Cosa succederà alla Juventus ora che la sua stagione è ufficialmente chiusa per il secondo anno a “zero tituli”? E cosa succederà o cosa bisognerà fare di Massimiliano Allegri? L’allenatore bianconero non è certamente l’unico responsabile, ma di questa Juventus è senz’altro il pilastro fondamentale, il simbolo, l’unico totem rimasto in piedi. Allegri rappresenta un modo di fare calcio bocciato dalla stessa filosofia bianconera. Se l’unica cosa che conta è vincere, come ci si comporta quando si perde? Chiuso nel suo modo di fare calcio, timbrato a vita dai suoi slogan- “il corto muso”, “per lo spettacolo andate al circo” – molto difficilmente Allegri può essere l’uomo giusto per distruggere questo stesso modello e rifondarlo da capo. E dunque è facile tirare le conclusioni.
Non so se sia possibile parlare della Juventus senza passare dall’imbuto della sentenza che pende sul suo capo, l’incombente penalizzazione, addirittura in doppia tranche visto il mancato accordo sul patteggiamento e i due rami dell’inchiesta (plusvalenze e manovra stipendi), le discussioni sulla giustizia sportiva e così via. Però se non bypassiamo questa strettoia che complica la strada e impedisce tutte le analisi e i ragionamenti, non riusciremo mai a dirci la verità e infarciremo qualsiasi conclusione di se e di ma.
E comunque, vorrei dire, quando alla Juve furono inflitti per la prima volta 15 punti di penalizzazione – venerdì 20 gennaio 2023 – un caso Juventus e un caso Allegri già esistevano. Eravamo a metà campionato e la Juventus accusava già dieci punti di distanza dal Napoli, era già stata eliminata dalla Champions League. Adesso sappiamo ufficialmente che la situazione quella era e quella è rimasta.
Non è solo la seconda stagione a “zero tituli”, è la stagione che tira le somme di un certo modo di fare e pensare calcio che all’improvviso s’inceppa e si sfascia. Ognuno, dalla società, alla squadra, all’allenatore ci ha messo del suo. Passi che la Juventus non abbia mai giocato bene, è dai tempi di Trapattoni che se ne sente discutere, il suo problema è proprio non esser mai andata vicino alla vittoria, non essere mai stata competitiva. E aver quindi tradito il suo stesso “core business” di club vincente, il marchio con cui si pubblicizza al mondo. Se vincere è l’unica cosa che conta, come la mettiamo quando perdi?
Non entro sulle tematiche del grande deficit di bilancio, anche se strettamente collegato al mercato e alla gestione della squadra stessa, e che ha originato in maniera più o meno diretta tutto il grande intrigo in cui la Juventus è invischiata. E’ un fatto che una volta superato per raggiunti limiti di età un certo blocco storico della Juventus (Chiellini, Bonucci etc), tutti i nuovi arrivati sono finiti in un tritacarne che ha distrutto qualsiasi capacità, ambizione, forza, genialità. Vale per Vlahovic, Chiesa, Di Maria e molti altri.
E’ colpevole di tutto questo Massimiliano Allegri? Certamente no, ma è anche vero che lui rappresenta più di tutti questo modo di fare calcio, né è proprio il simbolo. Le sue semplificazioni – “il corto muso”, “gli scudetti li vincono le difese”, “il calcio è semplice”, “esistono le categorie dei giocatori”, “per lo spettacolo andate al circo” – e la sua autopromozione come vincente, alla fine lo hanno esposto più degli altri. Le sconfitte in sostanza gli costano il doppio. Senza contare che è rimasto solo lui, di tutto il resto alla Juve è stata già fatta tabula rasa e casomai bisognerà cercare qualcuno che rimetta in piedi il club. Da qui l’idea di Giuntoli, deus ex machina del Napoli.
Alla Juventus si può perdere la panchina anche quando si vince uno scudetto – è successo ad Allegri stesso, è successo a Sarri – adesso ci si dovrebbe chiedere se Allegri non sia ormai troppo dentro questo modello fallimentare per poterlo rinnegare, definitivamente abbattere e ricostruire da capo con altre idee e altri giocatori. Ce lo vedete Max? Io francamente no.
