La soppressione di San Siro ormai è quasi un dato di fatto. Non esiste più opposizione, né da parte del Comune di Milano né da parte dei media stessi che assecondano il grande progetto speculativo di Inter e Milan. In ballo oltre 1.200 milioni di investimento, un grande e prezioso bene pubblico che viene distrutto per lasciar guadagnare i privati. Insomma si sta dando il via alla demolizione di un pezzo di storia del calcio italiano e di Milano stessa. Non potendo oltrepassare limiti e percentuali di legge in termini di edilizia, ma non volendo comunque rinunciare a centro commerciale e altro, si finisce col farne pagare il prezzo a un impianto che significa moltissimo per tutti gli amanti del football. La scarsa opposizione e soprattutto l’apprezzamento della strategia dei due club di proprietà straniera – oggetto tra l’altro di ripetuti passaggi di proprietà, concreti e anche ipotizzati nel futuro e che certo non sentono il richiamo del cuore e del sentimento – porterà dunque alla polverizzazione del Meazza. Un triste “requiem per San Siro, poi via alle pinze frantumatrici…
Rassegnazione, assuefazione. O forse molto più brutalmente: non frega niente a nessuno. E’ impressionante come la soppressione, l’eliminazione fisica dello stadio di San Siro, la sua completa demolizione, non susciti quasi più alcuna reazione. Se non rarissime e disperate proteste, vedi il comitato “Sì Meazza”. E anzi, se forse oggi un vero comitato ancora resiste, è quello chiede di buttarlo giù una volta per tutte e amen. E riqualificare così l’intero quartiere. Come se il vecchio stadio impedisse la riqualificazione del quartiere e intorno al corpo dell’impianto non si potesse comunque concepire una città diversa, migliore, più verde. Con il nuovo stadio al posto del vecchio invece è tutto possibile, ovvio: questo stanno tutti raccontando.
Dopo anni di avanti e indietro, di tira e molla, di costruiamo due stadi, no uno solo, lasciamolo in vita, no buttiamolo giù, manteniamone almeno un pezzo e una torre a ricordare il più grande e storico monumento al football in Italia, si prepara la strada alle ruspe. Dopo il nuovo piano di Inter e Milan, dopo la dichiarazione del sindaco Sala che il vecchio Meazza lasciato solo e vuoto sarebbe unicamente un costo, ormai si aspetta solo il “dibattito pubblico”. Ma già discretamente preparato e orientato. E comunque, tutto mentre le ruspe avanzano e già scaldano i motori.
Due grandi e storici club di Milano, da pochi anni passati in mano straniere e a imprenditori senza alcun legame con la storia della città, decidono di comune accordo non di costruire un nuovo stadio, ma di buttare giù proprio quello lì, lo stadio che ha una vita secolare e che ha visto passare 100 anni di football. La storia di San Siro è nelle mani, di fatto, di manager americani e cinesi, che sono nelle stanze dei due club o negli uffici dei fondi finanziari che li sostengono: si chiamino Elliot e RedBird per il Milan, Suning e Oaktree per l’Inter di Zhang.
Non voglio parlare ancora una volta delle legittime e sacrosante ragioni di chi sostiene che quello sia un “monumento” del calcio e della città di Milano – per me è un dato di fatto, non un’opinione – non voglio spiegare per l’ennesima volta che lo stadio stesso potrebbe essere rimodernato, senza abbatterlo totalmente, voglio solo sottolineare come ormai abilmente si sia azzerato qualsiasi dissenso al progetto dei due club. Che hanno tutto il diritto a farne uno, il diritto a spendere quanto vogliono per costruirsi uno o due stadi ove lo consenta il piano di sviluppo edilizio della città, ma quando il loro progetto impatta con un bene della collettività allora il discorso è diverso. Ed è singolare che nemmeno nello stesso Comune di Milano si trovi, di fatto, opposizione. Che nessuno dica qualcosa e che trovino spazio sui media quasi solo, o almeno nella stragrande maggioranza, i piani finanziari dei due club. Che sono la nuova religione, ormai ci siamo tutti assuefatti alla logica speculativa. Inter e Milan dal nuovo impianto guadagnerebbero tot e così via. Rimaniamo tutti a bocca aperta di fronte ai bellissimi “rendering” del prestigiosio studio d’architettura Populous, protagonista dell’operazione San Siro.
Da uno stadio di proprietà pubblica passeremo a un impianto di proprietà privata, dove i privati guadagneranno ciò di cui saranno capaci. E cioè tanto. Circa un miliardo e duecento milioni di costi, circa 120 milioni l’anno di rendita. Così, a spanne. E tranquilli, il “centro commerciale” ci sarà. Se si abbatte definitivamente tutto il vecchio stadio Meazza è perché, dovendo rispettare cubature, indici e proporzioni di legge, ma non volendo nemmeno rinunciare a centro commerciale etc, ecco che l’unica soluzione è abbattere definitivamente il vecchio Meazza. E’ quello il cemento che deturpa la città. Alla fine è sempre il fattore speculativo, anche extracalcistico, che sostiene tutto. Qui nessuno costruisce nuovi stadi per caso. E a tutti, maggior parte dei media compresi, sta bene così.
Nel nuovo piano c’è scritto persino come le “pinze frantumartici” butteranno giù lo stadio, anello dopo anello, pezzo dopo pezzo. Una soppressione da vivo, una messa da requiem per San Siro.
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Tutto giusto Bocca, è proprio così. E l’aspetto più surreale della vicenda non è tanto che il Sindaco vada per la sua strada su un tema su cui in campagna elettorale si era ben guardato di citare, ma che in una giunta di centro-sinistra a componente ambientalista nessuno dica qualcosa fuori dal coro. In ogni caso segnalo che qualcosa in città si muove: il comitato per i referendum prosegue la sua attività; a questo link tutte le informazioni per saperne di più e approfondire: https://www.referendumxsansiro.it/
Dopo la frettolosa bocciatura dei referendum proposti da parte dei Garanti il Comitato ha intentato un ricorso al Tribunale Civile di Milano, in difesa dell’area di San Siro, per cui erano già state raccolte, in meno di una settimana, millequattrocento firme. Un ricorso per chiedere che sia la cittadinanza ad esprimersi e non gli uffici comunali che hanno copiato e incollato le tesi dei Fondi Immobiliari per bocciare due referendum senza nessuna motivazione inerente ai due quesiti referendari ma citando esclusivamente un progetto che non c’è e delle ipotesi su un futuro ancora molto incerto. Staremo a vedere. La speranza di continuare a vedere la mia Fiorentina dal settore ospiti del Meazza c’è sempre…
Portate rispetto. Fu teatro del volo del motorino dal secondo annello.
