Inter, Napoli, Lazio in Champions League (ma ora alla mercè delle superbig) più Milan, Roma e Atalanta in Europa League e la Fiorentina in Conference League. Ecco a voi i Magnifici 7, si fa per dire. Il pattuglione delle italiane è rimasto intatto o quasi, solo il Milan è retrocesso dalla Champions all’Europa League. Ma quali sono le prospettive e quanto dobbiamo gioire per il salto al secondo posto nel Ranking Uefa per cui dal prossimo anno potremmo avere cinque squadre nella nuova Champions League? Attenzione, perché certi risultati e certe situazioni ci dicono anche che c’è una certa fragilità diffusa e che non è tutto oro quello che luccica…. – 🎙️ IL PODCAST
Eviterei i Magnifici 7, per rispetto del western icona degli anni 60, e perché se ci dovessimo difendere contro un esercito di bandidos con queste sette qui, beh non so se finirebbe in gloria come finisce il famoso film. E magari ci rimetteremmo pure il povero Yul Brinner (o Denzel Washington nella versione del 2016) , dopo aver capito che Rafa Leao non avrebbe salvato proprio nessuno. Tantomeno il suo Milan, dalla retrocessione in Europa League. Unica squadra italiana ad aver fatto la marcia del gambero.
*** Le chance di vincere la Champions League elaborate da Euro Club Index.
Comunque sette erano all’inizio e sette sono ancora i club italiani nelle Coppe Europee: Inter, Napoli e Lazio finiscono nell’urna delle meno fortunate in Champions League, quelle destinate a prendersi uno dei supersquadroni che svolazzano in Coppa tipo uccello padulo, il Milan e la Roma ai play off di Europa League, l’Atalanta direttamente agli ottavi di Europa League, la Fiorentina direttamente agli ottavi di Conference League. La Roma in particolare, essendo passata per seconda nel suo gruppo, (non una grande impresa, dunque…) rischia con le terze qualificate che scendono dalla Champions League. E torniamo dunque al volatile di cui sopra. Insomma il quadro in sintesi è questo.
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Europa League (gruppo G)Roma – Sheriff 3-0Europa League (gruppo D)Rakow – Atalanta 0-4Conference League (gruppo F)Ferencvaros – Fiorentina 1-1
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Si fa giustamente un gran parlare adesso della storia del ranking Uefa, dove l’Italia scavalca l’Inghilterra e diventa seconda alle spalle della Germania: è un discorso importante ma di “media”, e non di picco o di vertice e cioè di chances di vittoria, e che esprime la possibilità di schierare un numero maggiore di squadre. Se la manteniamo, quella posizione, i club italiani nella prossima, nuova e ancor più ricca Champions League, quella con la classifica unica a 32 squadre, diventeranno cinque. Sarebbe ovviamente una bella conquista, ma per come siamo fatti solo la migliore e più proficua partecipazione al bussolotto dei grandi guadagni. Ma al di là dei ranking, pur essendo complessivamente e in assoluto, quello del pattuglione praticamente integro delle italiane, un dato positivo – la potenza della Premier League ha lasciato sul campo ultime e sconsolate nientemeno che il Manchester United e il Newcastle, squadre ricchissime – è anche vero che c’è una certa diffusa fragilità che ci preoccupa. E che riguarda soprattutto proprio le tre squadre di Champions League. Da adesso comincia un percorso di sopravvivenza notevole per cui servirebbero sergenti e marines assai esperti, pratichi di paludi di coccodrilli, scavalcamento di muri, e notti all’addiaccio in mutande e canottiera.
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Sulla Champions League leggi anche:Milan vince a Newcastle ma va in Europa League. Lazio seconda, ko dall’AtleticoInter butta via il primo posto, critiche a Inzaghi. Napoli torna a vincere col Braga
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Venendo al sodo e senza perdere tempo, mi sembra che l’Inter e Inzaghi abbiano più la testa al campionato che alla Champions League, praticamente in maniera opposta allo scorso anno. Non condivido l’idea di dover per forza scegliere, ma la mentalità, forse anche inconscia, degli uomini di calcio oggi è questa. Concentrarsi su un traguardo. E visto che lo scudetto è un’opportunità decisamente concreta, anche per una concorrenza palesemente inferiore, si può capire il ragionamento. Anche se, ripeto, non condividerlo. Se ci mettiamo a fare calcoli e turn over pure in Champions League, la prossima Coppa si vincerà tra vent’anni.