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SINTESI
Cosa succederà alla Juventus ora che la sua stagione è ufficialmente chiusa per il secondo anno a “zero tituli”? E cosa succederà o cosa bisognerà fare di Massimiliano Allegri? L’allenatore bianconero non è certamente l’unico responsabile, ma di questa Juventus è senz’altro il pilastro fondamentale, il simbolo, l’unico totem rimasto in piedi. Allegri rappresenta un modo di fare calcio bocciato dalla stessa filosofia bianconera. Se l’unica cosa che conta è vincere, come ci si comporta quando si perde? Chiuso nel suo modo di fare calcio, timbrato a vita dai suoi slogan- “il corto muso”, “per lo spettacolo andate al circo” – molto difficilmente Allegri può essere l’uomo giusto per distruggere questo stesso modello e rifondarlo da capo. E dunque è facile tirare le conclusioni.
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A mio avviso occorre aspettare, la rifondazione societaria è in corso ed è prioritaria rispetto al campo (per la Juve, almeno, è sempre stato così, anche nella declinazione deteriore di questi untimi 4 anni).
Credo anche che si stia cercando una soluzione concordata del contenzioso (parlare di giustizia sportiva sarebbe ridicolo) con soddisfazione della federazione e dell’uefa che vogliono la Juve fuori dalle coppe l’una (la federazione mira al danno economico per favorire anche nel medio termine le altre squadre consorziate) e che abiuri la Superlega, l’altra. E questo tuttavia è, secondo me, il punto più controverso (per quanto la questione sia un pallino di AA ormai fuori dai giochi, la società non vuole mollare l’asse con le spagnole e la prospettiva di riforma del sistema balcanizzato da Ceferin).
Quanto al campo sarà bello seguire una squadra rinnovata e fresca, a prescindere dalla guida tecnica che al momento conta poco, mentre i riflettori sono puntati sui nuovi padroni.
E vediamo quanto dura, il Napoli è già ai titoli di coda, per le altre in venti giorni può essere gloria… ma può essere pure tanta polvere.
Tutti sapete del calciatore Vipe perché l’ ho scritto, sotteso, dichiarato; soddisfatto dell’ opportunità che il bloooog di Bocca mi ha regalato e mi rendo conto che scrivere calciatore mi sta un po’ largo.
Non pensavo che l’ argomento come questo del thread risvegliasse certi ricordi.
Andando in ordine sparso:
– allenatore in campo sempre, certo inutilmente perché data la categoria praticata me la prendevo con il più bravo della squadra, poverino e – Vipe ce l’ hai solo con me…- certo rispondevo sei l’ unico che sa giocare.
– allenatore dei pulcini, esordienti, giovanissimi: il primo a stare inizialmente fuori mio figlio, sinistro magico ( certo non come il mio e poi sono ambidestro ). C’ erano altre gerarchie, necessità da osservare, non ultime le segnalazione dei genitori, in primis le mammine che alle pizzate post partita volevano simpatizzarmi. Mai profittato.
– allenatore appena smesso di giocare lo sono diventato a sostuire l’ esonerato buzzurro, sgrammaticato del campionato CSI. In settimana avevo traslocato, il telefono domestico momentaneamente muto per conferirmi l’ incarico, quasi una tragedia trovarmi. E bene non mi sono trovato.
Il mio schema il 3-5-2 di Nevio Scala; i primi cinque minuti da favola, poi causa fiatone saltavano schemi, geometrie, diagonali… matematicamente.
Ho così declinato l’ offerta per la stagione successiva adducendo impegni di lavoro, io che non ho mai lavorato come molti degli allenatori di ora…
A me Allegri non piace tantissimo, ma sicuramente non è l’unico colpevole di queste ultime due annate. Io però aspetterei la fine della stagione e la chiusura delle questioni burocratiche/legali per decidere se continuare o meno con lui. Che senso ha parlarne ora se tra una settimana potrebbe cambiare tutto?
Parentesi manovra stipendi che non avevo seguito finora. Forse non ho capito bene, ho appena letto l’articolo di Giovanni Albanese sulla Gazzetta, ma mi sembra veramente ridicolo pensare di sanzionare quel comportamento. Magari non sarà limpidissimo, ma era un momento eccezionale, mi sembra come fare la multa all’ambulanza che passa col rosso. Che farsa.
Ha senso parlarne ora perché, come ha già spiegato Bocca, i guai di questa Juve sono ormai di lunga data e precedono le questioni burocratiche e legali, che Allegri utilizza da mesi come alibi per giustificare un fallimento che è, prima di tutto, sportivo. Quello che non ha senso, come ha fatto intendere anche Bocca, è proseguire con un allenatore che si è già ampiamente dimostrato incapace di evolvere e che non è assolutamente adatto a gestire una fase di completa ricostruzione come quella che serve alla Juve.
