E’ il trionfo di Mourinho Superstar! Esplode la gioia della Roma: tutti in festa per la vittoria in Conference League. A Tirana i giallorossi battono il Feyenoord, decide il gol di Zaniolo, il giocatore simbolo della rinascita giallorossa. Era dalla Champions League dell’Inter nel 2010, e sempre con Mourinho in panchina – deve essere un segno del destino, evidentemente il dna vincente esiste – che un club italiano non conquistava una delle Coppe ufficiali dell’Uefa. Va bene non sarà la Champions League, ma oggi nessuno, nel calcio italiano, può permettersi di disprezzare alcunché. Benissimo ha fatto la Roma a puntarci e a portarsi a casa questo successo. E’ il primo trofeo internazionale della Roma dalla sperduta Coppa delle Fiere del 61 e soprattutto dopo la delusione atroce della sconfitta ai rigori col Liverpool all’Olimpico nell’84. Nella Capitale il mondo giallorosso si riversa in strada: dopo Milano, fa festa anche Roma

Si vede che con il rischio di recessione i bolliti son tornati in voga. [E due.]

CI SIAMO QUASI
Stasera a Parigi allo Stade de France di Saint Denis si gioca la finale di Champions League 2021-22 Liverpool – Real Madrid. Un grande classico nella storia non solo del calcio, Gran Bretagna contro Spagna, Reds contro Blancos, ma anche Germania contro Italia, per il duello tra i due allenatori, l’emergente Jurgen contro il “superbollito” Carletto nostro. Le scelte: Klopp preferisce Konatè a Matip, Fabinho e Keita a Thiago, e Diogo Jota a Luis Diaz; Ancelotti dà fiducia a Valverde escludendo Rodrygo. Stasera Carletto può vendicare il suo maestro Liedholm della sconfitta patita a Roma 38 anni fa (il famoso Roma- Liverpool 2-4 ai calci di rigore). Vediamo se ce la fa, noi italiani tiferemo per lui. C’è un ‘italiano’ anche nel Liverpool, il ‘leccese’ Thiago Alcantara, ispano-brasiliano figlio di Mazinho e fratello di Rafinha, e poi ci sono gli ex-Serie A, gli ex-romanisti Salah e Alisson. Per il Real tiferanno anche i francesi presenti, molto più affezionati al loro grande nazionale, il franco-algerino Benzema, al franco-senegalese Mendy e al franco-congolese Camavinga che al franco-maliano Konatè. Allez les bleus!!! Anche l’equipe di giacchette nere è totalmente francese, al fischietto Clement Turpin, al monitor VAR Jerome Brizard.

Suggerisco che a ogni utente registrato sia associato un QR Code invariabile, in modo che anche in presenza di repentini cambi di nick, ad esempio per esprimere un diverso stato d’animo, si possa sapere con chi si sta parlando. Con molti di voi non ci capisco più una mazza ..

Roma. Testaccio. Anche un disincantato come me si emoziona al ricordo.

Ho aspettato 48 ore, ma un commento stringato lo faccio anche io, limitandomi ai fatti.
Il bollito appena arrivato ha fatto vincere un trofeo internazionale ad una società che lo aspettava da oltre 60 anni, non certo al Real o allo United.
Il pensionato venuto a lucrare l’ingaggio si è già ripagato da solo tutti e tre gli anni di stipendio, portando nelle casse della società, solo con la Conference, una trentina di milioni, oltre ad offrire uno stadio pressoché sold out anche in campionato.
Il nome e i colori della Roma hanno fatto il giro su siti e giornali di tutto il mondo, e quantificare il valore per gli sponsor delle bandiere giallorosse intorno al Colosseo sarà molto gratificante per la dirigenza.
Per il resto, ognuno dicesse pure quello che gli pare, ma questi sono fatti, e riguardano direttamente il business.
Per quanto riguarda invece la gioia provata dai tifosi, ognuno la vive a modo suo, io la tengo gelosamente per me.