COSI’ AL SORTEGGIO CHAMPIONS LEAGUE (LUNEDì 18 DICEMBRE, ORE 12)
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Non è ipotizzabile, ovviamente, che il Napoli di Mazzarri cresca all’improvviso a livello di quello di Spalletti, che i suoi problemi nelle Coppe per altro già li aveva avuti. Anche se Osimhen e Kvaratskhelia per quei palcoscenici sono fatti e non a caso il centravanti nigeriano ha vinto il Pallone d’Oro Africano e De Laurentiis vuole fargli firmare un contratto da superstar internazionale.
La Lazio ha avuto un generale degradamento e pur avendo passato il turno a Madrid ha giocato con mentalità sbagliata, di squadra piccola, anche con dei limiti tecnici che Maurizio Sarri nemmeno cerca di dissimulare, denunciando il livello troppo basso della squadra che allena. Portandola insomma a non andare mai oltre i propri limiti.
*** Le chance di vincere la Champions League elaborate da Euro Club Index.
Mettiamoci pure che Pioli ha manifestato l’idea di vincere l’Europa League, che la Roma di Mourinho ha fatto due finali e una Coppa l’ha già vinta, che l’Atalanta di Gasperini ha sicuramente i suoi mezzi, che la Fiorentina lo scorso anno è stata finalista di due Coppe perdendole entrambe. Vabbé, è andata così, il panorama è estremamente vario, anche se non del tutto confortante come ci si vorrebbe far credere..
Insomma siamo tutti dentro una melassa abbastanza indistinguibile, non so nemmeno quanto digeribile. Per noi stessi, ma spero almeno anche per gli altri…
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SINTESI
Inter, Napoli, Lazio in Champions League (ma ora alla mercè delle superbig) più Milan, Roma e Atalanta in Europa League e la Fiorentina in Conference League.
Ecco a voi i Magnifici 7, si fa per dire. Il pattuglione delle italiane è rimasto intatto o quasi, solo il Milan è retrocesso dalla Champions all’Europa League. Ma quali sono le prospettive e quanto dobbiamo gioire per il salto al secondo posto nel Ranking Uefa per cui dal prossimo anno potremmo avere cinque squadre nella nuova Champions League? Attenzione, perché certi risultati e certe situazioni ci dicono anche che c’è una certa fragilità diffusa e che non è tutto oro quello che luccica…. – 🎙️ IL PODCAST
Cuppette e Cuppetielle
Largo alle Italiane in Europa League e in Conference League. Roma e Atalanta sbancano le titolatissime squadre dell’Europa dell’Est, lo Sheriff e il Rakow. I giallorossi licenziano con un perentorio 3-0 lo Sheriff di Tiraspol, ameno capoluogo della Transnistria, a sua volta ameno territorio della Moldavia, a sua volta amena regione contesa tra Romania, Ucraina e Russia. In tale compagine non ci sono moldavi, gli europei sono solo due, un ucraino e un greco, gli altri sono sei africani, due colombiani e un brasiliano. Ma questa compagnia di ventura non ha impensierito i cuginetti, che li hanno strapazzati pur schierando riserve e Primavera. In gol Lukaku, su assist di Zalewski, Belotti di testa (ma forse c’era un f.g.), e il bomberino-baby Pisilli.
La Dea sbanca il Rakow di Czestochowa con un ancor più sonante 0-4, pur allineando praticamente la Atalanta B, ma l’arma impropria Muriel colpisce ancora per ben due volte, la prima grazie ad una elegante finta in mezzo ai difensori polacchi, la terza appoggiando in rete un veloce contropiede nerazzurro, il secondo gol lo segna il giovane stopper Bonfanti che imbuca al termine di un mischione in area, in chiusura segna anche il CdK con un bel diagonale rasoterra sul palo lontano. Negli ultimi minuti entrano altri cinque Primavera, ma ormai il colpo è fatto, stasera la famosissima Madonna Nera di Czestochowa è ancora più nera del solito per la pessima prova dei suoi paladini.
I Viola invece pareggiano 1-1 in Ungheria con la titolata compagine del Ferencsvaros, il calcio ungherese è un po’ appannato, ma la scuola danubiana si riconosce sempre, come pure la mano del nuovo mister, una vecchia amicizia laziale, il bennoto Dejan Stankovic, i cui tre figlioli militano nell’Inter. Per l’occasione Italiano lascia a riposo qualche titolare, risfodera Parisi e Milenkovic dietro e Barak, Brekalo e Beltran davanti. Purtroppo Nico Gonzalez si fa subito male, il gioco langue, poi i magiari passano nella ripresa e per riprenderli i Viola faticano, il trio dei morettoni davanti combina poco e niente, finchè i due difensori Milenkovic e Ranieri non riescono a confezionare il gol del pari. Partita senza grossi lampi, giusto quanto basta per passare il turno.
ghiro, sei raccomandato? com’è che il tuo post rimane in testa? hai corrotto Bocca girandogli il prelibato olio di sansa del Vate a 123€ l’oncia?