Giusto o sbagliato che sia, di solito nel calcio quando le cose vanno male il primo a pagare è l’allenatore. Non si capisce per quale motivo con Allegri le cose dovrebbero andare diversamente, tanto più che nel suo caso l’esonero sarebbe assolutamente giustificato. Se il problema è economico, per il contratto fuori mercato e fuori da ogni logica che ha firmato due anni fa, che gli si paghi lo stipendio e si affidi la squadra a un allenatore sconosciuto o all’autogestione. Male che vada, non vinceremo nulla come quest’anno. Dubito, invece, che potremo giocare peggio di così.
Ne ho piene le scatole di allegri ma come ha fatto notare qualcuno, non ha senso prendere altri quando si ha a libro paga già uno che ti ha ricostruito un gruppo (magari ora staranno a litigare ma é un’altra cosa), arrivato secondo in campionato e in semifinale di coppa Italia ed EL.
Meglio aspettare che passi il casino e a bocce ferme si ripulisce la squadra, si risana il bilancio e poi si vedrà…. adesso bisogna solo aspettare che passi quindi meglio tenersi Allegri.
Noto che in molti dimenticano che se siamo arrivati in semifinale di Europa League è perché abbiamo disputato il peggior girone di Champions di sempre. Non c’è nessun merito nell’essere arrivati in semifinale, battendo avversari di medio-basso rango, come lo sono molte delle squadre che competono in EL, e tanto meno nell’essere usciti in quel modo col Siviglia.
Scommetto fin da ora, che alla fine di questa ridicola giostra (tipicamente italiana), i punti di penalizzazione saranno tra i 20 e i 25. Fuori da qualsivoglia coppa. Amen.
Resta il fatto che dopo due stagioni di infimo livello, come gioco e come risultati, non c’è la minima ragionevole motivazione (a parte quella legata al mostruoso stipendio) per concedere ad Allegri un’ ulteriore chance. Mi auguro vogliano affidare la squadra a qualcun altro, non vedo alternative se lo scopo è quello di “rifondare”.
In caso di penalizzazione che ci tenga fuori dalle coppe mi aspetto un altro ricorso al collegio di garanzia del Coni, ed eventuale ricorso al Tas con sospensiva eventuale al Tar, e con il rischio concreto che la prossima stagione non parta in tempo.
Stavolta mi sa che mi diverto.
Beato te. Io francamente non ne posso più di tutta ‘sta faccenda kafkiana, non vedo l’ora che finisca la stagione, è allucinante.
A chi è questo Kafkian?
Il cuggino di Darmian.
Non era un villico.
“E’ colpevole Allegri?”.
il signor Bocca ci pone questo quesito.
Si, Signor Bocca: è colpevole “la disgrazia livornese!”
La grande fortuna di quest’uomo ( e quindi la sua spropositata sopravvalutazione), è stata quella di ereditare una barca ben abbriata, in pratica, si è accomodato ad una tavola già apparecchiata, e a quella tavola ha campato di strarendita.
Facile vincere con una macchina da guerra già ben oliata e collaudata: Tevez ( che lo appellò CAGON), Pogbà, Marchisio, Pirlo, il primo Vidal, dietro Barzagli Bonucci Chiellini e Buffon, tutti assemblati da Conte. Lui ha dovuto solo godere dei risultati,
Qualcuno aveva già seminato per lui. Facile raccogliere i frutti (scudetti e Coppa Italia).
Ma un “Cagon”, resta un Cagon!
Avete visto contro il un modestissimo Siviglia: Golletto al 72esimo e subito sulla linea di porta a difendere il miserissimo bottino.
Avete visto Guardiola: sul 3-0, con la bava alla bocca incitava i suoi a non fare prigionieri, a spolpare persino la carcassa del nemico. Così faceva anche Conte.
La disgrazia livornese oltre a non avere un gioco ( diamo palla a Cuadrado e speriamo che salti l’uomo, battiamo i calci d’angolo, tanto alla fine Bremer, Rugani, Bonucci, Gatti, Danilo, cioè i difensori segnano).
La cosa più bella che possa succedere alla mia Juve in questo momento è liberarsi della disgrazia livornese.
Zoff, Gentile, Cabrini, Furino, Morini, Scirea, Causio, Tardelli, Anastasi, Capello Bettega… così giusto per farmi male!!!
In realtà Conte, in Europa, stava seduto come uno scolaretto e faceva una brutta figura dopo l’altra. E non solo alla Juve
E basta con questa storia del cagon… non è che Tevez va preso per il vangelo, quando è arrivato alla Juve era considerato un giocatore praticamente finito, e Conte e Allegri l’hanno rigenerato.