Mentre nella Capitale Morale i cinesi e i turcomanni (perché ancora non si è capito che è il padrone del Milan 😂) vogliono abbattere San Siro in combutta con i palazzinari del Comune meneghino, e mentre nella Capitale Reale gli ammaracani Friedkin vogliono costruire il più grande centro commerciale al mondo con – accanto – un campetto in terra battuta giallorossa chiamato “i coatti de Roma” 😂 la Nazionale di calcio di Mancini scende in campo battendo faticosamente l’Inghilterra 1-0.
Senza Immobile, infortunato, non c’è gusto. Manca la polpa. Per cui esco per farmi una bella magnata de pesce prima di lasciare Roma per altri lontani lidi.
Gli ailaits lasciano poco spazio ai dubbi: la Nazionale soffre senza Ciro il Grande. Una partita scialba, senza mordente, senza pathos.
Solo il grande Acerbi vale il prezzo del biglietto 👍😄
Ora ci giocheremo tutto lunedì – mentre sarò in volo – in terra magiara e al cospetto del dittatore Orban. Chissà per chi tiferanno la Meloni e Salvini….
Dove è che vai, Bombe’? Bon voyage e torna presto…sta casa aspetta te!
😃
Come hai ragione! La prodezza del gol l’ha propiziata Ciruzzo con le sue mani unte dal signore sulla testa di Raspadori..
@ Rosario Frattini
Eh no egregio, io non rimpiango un bel nulla. Anche perché non c’ero. Ricordo invece da ragazzo in modo quello sì empirico una Napoli buia , inquinata da smog ( automobilistico e da quello industriale di Bagnoli e San Giovanni) ; da criminalità : c’era un morto ammazzato al giorno per camorra ( e tralascio il terrorismo). Un disagio sociale sotto forma di cortei di vario genere che bloccava la città per intere giornate . Un tappeto infinito di auto senza aree pedonalizzate, palazzi e monumenti cadenti. Successivamente mi sono informato di più per ovvie ragioni anagrafiche; e ho scoperto che
La santificazione di Valenzi dal punto di vista amministrativo non aveva un riscontro oggettivo. Il piano edilizio post- terremoto fu un disastro. Per I circa 20.000 alloggi che prevedeva il piano del governo furono costruite in periferia (nelle poche aree verdi ancora vergini) edilizia popolare brutta e degradata. Addirittura alla mostra d’oltremare furono distrutte delle serre tutelate dalla sovraintendenza per cosyruire container per terremotati!
Per non parlare dei piani di assunzioni ( oserei dire staliniani..) nelle amministrazioni comunali di migliaia di nullafacenti senza nessuna preparazione professionale in vari comparti municipali ( e di cui ne paghiamo ancora le conseguenze in termini di debito e di personale rozzo e inadeguato sol perché bisognava placare la pace sociale di cui sopra).
Ps
La mia Famiglia ( da parte di Madre) è stata vittima delle leggi razziali e c’ha rimesso un cugino alle fosse ardeatine.
Io non so se sia bello o brutto (a me piace, ma posso essere condizionato dai ricordi d’infanzia, la salita sulle rampe, quelle del secondo anello intendo il terzo non c’era ancora e l’esplosione del rettangolo verde, ma va beh, lasciamo perdere la nostalgia).
Però è uno stadio funzionale, si vede bene anche dall’ultimo seggiolino in alto. Non esistono stadi migliori in Europa, forse il Bernabeu. Al Maracanà non sono mai stato.
Marassi e Anfield sono simili come visuale, ma sono la metà di San Siro e i gradini sono più bassi, quindi non salgono così in verticale.
Wembley era storico e da fuori bellissimo, ma si vedeva male da qualsiasi posto che non fosse la tribuna, con quei piloni in mezzo ai piedi. Per non parlare dell’Olimpico di Roma. O del Maradona, senza contare il traffico: a San Siro c’è il tram a 50 metri e la metropolitana. Pure il tanto decantato Juventus Stadium è ridicolo in confronto e scomodo da raggiungere.
Vuoi rimodernare i bagni e i ristoranti. Va bene rimodernali.
Ma perchè abbatterlo?
Buongiorno Fabrizio.
Dispiace solo per la vittoria degli inglesi, autori di tutte le nefandezze compiute per il mondo negli ultimi 200 (duecento) anni di storia e ripetuti sino a stamattina, altrimenti sarebbe opportuna una salutare e definitiva legnata. Pazienza. Per questo aspettiamo l’Ungheria del Maestro Orban. Orban, fosse primo ministro italiano, nessuno noterebbe la differenza con quello dell’agenda se non in meglio. In attesa di una larga vittoria ungherese prendiamo la loro Presidente e confrontiamola con il nostro. #ungherialegnataallitalia
Visto che ho detto la mia dal punto di vista architettonico…
A proposito di intrallazzi cino-americani… da milanese, se interessa, lascio la parola ad una interessantissima analisi sulla questione stadio di Luigi Corbani, uno che sa cosa significa amministrazione della città.
“La soluzione proposta si configura in variante al PGT “
Una delibera erronea, dannosa per la città, pericolosa per la Giunta e per il Consiglio, inutile per il dibattito pubblico
Con grande solerzia la Giunta comunale di Milano ha fatto propria la determinazione dirigenziale dell’arch. Collarini, direttore del settore Rigenerazione Urbana. Del resto era ovvio che questa determinazione era stata scritta su dettatura del Sindaco e dell’ex dirigente del settore Rigenerazione Urbana e ora Assessore. Tutti in collegamento telematico e, naturalmente, tutti hanno discusso, avendo letto tutti i documenti, (250 pagine), presentati dalle due società, il fondo Elliot/Red Bird e il fondo Suning/OakTree, lunedì 5 settembre e approvati, con una approfondita istruttoria, dalla suddetta Collarini venerdì 9 settembre.
Poi la Collarini, nello stesso giorno, ha mandato una lettera alla Commissione Nazionale Dibattito Pubblico, che ha benedetto i documenti (in questo caso 900 pagine ) il 19 settembre ed allora subito la Giunta ha assunto i contenuti della determinazione dirigenziale.
