Attenzione al richiamo delle sirene di Conte. Quello su di lui è un investimento ad altissimo rischio. Super Antonio ha sempre promozionato se stesso come allenatore che garantisce le vittorie, anche se costa parecchio di ingaggio e di investimenti sulla squadra. Col Tottenham il flop è stato totale, Antonio non ha vinto e al club sono rimasti sul groppone i 220 milioni di sterline di investimenti sulla squadra. Insomma un contratto da 17 milioni di euro netti all’anno, a chi conviene se non a lui? Dunque che ci sia la fila per prenderselo a quelle cifre è assai improbabile. Certo poi l’allocco che abbocca da qualche parte si trova sempre…
La notizia non è che Antonio Conte ha rotto e ha lasciato il Tottenham. La notizia è che Antonio Conte non ha vinto nulla. Vediamo. Nessuno regge Antonio Conte ormai per più di un paio di anni. Da dopo la Juventus (dove comunque gli anni furono tre e la rottura ancora più tramautica rispetto alle altre esperienze), due anni con la Nazionale, due anni col Chelsea, due anni con l’Inter, due anni nemmeno completi col Totthenam. Entro quel tempo l’indice di reciproca sopportabilità si consuma e addio. Conte spreme le risorse del club come un limone, i giocatori lo assecondano, ma quando passa il limite fanno fioretti per non reagire.
Antonio Conte ha promozionato se stesso come vincente. Un assatanato vincente. Il concetto è: se gli dai una squadra e lo paghi quello che vuole, tanto (al Tottenham prendeva 17,6 milioni l’anno), vinci. Sicuro. Ha vinto con la Juve, ha vinto col Chelsea, ha vinto con l’Inter. Ma non ha vinto col Tottenham. E dunque per una volta salta l’equazione, e se salta l’equazione viene messa in dubbio se non addirittura negata anche la vittoria.
Secondo calciomercato.com la gestione di Conte sarebbe costata al Tottenham oltre 220 milioni di euro. Pertanto che Conte, a queste condizioni, abbia tante porte aperte in Italia mi rende molto scettico. Conte oggi è un investimento ad altissimo rischio.
Mourinho già prima di Conte ha percorso continuamente e proficuamente questa strada, creando la leggenda dell’allenatore matematicamente vincente. Già, ma se quell’unica volta che non vince capita proprio a me? Non voglio qui fare le solite considerazioni su dove mettere i soldi in una squadra che vuol vincere. Ma puntare certi jackpot sull’allenatore vale una scommessa sul rosso e nero alla roulette. Certo poi l’allocco che abbocca capita sempre…
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SINTESI
Attenzione al richiamo delle sirene di Conte. Quello su di lui è un investimento ad altissimo rischio. Super Antonio ha sempre promozionato se stesso come allenatore che garantisce le vittorie, anche se costa parecchio di ingaggio e di investimenti sulla squadra. Col Tottenham il flop è stato totale, Antonio non ha vinto e al club sono rimasti sul groppone i 220 milioni di sterline di investimenti sulla squadra. Insomma un contratto da 17 milioni di euro netti all’anno, a chi conviene se non a lui? Dunque che ci sia la fila per prenderselo a quelle cifre è assai improbabile. Certo poi l’allocco che abbocca da qualche parte si trova sempre…
Bocca, ora non ricordo, ma scrivesti le stesse cose su Ancelotti dopo il fallimento al Napoli?
La garanzia di vincere sempre e comunque non può averla nessuno, neanche Guardiola, o Klopp. Conte a Londra avrà pure fallito, ma dalla Juve in poi ha fatto sempre bene o benissimo, e col Tottenham hanno fallito in tanti prima di lui.
Ora, mi sembra che tu platealmente ne sconsigli l’ingaggio, ma credo c’entri più l’antipatia personale che una seria valutazione su pregi (tanti) e difetti (altrettanti).
L’antipatia personale non c’entra, ma di questo puoi o non puoi fidarti. L’articolo è sul fatto che certi protagonisti “vendono” il proprio metodo come vincente. E sulla mitologia dell’allenatore vincente. Che infatti per vincere chiedono poi i migliori e più costosi giocatori su piazza. Un cordiale saluto FaB
Beh, non è che “venda” il suo metodo come vincente: i risultati dicono che il suo metodo è vincente (almeno nei primi 2-3 anni in cui prende in mano una squadra).
Conte ha una storia forse senza uguali di vittorie senza avere la squadra migliore e di straordinaria valorizzazione dei giocatori. Per stare sull’attualità, si potrebbe paragonare il rendimento di Lukaku con Conte e con altri.
