani ogni qualvolta ci facciamo notare i nostri tanti difetti che si riflettono anche nel rendimento del calcio Napoli, non solo della città, ci sentiamo offesi ed alziamo il muro della storiella, mal interpretando ciò che dice l’interlocutore, che i problemi della città nulla hanno a che vedere con i problemi del Napoli calcio, permettimi, dimostrano che la vittima degli stereotipi sei tu, non già io.
sono questi proprio gli stereotipi che ho smesso di combatte perché è inutile.
non cambierà mai niente,!tutto rimarrà com’è e continueremo a crogiolarsi con il vittimismo cosmico ed il complesso di inferiorità dell’impermeabile che non usiamo mai, degli gnocchi e della pizza che io proprio, viva iddio, a differenza di Troisi non ho.
Rido perché da provinciale quale sono, su questo e sul precedente blog, ho sempre appoggiato Ancelotti e sostenuto che fu un errore madornale esonerarlo.
Esonero nato da un ammutinamento della squadra e non a causa di Peppe della Curva B che nel suo provincialismo non ha creduto nell’allenatore quanto avrebbe dovuto.
Del resto in questi giorni abbiamo avuto l’ennesima conferma che i limiti della squadra risiedono principalmente nella mentalità dei calciatori, dato che nonostante i cambi di panchina quest’ultimi continuano pedissequamente a riproporre gli stessi errori.
Avendo sempre stigmatizzato la retorica vittimista del “difendiamo la città”sovrapposta agli eventi calcistici, dico solo che anche quello del sparare a zero sfoggiando patenti di provincialismo è a sua volta uno stereotipo visto da fuori.
Sprovincializzare i tifosi (dio solo sa come si avvia una procedura del genere) non ti fa diventare automaticamente il Real o vincere la champions.
Del resto il Napoli, nonostante il provincialismo di cui parli, alberga stabilmente nelle parti alte della classifica e gioca in europa da più di dieci anni.
mi pare evidente che la squadra, per come è gestita finanziariamente, più di questo non può crescere.
Oh, magari un giorno i tifosi cominciano a trascrivere le battute dei film di Haneke o Tarkovsky sugli striscioni e Mario Rui, alla vista di questi, diventa il terzino che ho sempre sognato.
Caro Tiziano,
“Risus abundat in ore stultorum”!
Me ne ero dimenticato e chiedo venia.
A proposito…hai assistito ad Empoli-Napoli?
Fossi in te, mi preoccuperei anche per la qualifacazione in Coppa Campioni, che consideri un ottimo risultato.
Io, saggiamente, una settimana fa scrissi, fossi il Napoli mi guarderei le spalle.
Scrissi questo perchè dopo la sconfitta in casa con la Roma la squadra già fece percepire chiaramente di avere “mollato” e di essere in vacanza.
Tipico del Napoli e di Napoli.
Quando prendi tre gol dall’Empoli in quel modo, negli ultimi minuti poi, e stai conducendo il “match” per due a zero, vuol dire che….vabbè lasciamo stare, ci rinuncio.
È inutile.
Saluti,
Pinco Pallo
Caro Tiziano,
il tuo post conferma ancora una volta, semmai ve ne bisogno, che non hai capito un bel niente di quello che scritto.
Visti però gli altri commenti del blog dove hanno compreso perfettamente il senso delle mie parole è chiaro che anche tu, come da me denunciato, sei guidato dai pregiudizi che ti fanno ritenere offeso anche quando non ve ne sarebbero i motivi. Il condizionamento psicologico, ben descritto da Platone nel Mito della Caverna, dimostra proprio che fin quando non si è liberi dal vittimismo, dal piangersi addosso e dal complesso di inferiorità, tipico di Napoli, ma di tutto il Sud, non si faranno mai delle analisi obiettive.
Poichè, però, mi hai attribuito cose da me mai dette, è doveroso per me ripetermi ancora.
Io non mai detto che la squadra non sia responsabile, anzi tutt’altro.
Io ho detto che un piazza ed una squadra che non hanno capito Ancellotti, ed il suo cambio di mentalità epocale, ed hanno accolto a braccia aperte come allenatore Gennaro Annuso, non vincerà mai lo scudetto per ora, nemmeno con Spalletti.
Piazza e squadra!
Ho poi aggiunto che le stesse ragioni per cui Napoli città è afflitta dai problemi di cui tutti sappiamo, sono le stesse ragioni per cui la squadra ha i problemi che ha.