Tevez avrebbe solo dovuto tacere.
Gli altri che citi hanno giocato anni con Allegri, con reciproca soddisfazione.
Ps: si dice miserrimo
Su Tevez hai perfettamente ragione. Deve molto alla Juve e molto ad Allegri, non che avesse la fila davanti alla porta di casa, mi pare.
La fila magari no, ma il Milan aveva provato a prenderlo, pare.
Scartato perché la figlia del boss si era invaghita di Pato, in effetti tra i due non c’era lotta.
Senza offesa ma la storia della tavola imbandita non ha semplicemente senso…allora anche l’Inter doveva vincere lo scorso scudetto con Inzaghi seduto a banchettare.
Ha vinto 5 scudetti di fila da cagon! Tevez se ne sarà fatta una ragione.
Avete voluto il calcio champagne?
Ma Sarri non andava bene ai senatori e Pirlo non andava bene a…boh non so a chi andasse bene Pirlo.
Allegri sarà uno scarso finchè vuoi ma i casini non li ha fatti certo lui. Con sta scuadra di capre è arrivato in semifinale di EL ed è secondo in campionato (e senza exploit del Napoli e penalizzazioni varie chi lo sa come andava a finire).
Mi raccomando: “l’unica cosa che conta è vincere” anche senza guardare in faccia la realtà di ciò che è la Juve oggi.
Conte è solo urla e strepiti che servono fino a un certo punto, poi ci vuole un allenatore
Chiedo scusa, ma io del leccese non ho la benché minima nostalgia. E mi pare che il tuo giudizio sul “primo” Allegri sia quantomeno ingeneroso. Giusto dargli la colpa di questo biennio mediocre, altrettanto giysto riconoscergli i meriti per il quinquennio d’oro.
Se, come sostengono i Cavalieri del Sacro Allegraal, il penalizzatore labronico si ritrova con giocatori inadeguati, io non capisco una cosa. Perché non si leva dalle scatole e va ad allenare una squadra consona al suo livello? Lui racconta di avere rifiutato il Real Madrid, quindi sicuramente ci sarà una lunga coda di top club europei che sbavano per accaparrarselo…
Allegri non mi è simpatico e nemmeno mi piace la sua filosofia di gioco, però con quello che è successo la stagione non mi pare un disastro, probabile secondo posto in campionato, anche se è vero che la concorrenza non è granchè , in E.L. eliminazione ai supplementari in semifinale col Siviglia, ma se i suoi sbagliano certe occasioni non è colpa sua, il tutto ovviamente al netto di un’eventuale penalizzazione giusta o sbagliata che sia .
Capitolo Napoli è incredibile come si cerchi di scassare subito il giocattolo, della serie lo scudetto l’abbiamo vinto per 30 anni ed oltre siamo a posto, per quello che si sente Giuntoli pare gia accasato alla Juve, evidentemente non gli piacciono le cose facili, Spalletti se ne vuole andare in quanto offeso dal modo di comunicare della società, molti giocatori sono dati in partenza, tra i big ( ad essere ottimisti ) sembrano confermati solo il capitano e Kwara , insomma cos e’ pazz , magari Dela smonta e rimonta tutto come l’anno scorso e saremo più belli e più grandi che pria , ma non è che la ciambella riesce sempre col buco .
Per finire un pensierino sullo Specialone, si pure lui non brilla per simpatia, si , si lamenta degli arbitri , lo fanno tutti ma magari lui esagera, si la Roma ancorchè incerottata ha mostrato come si gioca all’anticalcio , però mi pare che riesce a caricare molto bene i giocatori che danno veramente tutto, al contrario lo dico per l’ennesima volta di quelli della Lazio che ci fanno un piacere e sudano la maglia solo quelle rare volte che giocano la Champions, sa leggere bene le partite e azzecca sempre o quasi i cambi, e in ultimo si fà benvolere dai suoi , l’ Europa è veramente casa sua , mi viene da pensare che con lui potremmo finalmente raggiungere la semifinale di Champions o vincere l’E . L. .
Sono anni che De Laurentiis fa la stessa squadra da zona Champions, più o meno. Quest’anno vista l’assenza delle altre grandi ha vinto lo scudetto. Ciclo? Ahah, macché ciclo si ricomincia daccapo. Si smantella vendendo i pezzi grossi al triplo del loro valore e si ricompone una squadra con l’obiettivo di far un buon campionato. Tutto qui.
io credo che Allegri, pur con i numerosissimi ed evidentissimi limiti di gioco e di tattica (e forse anche di scelta di alcuni giocatori in pre-season), per i quali è stato ampiamente criticato anche e non solo per i risultati negativi, costituisca ora l’unico elemento di STABILITÀ della squadra e forse anche di una società abbastanza in balia degli eventi da almeno 4 anni. questa stabilità o continuità (forse unica qualità garantita al momento da Allegri) è secondo me la base su cui costruire o ricostruire la squadra. è poco, lo so, ma è pur sempre qualcosa… ed in questo momento forse non è poi così poco.