Poi può risultare antipatico, isterico, insopportabile, tutto quel che volete, ma i risultati parlano per lui. Il cosiddetto “fallimento” col Tottenham consiste semplicemente nell’aver fatto rendere il Tottenham quel che vale -forse anche un pelino in più- e questo la dice lunga sulle aspettative che si hanno da lui. Sarebbe facile fare paragoni lusinghieri con altri allenatori di mia conoscenza, che “svalorizzano” i loro giocatori, non hanno mai vinto nulla senza avere la squadra migliore, e ciononostante vengono pagati come superstar.
Attenzione: Conte ha vinto anche “senza” i migliori sulla piazza. Lo ha fatto nella sua primissima Juve, ha fatto bene in una Nazionale in disarmo, e al Chelsea non aveva la rosa migliore del campionato Inglese.
Lascia stare. Qui c’è gente convinta che la BBC l’abbia plasmata qualcun’altro. C’è gente convinta che altri avrebbero vinto gli scudetti con De Celie, Pepe, Giaccherini, Matri, Quagliarella e Giovinco…
Nemmeno all’Inter aveva (già) i migliori, ma se li è costruiti e li ha valorizzati.
Un anno sabbatico non può che fargli bene. Se poi vuole rimettersi in gioco… Abbassi le pretese, i soldi non sono quelli del Monopoli.
Spero che almeno l’allocco non sia il mio Milan…
Già era fastidioso come giocatore perdente alla Juve; poi da allenatore dei bianconeri ha vinto solo rubando, altrimenti finiva secondo e licenziato. Se ne è andato anche dai ladroni, sbattendo la porta in faccia a tutti e perculandoli pure con la storia del ristorante e della banconota da 100 Euro che rimarrà negli annali del calcio…
Al Chelsea non conosco bene il percorso, ma mi sembra che ha fatto il minimo sindacale con la squadra che aveva a disposizione e, infatti, lo hanno cacciato pure da lì abbastanza alla svelta. All’Inter gli riconosco di aver strizzato gli zebedei un po’ a tutti e alla fine di essere riuscito a vincere uno scudetto in un anno senza concorrenti e di aver lasciato i cuginastri con le pezze…
Dagli Spurs ha sfruttato un po’ di voglia di rivalsa degli scarti della Juve il primo anno, il secondo ha fatto vedere che non è cosa, in particolare per le coppe. Pur di non vederlo più, se lo sono levato a metà stagione.
In nazionale, ricordo che il materiale a disposizione non era ottimo, si è limitato anche lì però a fare il minimo sindacale, ha battuto forse i tedeschi o gli spagnoli (non ricordo), che han sempre perso con noi, e poi ha portato gli avversari di turno ai rigori senza mai un’iniziativa o un modulo diverso tale da poter impensierire chi ci incontrava. Anche lì ha lasciato macerie…
Non se ne può più, che capisca che è ora di andarsene in pensione
Giò, perché 102 punti in campionato si fanno rubando…
avevi mangiato pesante?
a parte che con i tedeschi ha perso, altro che “ha battuto forse” (sono loro quelli che avevano sempre perso con noi), secondo te la battuta dei cento euro è a discredito della Juventus, non di Conte stesso? (la versione completa comprendeva “questa squadra è bollita” e “ci vorranno decenni prima che una squadra italiana possa arrivare in finale di Champions League”: taaac)
hai fatto en-plein, non azzeccandone manco mezza per sbaglio
complimenti!
del resto, da un seguace di Meani e Fester non potevamo aspettarci nulla di meno…chessò, che per sbaglio (o calcolo delle probabilità) ne azzeccassi una su 10 che hai scritto 😆
rispondi nel merito, cortesemente…
devo continuare?
meglio per te che smetto
caspita Bocca, è bastato un anno “ciccato” (che poi le potenzialità del Tottenham, in una lega in cui ci sono le due di Mancghester, il Liverpool e il Chelsea sono necesariamente dal 5° posto a scendere) che è diventato l’ultimo degli ultimi
ripercorriamo la carriera di Conte in panchina:
3 Scudetti alla Juventus in 3 anni
1 Premier e 1 FA Cup in 2 anni al Chelsea
1 scudetto e una finale di EL in 2 anni all’Inter
4° posto da subentrato il primo anno al Tottenham, riportando la squadra in Champions dopo 3 anni
mi astengo dal ripetere quanto già segnalato nella risposta all’utente @unclemarvo circa la sua capacità di valorizzare i giocatori in rosa
questi sono i fatti, dott. Bocca
poi ci sono le opinioni circa la simpatia/antipatia che si può avere per la persona (oggi va di moda Spalletti, che si atteggia a santone, con conferenze stampa mod. Mago Othelma e dichiarazioni cervellotiche, pigliando tutti per il culo, ma a voi piace così 😉 )
ma che sia un vincente a 360° e che, ovunque sia andato, abbia sempre “rivitalizzato” la rosa, consentendo notevoli introiti con il player trading, a me sembra incontestabile.
