Attenzione, il Re è rimasto nudo. La Roma di Mourinho è triste ed enigmatica come lo spot della pesca e della bambina. E’ un crollo totale di amore, affetti. fede proprio come accade in una coppia che si separa. Dopo un diluvio di chiacchiere e di alibi – stavolta non c’è nemmeno un arbitro Taylor da sbranare immediatamente in garage – la Roma resta sola con i suoi 5 punti e un umiliante 16° posto. Invece di progredire verso lo scudetto con Dybala e Lukaku, la Roma è regredita ai limiti della zona retrocessione, tradendo tutte le speranze dei Friedkin e soprattutto dei tifosi che hanno accolto Mou come il Messia. Ora non resta che constatare che il fu Special One non sia più intoccabile, e l’ipotesi di mandarlo via tutto sommato un ritorno alla realtà dopo il grande abbaglio

La Roma di Mourinho è triste ed enigmatica come lo spot dell’Esselunga. E’ la pesca osservata con lo sguardo perduto e melanconico della bambina che rimbalza da un genitore all’altro. E’ un precipitare di rapporti, affetti, sentimenti, certezze, proprio come accade in una coppia separata, è la dimostrazione di un idillio che non c’è più, sparito dopo un fiume di chiacchiere, battaglie contro i mulini a vento e soprattutto una sequenza di risultati – l’unica cosa davvero reale e concreta –  disarmanti. Anzi, siamo precisi, addirittura umilianti i 4 gol presi dal Genoa, i 5 punti appena ottenuti in 6 partite (mai così male in avvio di campionato la Roma nell’epoca dei tre punti, mai così male Mourinho stesso), l’inquietante 16° posto in classifica ai bordi della zona retrocessione. 

  Nel momento in cui la Roma raggiunge il vertice, il climax del romanismo – 2021 arriva Mourinho, 2022 arriva Dybala, 2023 arriva Lukaku – con l’atterraggio del centravantone conteso da mezza Europa sulla folla festante a Ciampino, l’aereo pilotato dal presidente-comandante Thomas Friedkin, in persona, in quel momento stesso la Roma comincia a regredire e fare come il gambero, andare all’indietro. Invece di esplodere, implode. Invece di avvicinarsi allo scudetto, praticamente un tabù, si avvicina alla coda.

  Qui non si fanno disamine tecniche e tattiche – può esserci qualcosa che funziona nella Roma di oggi? – si constata solo come il Re sia ormai rimasto nudo, José Mourinho completamente deprivato della sua formidabile corazza, della sua esuberanza, arroganza, antipatia, della straordinaria e ossessiva capacità di ricerca di alibi e scuse. Dybala purtroppo stasera aveva una zia che non stava bene… E qui oggi, mannaggia , non c’è nemmeno un Taylor da passare subito per le armi in garage dopo la partita.
No, non ha difesa il fu Special One e ha pure smarrito, di colpo, il suo esercito di opliti del tifo che tutto finora gli avevano concesso e perdonato, un fideismo cieco nel Messia portoghese improvvisamente dissolto e mai rinato.

  Resta solo adesso arrivare all’imbarazzante nocciolo della questione, che fare di José Mourinho? Probabilmente questa storia era da chiudere nel giugno scorso dopo la finale perduta di Europa League, adesso si sfoglia la classica margherita nel più classico degli stereotipi del pallone: lo tengo, lo caccio, lo tengo, lo caccio… Magari si potrebbe anche usare, a mo’ di sfera oracolo, la pesca dello spot che sta lì sola sola soletta, mesta conseguenza di un divorzio. Che faccio, la do a papà o all’amico di mamma? L’ipotesi di un clamoroso esonero, come un violento ritorno alla realtà dopo lo straordinario fenomeno di allucinazione collettiva.

***

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SINTESI

Attenzione, il Re è rimasto nudo. La Roma di Mourinho è triste ed enigmatica come lo spot della pesca. E’ un crollo totale di amore, affetti. fede proprio come accade in una coppia che si separa.