La teoria che andato via Allegri qualcuno faceva meglio la abbiamo gia’ sconfessata. E sicuramente in un momento con l’italia forcaiola e giocatori inallenabili e societa’ assente o arriva uno come conte e con giocatori affamati o si deve tenere duro sperando di rientrare col budget ed avere managers che san fare mercato senza portare dentro strapagati ex giocatori bizzosi o non integri. Magari fottendo qua e la sul mercato italiano giocatori determinanti indebolendo i diretti rivali che per noi non sono il real (cr7) od il city chw sono in un altra lega, ma il napoli (higuain)😁. Vedere marotta con l inter (che era nostro) cosa sta facendo. Se alzan la coppa che da otaliano mi auguro e da gobbo dovro sopportare sfotto’ fino che ne vinciamo una, cosa che dubito capiti per n anni visto il budget che abbiamo… Beh quella era ed e’ la strada. Allegri centra poco se abbiamo de sciglio strapagato…o locatelli ma non barella
Anche una zavorra è un elemento di stabilità 🙂
La zavorra livornese anche no, grazie.
Buongiorno Fabrizio
Allegri viene esonerato a zero titoli e zero moneta. Agnelli Andrea, nonostante il nome, in realtà è una faina come tutti i suoi avi. Per pagare i miei dipendenti mi devo arrangiare. Agnelli aveva trovato, nello stato, la sua banca privata. Prosciugata….via! Altrove. Comunque, nel contratto stipulato con il “trombo e basta”, c’è la clausola: zero titoli in due anni, recessione del contratto senza buonuscita. D’altronde alla Juventus non scherziamo: in ottanta anni rarissimamente non abbiamo vinto “qualcosa” in due anni e quando succede, rarissimamente, ci incazziamo. D’altronde siamo “sboroni’ e boriosi e antipatici come pochi al mondo. Ci superano solo Fazio e la Littizzetto. Fazio una colonna della Rai sta cippa: se ne era già andato ritornando solo perché cacciato dalla “Sette” giusto in tempo per mostrare lo spogliarello della Ferilli in occasione dello scudetto della Roma ma la retorica lo vuole vittima di tutte le censure del mondo. Occhio! Da perfetto sinistrorso voltagabbana segue solo i soldi. Seguite i soldi, troverete lui e l’altra. Tre con Saviano. Si è fatta una certa, concludo: come i soliti pigliatutto, la Juventus, prende il pezzo pregiato in vetrina, Giuntoli. Inutile. O cambi politica o equivale a mettere lo spinterogeno della Red Bull di Perez sulla mia Sandero. Prima accelerata e rimani fermo sul posto. Lo spinterogeno? Al bar, a tre km. Interisti Supremi Prestigiosi e Beneamati e Mai Retrocessi e in Finale Due Volte Che Manco il Real di Carletto……dove lo metto dove lo metto, culetto (uh! fa rima Carletto-culetto) stretto per il 24 p.v. mi raccomando. Per il 10 giugno seguiranno istruzioni qui sulla Pagina del Maestro Fabrizio. Intanto abbracciamoci e vogliamoci bene.
Complimenti per aver citato e messo nel mucchio pure Saviano.
Immagino quali possano essere i tuoi campioni. E non mi riferisco a quelli sportivi.
Sei il primo e unico che se la prende anche col fenomeno che ha rivoluto il miracolato livornese a ogni costo.
Lo stesso fenomeno che ha ripreso gente che era andata via.
Lo stesso fenomeno che si era svenato per prendere CR7 per poi perderlo quasi a zero.
Mi pare comunque che la clausola non ci sia quindi vi tocca tenerlo altri due anni, a prescindere dalla categoria dove giocherete.
L’allenatore di una squadra di professionisti di alto livello secondo me deve essere bravo a fare tre cose.
-Impiegare al meglio i calciatori che la società mette a disposizione
-Gestire il gruppo garantendo armonia, coesione e determinazione per tutta la stagione
-Raggiungere gli obiettivi che, di concerto con la società, si è posto.
