Perché si continua ancora a discutere, ostinatamente, del gioco della Juve? Di quanto sia non solo poco spettacolare, ma anche insufficiente a garantire una Juventus all’altezza della situazione? Al di là di Allegri, la questione è vecchia di decenni, nemmeno la Juventus di Trapattoni e Platini appagava esteticamente i suoi tifosi. Il problema è che continuiamo a chiedere ad Allegri qualcosa che non può e nemmeno vuol dare, alla Juve non si chiede la bellezza, si chiede la solidità, la grande capacità difensiva, e la caparbietà nel voler conquistare il risultato. Insomma sarebbe anche ora di farsene una ragione e non ripetere sempre a pappagallo la stessa discussione.
Improvvisamente si (ri)scopre che la Juventus gioca male. Probabilmente non ha mai smesso, il problema è che consideriamo tendenza brevissimi episodi, che infilati e giudicati nel lungo periodo perdono di qualsiasi significato. Dunque la domanda è: di cosa stiamo discutendo? E soprattutto perché?
In assoluto le discussioni sull’estetica della Juve sono quanto di più antico esista nel calcio. Se ne parlava perfino ai tempi di Trapattoni, quando il cuore della squadra era Platini, il massimo del piacere e dell’eleganza, la quintessenza del calcio. Sono discussioni puramente scolastiche e teoriche, dove al massimo si esercita l’arte della retorica. Di solito lo schema è questo. Accusa: la Juve gioca male, dunque non vince. La difesa (Allegri): chi vuole divertirsi vada al cinema. Via al dibattito. Conclusione: è 0-0, ognuno resta dell’idea sua.
Non che voglia difendere Allegri, non ci penso proprio, mi meraviglia però di come si sia convinti di poterlo ancora convincere e obbligare a giocare e interpretare un altro calcio, da lui molto lontano e in antitesi ormai alle sue stesse idee. E’ anche una questione di ripicca e di dispetti. “Estetica zero” dovrebbe essere ormai un dato di fatto, un carattere distintivo addirittura: della Juve conta la solidità difensiva, la rudezza, la resistenza, la caparbietà nell’inseguire il risultato. Non altro.
Detto che il calcio di Allegri non sempre è stato questo e che ha anche goduto di una primavera di rinascita e addirittura di calcio spettacolo nella sua prima fase bianconera, ma senza mai fare tendenza e comunque senza mitigare l’asprezza di base, non ha senso chiedere a lui quello che lui non ha e non può dare. Dirò di più, addirittura non vuol dare, per convinzione e per opposizione testarda verso un intero mondo che gli chiede il contrario di quel che lui è. Se hai Allegri non dico che dovresti rassegnarti, però non ti ostinare a ordinare un foie gras in un ristorante che non lo ha proprio sul menù. Questo è l’ottavo campionato di Allegri nella Juve, tutto quanto avvenuto, compreso lo stile di gioco, è ormai storicizzato, scolpito nella pietra.
La Juve ormai non ha più nemmeno i giocatori per fare spettacolo e giocare un calcio che appaghi comunque il senso estetico dei tifosi, se mai lo abbiano, quando non possono essere accontentati con una vittoria, magari per 1-0. C’è Chiesa, un po’ Vlahovic, ci aggiungerei forse Rabiot, ma non altri. E’ da tempo che la Juve non viene nemmeno costruita per appagare l’occhio. Direi forse dai tempi di Pirlo, almeno. Nel momento in cui la si butta dentro il compito è di fatto concluso, non ci sono abbellimenti, ghirigori, ricerche superflue di bellezza, il compito è consegnato al maestro che questo chiede. Molte fughe nel campo opposto – da Maifredi a Sarri – sono storicamente finite male, fallite. E’ come voler oltrepassare le Colonne d’Ercole senza avere alcuna attrazione né coraggio per navigare in quei mari sconosciuti. Insomma fatevene una ragione. Posto che del capitolo “Il senso estetico della Juventus” freghi ancora qualcosa a qualcuno.