Certamente l’assessora allo Sport, Martina Riva, avrà avuto modo di leggere e di discutere in maniera approfondita tutta la questione. E questa volta l’assessora all’Ambiente e al Verde, Elena Grandi, non è andata a prendere un caffè, ha dato il suo assenso, consapevole che il verde profondo/permeabile diminuisce rispetto al Parco dei Capitani oggi esistente, ma che ci sarà un pazzesco incremento di verde “babilonia”, quello pensile, sui tetti, che va tanto di moda in questa città. Così l’ambientalista Sala e la sua portatrice d’acqua Elena Grandi sono contenti.
La Giunta aveva appena finito che il solerte Sindaco ha comunicato: “L’aggiornamento dei club recepisce le condizioni richieste dal Comune, in particolare sui tre punti fondamentali contenuti nella delibera di Giunta del novembre scorso: adeguamento dell’indice di edificabilità territoriale a quello massimo previsto dalla Norma del Piano di Governo del Territorio approvato con riferimento alla Grande Funzione Urbana (GFU) San Siro, pari a 0,35 mq”
Per il momento ci soffermiamo solo su questo.
Il Sindaco e l’intera Giunta o non hanno letto i documenti o ha voluto ignorare quanto scritto dalle società, a pagina 30 della relazione tecnica “vol. 8 recepimento delle condizioni della delibera n. 1379 del 5.11.2021”, presentata – lo ripeto – il 5 settembre 2022:
“La soluzione proposta si configura in variante al PGT, in quanto l’indice di edificabilità territoriale di progetto viene determinato in riferimento all’intera superficie territoriale dell’Ambito per la Grande Funzione Urbana, comprese le aree su cui grava il sedime dello stadio esistente e quelle delimitate dalle recinzioni e dai varchi di accesso alla struttura, che sono individuate dal Piano dei Servizi fra i servizi esistenti, per una superficie di 66.000 mq e che pertanto, ai sensi delle disposizioni dell’art. 6.7.e. delle Piano delle Regole, non potrebbero concorrere al computo dell’Indice di edificabilità territoriale.”
Traduco: i proponenti hanno fatto questo calcolo: superficie dell’area pubblica si San Siro 280.916 mq. moltiplicata per l’indice di edificabilità 0,35 mq./mq. fa come risultato, 98.321 mq. da costruire. E Sala, Collarini, Tancredi, e la Giunta dicono che va bene.
Ma questo è un errore grossolano dell’amministrazione comunale, che non prende in considerazione una mossa scaltra e avveduta della controparte, che avverte il Comune “badate che dovete fare una variante per approvare questi 98.321 mq.”.
Quindi i proponenti sono in regola, “noi onestamente ve l’abbiamo detto che il nostro progetto richiede una Variante al PGT, perché l’indice di edificabilità è 0,457 mq./mq.” In questo modo i proponenti evitano di sicuro il reato di falso ideologico, poiché loro con questo paragrafo hanno detto la verità.
Infatti dalla superficie pubblica totale di 280.916 mq. – per fare un calcolo esatto e rispondente alle disposizioni del Piano delle Regole del PGT – si dovrebbe detrarre il sedime dello Stadio esistente 39.000 mq. e le aree accessorie di pertinenza 27.000 mq. Quindi a questo punto si ha la superficie (214.916 mq.) su cui calcolare le possibilità edificatorie con l’indice dell‘0,35 e si avrebbe dunque 75.221 mq. di costruibile.
Ora la differenza tra i due metodi è di 23.100 mq.: tanto per intenderci, questi metri quadrati “aggiuntivi” equivalgono alla torre degli uffici (87 metro di altezza per 17 piani) previsti dai proponenti questa operazione edilizia, che con lo stadio “europeo” non centra nulla.
Può il Comune e la Giunta regalare questi metri quadrati facendo finta che non ci voglia una Variante?
E delle due l’una. O la Giunta e gli uffici comunali fanno calcolare esattamente l’indice di edificabilità e le società debbono ridurre le edificazioni di 23.100 mq.. O la Giunta e gli uffici predispongono una variante urbanistica per accontentare i proponenti.
Ma far finta che sia lecito il calcolo presentato e affermare che è rispettato l’indice di 0,35 del PGT con quindi 98.321 mq di edificabile espone Sindaco e Giunta ad un rischio: quello di fare un abuso d’ufficio, che per un amministratore pubblico è sempre dietro l’angolo.
“Si ha il reato di abuso d’ufficio quando un pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, nell’esercizio delle sue funzioni produce un danno o un vantaggio patrimoniale che è in contrasto con le norme di legge”. In questo caso, con le norme vigenti del PGT, richiamate in delibera. Il vantaggio patrimoniale per le due società è evidente: 23.100 mq. in più di quanto possibile con le attuali norme.
Ed è appunto qui che le cose per il Sindaco si fanno ulteriormente complicate. La delibera avvia il dibattito pubblico su quella stessa delibera. E quindi che dibattito si fa? Su una delibera della Giunta che non è valida, o per meglio dire contiene un grossolano errore?
Tre anni di trattativa privata per evitare la Variante e alla fine il Sindaco deve arrivare ad una Variante se vuole portare avanti un progetto urbanistico negativo da tutti i punti di vista, dannoso per l’impatto ambientale e anche per le casse del Comune
Ma la domanda principale al Sindaco: qual è l’interesse pubblico e dove sono i vantaggi sociali, culturali, economici per il Comune, ovvero per la comunità milanese ? E perché bisogna abbattere il Meazza? Perché lo vogliono le due società cinoamericane per farci un mega centro commerciale?
“La colpa, caro Bruto, non sta nelle nostre stelle, ma in noi stessi” “Buona notte, e buona fortuna”
Luigi Corbani – giovedì 22 settembre 2022
Esattamente un altro pezzo di Milano e di Italia svenduto anzi in questo caso regalato a gruppi stranieri, la solita storia.
Non fa scalpore solo perché Sala è un finto buonista di sinistra, ma non bastano le buone maniere bisogna fare veramente l’interesse pubblico e in questo mi sembrano veramente tutti delle teste di…
Imbarazzante che anche su questo blog ci sia gente che dà dislike a Corbani. Tristezza.
Quelli sono per me, figurati se hanno letto il post.