I Casi Nostri – Roma e Lazio
1.)   Occasione Persa
Il marcatore del gol della vittoria della Roma, il “povero” Nicolò Zaniolo, ancora una volta non ha perso occasione per dimostrare la sua meschinità. Pur di catturare ancora una volta la benevolenza dei suoi tifosi, anziché limitarsi a festeggiare il prestigioso traguardo raggiunto, fa a gara con i propri tifosi a berciare un indecente e del tutto gratuito “Lazio, Lazio, vaffanculo”, a voler rimarcare per l’ennesima volta la stupidità e l’immaturità del suo comportamento. Il fesso crede di garantirsi in questo modo un posto nel paradiso degli idoli giallorossi, ma perdonate, quale enorme differenza di classe con il suo predecessore, il vecchio Capitano, quando alzando la maglietta mostrava ai suoi tifosi, dopo un gol segnato contro di noi in un derby, la celeberrima scritta “Vi ho purgato ancora!”. Quello è un colpo di classe, come un rigore col cucchiaio, questa invece è soltanto una inutile sbragata di stile, che non gli aggiunge alcun merito, anzi spero che i veri tifosi romanisti siano concordi con me nel severo giudizio contro il coglioncello. Ma vatte a rifa’ l’operazione alle adenoidi, che il primo intervento t’è venuto male, stronfi ancora come un cavallo!!! 
2.)   Addio a Giggi Pippo
Tra i giocatori che lasceranno la Lazio perché non confermati, c’è anche il nostro stopper di destra, il giovane Luiz Felipe Ramos Marchi, brasiliano di formazione calcistica ma italiano di passaporto, famiglia d’origine vicentina, tanto da essere convocato da Mancini in Nazionale, senza tuttavia esordire. Il ragazzo arriva da noi a 19 anni, va in prestito a Salerno per 1 anno, ma poi arriva a Roma e rapidamente conquista la maglia da titolare, accanto prima a De Vrij e poi ad Acerbi. Dopo tre stagioni in crescendo, in una sfigata amichevole a Frosinone il killer cipriota Kastanos (un prestito Juve!!!) gli stronca una gamba, obbligandolo ad una tragica sequenza di interventi chirurgici e lunghi trattamenti di rieducazione. Rientra a scudetto ormai perduto di vista, apparentemente recuperato nel fisico e nello spirito. Il suo gioco, tutto basato sulla fisicità, la velocità nei recuperi e l’anticipo negli interventi, risente però tuttora del lungo stop a cui è stato obbligato, anche se quest’anno ha giocato con buona continuità. Il suo contributo è sempre stato di ottimo livello, la sua generosità ha compensato qualche clamoroso svarione, dovuto sì alla foga negli interventi, ma anche alla pochezza difensiva dei terzini d’ala impiegati da Sarri sulla sua fascia dx (Lazzari, Marusic, Hysaj). Lo rimpiangeremo molto, ‘boa sorte’ al nostro Luiz Felipe.
3.)   Una Squadra “Esuberante”
Non sto facendo riferimento al carattere ed ai comportamenti sul terreno di gioco dei nostri tesserati, peraltro anch’essi spesso fuori dalle righe, fatto che ci ha comportato una notevole collezione di cartellini gialli per proteste e falli di gioco, penalizzanti a gioco lungo per la squadra. Qui con esuberanza si vuole fare riferimento all’elevato numero di giocatori in esubero, cioè quei tesserati che il nostro Comandante non ha ritenuto funzionali al progetto Lazio, da lui programmato all’inizio della stagione, e affidati alle sapienti mani del Grande Rosso, il nostro D.T. Igli Tare, perché trovasse loro una collocazione fuori Formello. Peccato che la maggior parte di loro sono legati al nostro centro sportivo come da un grosso elastico, per cui quasi tutti loro sono inesorabilmente destinati a ritornare alla base di partenza. I prestiti non sono stati riscattati, nessuna delle società previste ha esercitato tale diritto, evidentemente le prestazioni dei soggetti non sono state giudicate soddisfacenti. Mi pregio di riportate di seguito in rigoroso ordine alfabetico nome e cognome dei nostri “Dieci Piccoli Indiani”, a perenne monito affinché la lezione serva a chi di dovere nell’ormai prossimo mercato estivo: Bobby Adekanye, Djavan Anderson, Riza Durmisi, Gonzalo Escalante, Mohamed Fares, Jonathan Rodriguez Menendez detto Jony, Sofian Kiyine, Jordan Lukaku, Vedat Muriqi, Denis Vavro. E sappiate che per carità di patria ho trascurato i nostri vari ex-Primavera piazzati nelle nostre serie minori.