Questo non significa che poichè Napoli è un disastro lo è anche la squadra, piuttosto vuol dire che Napoli città è un disastro per il suo vittimismo, per il suo piangersi addosso e per i suoi complessi di inferiorità e che la squadra è un disastro proprio per il suo vittimismo, per il suo piangersi addosso e per i suoi complessi di inferirorità che non le fanno mai vincere le partite che contano (le partite chieve della stagione la cui vittorioa potrebbe dischiudere grandi traguardi).
Te lo spiego meglio a scanso di equivoci.
Se De Laurentiis acquistasse tutto il Real Madrid, più Cristiano Ronaldo giovane e Messi giovane non cambierebbe nulla perchè non vincerebbero per gli stessi motivi per cui non vince il Napoli di oggi.
A parere di chi scrive il vittimismo, il piangersi addossso ed il complesso di inferiorità è talmente radicato nel tessuto sociale che contagia tutti coloro che vengono a Napoli anche chi ci viene a giocare a “Pallone”.
Che tu mi faccia riferimento continuamente alle famose coppe e scudetti che il Napoli abbia vinta in un epoca in cui la città di Napoli era un disastro, premesso che non c’entra niente con quello che ho scritto, ciò nonostante ti rispondo subito.
Il Napoli con la squadra che aveva avrebbe dovuto vincere 6 scudetti e 5 coppe campioni e ti ricordo che nonostante Maradona noi siamo usciti da una Coppa Campioni contro il Real Madrid, nonostante una partita bellissima propiro per il vittimismo, il piuangeci addosso ed il complesso di inferiorità che affligevano la squadra come la città.
Ripeto questo non significa che il Napoli non vince perchè la città sia un disastro, significa solo che il Napoli non vince le partite che contano per le stesse ragioni per cui la città è un disastro.
Venendo a Mario Rui che per te non è il terzino che sogni, per me, invece, visti il costo beneficio, visto che in quel ruolo oggi, nemmeno il Brasile che storicamente produceva i migliori terzini al mondo ha calciatori che possa desiderare, per me che non sono abituato a sognare, ma a stare ben saldo con i piedi nella realtà è il terzino che desidero.
Ciò detto se a Napoli venisse un Roberto Carlos nel fiore degli anni ci lamenteremo anche di lui.
Il problema vedi non è il fatto che sia o meno un ottimo risultato qualificarsi in Champions atteso che non è un traguardo che ti fa vincere trofei, il problema è che il Napoli perde le partite che dovrebbe vincere e vince quelle che potrebbe perdere e questo è sintomatico di un problema mentale.
In altri tempi non ti avrei risposto, ma visto che mi hai attribuito cose non dette sono stato abbligato a risponderti.
Se poi tu non hai la percezione dei problemi, libero di farlo, perchè non ho la pretesa di aprire gli occhi a nessuno, così come non ho la pretesa di prendere per la mano chicchessia e mostragli la luce fuori dalla caverna, ricordati però sempre una cosa se Tony Servillo avesse la percezione dei problemi di Napli non risponderebbe che lui in questo mondo ci vive bene.
Analogamente se Napoli avesse la percezione dei problemi che ha non sarebbe il terzo mondo d’Europa come scritto su “Le figarò”, starebbe in pioazza a protestare, e se il Napoli calcio avesse la percezione dei problemi che lo affliggono non perderebbe le partite che contano con le ultime in classifica.
Saluti,
Pincopallo.
Molto lucido… un discorso del genere potrebbe essere fatto per motivi in parte diversi ma in parte anche analoghi, per Roma e la sua squadra di calcio.
Buondì,
Niente di nuovo sotto il sole, il campionato commedia continua secondo copione.
L’attacco dell’Inter ha ragione sulle rigidissime marcature a due metri dei difensori dello Spezia predisposte dell’ex interista Thiago Motta e mette in archivio un’altra giornata, in attesa della Roma dell’icona interista Mourinho, e del recupero-farsa col Bologna dell’ex interista Mijailovich. A concludere la stagione, un altro grappolo di squadre che onoreranno il campionato srotolando per l’occasione il tappeto rosso.
Il Milan, se mai ce ne sarà un’altra possibilità, a scanso di equivoci si farà comunque male da solo (vedasi Salernitana, Udinese, Sassuolo, Bologna, etc..) così come il Napoli del solito Massimo Secondo Spalletti.
Il capolavoro Marotta-Rocchi potrà presto dirsi compiuto, con le tre mezze deluse che centrano comunque i minimi obiettivi Champions dichiarati di inizio campionato, e vissero tutti felici e contenti.
Una certa “nobiltà” resterà comunque col pacchetto centro Italia che andrà in Europa League.