Così, giusto per dire che magari alcune cose si tengono…
https://www.milanofinanza.it/news/inter-le-banche-cinesi-al-tribunale-di-milano-per-aggredire-il-patrimonio-di-zhang-202209231743294719#:~:text=Secondo%20quanto%20risulta%20a%20milanofinanza,riceve%20compensi%20per%20l'incarico.
In effetti fa specie: quando arrivi ad atttaccare lo stipendio vuol dire che non c’è più nient’altro, immagino …
È esattamente quello che stanno facendo le banche cinesi.
Non c’è più nient’altro nell’Inter (per ora), ma c’è la speculazione sullo stadio, da qui la resistenza di Zhang a vendere se non per la cifra capestro (irricevibile per chiunque) di 1,2 miliardi di €, con debiti da accollarsi.
Dispiace che uno come te abbia fatto finta di non capire definendo “ineccepibile” la considerazione totalmente a capocchia del tuo cotifoso, che faceva un paragone tra due realtà imparagonabili.
non credo che 2010 sia a capocchia, ma è una mia opinione, quasi uno spunto dialettico
È vero, a stracapocchia.
Mentre con tutti i soldi che ha la proprietà della Juventus, senza nessuno dei problemi della nostra, guarda un po’ i risultati….
Neache a dirlo, il genio ha subito compreso il punto vero del discorso.
Non ci sono più dubbi, deve esserci una scuola speciale.
No il genio ha letto ,e le considerazioni tecniche sulla speculazione edilizia, che tu riporti, fanno pensare, quello che non mi convince è il perché le riporti, fosse anche che a te stia tanto a cuore la corretta gestione del territorio nel milanese .
Madonna che pena. Ti rimanderei ai migliori eletti delle ultime elezioni milanesi. Soprattutto i verdi indipendenti.
Ma tu pensa sempre all’Inter… d’altronde mi sembra che abiti da qualche parte nella periferia romagnola, no…?
Ineccepibile
Davveto?! Su quale periodo li calcoli i risultati, sia sportivi che economici?
Ma soprattutto, sai benissimo da cosa muoveva la discussione… che è proprio la capacità di ripianare economicamente, oltre all’enorme differenza nei risultati sportivi, a fare la differenza…
Capisco l’altro che andando a sbattere contro un muro ringrazierebbe la segnaletica per avergli mostrato che era la strada sbagliata, ma tu @Bob… insomma dai…
Però riguardo allo sbattere contro un muro, facendo riferimento alla tua sterile polemica con il tuo cotifoso Faceto Balsamico, a te ne quello ne la segnaletica assieme aiutano.
Guarda, la cosa migliore che ti possa capitare, in effetti, è di andare a sbattere contro un muro… per chiedere indicazioni…
@Faceto, “mica tanto allegriano” ma a suo tempo promotore del Fergusson FOREVER bianconero… mi sa che non si farà vedere per un po’… e sarebbe un peccato, perché confronto a te, stiamo parlando di Zidane o Platini…
non faccio calcoli. per l’enorme differenza dei risultati, dipende ovviamente la prospettiva, ma non metto in dubbio il palmares bianconero.
è comunque triste vederci entrambe arrancare nei conti, anche se purtroppo la ns situazione è sicuramente più preoccupante viste le difficoltà “nel manico”.
Sempre sia lodato
Parliamo delle proprietà Exor-Agnelli e della presidenza di Andrea Agnelli, e della proprietà Suning e delle presidenza Zhang Jr. !
Titoli sportivi:19 a 3. Vedi un po’ te.
Se tu pensi che queste due entità arranchino insieme, beh… tanti auguri… Boh… rimango basito.
Caro Boris, penso che mi sopravvaluti ….
In ogni caso negli ultimi 2-3 anni anche la proprietà Suning, che non ha la ricchezza della storia Agnelli Exor, si è difesa bene.
Italia – Inghilterra 2 a 1
A poche ore da ITALIA – INGHILTERRA
Nei miei quattro anni di soggiorno milanese San Siro è stato un appuntamento da non mancare quando il weekend lo trascorrevo a Milano, finendo poi il pomeriggio domenicale all’adiacente Palasport per il basket, da Milan&Inter a Simmenthal&All’Onestà. Il Palasport causa nevicata memorabile fu spianato negli anni ottanta, ora tocca a San Siro, pace all’anima loro. Speriamo che Lotito per il nostro Flaminio riesca a vincere la “guerra dei Nervi”. Ma torniamo all’oggi, anzi a stasera.
Sovvertite le previsioni della vigilia, Mancini stupisce ancora, fuori per l’ennesimo infortunio anche Tonali e Immobile, schieramento 4-3-3- con Emerson Palmieri a sx per Dimarco, Cristante in ballottaggio con Pobega per Verratti, il resuscitato Gabbiadini all’ala dx a fianco alla coppia di ex-sassolini Scamacca e Raspadori. Certo è un’Italia un po’ rabberciata, fuori restano alcuni giocatori che avrei visto volentieri in campo,Toloi, Acerbi, ma me ne farò una ragione, vediamo come butta stasera. Probabile formazione alla data: Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Bastoni, E. Palmieri; Barella, Jorginho, Cristante/Pobega; Gabbiadini, Scamacca, Raspadori.
Anche Southgate rivoluziona la formazione annunciata, ben sette le novità rispetto a quella annunciata, in panca Ramsdale, Alexander-Arnold, Stones, Tomori, Shaw, Phillips, Saka, ecco la squadra inglese secondo le ultime previsioni, schierata in un inedito 3-5-2: Pope; Maguire, Dier, Walker; James, Rice, Bellingham, Mount, Trippier; Sterling, Kane.
Team arbitrale spagnolo a San Siro, in campo Gil Manzano, al VAR Martinez Munuera.
In realtà la Simmenthal giocava al Palalido (piazzale Stuparich) ma il Palasport ospitò grandi partite di basket, ai tempi dei successi della Billy, Simac ecc.
Io ricordo Mike Sylvester e Kupec…
sono stati veramente anni meravigliosi
Mi facevo due conti veloci e mi sa che sono stato in 60/70 stadi differenti.
Ecco, SanSiro per me rimane il più impressionante insieme al Bernabeu. Sarà un peccato vederlo demolito, una delle due milanesi poteva anche prenderlo in gestione e farne lo stadio proprio.
Stranamente nessuno commenta l’evento della stagione, ovvero la rottura del sodalizio Wanda-Icardi, che La Gazzetta indica come “9 anni e 1 milione di selfie”.