Dopo un diluvio di chiacchiere e di alibi – stavolta non c’è nemmeno un arbitro Taylor da sbranare immediatamente in garage – la Roma resta sola con i suoi 5 punti e un umiliante 16° posto. Invece di progredire verso lo scudetto con Dybala e Lukaku, la Roma è regredita ai limiti della zona retrocessione, tradendo tutte le speranze dei Friedkin e soprattutto dei tifosi che hanno accolto Mou come il Messia. Ora non resta che constatare che il fu Special One non sia più intoccabile, e l’ipotesi di mandarlo via tutto sommato un ritorno alla realtà dopo il grande abbaglio

Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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il radarista

Ciao a tutti.

il radarista

Avevo scritto per dare un saluto agli amici del blog e al Dott. Bocca ma non trovo il mio commento. Poiché manco da qualche anno, chiedo se siano cambiate le regole.

Marco

Un bel articolo, una analisi corretta.

RM28

OT (inevitabile)
Non c’è niente da fare, ogni volta speri e ci credi, e ogni volta ti illudi, che magari hai letto male i segnali del campo, hai sottovalutato i tuoi e sopravvalutato gli avversari…
E invece il rugby non è il calcio, nel rugby non puoi parcheggiare il pullman davanti alla linea di metà sperando in un contropiede fortunato.
I buoni giocatori li abbiamo, ma semplicemente non siamo pronti (e forse non lo saremo mai) per giocare a certi livelli.
Non cito le statistiche perché fanno male, ma se dopo venti minuti hai fallito il 25% dei placcaggi e hai commesso 5 falli la partita è già segnata, sul resto meglio stendere un velo pietoso.
Spiaze per i ragassi, perché sono giovani e hanno qualità, ma non basta.
Spiace soprattutto per gli avanti, perché abbiamo sempre avuto un pacchetto di mischia di ottimo livello ma ieri sera ci hanno letteralmente macinato.
Il piano di gioco degli AB era uguale al nostro, ma loro hanno fatto TUTTO meglio di noi, molto semplice.
E a chi l’altra volta parlava di arbitraggi, di partita in controllo, di singolo episodio che cambia una partita, posso dare solo un consiglio: seguite di più il rugby, è davvero uno sport meraviglioso.
PS: comunque questi mondiali li vince la Francia

Modifica il 1 anno fa da RM28
Bombaatomica

L’istantanea scattata a Genova, a gara ormai terminata …. 😂😂😂

totti e fidanzata.jpg
Tiziano

Notevole il pupone che cita Orwell.

Modifica il 1 anno fa da Tiziano
Quattroquattronovetredue

Pensa che il telecronista ha detto che Totti era in tribuna “con moglie e figlia”: già, e i Rolex sono nascosti su Marte, dove hanno preso lui.

nirula's

Prima del fu Special One, Roma ha fatto scappare fior di allenatori: non solo Spalletti e Luis Enrique, poi vincenti con Napoli e Barcellona.
Perché Roma é un’antropologia dello spirito: un’idea festaiola e mollacciona, sciatta e decadente. Una Grande Bellezza alla Sorrentino dove un problema non si risolve con una soluzione ma con un’amatriciana.
E’ l’Italia del piagnisteo paralizzata dai suoi vizi. Un’essenza morale simboleggiata da una capitale metà museo e metà periferia sudamericana.
Ah!, @olivio quanto ci manchi.

Bel-Ami

Lei ci è nato o ci vive? Solo per curiosità.

mario rossi

L ha vista nel film di sorrentino, anzi in quelli dei vanzina perché a sorrentino non c arriva

Cuore ross/azzurro

Eppure c’è gente (solo in Italia, per la verità) che considera dibbbala un campione, addirittura decisivo, e mourinho un allenatore ancora vincente….

malandragem

figurati che c’era gente che riteneva Insigne un campione…

Cuore ross/azzurro

Insigne un campione lo è stato (chiedi a chi ne capisce di calcio) e solo all’età di 30 anni ha cominciato a non essere più decisivo. Dybala a ormai quasi 30 anni continua a rimanere l’eterna promessa irrealizzata.

malandragem

“(chiedi a chi ne capisce di calcio)”

E secondo te non si sganascia al solo sentire la domanda?

