Verona – Lazio, Zaccagni e Casale chiedono scusa per il gol. Guardate che il calcio non è una diretta Instagram… – 🎙️ IL PODCAST
“Perdono, perdono, perdono io soffro più ancora di te”. Per i pochi che non lo sapessero è una delle hit più famose di Caterina Caselli. Negli anni 60 con canzoni pop del genere, ci facevano anche i cosiddetti “musicarelli”, film di cassetta con cantanti e brani di successo. Da Al Bano a Gianni Morandi, da Nicola Di Bari a Caterina Caselli appunto. Se per caso qualcuno volesse fare un film sulla vita di Zaccagni e Casale della Lazio, insomma, la colonna sonora ce l’abbiamo. “Perdono”, il successo è assicurato, sicuramente più delle vittorie della Lazio di Sarri che sono diventate sempre più rarefatte.
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Formazioni e gol
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Segnare un gol e chiedere scusa, averne un peso sul cuore, un inconfessabile imbarazzo, quasi a dire: scusate non volevo… Non è la moda dell’ultimo momento ma degli ultimi vent’anni e però in Verona-Lazio capita che facciano gol due laziali ex veronesi, Zaccagni e Casale (ma questo è stato poi annullato) ed entrambi chiedano scusa. Alzino le mani, non sorridano, facciano veder bene alle telecamere e ai tifosi avversari, di essere dispiaciuti di aver dato a loro volta tanto dispiacere agli avversari.
Francamente mi è parso troppo, una pantomima ridicola, buona sola per i social dei calciatori ormai maniaci della comunicazione e della propria immagine di professionisti con un loro codice d’onore che non vogliono nuocere a nessuno del proprio mondo. Insomma probabilmente per tenersi buoni un po’ tutti, chissà…
Non ci faccio troppa sociologia intorno, perché quante volte abbiamo affrontato l’aspetto bislacco di questi gol degli ex non festeggiati e accolti con tristezza invece di gioia, ma spesso davvero il grottesco e l’assurdo diventano i protagonisti principali di una partita. La prossima volta a questo aggiungerei una lettera ufficiale di scuse.
Mi pare un altro di quegli aspetti dove lo show delle apparenze ha preso il sopravvento sullo realtà e sullo sport vero, dove i meccanismi di relazione vengono completamente distorti offrendo ai tifosi di parte una patacca, e a tutto il resto del pubblico qualcosa che è profondamente innaturale. E perfino ingiusto.
Quello che i calciatori sottovalutano è che se ben due che vanno in gol non esultano ma sembrano addirittura dispiacersi per aver realizzato lo scopo del loro stesso lavoro, allora uno si chiede: ma scusa eri nelle condizioni psicologiche giuste per giocare? Perché senti così tanto una partita contro una tua ex squadra? Per quale motivo ti senti debitore, tanto da rovesciare addirittura la realtà?
Ecco se la Lazio di Sarri a Verona fa solo 1-1 e si arrabatta a metà classifica, non sarà anche perché i suoi giocatori hanno tutti questi tabù da superare? Lo sanno che è solo una partita di calcio? Probabilmente no, probabilmente pensavano di essere prima di tutto in diretta Instagram.
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SINTESI
Verona – Lazio, Zaccagni e Casale chiedono scusa per il gol. Guardate che il calcio non è una diretta Instagram… – 🎙️ IL PODCAST
Concordo. Questi stanno un anno qui e uno là, e fanno sta pantomima sul non esultare. Come se questo dimostrasse l’appartenenza alla maglia. . Ma iat affancullll!
pseudo figuranti che per 1.000 euro venderebbero la madre (vedi che personaggi sono al di fuori, sempre e solo a sciorinare la loro ricchezza , il loro apparire) ma in campo fanno finta di essere legati alla ex squadra…viva quelli che esultano sempre e in maniera civile, basta con questi pupazzi (vedi anche vicenda Cataldi, personaggio penoso)
…quanta inutile ipocrisia…hai segnato?…esulta… e vaffanculo!
Mah, forse il non esultare dopo un gol è semplicemente un segno di rispetto verso i precedenti datori di lavoro e tifosi che lo hanno applaudito
In un mondo becero fatto di gradassi, di arroganti, di pezzenti miserabili il cui unico scopo è quello di ingrassare, il gesto di Zaccagni è solo da applaudire. Mi riporta indietro nel tempo quando il calcio era ancora 90esimo minuto, radiolina all’orecchio e partite alla domenica, un calcio d’altri tempi, nostalgico.
Bomba, guarda che che ai tempi d’oro, diciamo fino a fine anni 90, si esultava sempre con chiunque …forse ricordi male; non esisteva proprio…..
ma che ti succede??…sei stato a messa e hai fatto la comunione??…
comunque, meglio quando tiri le bombe…tutta ‘sta retorica…du’ zebedei!
Per coerenza avrebbe dovuto esultare al pareggio del Verona.