L’ultimo regalo della moglie-procuratore è stato l’esilio in Turchia, insieme a Ciro Mertens, Joao Pedro, Torreira e Ghezzal.
Peraltro, interessante notare che allo stesso tempo della notizia della separazione della coppia, Ranocchia annuncia il ritiro dal calcio giocato.
Sarà che ha bisogno di tempo per conquistare la Wanda?
Si chiama Wanda Nara, non Wanda Rana. Ranocchia spera in un bacio della Wanda per trasformarsi in un Principe Azzurro, ma è tardi per lui per una carriera azzurra. Mi era molto simpatico, un vero signore, ho sempre sperato finisse alla Lazio, ma ormai è tardi.
Sei un signore anche tu @ghiro nel tuo apprezzamento per Ranocchia, ma il giocatore anche dopo l’ulteriore infortunio ha deciso di smettere definitivamente col calcio giocato per il quale ha dichiarato di non sentire più nessun interesse.
Conoscendo Lotito, non è detto. Ciao
Mia prima a San Siro: Milan-Juve 1-4, gol di tacco di Bettega credo a Cudicini, credo 1971
San Siro che non dimentico.
Primavera 1959 pioviggina gentile e lo zio Umberto evoluto dal suo impiego in IBM, una faccia da caratterista in parti nobili nei film che vedo in collegio accompagna me e il babbo a Milan-Juve 1 – 1 . Prima volta in tram, l’ impermeabile alle caviglie, la bombetta di papà, il bigliettaio ( prego biglietti ) con un coso in testa che anni dopo uguale uguale vedrò indossato all’ innamorato della Jack Lemmon in partenza del “ nessuno è perfetto “
Il tabellino della partita è su Google: da una parte Liedholm, Schiaffino, il Cesare, Altafini, Grillo e dall’ altra Sivori e Charles.
Io ricordo Altafini che spinge via Boniperti che ostacolava la battuta di una punizione e Liedholm e Schiaffino che a centrocampo alla moviola rubano spazi e certezze al giovane Umberto Colombo.
Non è come te zio, non ci capisce niente perché non l’ hanno “ informatico “…
31.12.1966 Inter Juve 1 – 1 Al ritorno in autostrada il mangiadischi stranisce alla noia Pettenati e la bandiera gialla. Nessuno degli occupanti apprezza il mio “ nessuno dei contendenti ha alzato bandiera bianca…”
Poi: gialle anche le bandierine dei corner?
Ma se erano bianche.
Va beh poi ti spiego.
Due primavere dopo l’ Inter schianta la Juve. Burgnich e Leoncini in un contrasto aereo vicino alla linea laterale sprizzano una nuvola di vapore che neanche a Larderello si vede e Suarez, magnificato per i lanci di 50 metri, ne fa uno di 15, ma come? che vergogna! Mi tocca ravvedermi: l’ ha fatto per sé stesso e l’ ha pure approfittato…
Chissà se quanto sopra lo ricorderò ancora quando San Siro non ci sarà più?
A me sarebbe piaciuto che rimanesse in piedi, ma anche mio padre e mia madre avrei voluto fossero eterni. Mi sono fatto una ragione per loro figurarsi per san siro.
Una bella foto scattata in un momento magico in questi casi aiuta. Nel caso di san siro ovviamente questa. Era il 27 maggio 1965.
Io non capisco come possa passare sotto silenzio il sonante pareggio delle Fær Øer opposte alla corazzata Lituania, io proprio non lo capisco.Non ci sono più i commenti di una volta e mi chiedo dove andremo a finire di questo passo, mah..
sì, vabbè, meglio passare sotto silenzio che avete cosparso di grasso di foca il pallone e vi siete fumigati con essenza di stoccafisso docg;
Normale, contano solo i soldi, tutto pagato dai tifosi(polli, gli unici a non guadagnare mai nulla).
E il mio commento?
Non d’accordo no party?
i sabaudi colpiscono ancora;
Veramente mi riferivo al brontosauro san siro-meazza.
Poi non é vero che i non juventini sono ossessionati dalla Juventus…
😀
E’ una questione affettiva che riguarda Milano, non è certo a livello nazionale. Non mi sembra questa gran opera architettonica. Comprendo che dietro ci sia la speculazione e mi chiedo quali siano le ragioni che ne giustifichino la necessità di ricostruirlo. Il foraggiamento delle imprese private a tutti i costi non mi entusiasma per cui sono fra quelli che non vedo perché abbatterlo. Certo nel calcio si concentrano passioni e tifo e queste hanno la loro rilevanza. In fondo se la popolazione non vuole, e ci sono ragioni valide e oggettive per non volerlo, chi e perché decide il contrario?
Se dicessi banalmente: “Quei soldi potrebbero essere spesi meglio, per cose più utili” sicuramente riceverei i rimbrotti di chi mi fa notare che così si fa girare l’economia e che comunque ci saranno dei rientri di capitale ecc ecc. A questi risponderei che comunque quei soldi si potrebbero spendere meglio. Non so quanto graverà quest’opera sulle casse comunali o regionali, ma se i privati ci guadagnano qualcuno sti soldi li dovrà pur tirar fuori. Se sono disponibili per incentivi europei e quant’altro non vuol dire che debbano essere spesi per un opera che già c’è e funziona.
Subito dopo aver inserito la mia domanda sull’under 21 sono comparsi nuovi commenti tra cui la cronaca del ghiro.
fuori tema
Qualcuno ha visto l’under 21 che ha perso con l’inghilterra?
Sulla carta tanti talenti promettenti.
Secondo i commenti online il secondo tempo è stato discreto.
…sentimenti 0 business 1
Sintesi perfetta. Grazie
O.T. Domani vedremo se gli azzurri onoreranno San Siro con una prestazione più degna della cornice, oggi a Pescara gli azzurrini non lo hanno fatto, checchè ne dica Nicolato.
ITALIA U21 – INGHILTERRA U21 0 – 2
Brutta prova dei ragazzi della Under21 contro i pari-età inglesi, dopo sette minuti Brewster punisce due errori di Bove, prima su rigore e poi con uno splendido tocco sotto. Gli azzurrini cercano di recuperare, ma Pellegri tira addosso al portiere, poi esce infortunato, entra Colombo. Anche gli inglesi provano ancora a passare, colgono un palo, ma la difesa regge un po’ meglio di prima.