E questo “campione” per conseguire quali risultati è stato decisivo prima dei 30?

Nicola Romano

Beh ! , i piedi li ha sopra la media, non altrettanto a cape .

contro la Deficienza Naturale la stessa Intelligenza Artificiale lotta invano

Dybala un campione lo è e anche decisivo se: sta bene, non gli danno troppe responsabilità e lo si aiuta ad esserlo;
il carattere, la personalità contano moltissimo: ondepercui Rugani non ha realizzato le sue possibilità, il Chiello è andato anche oltre e Balotelli le ha sprecate;

ho sempre pensato a Dybala come ad una delle migliori ciliegine sulla torta…a patto che tu abbia la torta.

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e noi l’avevamo, purtroppo il proprietario (vabbè, gestore) del locale ha mandato via il pasticciere e si è messo lui ad impastare -cioè impastricciare;

Modifica il 1 anno fa da contro la Deficienza Naturale la stessa Intelligenza Artificiale lotta invano

si, però dobbiamo riconoscere che anni di successi possono far girare la testa a chiunque, è andata così, amen, risorgeremo.

Leo 62

Eh si perché se invece hai una trota, la ciliegina non ci sta tanto bene.

Il mattino ha loro in Bocca

eh già…

il ghiro

I Casi Nostri – Prima di San Siro
1.) L’Alessio Mascherato
La partita con il Toro è stata fatale per il nostro Romagnoli, la “zampata” di Zapata, cioè la proditoria gomitata assestata al nostro stopper dal colombiano gli ha procurato la frattura delle ossa nasali. Alessio forse non potrà schierarsi da ex contro il Milan, a meno di usare una mascherina protettiva tipo Osi. Guai peggiori sono stati evitati dal pronto tampone apprestato dai sanitari laziali, ancora un tampone dopo quelli COVID contestati a Ciro. “Però era vero!”
2.) Auguri al Mago
Miglior modo per festeggiare il compleanno il nostro Diez non lo poteva sognare, vittoria ed ennesima prova convincente, solida e tecnicamente di alto livello. Ormai le sue magie non sorprendono più, sorprendono invece i rari errori sempre causati dalla ricerca ossessiva del passaggio filtrante e dell’assist invitante per le tre punte o per il tiro da fuori dei compagni che arrivano da dietro. Luis Alberto ha preso in pugno la squadra, raccogliendo la sfida di sostituire il Sergente nel nostro centrocampo ed affiancandosi a Ciro nella caccia al pallone nella metà campo avversaria. Il Comandante può contare su di lui, il vero erede della “Brujita”, J.S. Veron. 
3.) Adesso ci siamo quasi
Finalmente anche l’immagine pubblica dei nostri beniamini sta lentamente avvicinandosi alla normalizzazione. Aveva cominciato Luca Pellegrini che, riconfermato da Sarri dopo l’apprendistato della scorsa stagione, ha deciso di sacrificare quest’estate quel toupè in stile Moira Orfei che si teneva in testa, presentandosi ad Auronzo rapato come un marine. Ha proseguito il nostro Nicolò Rovella, che dopo aver sfoggiato per mesi a Monza una coppia di anelli alle orecchie stile Lady Gaga, arrivato a Formello li ha dismessi allineandosi al nostro stile sobrio ed essenziale. Adesso ci si aspetta solo che al primo gol “valido” di Matteo Guendouzi il franco-marocchino rinunci spontaneamente alla lunga chioma riccia, consapevole che il taglio non comporterà la perdita di nemmeno un grammo della sua invidiabile energia. Forza Dalila!!
4.) Caramelle dagli sconosciuti
La Roma si schierava serena ed incosciente a Marassi, pronta ad affrontare i grifoni genoani, senza dare peso al precedente che aveva visto a Roma i rossoblù prevalere sui cuginetti in modo sorprendente ma meritato. Anche al Ferraris il Genoa ha imposto la legge del più forte, sorprendendo i lupacchiotti di Mou con una sgradita raffica di “caramelle”, ad opera degli “sconosciuti” Gudmundsson, Frendrup e soci, solo Retegui è noto ai più. Eppure Mou di caramelle dovrebbe intendersene, anche se il tipo “mou”, in francese “molle”, non è garanzia di energia e solidità per riprendere un cammino efficace sia in campionato che in Europa.
5.) A I U T O ! ! !
Il Ghiro, in occasione dell’anniversario della augusta nascita del nostro Bloooogmaster, Don Fabrizio Bocca, principe di Crespina, duca di Sassetta, marchese di ColleSalvetti, alias il GattoTardo, rivolge nuovamente la sua umile preghiera per il ripristino del collegamento tra il commento testè immesso e quelli precedenti, attualmente interrotto e risalente ad oltre due mesi fa. 
Con osservanza, si firma il Suo umilissimo servo.
Il Ghiro