***
Ciao a tutti, invito caldamente ognuno a iscriversi ai canai social di Bloooog! e ai miei personali, così da facilitare i contatti interpersonali e poter anche guardate video, ascoltare audio, leggere notizie e commenti, poter meglio parlare anche di altri temi nel nostro Bar Sport.
Un caro saluto Fabrizio Bocca
SOCIAL BLOOOOG!
https://www.facebook.com/www.bloooog.it
https://www.facebook.com/fabrizio.bocca.33
https://www.instagram.com/bloooog_barsport/
https://www.instagram.com/f.bocca/
https://twitter.com/fabriziobocca1
CANALE YOUTUBE/ FABRIZIO BOCCA
https://www.youtube.com/channel/UCOIa8A0H4LBfnkYyzQuZsHw
BLOOOOG! IL PODCAST SU SPREAKER
***
SINTESI
Perché si continua ancora a discutere, ostinatamente, del gioco della Juve? Di quanto sia non solo poco spettacolare, ma anche insufficiente a garantire una Juventus all’altezza della situazione? Al di là di Allegri, la questione è vecchia di decenni, nemmeno la Juventus di Trapattoni e Platini appagava esteticamente i suoi tifosi.
Il problema è che continuiamo a chiedere ad Allegri qualcosa che non può e nemmeno vuol dare, alla Juve non si chiede la bellezza, si chiede la solidità, la grande capacità difensiva, e la caparbietà nel voler conquistare il risultato. Insomma sarebbe anche ora di farsene una ragione e non ripetere sempre a pappagallo la stessa discussione.
Caro Bocca bella trappola nostalgica quella sua, e noi, che nostalgici lo siamo, ci cadiamo dentro volentieri.
Vede, tifavo Juventus quando in porta c’era Carmigniani (manco Zoff), vi erano ancora i mediani a sostegno e quelli incontristi.
Il mio capitano era Salvadore ed il povero Petruzzo era il centravanti.
Questo per dirle che qualche Juve anch’io l’ho vista giocare.
A parte l’oscurantismo de periodo Marchesi-Maifredi-De Neri, la Juve ci ha sempre deliziato col bel gioco, anche quando col Trap appariva sparagnino.
Perchè vede, con Tardelli, Cabrini, Gentile Bettega Scirea Rossi, il gioco può solo essere bello.
Ora no, ora sulla Juve si è abbattuta la disgrazia dell’Horto muso.
Nella risposta di Arrivabene al tifoso che chiedeva di mandare via il livornese tutta l’essenza del non gioco: “lo paghi tu il prossimo!”
Quindi signor Bocca la diffido a dire che col Trap non c’era gioco.
Preciso a te, quello che voglio dire a tutti circa il periodo trapattoniano della Juve di Platini & C. Il gioco o meglio la “bellezza del gioco” è un fattore assolutamente soggettivo, anche se non totalmente visto che non abbiamo una definizione di “squadra che gioca bene”. E’ un po’ come i film al cinema, ci sono molti che sostengono che “Via col vento”, “Viale del Tramonto” e “Otto e mezzo” non sono affatto dei bei film ma delle gran rotture di scatole. Invece i risultati, le vittorie e le sconfitte sono qualcosa di assolutamente certo, misurabile, analizzabile. Ti puoi immaginare dunque quale immane polverone potessero scatenare le accuse a Trapattoni di gioco antico, catenacciaro e assai poco spettacolare. Tra i principali sostenitori dell’opposizione c’era ovviamente Arrigo Sacchi, che addirittura fondò un partito ugualmente forte e contrario. Questo per dirti che la sola elencazione di campioni non è sufficiente a ottenere la patente di “bel gioco”. Per contro, se ti può interessare, Van Basten ha sostenuto più volte che Sacchi non abbia inventato nulla, che il merito delle vittorie fosse dei tanti campioni che c’erano in squadra e non suo, e che fosse molto più dedito alla cura del gioco difensivo che di quello offensivo. Come vedi dunque la storia fa molti giri su stessa, e comunque lascia molte questioni irrisolte. Un caro saluto FaB
gradevolissima puntualizzazione la sua.