Nella ripresa ancora tanti cambi, entrano Udogie, Fagioli ed Esposito per Parisi, un deludente Bove e Cambiaghi, molti tiri da fuori di Fagioli, Okoli, Cambiaso, Miretti, ancora Fagioli, Rovella due volte, quasi sempre fuori bersaglio, entrano Cittadini, Bellanova e Vignato, gli inglesi giocano meglio e in scioltezza, i loro fondamentali sono più a posto, pochi errori. Doppio giallo e rosso a Rovella, il risultato non cambia più. Ma agli Under21 niente pagelle, all’asilo non si danno voti, sono tutti bravi bambini che vogliono bene alla maestra.
Italia U21 (4-3-3): Plizzari; Okoli, Scalvini, Viti (Cittadini); Cambiaso (Bellanova), Miretti (Vignato), Rovella, Bove (Fagioli), Parisi (Udogie); Pellegri (Colombo), Cambiaghi (Esposito). C.T. P. Nicolato. A disp. Caprile, Sorrentino, Turati, Bellanova, Udogie, Pirola, Canestrelli, Colombo, Moro, Ranocchia, Esposito, Vignato, Fagioli, Cittadini, Ruggeri, Circati.
Inghilterra U21 (4-2-3-1): Bursik; Spence (Aarons), Creswell, Harwood-Bellis (Mbete); Colwill (Thomas), Gallagher (Ramsey), Skipp (Garner), Sessegnon (Gordon): Gomes (Doyle), Brewster (Balogun) , Palmer (Elliott). All. L. Carsley. A disp. Aarons, Ramsey, Balogun, Gordon, Griffiths, Garner, Mbete, Thomas, Goyle, Elliott, McAtee, Trafford, Morton.
In un Paese che non ha memoria storica succede e succederà questo ed altro. Nei primissimi mesi della mia permanenza a Milano abitavo proprio a San Siro a due passi dallo stadio e dall’ ippodromo . Le mattine nebbiose come non ho visto con le colazioni al Bar Derby , gestito da una signora che aveva atteggiamenti molto materni verso due ventenni, io ed il mio amico e compagno di stanza, talmente imberbi da avere evidenti sintomi di disgusto e conati di nel sorbire il loro caffellatte fra gli artieri e gli inservienti dell’ ippodromo che alle sette del mattino trincavano vino rosso e grappa.
E a me appena arrivato dal casino terribile della Napoli appena uscita dal colera evpieno dell’ entusiasmo dell’ elezione del primo sindaco comunista a Napoli, il grande Maurizio Valenzi, San Siro sembrava un quartiere molto verde ed urbanisticamente ben concepito. Ormai In quasi tutte le nostre città manca un’ idea ed un progetto di città .
Beppe Sala si spaccia per un sindaco di sinistra ma io vivevo a Milano quando il sindaco era Aldo Aniasi, che sta all’ attuale primo cittadino come il Monte Bianco sta al Monte Stella.
Potrei cavarmela col dire: “È il capitalismo bellezza, e non puoi farci niente” ma farei a figura del vecchio brontosauro comunista che in effetti sono.
Spero solo che da lunedì non tornerà in voga l’ orribile espressione “sfigato di sinistra” tanto in voga ai tempi della Milano da bere”, tempi che, evidentemente, non sono mai passati.
Caro amico se riesci a trovarlo, leggi questo libro di Beppe Viola è uno spaccato incredibile di quel periodo e di quella Milano
Caro collega, se lo trovi leggiti questo è uno spaccato incredibile sul periodo che citi, di quella Milano
” brontosauro”, la parola giusta .
Solo che io sono orgoglioso di esserlo e sono orgoglioso della Storia di cui , molto modestamente, ho fatto parte:
Sorry, ma, passi per il ” brontosauro comunista” ; però decantare il peggior sindaco che la nostra città abbia mai avuto, nnun se po sentì!
Scommetto che rimpiangi Lauro. Succede, è triste ancor prima che preoccupante ma succede. C’ è chi rimpiange il capostazione che faceva arrivare i treni in orario. Ah, non era capostazione?
in questo Paese nessuno che si limitasse a fare il proprio mestiere.
Ti voglio bene Rosario. Ciao
Grazie. ma ci siamo incontrati in qualche occasione conviviale del “Cerchio Magico”?
“Non sarai mai un leader”: gli ultras della Juve contro Bonucci. Attacchi ai dirigenti del club
Buongiorno Fabrizio.
La sua dipartita al Milan di qualche anno fa avrebbe dovuto fotografare bene il soggetto. Non sarà un leader tuttavia, sceso dal pullman azzurro, ha obbligato le autorità romane a permettere il corteo per le strade di Roma festeggiando così, l’impresa europea. Questo in piena pandemia. Altrove, a chi non conta una cippa, per rientrare in Italia, tamponi a libitum e una caterva di fogli da riempire. Dico: denuncio la disparità di trattamento. Eh no! cazzone! E’ un pò come dire: se uno ruba in banca tu non ti devi sentire altrettanto in diritto di rubare. Non so se mi spiego disse il paracadute.
“ha obbligato le autorità romane”
Certo che Roma deve delle belle autorità di polso se basta un Bonucci qualsiasi a farle sentire “obbligate”. O forse è arrivata qualche telefonata da qualcuno che era un po’ di più di Bonucci.
Chissà…
Buongiorno Fabrizio.
L’Italia. il paese più bello del mondo, ridotto a banale servitù di paesi e interessi stranieri. Depositi nucleari Nato, uno dei principali futuri obbiettivi della terza guerra mondiale così, da coglioni, in prima linea. Se il gioco del calcio deve finire in mano a rumente americane, arabe, cinesi più varie ed eventuali cominciamo a pensare di poterne fare senza.
Ragazzi, non stiamo parlando di un capolavoro dell’urbanistica monumentale come il Foro Italico ma di una colata di cemento mortificata esteticamente dai lavori di Italia ’90.
Giganti vetusti come San Siro o il San Paolo/Maradona non sono più sostenibili e anche il comune di Milano dovrebbe interrogarsi sul senso di mantere in piedi un impianto che trova la sua ragion d’essere grazie a due società calcistiche private e qualche concertone del ligabue di turno (sempre tenendo conto che gli stadi sono ideati per gli eventi sportivi e l’acustica fa schifo).
Per i ricordi e la nostaglia ci sono milioni di foto e di minuti video a ricordarlo.
(che nel caso di Ligabue non guastava nemmeno) 😀
D’accordissimo sul resto, San Siro può avere un valore sentimentale, ma dal punto di vista architettonico è semplicemente orrendo.
