Bambole non c’è una lira. L’Inter ha un bilancio in rosso per 140 milioni e la Juventus per 254. Nei due club di Steven Zhang e Andrea Agnelli i conti non tornano più e la mancanza di risultati a livello internazionale costringe Juventus e Inter a fare salti mortali e a ricorrere a mezzi più adatti a piccoli club, tipo cessione di giocatori importanti e ingaggi di calciatori a parametro zero. Molto banalmente il calcio divora un sacco di soldi, ma i soldi non sono tutto: se non azzecchi gli allenatori e i giocatori giusti dovrai fare miracoli per tornare competitivo. E non vincere guasta i bilanci. Inter e Juventus strategicamente alleate e storicamente rivali, due grandi club i cui tifosi ora sono in subbuglio: è dura scoprire che il nome non basta più…
Bambole non c’è una lira. L’Inter ha un rosso di 140 milioni, la Juventus di 254. Non spaventatevi davanti a cifre così grandi, per il calcio che globalmente è un’
Due gol della Nazionale all’Ungheria a Budapest, in casa di Orban, l’autocrate amico della destra che ha trionfato alle elezioni in Italia. La squadra di Mancini va alla Final Four di Nations League a giugno con Olanda, Croazia e Portogallo. Ancora in gol Raspadori, il giovane attaccante che ha ridato fiducia e orgoglio all’Italia in uno dei momenti più difficili della sua storia. La Nazionale ha di nuovo fame di vittoria e soprattutto Donnarumma è tornato il fenomeno che ci portò alla vittoria nell’Europeo. Due vittorie azzurre contro Inghilterra e Ungheria nonostante le solite infinte difficoltà: i giocatori che se ne vanno al primo dolorino, la Lazio del neo senatore Lotito che ferma Immobile alla partenza all’aeroporto. Toccato il fondo forse stiamo cominciando a risalire
NATIONS LEAGUE Gironi di qualificazione Lunedì 26 settembre 2022 Ungheria – Italia 0-2 (27′ Raspadori I, 52′ Dimarco I) Che il calcio abbia qualcosa di esoterico
Il Centrodestra ha la maggioranza sia alla Camera che al Senato e si avvia a governare l’Italia. Giorgia Meloni avrà l’incarico come Presidentessa del Consiglio. Fratelli d’Italia primo partito al 26%, il Pd al 19%, M5S al 15%, Lega sotto il 9%, Forza Italia all’8%, Terzo Polo sotto all’8%. Affluenza al 63,8% (circa 9 punti in meno rispetto al 2018). – ⚽ – La fine era nota, altroché Centrodestra qui la svolta è proprio a Destra. Fratelli d’Italia stravince sfruttando il malcontento e il voto di protesta degli italiani, invocando leader populisti e sovranisti come la Le Pen in Francia e Orban in Ungheria. Il trionfo della Meloni è però anche un clamoroso autogol del PD e dell’incapacità strategica di fare alleanze con gli altri. Non è escluso che nei partiti sconfitti si debba cambiare allenatore. Intanto la nuova Presidentessa del Consiglio ha festeggiato con una canzone di Rino Gaetano per inno. “A mano a mano” Giorgia Meloni si è presa l’Italia.
