Il giorno più buio della Juventus nella sua storia recente. Prima i dieci punti di penalizzazione inflitti dalla CAF nella terza sentenza sulla vicenda delle “plusvalenze”, poi il clamoroso ko per 4-1 a Empoli. Allegri parla di “stillicidio allucinante”, ma in realtà la Juventus ha buttato via l’ennesima occasione. La riduzione del 33% della pena rispetto alla precedente consentiva addirittura uno straordinario recupero e uno spettacolare rientro in Champion League, invece è stato un patatrac devastante. Un fallimento che si aggiunge alle eliminazioni in Champions ed Europa League. Qualunque cosa ne pensi Allegri è impensabile continuare con una Juve sempre nella stessa configurazione di quella attuale, a identica copia di se stessa. Serve una rifondazione che investa tutti i settori: i dirigenti del club, l’allenatore e la squadra. Anzi, più che una rifondazione. una rinascita…

E’ imbarazzante la protervia degli ultras dell’Inter che fanno lo sciopero del tifo nella finale di Coppa Italia con la Fiorentina perché la società non interviene per trovare i biglietti per la finale di Champions. Verrebbe da ridere a leggere l’ultimo comunicato degli ultras della curva nord, se non ci fosse da piangere. Questi pretendono la prelazione per i biglietti della finale di champions a Istanbul perché loro “hanno fatto i sacrifici”. Ritengono inaccettabile che il tifo organizzato debba mettersi in coda come “i tifosi normali”. Mi auguro che l’Inter non ceda ai ricatti di questi delinquenti che a novembre scorso con la violenza costrinsero i tifosi a sgomberare una curva nella partita con la Sampdoria a causa dell’assassinio di Boiocchi, capo ultrà con alle spalle numerose condanne per furto, sequestro di persona e traffico di stupefacenti.

Quindi stasera scopriremo se lo “spirito vitale” nerazzurro si è esaurito con il derby e relativo passaggio in finale di CL, oppure può tornare a soffiare …

Poiché ci siamo stufati tutti di parlare della Juve, in primis gli stessi tifosi juventini, qui si parlerà della Roma e di Mourinho, astenersi i non interessati.
Sono venuto in possesso, non posso ovviamente rivelare tramite quali fonti, di un documento riservato, che vi rivelero’ senza esitazioni: la lettera confidenziale inviata proprio oggi da Dan Friedkin a Ivan Zazzaroni, Direttore del Corriere dello Sport.
“Gentilissimo Direttore, leggo che Lei, in nome dei tifosi romanisti e del Sig. Mourinho, chiede a codesta Società di fare chiarezza immediata sul prossimo futuro. Ora, a prescindere dalla tempistica del tutto inopportuna in vista della finale di coppa in arrivo, io mi domando, in qualità di Presidente nonché proprietario del Club, se Lei sia tanto ottuso da non aver capito come stanno le cose o tanto spregiudicato da far finta di non averlo capito: in entrambi i casi vado a spiegarglielo io. Il Sig. José Mourinho, tecnico di grande capacità ma altrettanto grande ambizione, pretende giustamente importanti investimenti economici nel prossimo mercato calcistico; però anche i sampietrini di Piazza Venezia sanno che il grave deficit economico esistente ha obbligato la Società a sottoscrivere un accordo con la Uefa, evitando di falsificare i bilanci come altri hanno ritenuto di fare, e pertanto solo i denari di un’eventuale qualificazione alla prossima Champions potrebbero risolvere il problema. Ora, si dà il fatto che tale eventualità legata alla classifica in campionato sia di fatto irrealizzabile, e trovo poco simpatico che il tecnico si lamenti per i soli 7 milioni investiti l’anno scorso, visto che comunque Dybala, Wjinaldum e Matic li voleva e li ha avuti, e se e quanto li ho pagati saranno pure cazzi miei; anche il riferimento agli squadroni lo trovo poco pertinente, visto che hanno fallito tutte e tre le strisciate, che manco sono certe di qualificarsi, e una squadra di pipponi ha saputo approfittarne ed è attualmente seconda in classifica, e a malincuore le faccio tanto di cappello. Perciò, o si vince la coppa o fine della storia, e comunque non è detto comunque che il tecnico non decida di andarsene lo stesso, visto che l’unico allenatore della Roma che si sarebbe fatto tagliare una mano e un piede per questa Società, mi dicono i bene informati, era un certo Carletto Mazzone, ma era tanti anni fa. Per tutto quanto le ho rivelato, carissimo Direttore, la prego di tenere riservata questa mia lettera almeno fino al prossimo giovedì, e la consideri un attestato di profonda stima verso la sua persona e il giornale che lei dirige: le confido che da ragazzo mi facevo inviare periodicamente delle copie in Texas per tappezzarci i vetri della mia prima Toyota quando uscivo con le mie prime ragazze, che nostalgia!
Cordiali salutI
Dan Friedkin”