Non ricordo se era a Copenaghen o a Stoccolma, comunque al museo di architettura accanto a quello d’arte moderna, vidi un enorme plastico di Tokio. Stava lì da un paio di mesi e ogni due giorni veniva modificato secondo il ritmo di riedificazione della capitale nipponica. In un anno, si spiegava, la città cambiava del 60%.
Le città che cambiano sono belle. Non stanno tirando giù il Duomo, ssantiddio!
Tutt’altro discorso la speculazione e gli appetiti cino-americani.
Boris,questo da te …. 😉
Per me nel ’90 lo hanno davvero scempiato, massacrando la versione precedente che era molto più dinamica dal punto di vista delle linee.
In più nella versione precedente si vinceva molto di più…
#macumba
D’accordissimo. Le torri di cui parla Bocca, furono un pugno nello stomaco, altro che miglioramento.
È un Duomo calcistico, però.
sono d’accordo.
Gli inglesi hanno demolito e ricostruito da capo il ben più glorioso Wembley.
Possiamo fare lo stesso con san siro.
Non mi sembra, obiettivamente, che sul piano puramente estetico il nuovo Wembley sia meglio del vecchio.
Infatti quello di Wembley è stato uno scempio. Nemmeno le bellissime torri hanno mantenuto, tutto buttato giù. Un esempio da non seguire. Un saluto FaB
Le torri di San Siro sono belle???!!!
Scommetti che il prossimo impianto non avrà mai l’anima del Meazza?
Su quello puoi starne certo.
Belle o meno, ormai fanno parte di un impianto che ha una sua storia. E comunque la torre elicoidale di salita alle tribune ha una sua ragione architettonica. Non lo dico da architetto, ma da uno che di stadi nel mondo ne ha visti tanti. Con questo discorso allora si potrebbe buttare giù l’Arena Civica di Milano, il cosiddetto Palazzaccio a Roma che agli storico dell’arte non è mai piaciuto, o l’intero Altare della Patria a Roma, che tanti trovarono orrendo. Un saluto FaB
Si, ma si stava parlando di stadi… l’Arena Civica non ha quell’impatto e quei costi di mantenimento… Poi io da cittadino milanese sono straincazzato per l’autentico scippo che verrà fatto alla città.
Mah, ovviamente hai ragione Tiziano. Lo stadio di San Siro non è un capolavoro, e ha subito diverse ristrutturazioni e ampliamenti, da quando è stato costruito quasi cento anni fa. Per quanto riguarda l’importanza architettonica dell’edificio, nel quale non ci hanno messo le mani architetti di particolare rilievo come nello Stadio Flaminio di Roma o nel Comunale di Firenze, può essere tranquillamente abbattuto, senza problemi.
Credo però che i tifosi di Inter e Milan ne facciano una questione affettiva. Chi soffre potrebbe far sentire la sua voce presso le due società, perché sono Inter e Milan che vogliono a tutti i costi costruire uno stadio nuovo, con hotel e l’ennesimo centro commerciale annesso, che a Roma, in una delle zone più degradate e abbandonate della città, era scandaloso fare ma a Milano, in una zona mista, si può invece realizzare apparentemente senza problemi. Mi chiedo chi sceglierà un hotel nella zona di san Siro, ma questa è un’altra questione.
Molti anni fa andai con amici all’ippodromo di Tor di Valle e cenammo al ristorante sulle tribune in una bella serata estiva, ma solo di recente ho saputo che le mie umili terga poggiavano allora su un capolavoro della moderna architettura, risalente addirittura al 1960, dicono. Oggi intere colonie di sorci ben pasciuti pascolano indisturbati fra quelle nobili rovine, strappate alla bieca speculazione edilizia dell’infame James Pallotta e dei suoi sodali: l’arte è salva, e però almeno Virginia se la semo levata dalle palle.
Faccio presente che il Chelsea, non l’Afragolese, gioca ancora abitualmente in un…rudere.
E pure il Siviglia, una volta ho visto una partita della Liga, utilizza non certo un miracoli ingegneristico.
Che c’è di male?
Fanculo gli speculatori.
Non c’e niente di male ma non paragoniamo i lavori eseguiti a Stamford Bridge con quello che hanno fatto agli stadi italiani con Italia ’90.
A proposito di speculatori: San Paolo e San Siro oggi sono così proprio grazie a quelle ristrutturazioni fatte più per magnare che per migliorare.
Prendiamo il San Paolo: il primo progetto per il mondiale delle notti magiche prevedeva una copertura leggera in policaborbonato. Ne fecero una in metallo per gli interessi di chi gestiva il bando in relazione al prezzo del ferro.
Il risultato? Il terzo anello mai inaugurato e chiuso per problemi strutturali.
Per non parlare del fatto che il restyling per Italia ’90 del San Paolo doveva costare 12 miliardi e alla fine ne spesero 200.
Quindi andiamoci piano con la nostalgia e l’idealizzazione del passato, speculavano allora come oggi…
Tiziano, il confronto è improponibile : San Paolo/Maradona, con tutto il rispetto, è una vera chiavica, mal concepito e con le curve lontane chilometri dal campo, come una volta ho avuto modo di “verificare” dal vivo.
Il San Siro/Meazza, invece, pur con mille rughe, è tuttora un signor stadio, con un fascino non indifferente, non di molto inferiore a quello di Bernabeu e Nou Camp, voglio dire.
è indiscutibile che come comodità e funzionalità il San Paolo sta al San Siro come uno sgabello senza un piede a un divano con penisola.
Della struttura esterna del Camp Nou rimarrà praticamente niente del precedente stadio dato che stanno tirando su una specie di schiscetta gigante.
Tupperware puro
Un prodigio ingegneristico, che però non emanera’ mai l’aura del Nou Camp.
Che una volta ho visitato, dal prato le gradinate sembrano davvero pareti invalicabili.
Impressionante.
Defininire il Foro Italico un capolavoro mi sembra un po’ azzardato.
Lo è. Se c’è una cosa nella quale in quei terribile venti anni eccellevano, era proprio in ambito architettonico/ingegneristico.
Tanto più se mettiamo a paragone opere di quel periodo (tipo la stessa “Sapienza” di Roma) con delle inguardabile e spesso non utilizzabili fetecchie di tempi più recenti, nonostante il progresso delle tecnologie.