ma sappiamo bene che il tifoso calcistico medio è volubile, ed il giornalista calcistico lo ancor di più (ed ha in buona parte la responsabilità della volubilità del tifoso medio… ma questa è un’altra storia)
sign o’ the times, direbbe il genietto di Minneapolis 😉
Quello che scrivi su Conte è parzialmente condivisibile, ma come minestra riscaldata io, alla Juve, davvero non ce lo voglio. Sarebbe i colpo di grazia.
Della serie : chi ha avuto ha avuto (e lui dalla Juve ha avuto tanto). chi ha dato ha dato (e lui alla Juve ha dato tanto).
In conclusione : scurdammoce ‘o passato.
Meglio Pirlo a ‘sto punto.
non sto dicendo che auspicherei un suo ritorno e non è questo il senso del mio commento
è che trovo abbastanza ridicolo mettere in discussione i risultati e le capacità di Conte come allenatore
o, meglio, più che ridicolo, lo trovo abbastanza viziato da preconcetti, in larga parte attribuibili alla sua marcata “appartenenza” (Juve prima, Inter poi)
basta leggere alcuni commenti di Meanisti impenitenti per aver conferma di quanto scrivo
PS: io avrei tenuto Sarri 3 anni fa ed avrei tenuto Pirlo 2 anni fa, quindi figurati!
L’unico posto dove è durato 3 anni è alla sua amata Juve, dalle altre parti non è resistito mai più di 2, a volte cacciato prima, a volte per il vil denaro se ne è andato lui di sua sponte, lasciando le sue squadre in pieno disarmo.
Ovunque non hanno un bel ricordo di lui, neppure alla Juve.
Questo è un dato di fatto: meglio perderlo che trovarlo!
Ci sono persone ammirevole, altre purtroppo odiose e disgustose e Conte, a mio parere, è una di queste o, perlomeno, visto che non lo conosco personalmente, è l’immagine che lui vuol mostrare di sè agli altri.
Sono pochi, al giorno d’oggi gli allenatori che possono durare piu di un triennio, per diversissimi e validissimi motivi.
Non è piu tempo dei Ferguson, Wenger, Trap, Nereo, Liedholm, allenatori icona identificabili per lunghi cicli con una squadra.
Oggi è tutto piu veloce e anche gli allenatori si consumano in fretta, come un cheeseburger.
Conte è un alle atore che valorizza i giocatori e, ovunque è andato, ha elevato il valore della rosa che ha trovato, lasciando giocatori migliorati ovunque, dalla Juve all’Inter, passando per il Chelsea.
Antipatico? Sicuramente non è un paraculo buono per tutte le stagioni (Allegri i Spalletti lo sono) e di sicuro non le manda a dire, ma che sia un vincente lo dimostrano i fatti.
Magari è un allenatore superato?
Puó essere, lo vedremo al prossimo ingaggio, ma fino ad oggi ha ampiamente dimostrato di saper vincere, anche con materiale non di primissima scelta
Juve, Chelsea e Inter erano squadre buone che lui ha fatto diventare ottime. Il giochino al Tottenham non è riuscito, ma con 4 team stellari come Liverpool, Chelsea e le due di Manchester era un’impresa quasi impossibile: il Tottenham tolti 3/4 giocatori è poca roba, soprattutto in Premier
Cerco di mettere da parte la mia antipatia viscerale nei confronti del soggetto e il mio disprezzo per i suoi atteggiamenti ignoranti e arroganti, diciamo che c’è un equivoco: Conte può essere una buona scelta per una squadra di livello medio/basso come era la Juve post serie B o per l’Inter. Squadre per cui lo scudetto è un traguardo storico (o, appunto come la Juve, un ritorno a fasti passati). Ma per squadre ambiziose che non vogliono fare brutte figure in Europa è una scelta sciagurata. Stessa cosa per la Nazionale.
Arrogante lo è, c’è poco da dire. Ma perché ignorante? Credo che sia uno dei pochi allenatori, praticamente una mosca bianca, con un percorso di studi completato.
caro Conte (Oliver) perfettamente d’accordo. Ovviamente questo thread è una provocazione, Conte (Antonio) non ha poteri magici e chi gli affida una squadra facendo conto sulla regola-del-Conte-certamente-sempre-vincente merita pernacchie.