Che dire, a me sto americano silenzioso piace sempre di più.
Un saluto a tutti

Si svolgerà questa sera (ore 2:00 dalle mie parti) la finalissima di Coppa Italia tra una bella e meritevole Inter e la scroccona Fiorentina, autoinvitatasi a questo banchetto finale, come fanno i mangiapane a tradimento della peggior risma, questi sbafatori matricolati 😂😂😂

Il pericolo per la formazione nerazzurra è quello di pensare troppo alla finale di Cempions distraendosi e fornendo a questi parassiti una chance, un alibi che potrebbero cogliere al volo.
Speriamo invece che tutto ai svolga come da copione, e cioe la
maestosa marcia trionfale di una Serpe, al ritmo della Cavalcata delle Walkirie e l’umile e sommessa ritirata degli scrocconi fiorentini dietro le gonne di mamma’ ….. 😂😂😂

A domani per i commenti e le
interviste del post-partita 😄👍

Dico qualcosa a proposito del” si vabbè, però lo fanno tutti!”.

Stocaxxo!!!

Io non ho mai fatto una plusvalenza in vita mia!

E se anche l’avessi fatta non mi hanno beccato!

E comunque non sono andato a sbandierarlo in giro come se avessi vinto il campionato mondiale di “Ninja Warriors”

E soprattutto non mi sono fatto intercettare mentre cantavo al cellulare “Io ho la plusvalenza e il magistrato scemo noooooo!”

E Infine non ho fatto un lancio mediatico per una nuova Super Repubblica, con un parlamento di eletti, nel senso che non sono eletti da nessuno ma scelti dall’elite (mia), con un super regolamento giudiziario che faccio un pò come caxxo me pare e mi prendo pure un sacco di soldi alla faccia di quelli che rimangono nel vecchia simple repubblica!

Ecco perché non sono indagato

E niente, il nostro padrone di casa continua imperterrito la narrazione della Juve che addirittura è stata aiutata, le hanno fatto perfino “lo sconto”, e butta via le occasioni solo per colpa sua nonostante la magnanimità della Federazione e della UEFA.
Mi sembra la barzelletta del campo di concentramento, con il comandante che dice:
“Ebrei, oggi renderò liberi la metà di voi… Franz, la motosega!”
Che tristezza questo giornalismo, una volta ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe cercato di capire cosa stava succedendo.
Beh, uno c’era stato in effetti, si chiamava Oliviero Beha, l’hanno fatto fuori.
Fabrizio, ti capisco.

La stagione non è finita e può regalare ancora belle soddisfazioni ……la Coppa Italia alla Fiorentina e sek per del M.C. in finale di Champions……io ho buone senmsazioni…..

Premetto che non provo compassione per chi naviga nella grande ricchezza, chiunque egli sia e soprattutto nel calcio.
La mia opinione resta sempre la stessa, la farsa della penalizzazione (solo alla Juve) e dei tira e molla ha segnato il campionato secondo lo stile della Giustizia Italiana, ordinaria e sportiva.
Penso che un piccolo club che si fosse trovato nella medesima situazione avrebbe avuto scarsa considerazione dai media, non avendo milioni di tifosi con tutto ciò che gira intorno alle big per interessi economici e di sponsorizzazione.
Non ho letto e non leggerò una sola riga delle sentenze ma per curiosità chiedo agli juventini se a loro parere le dimissioni del Cda sono state causate da faide interne alla Juventus, per capriccio o perché Elkann si è reso conto che era stata intrapresa una strada pericolosa.
Perché Pantani e Maradona furono duramente colpiti ed estromessi dal mondo dello sport? Erano gli unici ad usare sostanze proibite?
Dopo Calciopoli molto è cambiato nel calcio italiano, il campo da gioco è diventato un surrogato di attività finanziarie che spesso causano debiti.
Infine, nel caso di colpevolezza della Juve ( e le altre) quale sarebbe la pena più logica da comminare?
Oppure siamo tutti innocenti e puliti?
Buona giornata.