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5) sì, vabbè, sarà immantinente come ridarti l’avatar;

ROS

…mou pagliaccio fortunato.

ConteOliver

e si, ci va una discreta dose di “sculata” a vincere 2 Champions, 2 EL e 1 Conference, più un numero impressionante di campionati e coppe nazionali in 4 Paesi diversi (Portogallo, Inghilterra, Italia, Spagna)…

ma vedi tu se devo difenderlo io Murigno 😆

ROS

…la conference?…e che è …ah la coppa della roma….😀. Per il resto, con quei giocatori probabilmente avrei vinto anch’io. Ottimo comunicatore, uomo intelligente, allenatore zero.

Bel-Ami

Non sono un fan di Mourinho, e ho scritto e motivato il perché, ma per asserzioni del genere ‘avrei vinto anche io’ manca la riprova.
E, soprattutto, mi limito ad arare l’orticello che conosco.

2econdo me

è il classico caso in cui le chiacchere hanno ucciso il loro stesso padre che le aveva messe al mondo per difendersi. Alla fine la realtà ha presentato il conto a Mourinho come a Conte. Chissà un allenatore serio cosa potrebbe tirare fuori dalla rosa della Roma

Modifica il 1 anno fa da 2econdo me
Leo 62

Altri infortunati…

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Conte?
perché?
ah, sì, doveva vincere la CL;

Bombaatomica

Come cosa?!!! Che leggo?!!! La romista scaja 4-1 cor Genoa?!!! Ahahahahah 😂😂😂 oddio, me sento male 😂😂😂
La moria delle vacche è passata, quella di pollastri e galline pure. Ed ora a cosa si attacca Murigno? Non lo dico altrimenti il cerbero Bocca mi banna a vita 😂😂😂

Comunque, c’è da dire che gli unici punti che ha fatto il Genoa è contro le romane. Cioè, precisiamo: LA romana (LAZIO) e LA caciottara dei monti abbruzzesi, marchiciani e del metaponto 😁

Bene cosi.

Nel frattempo, anche la viola fa 1-1 a Frosolone. Altra bella notizia 😁

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non capisco perché continui a mascherarti da ahia ahia alazzià quando la tua squadra è la malmata;
forse perché vendi i tuoi pesci marciti nel burinese?

ps
considera come avessi messo 45,7631 faccine ;-P

Mark Renton

Tolti i due attaccanti, e forse Smalling che ormai va per i 34 ed è infortunato, la squadra è modesta, da decimo posto.

L’allenatore, ormai bollito, ci sta mettendo del suo.

Domenica arriva il Frosinone dell’ex Di Francesco, se i ciociari sbancano l’olimpico e i Friedkin (che comunque hanno versato un terzo del loro patrimonio per risanare una situazione debitoria pesante) non lo cacciano, allora può essere l’anno buono per assistere a qualcosa che a Genova, sponda blucerchiata, vissero nel 2011.

Certo, almeno loro a differenza degli indebitati cronici dell’altra sponda del naviglio, ci stanno provando a risanare un club che altrove, proprio come quegli altri, avrebbe portato i libri in tribunale.