GRANDE GIANNINO
e domani daje con Medvedev, è ora di sfatare questo tabù, ti concediamo solo Djokovic come invincibile (per adesso)
Bocca a me pare lei stia raschiando il fondo del barile.
Juve e Inter hanno spesso giocato male, sia quando vincevano che quando perdevano. Non sempre ma spesso.
L’unica squadra che ha coniugato storicamente successi internazionali e calcio spettacolare è stato il milan che io ricordi. Non con Capello ma con Sacchi Rocco e Ancelotti sì.
Che poi chissenefrega a dire il vero, contano i tituli non gli applausi
Indovina indovinello; “Chi era la squadra caratterizzatasi per solidità difensiva – sovente assimilata al catenaccio – e veloci ripartenze in contropiede?”.
Interrogare gli anni ’60, prego…
OT TENNIS
La semifinale di tokio è in registrazione e non volevo in alcun modo sapere il risultato prima di stasera. Purtroppo mi è arrivato un WhatsApp entusiasta di un amico del circolo dove l’hanno vista assieme.
Sinner da lunedì è già 4 del mondo e pare che ka vittoria di oggi su Alcaraz sia anche abbastanza netta.
In finale attende la bestia nera (0-7 ) Medvedev, pronostico chiuso salvo sorprese. Non mi resta che godermi la partita stasera.
Alcaraz resta x ora superiore in tanti aspetti, aveva scherzato Musetti e Ruud con una facilità disarmante. Ma Sinner c’è ci mette lavoro e testa, ed è il candidato numero 1 per dare filo da torcere allo spagnolo nel prossimo lustro. Poi finché ne avrà voglia, Nole rules.
😉
Ciao Paolo, Alcaraz è per adesso più vincente, ma credo che sia perché è più precoce di Jannik, che invece ha più tempo davanti a sé. Sicuramente il nostro è l’unico che ha battuto Alcaraz quattro volte, e sta costantemente migliorando. Penso che gli rimarranno comunque davanti Nole e Medvedev per testa e dimensione spropositata il primo, per tipo di gioco il secondo ( Sinner soffre Medvedev che soffre Alcaraz che soffre Sinner… ). Quindi direi che il Numero 4 di Sinner sia assolutamente reale, che oramai sia superiore a Rune, Tsitsipas, Zverev e gli altri e che quando si ritirerà Nole e considerando le discontinuità in certe fasi del russo e dello spagnolo, possa mirare anche al Numero UNO.
OT Tennis
Strepitosa prestazione di Jannik Sinner che distrugge letteralmente Carlos Alcaraz a Pechino e vola in Finale dell’ATP 500 dove troverà Medvedev.
Per la prima volta dai tempi di Panatta un tennista italiano tocca la quarta posizione del ranking, che al momento attuale fotografa perfettamente il livello di Sinner, che entra quindi nella top five, come ci aspettava da lui ad inizio stagione. Per adesso un 2023 strepitoso, condito anche dal suo primo 1000, che fa giustizia delle boiate lette spesso su di lui, anche qui sopra, e chissenefrega se non ha fatto la Coppa Davis.