Denver Nuggets!!!!!!

Fratelli juventini! Apolidi sparsi per il mondo! Io questa volta mi alleo all’amico cipralex: ho buone sensazioni.

OK, dobbiamo concludere il processo di fallimento tecnico e dirigenziale cominciato dal dopo-Cardiff e che ha raggiunto il culmine nelle ultime due stagioni. Inoltre, dobbiamo rassegnarci probabilmente a non giocare in Europa per un paio d’anni.

Ma da tutto quello che leggo e sento, sono abbastanza sicuro che siamo finalmente, dopo tanti anni, di fronte alla volontà di un cambiamento reale e pianificato con logica. Che stiamo finalmente ricostruendo la dirigenza e il settore tecnico con persone valide.

Ora, qualunque porcheria ci facciano, possiamo davvero ripartire. Il Penalizzatore Labronico si leverà finalmente dalle scatole, senza mai più tornare. E anche se ci vorranno vari anni per tornare a contare qualcosa sul piano internazionale, le soddisfazioni sportive in patria potrebbero arrivare prima di quanto si immagini.

One must beat one’s wings against the storm in the belief that beyond this welter the sun shines
Bisogna battere le ali contro la tempesta avendo fede che oltre questo tumulto splenda il sole.

Sono francamente così basito da certi commenti, sarà perchè nella mia vita ho fatto la fame, ho perso persone care e ho raggiunto comunque una situazione professionale che mi soddisfa. Ok Waters che si è spiegato. Scusami, se battuta sulla pera era, sportiva va bene. Tra l’altro a me I tuoi racconti culinary piacciono, penso solo a volte che c’è gente che muore di fame e sono cresciuto con un certo rispetto per il cibo e chi soffre.
Alcuni qua dicono, avete avuto la occasione, andate e vincete con l’Empoli. Mio Dio, ma di che parlate? Sembrate quei capò che dicono all’ebreo (con le dovute differenze) su dai corri ti dò 5 minuti prima di lasciare I Doberman. Certo…sono professionisti. Certo sono strapagati. Ma come fai a chiedere ad uno, Milik, squalificato per un gol annullato con un var che non vede, ad essere concentrato andando in campo con una penalizzazione detta con malignità, ripeto, MALIGNITA’, 10 minuti prima della partita? E altri che ci definiscono noi gobbi come il male assoluto? Ma come fate? A me piace lo scudetto del Napoli e lo rispetto. Ma con che coraggio Nello Mascia mi definisci delinquente, proprio tu che intitoli uno stadio ad un giocatore che A-MA-VO da gobbo, ma ha fatto un gol di mano senza mai scusarsi? Ma di che parlate, quando parlate di condotta antisportiva? Caxxo ma non potete guardare i fatti per quel che sono? Saluti

Tað er ikki rætt.
Chi indovina la traduzione (è faroese) vince un cinturino.
A parte il Conte Oliviero, arrapao meravigliao

Mah caro Eso, sapevano anche le pietre che sarebbe arrivata la penalizzazione, e anzi si parlava di -12 se non di più. La possibilità di avere il secondo posto nelle proprie mani avrebbe semmai dovuto galvanizzarli.

Io penso che sia una squadra che da parecchio non crede più al progetto sportivo e alla leadership; che era tenuta insieme quasi esclusivamente dal cerotto della lotta contro tutti (Szczesny lo ha fatto capire); e che dopo la sventola del Siviglia ha mollato del tutto.

E di farne tre a zero in 180 minuti a quelli che si giocheranno la finale di CL. Ma che cazzo c’entra?

FALLI DA DIETRO –
COMMENTI ALLA 36° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2022-23
 
“Ti amo campionato perché non sei falsato” cantavano anni fa Elio e le Storie Tese.
 
Questo che è ai titoli di coda, è probabilmente il primo campionato pulito dopo una lunga serie di campionati disonesti.
 
Ieri la Corte Federale d’Appello ha chiuso – si ritiene definitivamente – un caso farsesco tipicamente all’italiana.

Pochi minuti prima dell’inizio della partita contro l’Empoli ha sanzionato il club bianconero – per le plusvalenze degli anni precedenti – con dieci punti di penalizzazione in classifica.

Si chiude una storia di punti tolti e poi ridati che ricorda molto quel tormentone di Verdone e le gambe della sora Lella.