In coda, dato il calendario sfavorevole di Salernitana e Venezia ormai ai saluti, non escluderei complicazioni per la Sampdoria del maestro Giampaolo, la cui mano si comincia già a vedere (6 sconfitte nelle ultime 7 partite), risucchiabile da squadre – Genoa e Cagliari – che ad occhio nudo mostrano molti più attributi.
Salutoni
…è andata ormai, i problemi sono a monte ed il colpevole è solo e sempre uno…il solito ADL. La roma? pur giocando bene si è dimostrata come atteggiamento una squadra provinciale…quello che poi è insomma.
Invece il Napoli ha un palmares al pari del Real
…non parlavo di palmares… sicuramente il NAPOLI come atteggiamento non lo è (provinciale).
Non protesta MAI….tipo panchina che entra in campo …giocatori che accerchiano l’arbitro…ecc. ecc…quindi ha un comportamento sportivo e leale….vedo altri fare solo i pagliacci.
Nonostante tutto, nonostante quello che scrive il dottor Bocca, personalmente penso che il Napoli non è uscito da niente. L’obiettivo dichiarato da tutti, in primis ADL era rientrare in CL per le entrate supplettive che questo consente. Ed in realtà con questo risultato si mette una zeppa a questo obiettivo avendo tenuto la quinta a 9 punti che è certo peggio dei 12 che avevamo una settimana fa, ma certamente meglio dei 6 che potevano essere in caso di sconfitta.
E sicuramente, tranne scatafasci finali sempre possibili, direi che aver raggiunto il proprio obiettivo sia un successo. Per quanto riguarda lo scudetto, come ho sempre detto dall’inizio , anzi da prima dell’inizio, questo è l’anno del Milan, e se la Roma ,domenica a Milano giocasse con la stessa feroce determinazione di ieri sera,credo che avremo una conferma.
Oltretutto la notizia dell’offerta del fondo arabo per il Milan, sta lì
a testimoniare che ho ragione.
La partita è stata giocata male dal Napoli che a quanto sento avrebbe ricevuto due gentili omaggi dai direttori di gara. Io non parlo mai di arbitri e non lo farò nemmeno ora perché lo ritengo inutile. Quello che posso dire è che leggendo lo score della partita il Napoli ha fatto 21 falli e ricevuto 4 ammonizioni mentre ne ha subiti 12 e la squadra avversaria 1 sola ammonizione.
Questo starebbe ad indicare che il Napoli ha effettuato un gioco molto duro rispetto agli avversari, e sinceramente io non me ne sono accorto.
Buone fatte feste
Pensa però, alle volte, il tifo. Guardavo la partita ieri sera e pensavo “ammazza, quanto picchia il Napoli”.
Appunto …il tifo……
premesso che lo scudetto l’ ha già vinto la malefica inter, il napoli anche quest’ anno ha sciupato una enorme occasione per vincerlo. ma per voi l’ uva è sempre acerba.
La quinta si trova potenzialmente ad otto punti dal Napoli, ma la preoccupazione è tutta di chi occupa attualmente il quarto posto.
Buon giorno
E’ vero, l’obiettivo dichiarato del Napoli era quello di arrivare a qualificarsi per la Champions League e, a quanto pare, almeno per ora, l’obiettivo è sicuro al 90%. Quindi nulla da dire alla dirigenza della squadra. Però, vedere il Napoli giocare così male ed essere gestito in così malo modo, fa male.
Quando ADL ha cacciato via Sarri, lo ha fatto perché, nelle sue intenzioni, voleva fare il salto di qualità. Lo ha fatto sì, ma è successo come a Blanco. E’ saltato ed invece di trovare le morbide braccia del pubblico, si è ritrovato con le spalle a terra.
Adesso è inutile recriminare. Questa è la società e questa è la squadra di cui siamo tifosi. Ieri abbiamo usufruito di un rigore e di un rosso mancato. C’è stato un infortunio a Lobotka e la Roma ha giocato meglio del Napoli. Per nostra fortuna abbiamo recuperato un punto nonostante la tattiuca suicida di Spalletti. Cioé, in due partite casalinghe, abbiamo fatto un punto. Non mi sembra sia il percorso di una grande squadra, ma neanche quello di una squadretta. Contentiamoci. L’anno prossimo andrà meglio, obiettivi permettendo.