ho un attacco di buonismo e spargo una perla ai bloggaroli:

…complimenti ai giallo….perchè pur festeggiando la coppetta trovano il tempo di pensarci sempre. Ossessionati da noi inneggiano al vesuvio ed a Napoli distrutta.
….Livello scarso.

Complimenti alla Roma!
Mou un po’ bollito in campionato, ha fatto peggio del defenestrato dello scorso anno con la stessa squadra, ma alla fine si è portato a casa una coppetta.

certo che sono vergognosi ‘sti juventini che spariscono dal bloggo quando la loro squadra non vince*;

*
fo le veci di Nick/Ciccillo/Scodella/… in fondo non manco di pietas

La vera questione che assilla ogni appasionato di calcio non è chi vincerà la finale tra Real e Liverpool, non è sapere se la Juve riuscirà già dal prossimo anno a recuperare il terreno perduto o se il Milan rinnoverà il contratto a Maldini o l’Inter riuscirà ad accaparrarsi Dybala.
La domanda che tormenta tutti i tifosi è sapere il perché Gianni Riotta si rifiuta di riconoscere Thibaut Curtois come figlio.

Posto una nuova puntata della serie “Perchè giocare una coppetta e magari vincerla ?”

La Conference league per la Roma vale anche un assegno da 30 milioniLa vittoria nella terza competizione continentale tra premi sportivi, market pool e botteghino ha assicurato al club giallorosso anche entrate extra importanti per il bilancio
https://www.ilsole24ore.com/art/la-conference-league-la-roma-vale-anche-assegno-30-milioni-AEp59UbB

E insomma, dopo un po’ di silenzio meditativo, torno qui solo per darmi una pacca sulla spalla e affermare che avevo ragione a a dire che lo scorso anno è stato l’anno 0, e che le somme si sarebbero tirate alla fine dell’anno 1°. E il risultato finale di questo primo anno dell’era Friedkin è straordinariamente positivo. I punti finali di campionato, al netto degli errori arbitrali subiti direttamente che non voglio conteggiare, sono da 5 posto, perché il macroscopico errore arbitrale che ha consentito alla lazio di sorpassarci, almeno quello, lo voglio prendere in considerazione.
E firse avevo anche ragione ad affermare che uscire dalle coppe europee sarebbe stato un vantaggio per chi avesse voluto lottare per lo scudetto. Attualmente nessuna squadra italiana è in grado di competere seriamente sul fronte europeo e su quello interno.
E poi lo straordinario lavoro sul marketing e i prezzi dei biglietti che ha riportato un entusiasmo sconcertante.
La valorizzazione della primavera, tra tutti Zalewski e Felix, soprattutto il polacco ora probabilmente servono svariati milioni per aggiudicarselo, uno che fino a pochi mesi fa era un buon prospetto ma pur sempre un primavera da pochi spicci: anche queste sono entrate.
E poi la coppa, la ciliegina su una torta già bella ricca. Per fortuna i realisti sorpassano di gran lunga gli sfascisti della “coppetta” e io – terza pacca sulla spalla che mi do da solo – già dall’anno scorso sostenevo che il settimo posto della Roma tutto sommato era una benedizione, perché ci regalava la possibilità di giocare la conference su cui andava puntato tutto, senza se e senza ma.
La champions piace a tutti, ma bisogna essere realisti: oggi nessuno in Italia può davvero pensare di competerci ad armi pari, per cui non dico di accontentarsi, ma quantomeno arrivarci per gradi, senza costruire squadre di campioni sulla carta dai costi insostenibili che poi alla lunga destabilizzeranno la società. E andare in champions con l’unico obiettivo di fare cassa per rimpinguare i bilanci con i ricchi premi dei passaggi di turno, per brindare se si arriva agli ottavi, lo trovo deprimente. Vero è che nel calcio tutto è possibile, ma io eitengo che una società di calcio, come tutte le aziende, debba essere realista e non fare il passo più lungo della gamba. Costruire, progettare, investire bene e nel giusto (settore giovanile ad esempio) per poi raccogliere, perché non tutti abbiamo uno sceicco che garantisce il pil di una nazione africana ad un singolo giocatore.
FORZA ROMA 🐺 💛❤️