Ma figurati, il FaB non mi si c… per niente, da tempo gli sto chiedendo di farmi “aggiustare” i collegamenti ai miei post, ma lui ignora i miei lamenti.
anche nel thread seguente il tuo post rimane in cima;
sarà una forma di compensazione ;-P
[…] Inter, Napoli, Lazio, Atalanta, Milan, Roma, Fiorentina: sette club italiani nelle Coppe […]
[…] Inter, Napoli, Lazio, Atalanta, Milan, Roma, Fiorentina: sette club italiani nelle Coppe […]
[…] Inter, Napoli, Lazio, Atalanta, Milan, Roma, Fiorentina: sette club italiani nelle Coppe […]
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[…] Inter, Napoli, Lazio, Atalanta, Milan, Roma, Fiorentina: sette club italiani nelle Coppe […]
[…] Europa League, Atalanta agli ottavi, Roma col Milan ai play off. Fiorentina prima in Conference Leag… […]
come era prevedibile prima o poi un golletto non è bastato;
alla Domina manca il killer instinct, visto che Conte è libero, non lo si può assumere come preparatore per il colpo di grazia?
cmq un punto in trasferta è buono in ottica cl, eppoi i burini come al solito daranno l’anima contro la malmata;
Buongiorno Fabrizio
“Decisione presa, Cuadrado si opera: i tempi di recupero”.Tre mesi fermo. L’innominabile viene da noi per farsi operare e lo paghiamo due milioni di stipendio per questo. Quando sei costretto a “rumare” nei bassifondi sono cose che capitano. Con il cinese scomparso e riapparso solo in video e Oaktree (e sono amici) a chiedere il 25% di interessi, equivalenti a 80 mln annui, sei nelle canne. Devi vendere un big a stagione solo per pagare gli interessi. Non sono iuventino. Non sono abituato ai commercialisti. Questo non mi piace e la società non mi rappresenta. Il cinese parla in video da dove? Boh! parla di seconda stella. Mi sa che a breve potremmo prenderlo in quel posto e allora di stelle ne vedremmo delle belle e tutte in un botto. Bene i giocatori, tutti. Si dannano per la maglia. Certo, proprio tutti no anche perchè non in condizione di reggere i 90 minuti. Giocatori a fine corsa come Sanchez e Arnautovic non potranno mai essere riserve di Lautaro e Thuram. Per i diversi e prestigiosi imnpegni che abbiamo non ci sono sostituti in attacco. Soldi non ce ne sono. La vedo male anche con gli occhiali. Non ho il prosciutto davanti agli occhi come un iuventino. A proposito: forza Genoa. Si, vabbè. Bona.
Da sganasciarsi.
Saresti capace di sostenere che gli ex schiavi delle piantagioni di cotone perseguitavano il Ku Klux Klan
una mia bella risposta è stata cestinata;
niente insulti, mica sono Godella;
dubbio: Bocca sarà forse interista o teme la ruggine dell’età e tifa inox?
vibrata protesta!
è invadente mostrare chi è in linea;
eppoi, se tengo una scheda aperta sul bloggo mentre faccio altro mica sono in linea;
@Vipe
come fai a non mostrare nel profilo i post che hai fatto?
mi tornerebbe utile per nascondere le tracce;
Fino ad agosto comparivano.
Volevo imparare a proporre i link di YouTube, i video del Vipe con i commenti.
Mi ha smanettato l’ iPad una studentessa ed ora posso solo proporre coi post le foto.
Arrivo al bloooog da Facebook.
misteri informatici;
falkon che non andava costringendomi a ripiegare su brave-browser ora va, senza che abbia smanettato o -orrore, riavviato;
l’unica variante è che ho aggiornato wayland, ma non vedo come possa influire;
C’è molto poco da commentare su Cesso Cup e Mortadella Cup.
Due tornei scialbi, senza senso, che finora non hanno portato nè grandi ascolti nè interesse da parte degli appassionati di calcio.
L’Atalanta passa il turno e siamo contenti che una bella squadra italiana sia ai Sedicesimi.