Buona giornata e saluti
A quanto pare siamo rimasto in due a ballare l’hully-gully. Non darei ancora il Napoli del tutto fuori causa visto che in un campionato a ciapanò come si deve la soglia di arrivo viene sempre più incontro, e se il Napoli le vince tutte finisce ad 82 che potrebbe essere ancora buona, almeno per un pari merito, che però dovrebbe essere con il solo Milan, perché fosse a tre vincerebbe il Milan e se fosse a due con l’Inter vincerebbe l’Inter, insomma difficilissimo, non più di un 5% attualmente, ma non zero. Delle altre due direi 50 Inter e 45 Milan, sicuramente con ieri il sostanziale 33 a testa si è rotto.
Il Napoli non era partito per vincere lo scudetto, e questo si è visto in quasi tutti gli scontri diretti, la squadra è spesso nervosa e si scarica da sola, molto buona in trasferta ma deficitaria in casa, e questo nonostante l’attacco non sia certo il reparto meno buono, come invece è il caso del Milan. Ad inizio stagione l’avevo data come una di quelle sicure nelle prime quattro e non necessariamente da quarta e direi che ci siamo, con il bene che voglio a Ringhio, che aveva mancato l’obiettivo di un punto, il passaggio a Spalletti era sufficiente garanzia.
Venendo alla partita la Roma ha meritato il pari, il rigore per il Napoli è un classico rigorello da VAR, e se dai quello dai anche quello alla Roma su Zaniolo, ma sappiamo che fischiare un rigore contro al Napoli quest’anno è proibito. In generale il Napoli è sparito dal campo nel secondo tempo e questo gli capita spesso, serve un certo sforzo finanziario per far diventare questa squadra realmente competitiva e non so se ADL lo farà.
Sull’isteria della panchina romanista si è già detto, ma quella è una conseguenza della presenza di JM.
Sul crollo dell’Atalanta, all’OPN prima dell’ìnizio stagione l’avevo messa sesta, ma a quanto pare ero stato troppo ottimista, non so veramente su quale base qualcuno qui dentro ( e non mi riferisco a Fabrizio, lui fa il suo mestiere ) ad un certo punto sia venuto a dirci che potesse lottare per lo scudetto. In realtà non è evidentemente buona nemmeno per un posto in Champions, e se anno dopo anno togli o ti mancano gli elementi di maggiore classe poi rimani sono con gli scarponi.
Ciao Leo,
E però a ballare ci hanno lasciato sulla pista del ghiaccio; stasera noi a scornarci per la finale di Coppa Italia, poi tra sabato e domenica giochiamo, rispettivamente, contro Roma, noi e Lazio, voi. No non è ancora chiaro per il campionato e per quanto riguarda la Coppa Italia, è sempre un peccato che la battaglia tra noi non la si sia potuta fare invece, per la Coppa direttamente.
Ciao Stefano, eh si… arriva un punto in cui bisogna fare i conti finali, ed il fatto che ci siamo è comunque una soddisfazione, qui era pieno di gente che diceva che il Milan al massimo poteva provare ad arrivare quarto… ed invece ce la giochiamo fino alla fine, probabilmente non lo vinciamo, ma ce la giochiamo e questo è un progresso rispetto a dove stavamo quando avevamo problemi ad entrare nelle quattro. Quanto al fatto che la Coppa Italia ce la giochiamo in semifinale hai ragione, sarebbe stata più bella la Finale ma speriamo che sia lo stesso una bella partita, essendo un Derby può succedere di tutto. Mi ricordo un anno in cui abbiamo battuto l’Inter in semifinale e la Juventus in Finale… altri tempi… ed altra competizione…
Verissimo, mai stati realmente in lotta. Non sono d’accordo sulle percentuali tra il Milan è l’Inter, casomai invertite. Se poi la Roma giocasse come ieri, domenica…..
Una notazione sugli scontri diretti del Napoli :
Col Milan 1-0 e 0-1
Inter 2-3 e 1-1 e quel 2-3 grida vendetta.
Juventus 2-1 e 1-1
Bilancio in perfetto equilibrio, il che considerando tutti gli altri squilibri, non è tanto male.
–
Infatti il bilancio per me rimane positivo…
Tutto condivisibile Leo. Ovviamente, sono qui anche per fare notare che il Verona già in pantofole da un pezzo è andato a vincere a Bergamo, allungando a +8 sul tostissimo Torino… 😉
Bisognerebbe fare il conto di chi quest’anno non è andato a vincere a Bergamo Stefano, comunque non me l’aspettavo… un po’ colpisce la differente reattività dei giocatori del Verona rispetto alla partita con l’Inter, tu dici che era merito dell’Inter? … io tendo a pensare male, ma magari sbaglio.