Guarda, per quanto politcamente agli antipodi, non ho problemi a riconoscere che ci sono moltissime opere urbanistiche di epoca fascista di un elevato livello estetico. Il foro italico nel suo genere è un impianto unico al mondo, a partire dalla statuaria.
Dato che parlavamo di San Siro, restando in territorio milanese, avrei potuto citare come termine di paragone l’Arena Civica che è il genere d’impianti che hanno una dignità artistica e paesaggistica degna di essere preservata.
L’architettura razionalista di epoca fascista ha prodotto autentici capolavori. Il tronfio monumentalismo dei fori lo trovo semplicemente pacchiano .
E’ un vero Museo all’aria aperta. Ineguagliabile.
Il demolire il vecchio stadio non serve solo per aumentare le cubature, serve soprattutto ad eliminare un competitor. Se esistesse ancora il vecchio stadio quando il nuovo stadio sara’ funzionante, ci sarebbeun competitor in grado di far concorrenza al nuovo nell’ospitare eventi a Milano.
Il tutto fatto con le infrastrutture gia’ pagate e realizzate per la collettivita’… che andranno a beneficio di un privato (o due).
Il problema e’ che non stiamo favorendo un grosso investimento privato per far sviluppare il resto attorno, qui stiamo regalando un bene pubblico con annessi e connessi (gia’ abbondantemente pagato da tutti) per far sviluppare il business di privati.
Non mi sembra una genialata.
Anche tu hai ragione. Ci si chiede per quale motivo il Comune sia così contento di abbattere un bene di sua proprietà, con il quale guadagna dei quattrini, per far costruire nella stessa area un bene che farà guadagnare solo dei privati che, tra l’altro, si troverebbero la metro appena portata fin lì a spese del contribuente, e il capolinea del tram 16, sempre portato fin lì a spese del Comune.
Sarebbe opportuno che il Sindaco Sala desse delle risposte a queste domande. Perché intorno a San Siro c’è già stata la speculazione di Ligresti, che ha costruito dei palazzoni per persone benestanti che, chissà perché, sono andate a vivere in perferia, a duecento metri da una delle situazioni più degradate di Milano. Quindi non si consente ai privati di costruire e guadagnare per sviluppare quel che c’è intorno, ma si tratta solo di regalare ai privati un bene collettivo al fine di far guadagnare i privati.
Fa male.
Prima allo stadio, mia: Milan-Cavese (serie B e penso che il risultato lo sappiano tutti) e poi tanti ma tanti momenti, alcuni brutti e alcuni belli, alcuni indimenticabili (il primo che mi viene in mente è quel Milan-Real 5-0 da favola), alcuni storici (Milan-Goteborg 4-0, marcatori Van Basten x 4).
Ed ogni volta che ci passo davanti qualche frammento di memoria rinverdisce di colpo.
Ma che ci vuoi fare Fabrizio, il calcio sta cambiando in toto: dai presidenti “manageriali” alle gestione contrattuale dei giocatori, persino al gioco stesso del calcio (molto più muscolare che tecnico); vuoi che non cambino pure gli stadi?
Per quanto mi riguarda, ci sta: impianti più moderni, all’avanguardia.
E che il caro vecchio San Siro resti nei ricordi di noi tifosi di una volta (anche se pure mio figlio, che ha 20 anni, dice che sarà un duro colpo).
Il Tempio del Calcio.
Effettivamente, pur non essendo totalmente contrario ai nuovi progetti, mi dispiace della fine che farà… e soprattutto stupisce anche a me l’assenza di chi lo vorrebbe ancora lì.
Milano è un po’ così, si fa e disfà, basta lavurà!
Grandi ricordi… anni meravigliosi, direi irripetibili, ma che ne sanno gli Americani!
O era contro i Rangers in Coppa UEFA? Boh…ho un vuoto di memoria. Ricordo comunque un Rummenigge (che giocatore, altro che Lukaku) stellare …
Avranno (commercialmente) i loro buoni motivi per abbatterlo, ma a me (da tifoso neutrale) un po’ spiace.
Non che ci perda il sonno, comunque.
Una sola volta m’è capitato di assistere ad una partita a San Siro, un’antichissima sfida Inter – Celtic Glasgow (ero “ospite” dell’Inter Club di Ceccano, bei tempi …) in Coppa Campioni, ricordo che fece un gol strepitoso Rummenigge …
secondo me era il Rangers e il gol l’hanno annullato, uno dei più belli di Rummenigge (forse il più bello, tipo Platini a Tokio).
E comunque c’ero anch’io
Vero…fu una mezza rovesciata da leggenda, venne giù lo stadio.
Tranne il sottoscritto.
😊
indubbiamente qualcosa a cui tutti siamo affezionati, San Siro
ma se nel tempo hanno dovuto chiudere il Fillmore East e il CBGB…ce ne faremo una ragione della perdita di un altro luogo storico della musica rock!
Allman Brothers, Live at Fillmore East: capolavoro. E vi cascassero eventuali pollici versi. Amen.
e non si può che compatire chi non apprezza una Statesboro Blues da leggenda come questa!
Dimenticavo: i due assolo di Allman e Betts in Stormy Monday li considero fra i più belli in assoluto nella storia del blues, li conosco a memoria. Occhio che esiste una versione breve in cui mancano i due giri finali con l’assolo di armonica, che è invece strepitoso. Mai visti dal vivo, è un mio rimpianto, ma per fortuna esiste internet. Ancora ciao, anche se sei zebrato con simpatia. Ma imao che cazzo vuole dire?
Me lo sono chiesto pure io…
ciao, simpatia ricambiata e con ancora più piacere prendendo nota della presenza di un altro appassionato di blues
LMAO sta per Laughing My Ass Off
poi avrai notato che uso anche LMFAO, in cui la F sta per Fucking
andrò a riascoltare i due assoli citati
buon weekend!
Su Youtube c’era una versione acustica, senza ormai Duane, di In Memory of Elizabeth Reed. Di una bellezza affascinante. Adoro questa musica.
A proposito di fratelli, ti piacciono i Doobie?
Sinceramente li conosco poco. Restando sui fratelli che amo, mi vengono in mente Johnny ed Edgar Winter, i Vaughan, i Fogerty, anche i Beach Boys. Detesto tutta la famiglia Jackson (Michael & c), i Bee Gees, e visto che ci siamo pure Bertè e Martini. Ma riconosco che tutti i gusti so’ gusti. Ciao