Giuro che dovesse (Dio non voglia) tornare alla Juve, passo al Sassuolo.
Lo giuro su quello che ho di più sacro.
L’abbonamento al Sassuolo ?
Mi sta simpatico il Sassuolo, perchè no?
Ottima scelta
imbroglione
tesoro.
Di fronte a certi spettacoli della natura, mi riferisco al superbo ” Perito Moreno” che ho visto oggi, tutto diventa infinitamente piccolo, se poi si finisce con una bistecca con una montagna di papas e Melbec riserva tutto finisce in estasi.
Ormai il calcio è finito, i giovani si spostano su altri sport, si parla di cifre che sono uno sproposito, e offendono la nostra coscienza.
Se proprio vogliamo parlare dell’affaire Conte, è chiaro che ha sbagliato a lasciare l’Internazionale Fc Milano, dove avrebbe vinto in carrozza la seconda stella e avrebbe avuto un posto di immortale accanto a Helenio Herrera e Mourinho, ma ha scelto il denaro sonante sotto forma di sterlina, forse in considerazione del fatto che quel consulente finanziario – Bobicchio o Bocchicchio- morto in moto, gli fece perdere parecchi soldi.
Anche lui sapeva che non avrebbe avuto chanches contro il City e le altre grandi squadre della Premier, probabilmente la sua carriera – dignitosissima,cinque scudetti sono sempre tanta roba – sta avviandosi verso la fine, difficile capire dovre andrà ad allenare, non credo in Italia,non se lo può permettere nessuno, forse farà un anno sabbatico,poi potrebbe finire a Madrid, sponda Atletico.
Salud.
Col Melbec gli argentini ci fanno la loro famosa specialità, la pêche Melbec. Non mancare di provarla!
Si scrive “Malbec”; perchè continui a scrivere “Melbec” ?
Cosa diavolo stai bevendo?
Hasta luego!
Lambrusco, come sempre.
Mah…direi piuttosto Tavernello, di quello andato 🙂
Non comprendo i dislike a questo post di Waters. Sta facendo un bel viaggio in Argentina e ce lo racconta in pochissime righe, non mi pare sia un delitto. Per il resto a me sembra che abbia scritto solo opinioni condivisibili, almeno da me.
Se non è finito, il calcio sta morendo, attaccato al cuore da dirigenti incapaci che ne inventano due o tre ogni stagione, una più scema dell’altra, pensando che se le partite finiscono 5-4 siano più spettacolari. Così si distribuiscono rigori per falli venialissimi e perfino cercatissimi, si costringono i difensori ad affrontare gli attaccanti in area con le mani legate dietro la schiena o saltando come i pinguini, con le braccia aderenti al corpo, e si insegue inutilmente un’oggettività di giudizio inarrivabile. Ci mancava la nuova regola sull’immobilità dei portieri sui calci di rigore… Devono avere i piedi sulla linea di porta fin quando l’attaccante calcia, potranno almeno agitare le braccia o fare la linguaccia? È chiaro che la nuova regola favorisce ancor di più l’attaccante, ma è di questo che il calcio ha bisogno?
Il calcio sta morendo anche perché gli ingaggi che girano, ancor più del prezzo dei cartellini, ormai offendono davvero le nostre coscienze, per chi ne ha una, almeno… Prendiamo Conte, lascia la Juventus con un ingaggio normale e per accettare l’incarico di CT della Nazionale, che dovrebbe essere un onore, pretende talmente tanti quattrini che la Lega calcio deve ricorrere a uno sponsor per pagarlo. Poi annuncia di lasciare la Nazionale prima di un torneo per accettare un contratto molto più pingue con il Chelsea, e va all’Inter guadagnando ancora di più, finché non arriva ai 17 milioni netti ottenuti dal Tottenham. Stiamo parlando di 1,42 milioni netti al mese, e io credo sia oltre ogni grazia di Dio, anche se c’è chi guadagna pure di più. Poi questi guru del calcio arrivano, e mettono in mano alla proprietà e al Direttore Sporticvo del club la lista della spesa. Non ricordo più quanto ha investito Suning, ma il Tottenham leggo abbia speso 220 milioni seguendo le indicazioni di Conte… Una domanda: ma la vittoria di uno scudetto, e al Tottenham non ci sono andati neanche vicini, vale davvero tutti questi quattrini? Va bene un tecnico che costa così tanto se poi in Europa vieni eliminato subito o quasi subito? C’è qualcosa che non va, in questo calcio malato, o no? Soprattutto, può andare avanti su questa china? Io credo di no.