Tiziano

Il manico conta, intanto è significativo constatare che i due allenatori più (stra)pagati della serie A in un mesetto di campionato hanno incassato entrambi un sonoro 4-1 da squade con rose assai più modeste.

Modifica il 1 anno fa da Tiziano
Corum

Sono tutti stra-pagati anche quelli che allenano in B.

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sante parole, tranne me lo sono tutti;

Quattroquattronovetredue

Buongiorno Bocca, e auguri in ritardo, ma ci ha pensato Mourinho a farle il regalo e bene così. Ieri sera al 95° ho spento, ho borbottato una mezza buonanotte alla mia signora e invidiando mio figlio calcisticamente agnostico mi sono messo a letto con la monumentale biografia di Philip Roth, iniziata in estate. Intanto rimuginavo su quanto sarebbe stato più gratificante tifare una strisciata, o il Real, il Liverpool, il Bayern, o magari Lazio e Inter come fa l’amico del cacio, ma era un esercizio inutile e ho lasciato perdere; però pensavo che in quasi 68 anni ho visto in tutto due scudetti della mia squadra, e ciò nonostante continuo ad amarla e a seguirla, anche quando mi fa incazzare. Di quello che ho visto ieri sera non mi sarebbe andato di parlare, ma visto il suo thread e considerate le gesta dell’attuale premier, come dice costei “io ce metto la faccia”. Perché poi? Solo qualche considerazione sparsa:
Pellegrini a volte è un buon calciatore, non è e non sarà mai un campione, Totti non è clonabile.
La difesa è modesta e poco coperta dal centrocampo, se poi mancano contemporaneamente Smalling e Llorente diventa un colabrodo.
Va bene rischiare il tutto per tutto nel finale, ma inserire il Faraone a fare il terzino sinistro con la difesa a 4 è un suicidio calcistico, c’è mancato poco che arrivasse pure il quinto gol.
Peggio di così è difficile che si possa fare, toccato il fondo tocca risalire, almeno il tempo c’è.
Licenziare oggi Mourinho non mi sembra che sarebbe una grande idea, ma sicuramente molti qui dentro avranno la soluzione migliore del problema; se però qualcuno nomina De Rossi saluto tutti e mi iscrivo a un blog di cucina, o simili.
Oggi è il mio onomastico e il compleanno della mia signora, perciò vojo magna’ e beve senza sta’ a penza’ a ‘sta brutta cosa, so che ce la posso fare, almeno fino a domani.
Saluti

Nicola Romano

Direi che a queste latitudini, dovremmo essere vaccinati alle sconfitte, a me poi napolaziale una non bastava .

il ghiro

Auguri, numeretto. Non ti buttare troppo giù, non ne vale la pena. Te lo dice un esperto di partite di B al Flaminio. Un abbraccio.

Bel-Ami

Auguri doppi. Ringrazio il mio karma per avere evitato da sempre l’infame DAZN. Mi sono risparmiato la visione, nel ricordo di quell’altro Genoa-Roma (1983), per il quale in molti si fu “Testimoni di GeNova”.
Spero solo che il mio paragone con HH fine ’60 sia erroneo.
Invidio JM, che dinanzi ad una batosta rispoinde che LUi (non la Roma, LUI) ha disputato due finali in due anni.

Quattroquattronovetredue

Una confidenza: durante quella partita ero occupato con la ragazza di allora nella casa del mare, con le orecchie tese per sentire eventuali grida da lontano, gioia e sofferenza nello stesso tempo. Solo dopo alcune ore la radio mi disse che la Roma era Campione d’Italia dopo 40 anni. Tutto ciò un millennio fa.

Bel-Ami

Se non l’hai già fatto, leggi “La gioia fa parecchio rumore”, di Sandro Bonvissuto, scrittocameriere romano e romanista.

Quattroquattronovetredue

Già fatto a suo tempo, bello davvero e anche molto divertente. Grazie comunque, e siamo (esortativo) ottimisti.