A questo aggiungiamo che non è attualmente nella sua migliore forma, ma sicuramente dopo quella di Nole ha la migliore risposta del circuito.
partita mostruosa, anche da parte Alcaraz, finché il risultato è stato in bilico.
ci sono stati scambi davvero impressionanti e penso che il pubblico cinese si sia goduto un bellissimo spettacolo fino ai primi 3-4 game del secondo set
poi Alcaraz mi è sembrato uscire mentalmente dalla partita
come disse qualcuno più competente del sottoscritto, questi due – una volta andato in pensione Djoko – saranno la nuova “rivalità” del circuito per i successivi 10 anni
Quanto alla finale, vedo – purtroppo – un pronostico chiuso: Sinner soffre Medvedev proprio come Alcaraz soffre Sinner
Mr. Bocca, come certamente saprà, nella mente di qualunque tifoso, quando si tratta delle attese inerenti la propria squadra, non trova spazio alcun sentimento che assomigli ad un rassegnato amore.
Quello è semmai il brodino tiepido destinato al quotidiano.
Le passioni calcistiche vivono in una sorta di Iperuranio, dove il compromesso non sarà mai giudicato idoneo.
In tal senso, gli juventini non fanno certo eccezione.
Soprattutto in considerazione dell’ingombrante eredità di stile affidata ai posteri dall’icona juventina per eccellenza: l’Avvocato.
Il quale, da utente privilegiato, aveva sviluppato un palato calcistico molto fino.
La soddisfazione della sua idea di “décor”, credo la considerasse una parte essenziale del proprio divertimento.
Sul Tubo, mi sono goduto alcune interviste post partita che, nei toni e nei contenuti, traspiravano il più puro bon ton sabaudo, detto senza alcuna ironia.
Riassumendo: il gioco della Juventus sarà sempre osservato con una plusvalenza di attenzione, rispetto alle altre squadre di prima e seconda fascia, perché sono soprattutto gli stessi juventini ad esercitarla.
Agli altri frega poco se gioca malino, anzi.
… e comunque, “tifo” deriva dal greco Typhos, che significa “superbia”.
In questo caso però potrebbe valere, e forse dovrebbe, un’accezione più moderata, direi che “eccesso di orgoglio” potrebbe essere più rispondente.
Perché no?! La massa umana che partecipa al rito è tale da poter certamente influire sul linguaggio.
(In fondo è quello che succede nella fisica quantistica, dove il funzionamento dell’infinitamente piccolo non trova adeguata corrispondenza nelle leggi della fisica classica, ragion per cui si sono create leggi adeguate.
Siccome funzionano, sono alla base di strumenti che fanno parte del nostro quotidiano.
Il calcio è l’infinitamente grande. Non è giudicabile con il Sistema Metrico Razionale).
Buona giornata.
Sei sempre di un altro livello caro Shnirele… l’accenno alla fisica quantistica vola molto alto, ma il problema è che non so qui dentro quanti possano segurti… alcuni si, ma temo che altri possano trovare nel tuo discorso un attentato alla virtù del calcolo ( non renale…).
… ma no Leo, non è necessario conoscere le interazioni che configurano l’equazione di Schrödinger, o scalare le alte vette del pensiero matematico, basta accettare il principio che la fisica quantistica fa riferimento ad un “principio d’indeterminazione”.
Il quale apre su affascinanti scenari inerenti la natura della “materia” e sul comportamento della medesima. Assolutamente astratti, allo stesso tempo concreti.
Sostanzialmente, nell’infinitamente piccolo la materia cessa di dare retta a Newton, quindi, in un determinato momento può manifestarsi contemporaneamente in un determinato spazio, ma anche in un altro.
È quel “contemporaneamente” che spariglia le carte, anzi fa proprio sparire il classico mazzo newtoniano.
Per il piacere di giochicchiare con i quanti possiamo arrivare a dire che fra la meccanica quantistica ed il calcio esistono vere e proprie analogie.
Ad ogni partita, un rigore può essere un “rigore conclamato”, ma allo tempo stesso un “fallo a favore”.
Una palla può scavalcare la “linea di fondo” e contemporaneamente essere “ben al di qua”.