Ti faccio però notare che il Toro per poco non vinceva a Roma con la Lazio, che adesso come adesso è anche meglio dell’Atalanta e in generale non mi augurerei di incontrarlo, noi già ci abbiamo rimesso due punti ad esempio, l’Inter pure… e dovevano essere tre…
Leo, che la classifica del Toro sia bugiarda io non ho dubbi. Però il Verona con l’Inter la partita ha provato a farla, solo che l’Inter l’aveva messa in discesa subito. Qundi merito dell’Inter e si gufa la prossima…
Buon giorno e buone fatte feste, per chi ha potuto festeggiare
Come era prevedibile, il Napoli non supera la Roma ma va in vantaggio con un rigore molto molto generoso. Non sa amministrare il vantaggio e permette alla Roma di pareggiare, Roma che potrebbe anche vincere e con merito. Certo, avere in squadra Osimhen e sprecarlo, mi sembra una idiozia ma poiché Spalletti è un grande allenatore, non si può parlarne male. La tattica è elementare. Butta la palla avanti e se la vede lui. Purtroppo ci sono anche gli avversari che, sempre in due, in tutte le squadre, lo sfiancano, anche perché i compagni di gioco, difficilmente riescono a passargli una palla che sia giocabile.
E ci sarebbe anche da ridere, se non ci fossero problemi più seri.
Buona giornata e saluti
…rigore generoso?
Ciao ROIS
In Premier League l’arbitro avrebbe detto al VAR -“Shut up and be quiet”.
Buona giornata e saluti
…secondo me il VAR avrebbe risposto: “fuck whistle it’s penalty”
Buongiorno RADARISTA, ed è anche un peccato un po’ l’esito di questa partita perchè le squadre hanno I due attaccanti più interessanti del campionato, secondo me, e l’ho già scritto ma lo ripeto, quanto gli invidio il loro ai romanisti.
NAPOLI – ROMA 1 – 1
Spalletti schiera la sua migliore formazione per mantenere sotto tiro le due milanesi, mancano solo Di Lorenzo e Malcuit, in panca con Zielinski e Demme anche Politano, Elmas e Mertens. Mou sceglie Ibañez per Kumbulla e Sergio Oliveira per Miki. Arbitra il pugliese Di Bello, al VAR l’abruzzese Di Paolo.
Dopo un fallo su Zaniolo condonato da Di Bello, lancio a dx per Lozano, Ibañez gli pesta una caviglia, il VAR interviene e Di Bello concede il rigore che Insigne infila nell’angolo, 1-0. Giallo a Cristante duro su Lobotka, attacca il Napoli con Osimhen e Lozano, R.P. in angolo, Zaniolo in contropiede, troppo solo, Ibañez falloso su Lozano, giallo a KK per foga eccessiva, su punizione della Roma Osimhen prolunga sulla traversa di Meret, para Meret su Zalewski, che poi viene colpito da Zanoli.
Ripresa: Entra Miki per Cristante, Osimhen guadagna l’angolo, giallo a Zanoli, zuffa Insigne-Karsdorp, entra Zielinski per Lobotka, Abraham sbaglia davanti a Meret, scontro tra Lozano e Ibañez, che si becca anche il giallo, duro Mancini su Osimhen, giallo a Insigne, salva Mario Rui, Mancini di testa appena fuori, entrano Demme ed Elmas, gran tiro di Zielinski appena a lato, tiretto di Elmas, giallo a Zaniolo, tiretto di Zielinski, entrano Veretout e il Faraone per Oliveira e Zalewski, assist per Zaniolo, esce Meret e devia, ma abbatte Zaniolo, rosso a Fuzato in panca, Mou sogghigna, tiro fuori di Osimhen, entrano Mertens e J.J. e poi Felix e Perez. Al 91’ va via Pellegrini sulla dx, cross rasoterra ad Abraham che di tacco allarga all’accorrente Faraone, imparabile piatto dx in rete, 1-1.
Pareggio meritato, un tempo per uno, Mou azzecca i cambi, Spalletti no. Giganteschi KK e Lobotka, Pellegrini e Abraham, Zaniolo solito cavallo pazzo, Zalewski imbriaca Zanoli, peccato per il ragazzo, sembrava meglio, bel duello Osimhen-Mancini.
P.S. Una prece per la Dea, in totale confusione, vuoi vedere che ci ho azzeccato e mr. Pagliuca veramente porta sfiga? Dominio Hellas…. Gasp, Gulp…
Ancora una volta il culo della roma la fa da padrone. Questo è l’anno di questi peracottari burini etruschi usurpatori. Mettiamoci l’anima in pace. Troppo spesso la squadra giallorossa ha salvato le chiappe a tempo abbondantemente scaduto (vedi Napoli, Salernitana, Vitesse, Udinese, Spezia, Verona, Sassuolo, Genoa). Stasera la storia si ripete.
