Toh, chi si rivede: le Plusvalenze! A Roma chiusa l’inchiesta penale sull’affare Osimhen, in cambio al Lille tre scarponi sconosciuti pagati ben 20 milioni. Il presidentissimo Aurelio De Laurentiis indagato per “falso in bilancio”. Per qualcuno non c’è confronto con la storia della Juventus, che delle plusvalenza aveva fatto praticamente un sistema, mentre per Osimhen si tratterebbe di un caso unico. L’inchiesta sportiva era già stata chiusa e archiviata, un classico… Il copione sembra essere sempre lo stesso e così s’alza l’urlo: “giustizia uguale per tutti!”
Al rogo, al rogo! La plusvalenza fittizia sterco del calciomercato e trucco contabile col quale si scambiano campioni e scarponi, colpisce ancora e si abbatte implacabile sul calcio italiano, dopo aver fatto strame della Juventus lo scorso anno.
Un impeto giustizialista insorge contro il Napoli di Aurelio De Laurentiis. La sbilenca bilancia della giustizia è messa fortemente alla prova dopo che si è scoperto che la Procura di Roma ha chiuso l’inchiesta nei confronti del Napoli, circa l’ingaggio di Victor Osimhen, lo Zorro mascherato goleador protagonista dell’ultima fantastica cavalcata scudetto, ripagato nel 2020 con una cinquantina di milioni veri e un’altra ventina (totale 71,2 milioni) sotto forma di tre calciatori ignoti, assurti all’improvviso al soglio dei grandi affari internazionali. Tre cambiali scadute, mai riscattate dal Lille, e finite poi nel dimenticatoio dei campionati minori.
La mossa della Procura di Roma presuppone un possibile rinvio a giudizio del presidentissimo Aurelio De Laurentiis per “falso in bilancio”. Come nel più classico dei copioni della giustizia sportiva sempre a rimorchio di quella penale, anche in questo caso il Napoli era già stato prosciolto. Salvo poi essere scavalcato a destra e lasciato scoperto con un palmo di naso.
Successe anche con la Juventus e sappiamo tutti come è andata a finire. Penalizzazione ed esclusione dalle Coppe. L’inchiesta sportiva già chiusa fu riaperta con un processo di revocazione, a causa del sopraggiungere di nuove prove.
Adesso tutti chiedono, giustamente, parità di trattamento e “giustizia uguale per tutti”. Mi sembra inevitabile, salvo aspettare ovviamente che l’inchiesta penale faccia ancora i passi previsti e ci faccia un quadro più definitivo di fatti e soprattutto prove.
Rischia il Napoli la stessa fine della Juventus? Qualche differenza c’è, il Napoli non è quotato in borsa prima di tutto, e a quanto pare qui si sta parlando di un caso unico, per ora, non di un sistema praticamente istituzionalizzato. Nessuno di noi può affermare nulla con certezza, perché ancora mancano parecchi tasselli a completare il quadro, però a occhio, pur con le dovute differenze, sembrerenbe di essere sulla stessa strada.
La plusvalenza non guarda in faccia nessuno, a chi tocca, tocca.
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Toh, chi si rivede: le Plusvalenze! A Roma chiusa l’inchiesta penale sull’affare Osimhen, in cambio al Lille tre scarponi sconosciuti pagati ben 20 milioni. Il presidentissimo Aurelio De Laurentiis indagato per “falso in bilancio”.
Per qualcuno non c’è confronto con la storia della Juventus, che delle plusvalenza aveva fatto praticamente un sistema, mentre per Osimhen si tratterebbe di un caso unico. L’inchiesta sportiva era già stata chiusa e archiviata, un classico… Il copione sembra essere sempre lo stesso e così s’alza l’urlo: “giustizia uguale per tutti!”
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[…] Napoli, procura di Roma chiude inchiesta plusvalenze su Osimhen, De Laurentiis indagato per “f… […]
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Nel caso in cui verrà accertata la responsabilità del Napoli nella vicenda Osimhen, sarà giusto pagare.
Lo sostengo da sempre, fin da tempi non sospetti.
Fanno sorridere, invece, quelli che fanno del vittimismo pro domo loro il loro credo.
Quelli del due pesi e due misure ad oltranza, quelli che il Napoli non paga mai i suoi errori, mentre noi, poveri noi, siamo tartassati da sempre.
Già dimenticato quel che accadde nel 2004 col fallimento del Napoli (ed anche di altre società)?
Noi azzurri fallimmo, ad altri, invece, fu comminata la grazia.
Memoria corta e selettiva, c’è poco da fare. Come la spiegate questa?
Con Agnelli, la triade Moggi,Bettega, Giraudo, con Moratti, Facchetti ed Oriali, con Berlusca presidente del Consiglio ed il fido Galliani presidente della FIGC? Con Lotito e lo spalma debiti fino al 2025?