Poi c’è il fatto che deve essere “omogeneo” alla società per la quale lavora.
Per capirci Sarri alla juve era come il cavolo a merenda, Inzaghino sempre pronto a trovare una scusa è il cacio sui maccheroni per l’Internazionale di Milano.
Sono tre cose che Allegri ha ampiamente dimostrato di saper fare.
Certamente ce ne sono altri di bravi, ma se uno ce l’hai già perché rischiare?
P.S.
“l’unica cosa che conta è vincere” alla juve vuol dire che devi giocare per vincere,sempre, fino a quando l’arbitro ha fischiato la fine, non che sei contento se ti danno uno scudetto dopo che sei arrivato terzo.
Le uniche cose che contano sono le “buone sensazioni “…
Caro FaB, a proposito di allenatori sopravvalutati, ti pregherei di inoltrare al destinatario la seguente missiva, con procedura d’urgenza per favore, ormai non c’è più molto tempo da perdere.
“Lettera aperta al signor Maurizio Sarri
Caro signore,
Le scrivo per testimoniarLe la mia profonda disapprovazione per il modo in cui Lei sta guidando la nostra squadra in questo finale di campionato. La squadra mi pare molto giù di tono sia a livello fisico sia sul piano psicologico, la “carica”, dichiarata da tutti a parole, nei fatti invece è assolutamente insufficiente per garantire il minimo risultato atteso, la qualificazione alla prossima Champions League.
Il rendimento messo in campo nelle ultime partite (Milan, Sassuolo, Inter, Lecce) è uno dei più bassi di tutta la stagione, caratterizzata invece fino a quel momento da buone prestazioni e da risultati soddisfacenti. La sfortuna ci ha anche messo lo zampino, con gli infortuni extra calcistici di Immobile e quelli in campo di Casale, Cataldi, Vecino, Zaccagni, che non hanno aiutato la squadra. Il suo continuo lamentarsi in società circa la scarsità numerica e tecnica della rosa ha fatto il resto, certo anche le continue voci di mercato in uscita e in entrata non facilitano il Suo compito, questo è assodato, però la Sua esperienza avrebbe dovuto prevederlo e Lei avrebbe potuto mettere riparo anche a questi inconvenienti.
Ma restiamo agli aspetti più squisitamente tecnici della mia valutazione, analizzando i giocatori della rosa ruolo per ruolo:
Portiere: C’è un solo titolare Provedel, confermato su tutta la linea, Maximiano è la sua riserva.
Terzini: Qui i pretendenti sono tanti, alcuni di ruolo, altri “adattati”, ma i terzini veri sono Hysaj, Patric, Pellegrini e Radu. Per Sarri Radu è ormai un ex giocatore, un valido sostegno dello spogliatoio, Patric viene impiegato solo da centrale, lo vedremo poi, Pellegrini è un acquisto invernale che abbisognava di un adeguato periodo di ambientamento, quindi il sig. Hysaj è diventato di fatto un “insostituibile”. Peccato che, nonostante la sua buona volontà, l’albanese sia scarso e, se impiegato a sx, una vera palla al piede, la garanzia rappresentata dalla lunga militanza sotto Sarri (Empoli e Napoli) non fanno di lui un giocatore migliore. A questi quattro la rosa prevede l’aggiunta dei due “quinti” dell’armata di Inzaghi, Lazzari e Marusic, che Sarri ha voluto adattare al ruolo di terzini, pur non avendone né caratteristiche tecniche né complessione fisica, Lazzari in particolare; nessuno dei due marca l’uomo, difende, copre la palla, inoltre anche Marusic a sx è sprecato. Oggi la coppia migliore è rappresentata da Patric/Marusic a dx e da Pellegrini a sx. A Luca garantisco il posto fisso, a patto che abbandoni quella ridicola pettinatura da samurai.
Stopper centrali: I titolari sono la coppia Casale a dx e Romagnoli a sx, senza dubbio alcuno. In alternativa, in loro assenza, possono giocare l’inesperto e ancora grezzo Gila o il solito Patric adattato a centrale, la seconda soluzione impiegata più spesso della prima. Anche il vecchio Radu può inoltre giocare da centrale.
“Volante”: questo è il delicato ruolo in cui giocava Lucas Leiva, e che ora è stato ereditato dal nostro Cataldi. In realtà per questa posizione è stato acquistato quest’estate il giovane brasiliano Marcos Antonio, ma presto si è capito che il ragazzo non era adatto per molti motivi a svolgere questo compito chiave nel nostro centrocampo. Ma qualcuno si è incaponito a dimostrare la bontà della scelta estiva, e ciò ha causato una serie di gravi sofferenze nella fase difensiva dell’intera squadra. Molto meglio di lui ha fatto Cataldi, talora sostituito da Vecino, una soluzione di ripiego ma comunque meno disastrosa dell’ex-Shakhtar. Io credo che il jolly laziale Patric potrebbe fare molto bene anche in questo ruolo, ce lo proverei subito.