“E allungagli le gambe e aripiegagli le gambe. Io non ce la faccio più”.
 
Sentenza benevola e grottesca assai.  
Che, limitando a 10 punti la penalizzazione, lasciava alla Juve aperto uno spiraglio bello grosso per la qualificazione alla Champions.
In soldoni un regalino da una ottantina milioni.

Bisognava cominciare a battere l’Empoli.

Ma esiste un dio del calcio più equo dei dirigenti federali italiani.
Sul campo l’Empoli batte la Juve 4-1.

Ma non è ancora finita.
 
A fine campionato, la Juventus è nuovamente attesa nei tribunali.

Dovrà rispondere non di uno, ma di quattro distinti, colossali e già provati illeciti.

Sarà la resa dei conti definitiva.

Per una società che ha imbrogliato e inquinato il calcio in modo compulsivo e continuativo per decenni.

Si prevedono anni bui.
Si prevedono anni di ridimensionamento da brividi.

Una storia che non gioverà al calcio italiano.
Che pure sta vivendo una annata magica.

Tre italiane tre nelle tre finali di coppe europee.

La testa è lì alle finali e nessuna delle tre vince.
 
Non gli stilnovisti di Italiano, apparsi tuttavia i più svegli della terna.
Vanno in vantaggio al Filadelfia ma vengono raggiunti da un tiro sporco di Sanabria al suo dodicesimo centro.
 
Non vincono i Sangue-Oro, che pur ospitavano una Salernitana ormai salva.
 
Anzi, rischiano di perdere addirittura.
 
Mou si affida alle seconde linee che si dimostrano ingrate.
Spietato Dia in area di rigore, terzo goleador del campionato. Cui si consente di fare il bello e cattivo tempo.
 
Bisognerà ricorrere al serbo Matic al Faraone, per raddrizzare le cose.
 
Non vincono i Suninter al cospetto dei neo campioni.
Ai quali con molta finezza la loro albagia supponente nega il pasillo de honor.
 
Ma il Napoli ha voglia di fare il Napoli.
 
E quando decide cosi, si sa, non ce n’è per nessuno.
 
Erano gli unici imbattuti i Suninter contro gli azzurri.
Schiacciati anche loro.
 
Sale in cattedra Charlie Brown.
Si rivede il Kiarastella d’autunno.
 
Non ce n’è per nessuno.
 
A segno Zambo.
A segno il nostro capitano. Quanto ci mancava un capitano così.
 
Ma la passerella spetta a Gianluca Gaetano.
Enfant du pais utilizzato pochissimo.
 
Entra nel finale. Il tempo di scambiare col Cholito.
Tiro da sotto per l’esplosione del Maradona.
 
E il boato arriva fino a Cimitile.
Seimila persone in strada per festeggiare, orgogliosi del loro concittadino.