Fa festa Roma?!!!
No, caro Bocca, fanno festa i romanisti, cosa alquanto diversa….

Torno oggi da un viaggio interplanetario su SpaceX e – come ampiamente previsto – trovo la Città Eterna devastata dai vandali, buzzurri, cafoni coatti, peracottari romanisti. Povera Roma mia, quante te ne fanno passare 🤷🏻‍♂️🤷🏻‍♂️

Archiviata la coppuccia inutile 😄 pare che le Grandi d’Italia abbiamo deciso di modificare i piani d’assalto all’Europa.
Visto che nelle Coppe europee fanno piuttosto ridere, Juventus, Milan e Inter hanno pensato bene di tentar di arrivare settime nel prossimo campionato in modo da partecipare subito alla ribattezzata Cesso Ligh 😂😂 visto che è così facile vincerla, in modo da poter dire “Aho, avremo vinto in Europa” 😂😂

Una coppuccia di uno squallore unico…
Ancora non capisco il senso di organizzare una manifestazione simile 🤷🏻‍♂️

MONZA – PISA 2 – 1
Ultime dal campo: Stroppa sceglie Marrone, Molina e Mazzitelli, fuori Paletta, D’Alessandro e Gytkjaer, D’Angelo invece fa giocare Lucca, fuori Torregrossa. Arbitra il campano Guida, al VAR il toscano Irrati (come se la vedono i pistoiesi coi pisani, boh?).
Dopo 8 minuti vanno via in coppia Mota e Ciurria, l’assist di ritorno al portoghese è perfetto e Mota di piatto infila Nicolas, 1-0. Attacca in forze il Pisa, ma non passa, il Monza è pericoloso in contropiede e sulle punizioni, Lucca sempre insidioso, ma il terreno molto scivoloso non lo aiuta. Palla da Lucca a Puscas che liscia di testa il pallone, poi altra palla da Birindelli a Puscas che sbaglia ancora. Para Nicolas su C.A., poi tiraccio di Ciurria, esce bene De Gregorio su Benali.
Ripresa: Tira alto Machin, salva De Gregorio in uscita su Lucca, bella discesa monzese, salva Nicolas su Barberis, tiraccio di Mastinu, spinge il Pisa, entrano D’Alessandro e Gytkjaer, entrano Siega e Sibilli, che dribbla in area ma coglie il palo, entrano Torregrossa e Gucher, poi cross da dx di D’Alessandro, para Nicolas su Mota, ma Gytkjaer la sbatte dentro, 2-0. Altro colpo di testa del danese appena a lato, tira Mota, Nicolas devia, entra Colpani, entra Berra, che al 93’ di testa trova il gol del 2-1.  Domenica sarà una sfida ancora più agguerrita, oggi ha vinto il Monza con merito, a Pisa potrebbe vincere chiunque, tutto è ancora possibile, vi aspetto per il secondo atto dopo l’intervallo.
Mi sono piaciuti De Gregorio, Marrone, Pirola, Ciurria e Dani Mota nel Monza, Birindelli, Nagy, Benali, Sibilli nel Pisa. Ottimo l’arbitro Guida, partita bella tirata ma correttissima.