È per questo che a maggio ho prenotato una vacanza a Mergellina, con gli amici napoletani 😂😂 che anche oggi sono stati dei ciucci. Troppe occasioni buttate al vento.
Che pippe!!!
L’Atalanta, infine, perde per la terza volta consecutiva. Solo contro di noi hanno avuto culo pareggiando al 93esimo all’andata e 0-0 al ritorno con un palo clamoroso di Cataldi che grida vendetta.
Un crollo pazzesco dei bergamaschi che fa storcere parecchi nasi.
Quest’anno calcistico è una ciofeca!!!
…È per questo che a maggio ho prenotato una vacanza a Mergellina…se vieni ti porto alla Gaiola…ma portati il salvagente perchè sicuro non sai nuotare.
In segno di pace, ti porto una pastiera romanesca …. alla stricnina 😂😂
…uà a pastiera a roma?…allànema da strùnzata. Già dite che roma ha il mare (ahahah)…ha la pizza …vi manca solo il Vesuvio allora per essere NAPLES.
Da quando Bocca e mezzo giornalettismo italiano hanno indicato l’atalanta come candidata al titolo è stata l’apocalisse. Inutile commentare il Napoli, detto già mille volte: non vinceranno mai nulla, questione di mentalità.
Condoglianze a Ronaldo per la perdita del suo bimbo 🙁
Finita???
bah un campionato così si fanno solo figuracce…
Bene, direi che la parola scudetto ora possiamo menzionarla perchè è qualcosa che ufficialmente non ci riguarda più…ragionandoci a posteriori dovremmo addirittura chiederci come fossimo ancora in ballo per giocarcelo pur con 5 sconfitte casalinghe ed anche oggi non siamo stati minimamente capaci di gestire un vantaggio (che mi è parso anche frutto di un gentil regalo…)…le scelte di Spalletti sono state discutibili più che mai ma, aldilà di tutto, manchiamo di quell’impronta di solidità che certifica la squadra da scudetto (ormai uso questa parola con disinvoltura…)…resta solo il rimpianto di aver buttato un’altra volta all’aria una grossa occasione!
L’allenatore conta ma chi va in campo sono i giocatori e mi sembra che a Napoli se la fanno sempre addosso..
se perdi in casa contro il Verona non c’è allenatore che tenga.
manca la mentalità vincente punto
Rosario ha già detto tutto. Noi guardiamo la partita insieme anche se siamo distanti perché ci scambiamo le opinioni attraverso quello splendido mezzo che è whatsapp. Comunque, in questo strano campionato la parola fine, a mio modesto parere, non è stata ancora detta anche se questo pareggio sembrerebbe dar ragione a quanto afferma il nostro anfitrione. Nella prossima giornata c’è Inter – Roma, sabato 23, e Lazio – Milan, domenica 24, e il 19 c’è Inter – Milan di Coppa Italia. Sicuri sicuri che è tutto scritto? E’ vero, noi abbiamo l’ostacolo Empoli che è una delle nostre bestie nere ma comunque ci si prova. Ad ogni modo, stagione buona, anzi ottima per come erano le premesse. La prossima stagione dovremmo, a mio modesto parere, rivedere qualcosa per quanto riguarda staff tecnico e medico. Al netto degli infortuni traumatici e delle infezioni da covid siamo la squadra che ha avuto più infortuni di tipo muscolare con varie recidive come quest’ultimo di Lobotka.
Mi auguro che abbiate passato tutti, proprio tutti, nessuno escluso, una serena Pasqua.
‘Nce vedimme.
Ma come si fa a dire che è una stagione buona ?Abbiamo buttato lo scudetto perdendo in casa con Spezia ed Empoli ,nonchè Atalanta e Milan ,partite che si potevano benissimo pareggiare , un punto appena nelle due ultime partite casalinghe decisive, trionfale poi la parentesi europea ( come al solito ) con zero punti nel girone con il terribile Spartak Mosca (centro classifica in P.L. ,quella russa ) che ci sono costati subito il Barcellona che ci ha umiliato a domicilio, il quale medesimo dopo aver eliminato a fatica niente di meno che il Galatasaray e’ addirittura stato buttato fuori dall ‘Eintracht Francoforte (pure qui centro classifica Bundesliga ) ,ma quali infortuni o Coppa d’ Africa (ricordo che abbiamo vinto a Milano in formazione decimata ) il male è la cacarella cronica,mi scuso per il tono come dire concitato , non c’è l’ho con lei , ma con quella specie di giocatori che abbiamo, ben guidati da quella specie di mister , i tifosi atalantini possono dire che sono piccoli, noi non abbiamo nemmeno questa consolazione .