Vipe

Il corner del Pinot. ( aspettando la settima giornata )

Il Sassuolo ha compattato la vetta della classifica. C’è ressa in alto come alla battuta dei corner. Tal confusione alimenta i ricordi.
Quella volta che a Padova, Basilica di Sant’ Antonio, primi anni ‘50 giunsero in gita botta di vita i fedeli del mio paesello della bassa; anche i giovani calciatori campioni in divenire delle serie minori.
C’ era anche il Pinot ( Giuseppe ) noto anticlericale come una volta si poteva esserlo che guadagnò lo spazio nel corridoio tra la moltitudine di fedeli dirette alla Sacra Mensa.
Il Pinot ovviamente non si era confessato.
Redarguito dai baciapile dell’ epoca ( mai estinti, ora più che mai e solo in pubblico) si giustificò:
Un’ occasione così quando mi capita ? Le mani giunte, le braccia larghe, i gomiti belli protesi un colpo qui, uno là a procedere altezza tette…
Come alla battuta del corner tra maschiacci.

Il mio rosso di vergogna per l’ altro thread, dopo il 4 – 1 a Genova sancisce l’ attualità.
Della Roma Mou ( il ) Passato.

malandragem

Roma alla Mou, si scioglie come una caramella.

Bel-Ami

Icastica, direi.

inox

Buongiorno Fabrizio

Quelli della “Esseeeeeeeeeee” sono delle volpi tuttavia, una volta che vediamo una famiglia uono donna bimba a pezzi nella famiglia in pezzi, viene innestato un corto circuito un tempo impensabile. La storia narrata è come una anomalia, una sfortuna. La normalità? Famiglie con uomo+uomo, donna+donna + prole aquistata magari in California al compro due pago uno con garanzia illkimitata di felicità. Come se non bastasse ci si mette anche il “Vate” oggi, water. La Roma non fa tre passaggi di fila solo lancioni da area a area. Fa schifo. Per noi Mourinho resta Mourinho comunque oggi è bollito. Via Mourinho dentro Antonio Conte subito. La Fiorentina gioca bene purtroppo queste regole strampalate prevedono due tempi da 45 minuti cadauno. Il primo tempo poteva benissimo finire tre a zero per la Viola. Il secondo meritava di perdere. Bene il Frosinone. Il prossimo turno, in scena all’Olimpico, Di Francesco tirerà una riga invalicabile fra la Roma e Mourinho. E sarà bello anche per Di Francesco. Al tempo, la sua Roma, due categorie superiori a questa. E tutto torna.

Leo 62

Alla Roma non sta succedendo nulla che non fosse ampiamente prevedibile da quando il portoghese è arrivato. Ha preso un allenatore che non aveva più mercato strapagandolo, e poi prende o giocatori a parametro zero, o giocatori in prestito con problemi fisici vari, o giocatori che non hanno più mercato dandogli lo stipendio che chiedono e che altri non danno. Di fatto la Roma è costruita proprio secondo la logica del danno.
Lo spot Esselunga poi ci sta benissimo, nel senso che si tratta di una squadra costruita al supermercato e pure male… qualche nome di marca, ma togliendo il 50% di sconto perché è in scadenza per pagarlo intero in cassa.
Certo qualche risultato in Europa è arrivato, nel Discount della Conference League, e nella EL che è un discreto centro commerciale, che serve a JM per garantirsi comunque una vetrina, mentre al Campionato rimangono i sesti, settimi posti.
Per fortuna della Roma questo è l’ultimo anno del portoghese, ma come tutti gli ultimi anni potrebbe essere complicato.

commentanonimo

Da sportivo e gobbo dico che queste sconfitte a sorpresa con Davide che batte Golia sono il fascino del calcio…soprattutto quando capitano alla Germania, all’Inghilterra, alla Roma di Mou, al Liverpool…😀😀

contro la Deficienza Naturale la stessa Intelligenza Artificiale lotta invano

vero, quanto ho goduto per l’europeo alla Danimarca e alla Grecia;
ma credo sia un riflesso automatico tifare per la sfavorita quando non c’è in ballo la propria squadra;

alberto_ol

“centravantone conteso da mezza Europa”

Mica tanto conteso.
Come Dybala, Lukaku è finito alla Roma perché nessuno lo voleva, almeno a quei prezzi.