Centrocampisti/Trequartisti: Milinkovic-Savic e Luis Alberto dovrebbero essere di gran lunga i giocatori base della Lazio, coloro che costruiscono il gioco, che raccolgono i palloni dai difensori e li trasformano in giocate utili per le tre punte. In effetti, quando i due giocatori girano al massimo, la chiave del gioco è nelle loro mani, anzi nei loro piedi, peccato che questo evento si verifichi raramente e comunque in modo saltuario ed imprevedibile. Quando è in forma il Sergente, viene a mancare l’apporto del Mago, quando il Mago è in vena di invenzioni, il Sergente risulta invece abulico ed assente. Questo dimostra che nessuno dei due, pur dotati tecnicamente, è in realtà un vero fuoriclasse, i loro difetti caratteriali sono un freno alla loro completa maturazione e ormai alla loro età i difetti acquisiti non si correggono facilmente. Se il Sergente acquisisse dal Mago la grinta e la visione di gioco e se il Mago prendesse dal Sergente le indubbie doti di maggior prestanza e resistenza fisica, entrambi i giocatori sarebbero dei “craque”, oggi purtroppo per noi non lo sono. Ma i loro attuali sostituti, il logoro Vecino, altro fedelissimo di Sarri fin dal periodo empolese, e il modesto Basic, ormai definitivamente bocciato per insufficienza totale, non possono rappresentare valide alternative nel caso di una loro assenza, al limite può avere più senso l’avanzamento nel ruolo di un Cataldi o di un Marcos Antonio.
Attaccanti Esterni: nel ruolo tradizionale di ala si alternano oggi Felipe Anderson a dx e Zaccagni a sx, ormai titolari fissi, con l’alternativa di Pedro che può operare con profitto sia a dx che a sx, con l’unico limite dovuto all’età non più verdissima. Entrambi i due esterni hanno caratteristiche tecniche molto interessanti, saltano l’uomo con discreta facilità, trovano la porta anche se non sono dei veri cannonieri, collaborano con efficacia alla manovra, anche se non sono affidabili per continuità, talora incontrano giornate poco felici, Zac vede il gioco meno del Pipe, è soggetto più di lui ad infortunarsi perché bersagliato dai falli avversari. Per entrambi esiste l’alternativa del giovane Cancellieri, impiegato da Sarri col contagocce, come se non avesse piena fiducia in lui. Inoltre sia Lazzari sia Marusic, dato il loro ruolo originario, possono essere impiegati in loro sostituzione, anche con funzioni diverse, certamente più difensive. Il baby Romero è ormai fuori dai giochi.
Centravanti: Purtroppo nella Lazio quest’anno c’è un solo giocatore nel ruolo, tutte le altre 19 squadre di Serie A hanno dai due ai quattro giocatori che si possono alternare come prima punta centrale. Da noi invece il povero Ciro Immobile non ha sostituti, ed ha dovuto giocare spesso in condizioni fisiche precarie per ovviare a questo clamoroso buco di formazione. Non mi si venga a dire che l’acquisto di Cancellieri avrebbe dovuto risolvere il problema, il ragazzo nell’Hellas ha sempre giocato sulle fasce laterali, e nemmeno il buon Sarri avrebbe potuto fare il miracolo, come non è riuscito quello di Marcos Antonio così è fallito anche l’esperimento di Cancellieri punta centrale. In assenza di Ciro, sono state adottate delle soluzioni di ripiego, prima con Pedro, poi con miglior successo con il Pipe al centro. Ma sempre di pezze a colore si è trattato. Cercasi vice-Capitano disperatamente.