La roma purtroppo passa il turno ma come seconda… Che seghe!!! 7 meloni al mandingo, 6 cucuzze a Dybala, 7 capocce al capopopolo MasaMurignello per vedersi superare nientepopodimenoche dallo Slavia Praga…
A Roma, sponda giallorossa, hanno già innalzato i gonfaloni e gli striscioni sulle strade autodefinendosi “campioni del mondo” 😂😂😂
In Mortadella Cup, la Viola passa il turno contro i berberi della Mauritania 😁
Bravi grulli!!! Avete così evitato di incontrare gli “squadroni” provenienti dalla Cesso Cup 😂😂 squadroni del calibro di Toulouse, Quarabaq, Freiburg 😂😂
A Bo! Va be’ che devi rispetta Er personaggio , ma perche’ sputi dentro a piatti che manco se semo mai riusciti a magna’ ? .
Del famosissimo film di John Sturges ricordo anche il finale: dei Magnifici 7, ne rimasero in piedi solo 3: Yul Brinner, Steve McQueen e il belloccio di turno – di cui non ricordo il nome – che alla fine si accasò con la bella messicana appendendo la pistola al chiodo.
Yul Brinner lo paragono all’Inter, bruttina e incompiuta in Coppa, ma leader in campionato.
Steve McQueen alla LAZIO, bella, solare, radiosa, intelligente, capace, altruista 😂😂
Il belloccio lo paragono all’Atalanta che potrebbe “tromabarsi” la Cesso Cup 😁⚽
Il resto è monnezza! 😁
Non senza il permesso di Liverpool e Leverkusen, comunque nessuna delle italiane mi ispira grande fiducia , ovviamente spero di sbagliarmi .
Yul Brinner bruttino?
be’, se tifa la malmata non è che il suo gusto estetico sia tanto raffinato;
OT: La sezione di questo sito dedicata al ricordo di Totonno Juliano, mitico Capitano di un Napoli che fu, ha meritato solo 4 miseri commenti.
Tutte le partite della prossima giornata di serie A saranno aperte da 1 minuto di silenzio in memoria del mitico Capitano azzurro, figura iconica, seppur quasi oscurata da tante altre stelle, di quel calcio degli anni ’60 – ’70 che è ben impressa nelle menti di quelli della mia generazione.
Spero che voi tutti mi perdonerete se ripropongo qui, in questa sezione che probabilmente meriterà più presenze di quell’altra, il mio ricordo di Totonno, napoletano vero.
Totonno Juliano è stato il mio primo grande capitano della squadra del mio cuore e dopo di lui solo Diego Maradona e poi Marek Hamsik hanno avuto una grande influenza su di me. Ora Giovanni Di Lorenzo sta occupando questo spazio ma, per il momento, è ancora lontano da quei livelli. Per 17 anni giocatore della squadra azzurra di cui 12 come capitano, era la guida e la bandiera di un Napoli, il “mio” primo Napoli indimenticabile, forte e romantico. La squadra che militò nel campionato di serie A nel 1966 dopo l’ultima promozione dalla serie B era formata da Bandoni, Nardin, Girardo, Ronzon, Panzanato, Bianchi, Canè, Juliano, Altafini, Sivori, Bean (Orlando): la mia squadra del cuore. Perchè la ricordo con tanta enfasi? Perchè quell’anno, avevo da poco compiuto 13 anni, mio padre, che prima della mia nascita non era tifoso e non era mai stato allo stadio giacchè le sue passioni sportive erano ben altre, mi fece il primo abbonamento della mia vita (ero già stato altre diverse volte allo stadio con lui, addirittura quando il Napoli giocava ancora al “Collana” sebbene quei ricordi siano molto sfocati, ma sempre occasionalmente e per particolari partite). Juliano, sebbene appena 24enne, era già il Capitano di quella squadra che annoverava campioni non da poco.
Juliano era rigido, dagli alti valori morali, intransingente prima di tutto con sè stesso, lavoratore instancabile, per questo era considerato un napoletano atipico: una stupidaggine clamorosa. Era napoletano fin nel midollo, come tanti altri come lui! Questo è quello che disse di lui Mimmo Carratelli, grande giornalista napoletano, in occasione del 70esimo compleanno di Juliano:
Totonno Juliano è cresciuto nel rispetto delle regole e degli affetti che sono stati il patrimonio umano e civile delle famiglie napoletane del ceto umile nel dopoguerra. Legami solidi e concreti che, in quegli anni difficili, hanno prodotto una generazione di napoletani esemplari. Alla base del successo di calciatore di Juliano c’è questo retroterra che ne illumina, e ne ha esaltato, il carattere e la fortuna. Anche nel mondo fatuo e stralunato del calcio, Juliano è rimasto fedele alle sue origini solide diventando prima di tutto un campione di serietà e dedizione. Un napoletano atipico, lo descrisse Antonio Ghirelli, perché contraddiceva lo stereotipo del napoletano chiassoso, ruffiano, facilone e sentimentale.