Antonio Trilussa

Non sono del tutto d’accordo con l’analisi del capo. Trovo anche io che Mourinho non sia particolarmente forte nello schierare le squadre in campo, certamente ha carisma ed è un gran motivatore, ma per vincere necessita di uomini più buoni ed in forma. Altrimenti a lungo andare tutto questo sfoggio di personalità risulta un po’ trito ed inutile.
La Roma continua a comprare giocatori che generano grandi attese nel tifo, ma spesso poi sono inutilizzabili o indesiderati dal mister.
Insomma un corto circuito pallonaro che non porta da nessuna parte.

Marte969

Scusate se Gudmundsson è un fenomeno!
Forza Grifo!!!

Xavier

Molto forte davvero, lo avevo già visto e presagivo che avrebbe sconquassato le troppo compassate fila romaniste. Un acquisto azzeccatissimo.

il ghiro

Chissà se è parente dell’omonimo Albert Gudmundsson, un bisteccone un po’ fragilino che vidi giocare io nel 1948 nel Milan con Gunnar Nordhal e Paddy Sloan, non era male neppure quello, ma non fece sfracelli.

Mbala Mbuta Biscotte

Bisnipote si dice?

Gudmundsson-bisnonno-e-pronipote-scaled.jpg
Marte969

Buongiorno Ghiro,
dovrebbe essere il nonno o il bisnonno
Un saluto

Xavier

Un suo Nonno giocò effettivamente nel Milan in quegli anni, ma col cognome, mi pare, di Sigundur, mentre anche io avevo notato l’omonimia che hai menzionato.

Tiziano

Non so se è peggio per gli amici romanisti la serataccia calcistica appena vissuta o il paragone a questo spot zeppo di buonismo veltroniano in salsa family day.

Modifica il 1 anno fa da Tiziano
unclemarvo

Ciao Tiziano.
Lo spot invece è fenomenale. Il problema è che ne parliamo come se l’avesse commissionato il governo, il sindaco o qualsiasi altro organo ufficiale. E invece l’ha commissionato l’S-lunga che l’ultima volta che ho guardato era un’impresa privata che deve riuscire a vendere i suoi prodotti. Facendo pubblicità che buchi.
“Venite da me, anche per una pesca, anche per un chiodo. Ogni spesa è importante!” E poi se faccio uno spot di questo genere vedrai come se ne parlerà a giornate intere. Grande mossa di marketing di un gruppo di supermercati che ricordiamolo praticamente non esiste (tolta Roma) a sud di Livorno, un po’ come i fratelli di Italia insomma.

Kit Carson but can change if unappropriate

si fenomenale per un paese che è cresciuto a pane e edmondo de amicis, il grigiore davvero.

Tiziano

Ciao Uncle, da ex studente di grafica progettuale non discuto affatto l’efficacia commerciale (è sotto l’occhio di tutti che è stato fatto un ottimo lavoro, a partire dal claim) ma le idee che passano nel filtraggio buonista (quello vero, non quello che agitano a capocchia le destre fasciste e incattivite stile Libero e il Giornale) della bella novella popolare.
Gli stereotipi e i simboli banalizzanti della rappresentazione (divorzio=cattivi genitori, il contesto agiato in cui i personaggi si muovono che in questo momento è appannagio di pochi Cristi in questo paese, il perenne senso di colpa che deve gravare sulle relazioni affettive) vanno comunque a formare l’opinione pubblica e lo testimonia proprio il successo che ha avuto.
E non è un caso che sulle testate che ho citato è piaciuto tantissimo (nonostante paradossalmente usi codici propri dell’ideale narrativo veltroniano, quello di roba del tipo “i bambinin sanno”) e lo hanno addirittura usato come argomento politico da anteporre contro le “sinistre” che non amano la famiglia (sic).

Ermenegildo Segna

Esattamente, hai centrato il punto.

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