Cominciamo a cambiare linguaggio, usiamo patrioti e Italia agli Italiani. Entriamo, come se già non ci fossimo stati dentro, in una fase storica dominata da populismo e sovranismo
La soppressione di San Siro ormai è quasi un dato di fatto. Non esiste più opposizione, né da parte del Comune di Milano né da parte dei media stessi che assecondano il grande progetto speculativo di Inter e Milan. In ballo oltre 1.200 milioni di investimento, un grande e prezioso bene pubblico che viene distrutto per lasciar guadagnare i privati. Insomma si sta dando il via alla demolizione di un pezzo di storia del calcio italiano e di Milano stessa. Non potendo oltrepassare limiti e percentuali di legge in termini di edilizia, ma non volendo comunque rinunciare a centro commerciale e altro, si finisce col farne pagare il prezzo a un impianto che significa moltissimo per tutti gli amanti del football. La scarsa opposizione e soprattutto l’apprezzamento della strategia dei due club di proprietà straniera – oggetto tra l’altro di ripetuti passaggi di proprietà, concreti e anche ipotizzati nel futuro e che certo non sentono il richiamo del cuore e del sentimento – porterà dunque alla polverizzazione del Meazza. Un triste “requiem per San Siro, poi via alle pinze frantumatrici…
Rassegnazione, assuefazione. O forse molto più brutalmente: non frega niente a nessuno. E’ impressionante come la soppressione, l’eliminazione fisica dello stadio di San S
EUROPA LEAGUE e CONFERENCE LEAGUE – ⚽ – Non c’è solo il grande impiccio della Juventus invischiata nella “trappola Allegri”, il calcio italiano è disseminato anche di molti altri pastrocchi fatti esplodere dall’intermezzo delle Coppa, e in particolare di Europa League e Conference League sempre maledette dagli addetti ai lavori perché si giocano al giovedì. – ⚽ – La Lazio ne prende addirittura cinque in Danimarca e Maurizio Sarri se ne viene fuori con un “se il problema sono io pronto ad andarmene” e ancora “qui c’è un germe nel gruppo”. Ed è dunque caccia alla “mela marcia”, al “giuda” che si è insinuato nel gruppo. Insomma si torna ufficialmente alla Lazio degli anni 70 e allo spogliatoio spaccato dai clan. Solo che la Lazio di oggi non vince come quella di allora, anzi… – ⚽ – Ed è esplosa anche la Fiorentina. Sembrava che dopo Vlahovic, Vincenzo Italiano potesse fare miracoli e risolvere qualsiasi problemi e invece il giocattolo si è proprio rotto e i giocatori non si possono cambiare come semplici pezzi di Lego. Il tutto mentre a Rocco Commisso questa Firenze ingrata e spocchiosa non va proprio giù: “Oh, io qui ci ho messo 400 milioni!”
EUROPA LEAGUE 2022-2023 Seconda giornata Giovedì 16 settembre 2022 Roma – HJK 3-0 (47′ Dybala R, 49′ Pellegrini R, 68′ Belotti R) Midtjylland – Lazio
Il mondo alla rovescia, Berlusconi ultimo in classifica proprio alla vigilia delle elezioni politiche 2022. Il Milan è stato storicamente, con la sua epopea e le grandi vittorie, un booster formidabile per il Berlusconi sceso in campo con Forza Italia nel 1994. Adesso del tutto all’inverso l’ultimo posto in classifica del Monza, e il povero Stroppa già licenziato a fare da capro espiatorio, stanno lì a mettere fortemente in imbarazzo Silvio, la cui parabola si mostra già decadente da anni. In politica e nel calcio di cui si considera un guru, un astro, il presidente di club più vincente della storia (non è vero…). Restano a Silvio solo le barzellette, le foto con Dudù e lo sbarco su Tik Tok. Col 25 settembre alle porte il calcio non è più clamorosamente il miglior biglietto da visita del Cavaliere, anzi forse è la dimostrazione che sarebbe stato meglio ritirarsi a coltivare l’orto ad Arcore come Cincinnato
Tra la prole di Dudù, lo sbarco su Tik Tok, la vita coniugale con Marta Fascina di 54 anni più giovane, e il Monza da clonare sul modello Milan, non era proprio pensabile che Sil
6a GIORNATA – Nel campionato a 3 punte, fa sempre notizia il caos che si scatena intorno alla Juventus. Con la Salernitana rischia di perdere, poi rischia di vincere se l’arbitro non le annullasse un gol al 95′ sul quale si scatena la rissa, e alla fine deve accontentarsi di un deludente pareggio. Concludendo, anche quest’anno non ci siamo proprio. Si vince poi col minimo. Il Napoli batte lo Spezia con un gol di Raspadori alla fine. L’Inter torna alla vittoria con un gol di Brozovic. Milan in dieci per l’espulsione di Leao, decide il rigore di Giroud al Var. L’Atalanta fermata dalla Cremonese è prima in coabitazione con Napoli e Milan. La Fiorentina perde a Bologna, la squadra di Italiano si è inceppata. La Lazio invece va sul classico con Immobile e Luis Alberto. Nervosismi e proteste, tutta colpa del Var…
SERIE A 2022-2023 Giornata n. 6 Sabato 10 settembre 2022 Napoli – Spezia 1-0 (89′ Raspadori N) Inter – Torino 1-0 (89’ Brozovic I) Sampdoria – Milan 1-2 (