A Messi l’ottavo Pallone d’Oro della sua carriera. E’ talmente il più grande che ha reso monotono e forse anche un po’ meno prestigioso il più importante premio del football. E non è nemmeno detto che sia l’ultimo…
Siamo a otto. E chissà se sarà davvero l’ultimo Pallone d’Oro per Messi, che ha 36 anni e ancora nessuna dichiarata intenzione di smettere. Di certo non ci sono Mondiali alle
C ‘è solo l’Inter, o meglio solo un gol dell’Inter. A San Siro nessuno si è accorto del ritorno di Mourinho e di Lukaku il traditore. I fischi “nature” hanno coperto i fischietti, ma Lukaku è stato annullato dalla stessa Roma che ha fatto catenaccio e null’altro. In compenso l’Inter ha scoperto che Lukaku non lo ha mai perso: è Marcus Thuram, che lo ha brillantemente sostituito senza alcun rimpianto. Molto frizzante il pareggio tra Napoli e Milan, dove dal processo di Garcia si è passati al processo a Pioli, apertamente contestato da Leao e Giroud dopo le loro sostituzioni. Insomma nel Milan c’è qualche veleno interno che comincia ad emergere. E così il primato della Juventus in testa alla classifica è durato appena una notte, tutto sommato ancora l’anti-Inter più ipotizzabile.
Inter – Roma 1-0 Pur avendolo perduto l’Inter un Lukaku ce l’ha sempre. Marcus Thuram lo ha sostituito più soddisfacentemente se non proprio nel ruolo, almeno nel compit
Da Andrea Agnelli a John Elkann la Juve s’è fatta buddhista
Una Juve buddhista. Armistizio e deposizione completa delle armi, fine a 17 anni di viscerali e velleitarie battaglie legali e mediatiche. A prescindere dalle furiose esibizioni ab
Champions League, mamma che sberle: c’è chi c’ha Mbappè e c’è chi c’ha Leao…
C’è chi c’ha Mbappé e c’è chi c’ha Leao. Che i campioni facciano la differenza è un concetto tanto banale, quando volatile. Nel senso che facciamo finta di scordarcelo
Basta parlare solo dei miliardi di euro che Dazn e Sky dovranno versare ai club di Serie A in virtù del nuovo accordo. Perché nessuno parla del calcio tv visto dalla parte del “suddito telespettatore”? Esiste un popolo del calcio tv, ma vengono rispettati i suoi diritti? E fino a che punto può essere spremuto? In sostanza, non è che De Laurentiis avesse così torto…
Scusate, ci siamo persi il telespettatore. E’ molto indicativo dell’andamento di questi tempi come la vicenda dei diritti del calcio chiusa con un accordo tra Lega di A, Dazn
Ammazza che fregatura che è stata la strombazzatissima Milan-Juventus, presentata per due settimane intere come storico supermatch, Salernitana-Cagliari 2-2 è stata molto più divertente. La partita è stata decisa da un tiro deviato di Locatelli con cui la Juventus è riuscita a prevalere contro un Milan ridotto in dieci per l’espulsione di Thiaw. Insomma un pianto. La cosa più divertente è stato il solito spogliarello dell’ Allegri furioso che si è tolto giacca e cravatta: ormai, da questo punto di vista, Allegri ruba la scena pure a Mourinho. Intanto c’è l’Inter in testa, ma il campionato non ha ancora un padrone. Come col Napoli lo scorso anno, quando là in alto c’era sicuramente più allegria.
Smesso Dazn di balbettare la sua solita diretta, andiamo dritti al cuore di Milan-Juventus 0-1, gol di Locatelli. 1 – Ringrazia molto l’Inter, che resta sola in testa alla
L’Inter vuole a tutti i costi lo scudetto da Inzaghi e per questo lo scarica addosso alla Juventus
Lo scaricabarile. L’Inter sente più pressione delle altre in fatto di scudetto, probabilmente perché è la squadra più forte e attrezzata, perché il gioco delle parti le impo
Il populista Salvini spara a zero sulla Federcalcio e sul presidente Gravina come rappresentante massimo dell’intero movimento. La strategia di Salvini è semplice, cavalcare l’onda. Il problema è che Matteo gioca facilmente in contropiede su un campo che gli altri gli lasciano incredibilmente libero e non occupano anche per opportunità politica. Ma se ti fai eliminare dal Mondiale per la seconda volta consecutiva, se il calcio italiano ormai è una voragine di conti in rosso, se le plusvalenze sono un gioco delle tre carte che la giustizia sportiva aveva archiviato, se un ct ti pianta così su due piedi senza nemmeno avvertirti, se nemmeno delle scommesse in cui sono coinvolti importanti giocatori dalle parti della Federcalcio non sapevano niente, se per organizzare un Europeo devi dividerlo a metà con la Turchia perché sugli stadi siamo a punto a capo, se l’organizzazione dei campionati è sempre la stessa e non hai diminuito il numero dei club di uno solo, se nel calcio si parla solo dei “soldi dei diritti tv” e mai dei “diritti degli utenti”, non c’è trionfo di Wembley che ti salvi (l’ultima volta ce le hanno date…) è evidente che il problema del presidente della Figc esiste. Il problema è lasciare che a sottolineare il problema ci sia il furbo populista Salvini. Certo poi qui sono tutti Gattopardi, tutto cambia perché nulla cambi. Comunque tranquilli, tanto Gravina, classica espressione del sistema calcio come tanti altri in passato, sarà sostituito, come in garanzia, da uno identico. Nemmeno ce ne accorgeremo…
Matteo Salvini non è un politico tradizionale, è un furbo di tre cotte e un formidabile, scafatissimo populista. Dalle tasse (mai diminuite), alle pensioni e all’età pensionab
Maledetto zapping, la Nazionale le prende seriamente a Wembley dall’Inghilterra, sottolineando una volta di più la differenza che c’è tra il nostro calcio e quello loro. L’Inghilterra ha Bellingham, noi corriamo appresso a Corona. In sintesi sulla Rai va in onda una serata di grandissime “sòle”…
Passare da Bellingham a Corona rovina veramente la serata. Avevo fiducia nella Nazionale, in Spalletti e contavo molto sul Santo Patrono di Wembley che ci è molto amico. Tolto il