Oggi nuovamente il sottoscritto si sente di proporre per le prossime tre partite la stessa formazione suggerita al Comandante prima della partita col Milan: 1 Provedel; 2 Marusic, 4 Casale, 6 Romagnoli, 3 Pellegrini; 8 Marcos Antonio, 5 Patric, 10 Luis Alberto; 7 Felipe Anderson, 9 Milinkovic-Savic, 11 Zaccagni. I vantaggi offerti da questo schieramento sono molteplici:
· a terzino dx deve giocare il meno scarso dei nostri difensori di fascia, Marusic, Lazzari out;
· a terzino sx si deve schierare finalmente titolare Luca Pellegrini, Hysay out;
· a centrale gioca Patric, il nostro jolly, per me può benissimo coprire con efficacia questo ruolo
· a centrocampo Marcantonio farà meno danni lontano dalla porta e potrà contribuire alla creazione della manovra insieme al Mago, è solo in questa posizione che può rendere al meglio
· a centravanti proverei il Sergente, levandolo dal centrocampo, dove oggi sta combinando solo pasticci, dandogli invece una chance da “falso nueve”
Naturalmente queste ultime due mosse hanno senso solo se si vuole dare ulteriore tempo di recupero al nostro capitano, altrimenti il posto ritorna di diritto a Ciro e il Sergente riprende il suo ruolo di “ardito incursore”, mentre Marcos Antonio ritorna in panca. E Pedro può sempre subentrare a dx o a sx, se i due esterni dovessero andare in sofferenza.
Caro sig. Sarri, si abbia i miei più distinti saluti ed un sincero “in bocca al lupo”
Firmato il Ghiro
Da quanto scrivi risulta evidente che la Lazio ha fatto, fino a poche partite fa, un campionato al di sopra del proprio valore, non si può chiedere di fare un campionato intero in over performance.
Hai ragione, ma si può evitare di buttare il pupo con l’acqua sporca, sarebbe un vero peccato
Aspetti Bocca. La Juventus non ha mai giocato bene? Quale? Quella di Lippi giocava benissimo. Anche quella di Platini e Tardelli che vedevo allo stadio. E quella di Conte. Pure quella di Allegri nei primi 2-3 anni con Pirlo e Tevez. Poi il motto sul vincere e’ un po’ una roba da intendere per ridere, anche a Milano i giocatori li portano in bacheca a vedere le coppe e gli dicono sei qua per vincere. La Juve societa che gioca solo per vincere e’ piu reale con Bonucci in tribuna…credo sia quello che e’ sparito.
Allegri non mi ispira in genere ma… Inutile cambiare Allegri se prima non ricambia la societa’ e ritorna una societa che fa pedalare i giocatori e guarda il bilancio e la sostanza senza comprare i finti campioni. Allegri da questa prospettiva rimane ancora uno dei pilastri…come allenatore non bene, ma come dirigente fa il suo lavoro. E’ la societa’ assente o arruffona piu che allegri. L’operazione Sarri,cr7, pirlo mister, e vari giocatori presi a cavolo senza guardare numeri e sostanza. Tutto qua. La juve furba e cinica prendeva higuain o pianic indebolendo gli altri e rinforzandosi, questa prende chiesa o kulu. Chi agisce oggi come la Juve? L’ inter di marotta…con chala, dzeko, barella ed i risultati si vedono. Allegri non e’ il problema a torino. Non e’ la soluzionebma non e’ neppure il problema. Se di maria e’ supponente o Chiesa gioca senza lucidita la colpa non e’ di allegri. Saluti.
Sette milioni a stagione per non essere il problema mi sembrano tantini pero’.
Sono d’accordo su tutto, qualche scusante ce l’ha, vedi Pogba e Chiesa, ma non sono chiaramente sufficienti a giustificare il disastro della sua gestione.
Ha ragione Unclemarvo, il non vincere l’Europa League è stato un fiasco clamoroso, umiliante, non dimentichiamoci che la Juventus Fc non vince una Coppa Europea dal 1996 – se non erro – ormai siamo sui 30 anni, ed in Italia da allora le han vinte varie volte Internazionale Fc Milano, Ac Milan, una volta Lazio e Roma, quest’anno rischia addirittura la Fiorentina.
Il problema è un contratto clamoroso, esonerarlo vorrebbe dire sborsare una quarantina di milioni – senza magheggi brucia anche all’Exor tirarli fuori – e non credo sia il periodo.
L’ideale per ripartire sarebbe la coppia Giuntoli Spalletti, le frizioni con De Laurentiis con l’allenatore toscano potrebbe essere propedeutica ad un passaggio in bianconero…
Fabrizio, credo che il pesce che non dovrebbe mai mancare in un buon cacciucco sia il polpo…
Salud.
A te grazie..
Se tra i “magheggi” intendi una eventuale accordo per una dilazione pluriennale, in teoria non sarebbe vietato e consentirebbe di spalmare il l’impatto finanziario in più esercizi. Sull’impatto economico bisognerebbe rifletterci, consci del fatto che come fa qualcosa la Juventus, automaticamente rischi l’articolo quattro.