Un pensiero a Valerio Evangelisti, che ci ha appena lasciato. Non sempre ho condiviso le sue posizioni politiche ma da scrittore qualche gran colpo l’ha sparato e mi ha regalato diverse ore di appassionata lettura. Riposi in pace.
Quanto tempo passato nei suoi mondi “storici”, in Italia assolutamente fra i migliori insieme a Wu Ming, grande perdita.
Bocca mi sa che deve cambiare il titolo del thread in fuori 3…. anche la Dea si chiama fuori dalla corsa per il 4° posto
Il Napoli non l’ha voluta vincere. Si è ritrovato in vantaggio su un rigore furbo. Lizzano taglia la strada a Ibanez che non può evitare il contatto. Con i canoni di adesso, se lo vedi al var, è rigore. Certo se la Roma avesse segnato sulla ripartenza sarebbero stati guai per Lo Bello.
In vantaggio non ho capito perché il Napoli ha smesso di giocare. La Roma ha preso campo e ha iniziato a vincere tutti gli scontri a centrocampo. C’era un fallo su Zaniolo quantomeno da rivedere al var: anticipa Meret e viene travolto. Mistero perché non c’è stata la chiamata. Penso sempre che se arriva la chiamata poi l’arbitro si trova costretto a dare il rigore. Comunque pareggio giusto che non accontenta nessuno, ma soprattutto la Roma che ci ha provato. Non mi spiego la poca aggressività e voglia di vincere del Napoli. Mi aspettavo un arrembaggio
Meret esce a braccia alte, Zaniolo fa un pallonetto che le braccia di Meret intercettano, poi sullo slancio i due si scontrano. Questa la dinamica facilmente verificabile.
Zaniolo anticipa Meret che nell’uscita prende tutto quello che gli sta attorno. Certo tocca pure il pallone. Travolge il romanista e gli fa fare una capriola, però secondo te non è rigore perché nell’uscita alla disperata ha anche toccato il pallone col petto. Da quando esiste il calcio se il giocatore anticipa il portiere in uscita e poi viene travolto, è rigore. Se il portiere tocca prima lui il pallone e poi travolge il giocatore non è rigore. Non è questo il caso.
Con i canoni italiani, e infatti quando proviamo a fare questi giochetti nelle coppe o nei mondiali, ci fanno alzare con aria seccata.
Risultato giusto, un tempo per uno. Chissà perché ma la sostituzione di Osimeh mi ricorda quella di Icardi di qualche tempo fa.
Saluti
Non ho mai pensato che il Napoli potesse competere per lo scudetto.
Stasera semplicemente è la presa d’ atto di una evidente realtà .
Come gli è capitato troppo spesso, soprattutto in quest’ ultimo periodo, il Napoli ad un buon primo tempo, in certe fasi ottimo, ha fatto seguire una ripresa disastrosa. Arrancava senza fiato e senza idee dopo L’ uscita di Lobotka, il cervello della squadra. Se non tecnicamente, il livello del campionato è quello che è, il Napoli evidentemente non era attrezzato mentalmente ed agonisticamente al primato finale.
E troppi giocatori sono arrivati fuori forma alla fase decisiva del torneo.
D’ altronde io non dimentico che TUTTE le griglie ad inizio annata davano il Napoli non più su del quarto posto. Molti anche parecchio più giù.
Il nostro habitat in un calcio controllato da fondi, oligarchi, magnati americani o cinesi è questo: dire la nostra per l’ Europa e cercare di giocar bene, cosa che ad inizio campionato pure ci è riuscita. Il nostro modello deve essere L’ Ajax o il Villareal ma con uno scouting più aggressivo e coraggioso.
Una parola finale su Mourinho che pure ha avuto il coraggio di lamentarsi di un albero scarso, pavido e che ha consentito ai giallorossi un gioco spesso duro.
Secondo me è stato bravissimo a costruirsi un’ immagine ed è bravissimo a curarla a livello di media che pendono dalle sue labbra. Io che ho vissuto L’ epoca di Helenio Herrera lo considero un HH del secondo millennio.