Esasperando i toni… un giocatore potrebbe subentrare a metà partita sostituendo un compagno già avviato alla doccia, il quale potrebbe continuare ad essere ancora in campo…
Pensa Leo, si aprirebbero scenari d’imprevedibile magnificenza…altro che gli scacchi… o lo zero a zero, traditorissimo, stipulato a scapito di terzi…
Pensa ad un futuristico campionato di calcio quantistico… dove, per prima cosa, verrebbe finalmente dimostrata l’inutilità del VAR… (lo si troverebbe in asta sull’eBay di Plutone… base d’asta 2 Talleri Cosmici, assegnato a 2.80).
Nei derby interstellari, Messi giocherebbe contemporaneamente nel Milan, (scelta inevitabile) e nell’Inter (inevitabile punizione)… così da poter consegnare alla storia derby dal doppio risultato.
Tutti quantisticamente felici.
Pensa che meraviglia.
Ciao Leo, sono contento di poter tornare a scambiare giocattoli con te.
Non so quanto durerà… (come sai, quelli come me sono destinati ad esserci e a non esserci… )
Ciao Shnirele, la tua leggerezza, un po’ chagalliana ed un po’ calviniana ( nel senso di Italo ) è necessaria, o almeno lo è per me troppo spesso attratto dalle pesantezze della polemica. Ed in fondo esseci e non esserci è un po’ il destino di tutti noi, da scoprire solo se poi siamo altrove oppure no, oppure se già ci siamo, e si tratta di capire solo per quale incantamento passare.
P.S. Ultimamente sono spesso a Parigi, spero di poterti incrociare dalle parti di Boulevard Saint Germain un giorno…
P.P.S. Una mia amica ha fatto due settimane fa circa una mostra fotografica cui purtroppo non sono potuto andare, era a Rue de Medicis, sei per caso andato?
Ciao Leo,
l’unico incantamento possibile è guardare alla vita come si guarda il mare.
Il mare lo si guarda così… solo perché è bello.
Per motivi legati alle mie “difficoltà di adattamento” (non certo per spocchia), non ho mai presenziato a nessun vernissage, neanche (soprattutto) quelli delle mostre a cui ho partecipato, sia personali, sia collettive. Quindi, no, non ho visto la mostra della tua amica.
Sono pochissime le persone con cui riesco ad interagire.
A parte quelle del mio stretto entourage, in genere sono artisti dall’ego contenuto e qualche anima bella.
Con i mercanti invece finisce sempre a calcipugniesputi… con gli editori, soprattutto gli italiani, peggio. Ciò nondimeno circostanze benigne potrebbero, un giorno, farci incontrare su qualche Boulevard…
Ti auguro una bellissima giornata.
Argomento che al massimo può appassionare qualche ex difensore dalla folta chioma e con una carriera calcistica dimenticabile, incapace perfino di fare “tre palleggi con le mani” (cit.), poi riciclatosi commentatore TV dalle metafore barocche.
Secondo me è un Discorso che andava bene anni fa quando la Pattegius era una squadra vincente e del gioco se ne fottevano i tifosi. Ora, in mancanza di vacche magre (e di soldi )i pattegiuvini vogliono almeno divertirsi con un gioco appagante. Almeno credo..
Infatti ci divertiamo a vedere il Real che strapazza la tua squadretta, più che appagante una goduria.
Vedo che avete più tempo a rispondere il martedì e il mercoledì, chissà perché..
The Champiooooonsssss!!!!
Aveva questi due neologismi da spendere, quale occasione migliore di un articolo di Bocca sul soggetto alla base dei propri complessi?
tu guarda chi si rifà vivo dopo un mese e torna casualmente solo con Napoli in ripresa, lmfao…
e per offrirci queste minchiate da desperado – pattegius haw haw haw che brillante il nostro borbonico – che fanno sganasciare alla faccia di chi è messo così male
però si dimentica dei patteggiamenti del Napoli, chissà perchè
Deferimenti e condanne dalla Procura federale, patteggiamento del Napoli e pene per Immobile e De Laurentiis – Il Napoli Online – News sul Calcio Napoli
napocalittici, se non ci fossero bisognerebbe inventarli
Ciao mala, tutt’ appost’.
benissimo grazie!
tu invece mi sa che non ti sei ancora ripreso dallo smacco di non vedere la Juve radiata o in B come ti avevano fatto sognare e promesso…
Amico mio l’odio lo riservo per cose più importanti.