Amici, chiedo scusa, credevo di averlo postato, e invece mi era rimasto in canna. Pardon.
Il verdetto – Parte II
EMPOLI-JUVENTUS 4 – 1
La Juve “-dieci-mata” (questo recita la penalizzazione affibbiata alla Vecchia Signora) visita un Empoli ormai salvo dal rischio B, che schiera la sua migliore formazione, assente solo il baby Baldanzi al mondiale U20, Corsi e Zanetti espongono la mercanzia (Vicario, Parisi, Fazzini e Cambiaghi). Anche Allegri fa le sue scelte, rientra Alex Sandro, ancora Barbieri e Miretti in campo con il duo d’attacco Kean-Milik, in panca Di Maria e Vlahovic con Chiesa, in tribuna Danilo e Bonucci. Arbitra il pugliese Ajroldi, al VAR il romano Doveri.
A dx Gatti crossa dal fondo, si impicciano Vlahovic e Milik, para Vicario, che para ancora su botta da sx di Kostic, corner di Miretti, testa di Milik sulla traversa, poi Bremer acciacca Vicario, gol annullato alla Juve, poi arrivano due mazzate; la prima quando su cross da dx di Bandinelli respinto da C.F. la palla va a Cambiaghi sgambettato da Milik al limite, rigore che Caputo trasforma con una botta secca, 1-0. La seconda su corner da sx di Fazzini, rimesso in area da Caputo, tocca Akpa, salva C.F. e Luperto ribatte in rete, 2-0. Reazione Juve ma Bremer sbaglia da pochi passi.
Ripresa: entrano Paredes e Chiesa per Miretti e Barbieri, Akpa ruba una palla sanguinosa ad Alex Sandro e serve un confetto per il cucchiaio di Caputo abile a scavalcare C.F. per il 3-0. Tiraccio alto di Locatelli, giallo a Parisi falloso su Chiesa, giallo a Rabiot a forbice su Bandinelli, grande azione dell’Empoli, ma Fazzini cicca la conclusione. Entrano Di Maria e Kean per Milik e Locatelli, poi anche Rugani per Alex Sandro. Prova a scuotersi la Juve, gialli a Bandinelli, subito sostituito, e a Paredes, entrano Haas, Henderson e Pjaca, e finalmente passa con Chiesa che raccoglie al limite un cross da sx di Rabiot e batte di potenza sul primo palo Vicario, 3-1. Ma l’Empoli passa ancora, prima un tiro alto di Parisi, poi entrano Stojanovic e Piccoli e c’è gloria anche per lui, prima impegna C.F. in corner poi si impicciano i difensori della Juve, cazzata di Kean e il bislungone si accentra e spara una gran botta sul primo palo, infilando il gol del 4-1. Juve sotto choc, azzurri euforici per un poker insperato ma ampiamente meritato.
Ottima prova di quasi tutti i ragazzi empolesi, con punte di merito per Parisi, Luperto e il nostro Akpa, diventato un ottimo trequartista incursore (nella Lazio era impiegato da mediano di fatica), bene anche Grassi e Cambiaghi, sugli scudi il solito Ciccio Caputo, la vecchia faina immarcabile negli ultimi quindici metri, lui e il Quaglia il pallino lo infilano sempre. Per buona parte della partita sembrava una lotta primordiale tra i velociraptor in maglia azzurra che rubavano costantemente il tempo al pachidermico duo di punta bianconero e ai tre brontosauri della difesa, goffi e lenti sulle seconde palle. Si può essere giustificati solo per la brutta notizia della penalizzazione, che peraltro era attesa e comunque è migliorativa della decisione precedente, ridotta praticamente di un terzo. Ergo una sconfitta di queste proporzioni non credo sia accettabile né per i TJ, né per la squadra, e potrebbe preludere ulteriori sconvolgimenti in ambito tecnico e forse anche societario.

Anche tenendo conto della particolarità della giustizia sportiva, non credo si possa definire giustizia una pena comminata in assenza di fattispecie di reato per un reato per di più commesso necessariamente con altri. Gli errori sportivi della Juve sono enormi ed evidenti da anni ma la puzza di killeraggio è palese in troppi comportamenti degli organi che dovrebbero essere per definizione terzi. Non serve scomodare il famoso apologo: “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare”. Per capire che chi oggi sbeffeggia ed esulta può essere la vittima di domani basta che cambino le circostanze. Che ci sia premeditazione è chiaro anche dal particolare regolamento Var -arbitro con cui vengo dirette quest’anno le partite della Juve : nel dubbio contro ( si è visto anche ieri ). Naturalmente si aspetta che poi la storia ufficiale sancisca che le plusvalenze le ha fatte solo la Juve ( con se stessa, naturalmente ) così come si è praticamente sancito che Moggi ha iniziato e finito la carriera nella Juventus e che fosse l’unico a usare il telefono. Si attende solo una cosa : ci dicano quando finalmente possiamo ricominciare a giocare a calcio, ecco mettano una data precisa. Per quanto è stato perpetrato il desiderio di adire a qualche corte di giustizia vera in cui si valuti quali vulnus dei più elementari principi giuridici siano stati compiuti é enorme, non tanto come risarcimento quanto come pedagogia delle basi del diritto. Saluti

Bah, io tutto questo male nello scendere in campo poco concentrati e prendere quattro pappine dall’Empoli non ce lo vedo.
Come altri hanno avuto modo di dire, le partite non esistono nel vuoto. Il contesto intorno influisce, i milioni di euro sono una cosa così assodata che non vedo come possano essere il bastione delle proprie prestazioni (di questo, certo, se ne può parlare).
Se non sbaglio anche alla vigilia della prima penalizzazione (o subito dopo) la Juve perse o pareggiò con una piccola (Cremonese forse).
Di tutti i discorsi di campionato falsato, per me non è la penalizzazione di per sé, ma proprio i punti persi in queste due partite “a freddo”.