Personalmente durante il filotto iniziale di vittorie consecutive in campionato (sette? otto?) un pensiero allo scudetto l’ho fatto. Dopo le tre clamorose sconfitte consecutive casalinghe di dicembre (roba che non si vedeva dai tempi di donadoni) con Empoli, Atalanta e Spezia per me i giochi erano finiti.
Sono botte che mentalmente segnano una stagione e così è stato dato che in casa questa squadra ha sistematicamente ceduto sul più bello.
Il gioco duro l’ha consentito a Vanoli
Rigore per il Napoli a mio avviso inesistente. Lozano si porta davanti e frena, cercando esclusivamente il contatto. Sul possibile rigore per la Roma non sono sicuro ma visto il primo rigore e mantenendo il solito metro di giudizio, allora va fischiato senza esitare.
Napoli-Roma 1-1 – La moviola: Ibanez-Lozano, giusto il rigore assegnato col VAR. Meret-Zaniolo, non è penalty
Lo dice il Napolista? Ah no, comunque complimenti per la competenza
La Disfida di Pasquetta
(Napoli – Roma del 18 Aprile 2022)
Per la partita che si gioca a Pasquetta
cala a Napoli l’indomita Rometta,
si sono preparati in tutta fretta,
per il match che stasera li aspetta.
Quando arriva la squadra a Fuorigrotta,
molti i tifosi accorsi in gran frotta,
non lo sa ancora, l’ingenua poveretta,
la tragedia che stasera l’aspetta,
dopo il match per la mini-coppetta
e dopo un primo tempo a tavoletta,
stasera punta a fare la tripletta,
ma Mou ignaro non sa che il buon”Spalletta”
sta tramando da tempo la vendetta.
Infatti l’occasione è molto ghiotta,
lui ha allenato la Roma di Pallotta,
la società a schifio era ridotta,
ti basti dir che rischiò la bancarotta,
ma Luciano, prima che l’auto si cappotta,
grazie a russi e cinesi la pagnotta
riesce a mettere insieme alla caciotta,
poi col Napoli è rientrato nella lotta
e questa sera, porcaccia la mignotta,
al portoghese vorrebbe dar la botta.
Per Mou stasera la vedo molto brutta,
è facile che resti a bocca asciutta,
con il Bodo, per dirla proprio tutta,
nella ripresa li ho visti alla frutta.
Spalletti punta sulla loro sconfitta,
carica i suoi e stasera si approfitta
di qualche guaio di cui la Roma è afflitta
per portare i giallorossi alla sconfitta.
Ma quando ormai sembrava proprio fatta,
il gol del Faraon fa pari e patta.
Il Ghiro
Dimentichi però che la “Rometta”
Vi ha appena rifilato una tripletta.
Evita di finire nella lista
Come quel vostro ex nazifascista,
Che a forza di parlare di salmoni
Ha veramente rotto li cojoni.
E tutto questo, sappi, te l’ho detto
Veramente con tanto tanto affetto.
Ciao Ghiro
Ti rispondo con gioia, Numeretto,
e ti ringrazio sempre del tuo affetto,
purtroppo ieri quel fesso di Spalletti
con la panca ha dato i numeretti,
io avrei tolto quella capra di Lozano
e messo dentro un ex, il Politano,
poi quando ha fatto uscire anche Osimhen,
lì ho capito che per voi finiva ben.
Alla fine c’è scappato il pareggio,
ma per il Napoli poteva andare peggio.
Politano è un ex?!? Avrà 60 anni oramai…non so se lo avrei schierato
ex calciatore, forse…
A Maxx, guarda che Matteo Politano, quello del Napoli, ha giocato 8 anni nei pulcini e primavera dei giallorossi. Tu forse ti confondi con Roberto Policano, detto Rambo, una bestia di fluidificante a tutta fascia, che neigli anni 80-90 giocò nel Genoa nel Torino e nel Napoli e due anni anche nella Roma di allora. Era una vera forza della natura.
Paoletto Di Canio non ha detto che la verità: sette giocatori del Brodo scaricano i salmoni ai Mercati Generali di Copenaghen.
Pare che ate vinto contro er Real Madrid dei Galacticos 😂😂
…miracolo … concordo con te. Paolo Di Canio ha detto una semplice verità.
Del resto sono andati a Formello per farsi spiegare come prendere tre pappine. Poi hanno voluto superare i maestri
In effetti hai ragione Maxx, visto che di solito ne prendete sette, con il Liverpool, con il Bayern, con la Fiorentina o sei con i norvegesi
avete proprio bisogno di farvi spiegare çome prenderne solo tre , ma credo che le spiegazioni
per voi non saranno sufficienti, ci
ricadrete comunque , siete proprio incorreggibili.