Sono convinto anche io che Conte avrebbe vinto lo scudetto senza grandi patemi d’animo, l’anno scorso, ma è un tecnico troppo stress consuming, come dicono gli inglesi, e più di due o tre anni non può stare in un club. Dove può andare ora? In Italia non ha mercato, all’estero dovrebbe trovare un club che, oltre a credere in lui, dovrebbe avere una trentina di milioni all’anno da spendere per il suo ingaggio, e almeno 200 milioni da investire sul mercato, e gli auguro di trovarlo… Sperando poi che non affidi tutti questi quattrini al primo lestofante che gli passi accanto, perché anche nel caso del broker Bochicchio, richiamato da Waters, è emerso nitido il modus pensandi di Antonio Conte: se avesse investito in appartamenti, opere d’arte e altro oggi sarebbe ricchissimo, invece ha preferito la scorciatoia del furfante che gli offriva un ritorno d’investimento di gran lunga superiore a quello garantito dal mattone o dall’investimento bancario o in opere d’arte… Se la sua carriera non è finita certo l’uomo si è cacciato in un vicolo quasi cieco, e anche su questo Waters ha ragione…
Renato, per quanto riguarda i portieri … troppi di loro, col pallone sul dischetto, fanno veramente i buffoni. Sono antisportivi.
Era buona la salama da sugo?
Perché quando Conte è andato all’Inter non aveva scelto il “denaro sonante” invece…
Oramai non ne becca più una, lascia buchi di bilancio ovunque, isterico, collerico, provinciale, chi lo prende prende la sola.
mi sembra che l’Inter abbia incassato bene da Lukaku e Hakimi…tanto per dirne due a caso 😉
mi pare di ricordare che Bastoni e Barella siano cresciuti ai livelli odierni sotto la guida dell’antipatico leccese…
mi pare che la finale di Europa League e lo scudetto in due anni siano stati raggiunti proprio nei due anni con quel terronaccio lì in panchina …
…ma forse sono io che ricordo male
scherzi a parte, Conte non è certo maestro di “simpatia” o, rectius, “paraculaggine” (leggi alla voce Spalletti o Allegri), ma lui il valore della rosa lo aumenta, creando ottimi giocatori da buoni prospetti
è successo alla Juventus, dove Vidal e Pogbà sono diventati quelli che hanno portato alla Juve 150 milioni, Marchisio si è consacrato, Barzagli è rinato, Bonucci e Chiellini sono diventati con lui la base della solidisisma BBC e Giaccherini e Asamoah si sono trasformati…e si potrebbe continuare
è successo al Chelsea, con i nomi che tutti conosciamo
è successo all’Inter, con Brozovic e Perisic rinati, Lukaku e Hakimi, Barella e Bastoni, Skriniar e Lautaro, D’ambrosio e DeVrij schizzati a valori di mercato mai visti
ma si, dai, in fondo è antipatico, meglio lasciarlo a far danni altrove 😆
Noi dovremmo fargli una statua, altro che “buchi di bilancio”. Al suo addio (prematuro e un po’ sguaiato, quello, semmai, è il suo più grave difetto) ha lasciato una rosa rivalutata in modo esponenziale. Cosa che ha consentito alla società di tirare avanti con i soldi delle cessioni. Non scherziamo, perché anche da questo punto di vista, l’orologio è stato tirato indietro da Inzaghino.
Anche al Tottenham lo scorso anno ha fatto miracoli entrando in corsa e risalendo fino al quarto posto in Premier. Quest’anno ha fatto quello che gli Spurs (credo che siamo tutti unanimi nel definirli dei “perdenti endemici”) avrebbero fatto fatica a fare con qualsiasi altro tecnico: lotta per il quarto posto in Premier e qualificazione agli ottavi di Champions. Non credo affatto che gli investimenti sulla rosa del Tottenham siano “a perdere”, li rivendessero a fine stagione, o nelle prossime, riprenderebbero almeno i soldi spesi.
Non entro del merito sulla questione della rivalutazione della rosa dell’Inter, ma circa i risultati del Tottenham di quest’anno non credo proprio si possa dire che nessun altro tecnico avrebbe fatto di meglio.
15 vittorie, 4 pareggi e 9 sconfitte e soprattutto -20 punti dall’Arsenal, che è tutt’altro che una squadra di campionissimi, la dicono lunga….
La differenza è che l’Arsenal un gioco ce l’ha, Il Tottenham no.