” Non fare entrare l’odio nel tuo cuore, perché è lì che si farà la sua dimora.. “
e io dove avrei scritto di un tuo odio verso qualcosa?
Sicuramente ti diverti tu con queste espressioni esilaranti.
Goditela finché puoi
Io mi diverto sempre . Nelle buona e nella cattiva sorte. Sono un beniamino della vita , come tantissimi Napolitani.
Come tantissimi Napolitani sei un chiagni e fotti, fai lo spavaldo quando le cose vanno bene e piangi miseria in tutte le circostanze, quando va bene e quando va male.
Non è razzismo, è semplice statistica: i tifosi napoletani qua dentro sono TUTTI così, ergo i cittadini di Napoli sono TUTTI così.
Vabbuò, nnun chiagnere ià😉😉
Ps
A me risulta che ieri abbiamo perso.
“Insomma sarebbe anche ora di farsene una ragione e non ripetere sempre a pappagallo la stessa discussione.”
appunto
Ho trovato la soluzione per Sarri, mister scusa e mister calendario…..la settimana di 8 giorni non piu’ 7 …nasce il vene-bato…cosi il problema del giovedi non esiste piu e le squadre di Sarri, finalmente, potranno impegnarsi e giocare anche le coppe…poverini , prendono pochi soldi…e giocare due volte a settimana porta al “macello” (testuale sabato scorso). L’unico allenatore degli ultimi 6 a Napoli (tranne Ancelotti) che non ha vinto nulla…
mah, io trovavo spettacolare qualche Juve di Trapattoni, di Lippi e di Conte;
capisco però che i non juventini preferivano quella di Maifredi;
Non tutti, io da interista ma appassionato di calcio e dello spettacolo del medesimo ho visto a mia volta la spettacolarità di quelle squadre , non ci vuole molto, basta togliere i paraocchi del tifo.
Ognuno fa la zuppa con quello che ha. Se hai molte zucche ci metti le zucche, poi però viene dolciastra. Al momento a Milano invece della zuppa fanno il risotto, dove hanno anche le salsicce per equilibrare meglio il gusto.
Bocca ma che fa, si brucia così la fuffa che in genere si tira fuori quando la Juve vince?!?
Discorrere di estetica e statistica applicate al gioco del pallone è come chiedere alla gnocca che hai di fronte se ha letto l’insostenibile leggerezza dell’essere quando la domanda è me la dai.
Se non hai mai avuto di fronte una gnocca che te la dà solo se le parli dei libri giusti nel modo giusto, allora guarda, ti sei perso qualcosa.
Crudele Bocca, apre un thread sulla Juve nel giorno di Champions
La Juve ha giocato bene e male come in varie epoche tutte le altre squadre, nessuno si è posto il problema di come hanno giocato per un decennio Milan o Inter, quest’ultima ha pure vinto un campionato con lo schema “difesa e palla a Lukaku”.
La sensazione è che quando si tratta di Juve tutto deve diventare un caso, è la condanna di chi vince troppo.
sull’estetica della Juve non si può dire nulla, perché nulla c’è da dire. o c’è da dire il nulla: niente progetto, niente schemi, niente idee, niente gioco, niente difesa, niente personalità, niente risultati (che è l’unica cosa che può giustificare il nulla).
ancora a parlare della Juve…. ma che palle. Tira piu’ un pelo di Juve che un carro di buoi….
e solo ora te ne accorgi…
non depone a tuo favore 😆
Non avevo dubbi sul Benfica ma sulla Juve me ne accorgo solo ora.