O Capitano! Mio Capitano! Il nostro viaggio tremendo è terminato,
la nave ha superato ogni ostacolo, l’ambìto premio è conquistato,
vicino è il porto, odo le campane, tutto il popolo esulta,
occhi seguono l’invitto scafo, la nave arcigna e intrepida;
ma o cuore! Cuore! Cuore!
O gocce rosse di sangue,
là sul ponte dove giace il Capitano,
caduto, gelido, morto.
O Capitano! Mio Capitano! Risorgi, odi le campane;
risorgi – per te è issata la bandiera – per te squillano le trombe,
per te fiori e ghirlande ornate di nastri – per te le coste affollate,
te invoca la massa ondeggiante, a te volgono i volti ansiosi;
ecco Capitano! O amato padre!
Questo braccio sotto il tuo capo!
È solo un sogno che sul ponte
sei caduto, gelido, morto.
Non risponde il mio Capitano, le sue labbra sono pallide e immobili
non sente il padre il mio braccio, non ha più energia né volontà,
la nave è all’ancora sana e salva, il suo viaggio concluso, finito,
la nave vittoriosa è tornata dal viaggio tremendo, la meta è raggiunta;
esultate coste, suonate campane!
Mentre io con funebre passo
percorro il ponte dove giace il mio Capitano,
caduto, gelido, morto.
‘Nce vedimme mio Capitano!
purtroppo non l’ho per nulla presente: ricordati che ai tempi in tv si vedevano solo mezze partite eppoi vedo raramente quelle in cui non c’è la Vecchiaccia;
intervenire per un banale “mi dispiace”, “rip” o altro non mi va, se ti ricordi manco faccio gli auguri natalizi;
uno dei 4 è il mio
ho postato lì e riposto qui: R.I.P.
caro Bocca, sulle chance dell’Europa League vi e’ un errore marchiano; e’ riportato il Betis che va giochera’ la Conference; I Rangers Glasgow hanno vinto a Siviglia 3-2 ieri sera , hanno vinto il girone e sono gia’ agli ottavi…tra l’altro due anni fa persero la finale della EL ai rigori contro l’Eintracht..dopo aver battuto Dortmund e Leverkusen…..aggiornare tabella please..
Questa è una bellissima notizia @Bocca anche perchè in uno slancio di euforia ho promesso a mio figlio che l’anno prossimo andremo a Monaco a vedere Bayern-Bologna 😅
Che dice avrò esagerato? Ma siamo sotto Natale e sognare è lecito 🌠
Bocca lei è troppo politically correct, avrebbe potuto dire che ho fatto una cazzata e sarebbe andato bene uguale 😘
In realtà io credo che l’Inter qualche chance di arrivare in fondo e vincere la ha, più della Juve ai tempi di Messi e CR7. Ed il Milan pure. In ogni caso bisogna sempre crederci e giocarsi tutte le chances, non si parte mai perdenti nè nel calcio nè nella vita. C’è sempre la possibilità di andare oltre ai propri limiti. I limiti sono fatti per essere superati.
certo che per la inter qualche possibilità c’è, ad esempio che esca il PSG
ma come, Bocca…non sono le grandi alla mercè dell’Inter, i vicecampioni d’Europa, quelli che hanno annichilito il City, gli èroi di Istanbul privati di una giusta vittoria a causa di un traditore che ha sabotato chi lo aveva accolto con tanto amore!?!?
La prima pagina di Tuttosport di venerdì 15 dicembre 2023
La prima pagina del Corriere dello Sport di venerdì 15 dicembre 2023
La prima pagina della Gazzetta dello Sport di venerdì 15 dicembre 2023
Buongiorno Fabrizio
Inter, Zhang non spende: non darà rinforzi a InzaghiNon c’è budget per gennaio. Eppure in attacco serve un innesto.
“non è tutto oro quello che luccica….”A chi lo dici, Maestro.
buona pasqua inox
vero, ad es. uno scudetto di cartone a voi sembra uno vero;
Il film citato è un remake de I sette samurai di Kurosawa, in cui a sopravvivere sono in tre, non ricordo quanti sono nel remake, l’ho visto solo una volta.
Quali saranno le tre squadre che passeranno?
😀😀😀😀Bel paragone. Bisognerebbe stabilire se sono tre sopravvissuti adesso, al prossimo turno diciamo, o tre per le tre Coppe finali. Lo scorso anno tutto sommato ci andammo vicino con le tre finaliste. Inter, Roma e Fiorentina. Un saluto FaB
ricambio e spreco uno dei miei rarissimi pollicioni;
lo consideri un dono natalizio;
porcavacca, ho sbagliato verso ;-P