Con Sensi e l’Unicredit o col cavalier Tanzi e la parmalat?
Accomodatevi signore e signori, c’è posto per tutti ma non spingete, uno alla volta per favore.
P. S. Sono sempre stato del parere che le eventuali sanzioni da comminare, sarebbero state da applicare NON a campionato in corso ma a partire dal campionato successivo.
Per non incorrere in farse tipo l’anno scorso.
[…] Napoli, procura di Roma chiude inchiesta plusvalenze su Osimhen, De Laurentiis indagato per “f… […]
https://www.beinsports.com/fr-fr/football/serie-a/articles/affaire-osimhen–thierry-henry-accuse-naples-2023-10-06
Il bello è che le plusvalenze farlocche non nascon ieri, ma una quindicina di anni fa, se le facevano a vicenda Inter e Milan ai tempi di quell’ala dal cognome lunghissimo ceh passò dal Milan all’Inter (Di… qualcosa). Una volta sistemati i bilanci (da non quotate, eh, mica sono così ottusi da quotarsi in borsa, dove hanno già Mediaset e Saras) dei due club, hanno abbandonato il sistema. E’ stato poi ripreso da tardi e improvvisati epigoni, con in testa agnellino, uno che più incapace non si può nemeno a cercarlo col lanternino, da quando Marotta lo ha abbandonato ai suoi sogni di gloria targati CR7. Fosse vivo l’avvocato, lo avrebbe diseredato, scomunicato e fatto inginocchiare sui ceci. Alla fine è un problema di competenze, o le hai o te le devi cercare fuori, se hai lumiltà di capirlo, come faceva l’avvocato che aveva mero ruolo di rappresentanza come un principe del Trecento, e lasciava il lavoro gli altri (celebre la battuta sullo stalliere Moggi, intuizione antelitterma che il nipote non ha saputo cogliere). Senza credere di poter fare quel che faceva Marotta, non basta il cognome. De Laurentiis su Osimhen ha fatto la plusvalenza farlocca, ma ne ha fatta solo una, mica è così Paratici da farne un sistema e farselo approvare dal capo. Quindi verrà si sanzionato, ma niente di che. Con buona pace dei lamentosi in agguato dietro la tastiera.
Proprio non riuscite (anzi, non volete) capire la differenza. Una cosa è una plusvalenza presumibilmente gonfiata, un’altra una finta vendita di uno o più giocatori che non andranno mai a destinazione.
Se ci si fa dare la laurea a Cutro e si cerca pure di pontificare, si finisce per fare la figura del fesso.
Primo, le plusvalenze hanno una lunghissima storia, nascono negli anni ’90 con Cragnotti, Tanzi, Berlusconi e Moratti (tutte società con bilanci da buttare nel cesso). Quelle tra Milan e Inter dei primi anni duemila furono un vero sistema di scambio di giovani senza arte né parte per aggiustare bilanci fatiscenti (poi arriverà la leggina ad personam dell’ex premier che dpenalizzava il reato penale di “falso in bilancio”, tanto per capire come “nascevano imparati”), solo che allora il garante presso FIGC e procura federale era anche il presidente della Lega. Tanto pwer dire come funziona un vero sistema.
De Laurentiis non ha fatto nessuna plusvalenza, né farlocca né presunta, ma ha inserito calciatori “inesistenti” in una trattativa. Lo fece “una volta sola” anche il Cesena, e venne condannato a 15 punti di penalizzazione.
https://www.cesenatoday.it/sport/processo-plusvalenze-il-vecchio-cesena-condannato-a-15-il-chievo-resta-in-a.html
Le plusvalenze di Paratici erano tutte lecite, innanzitutto perché mai normate, e poi perché riguardavano professionisti affermatissimi o giovani molto promettenti che, infatti, si sono rivelati degli autentici affari per la controparte. Il sistema è un invenzione comica di chi, non essendo riuscito a provare un solo singolo illecito, trova il modo di definirne uno gigantesco che contenga tutti i suoi fallimenti investigativi.
La risposta più precisa, al solito, la dà il campo: le “plusvalenze” della Juventus sono in giro per l’Italia e per l’Europa a giocare a calcio con ottimo profitto e rigenerando spesso nuove plusvalenze (vedi Dragusin), quelle dell’Inter, sia al tempo degli scambi col Milan, sia quelle (con sotterfugio vicino ai 20ml) entrarono come scambio nell’acquisto di Bastoni, come Eguelfi e Carraro (con Bettella) non sono nemmeno più professionisti ed hanno addirittura smesso di giocare a calcio.
Hai fatto bene a cambiare nome, sei riuscito a levigare quella innata capacitá di collezionare figure di merda.
tutte queste chiacchiere a che pro? Ser new deduce solo che non hai chiaro nemmeno cosa sia una plusvalenza. Imbarchi Eguelfi, il sistema, Paratici, il Cesena, credendo con tanto spreco di parole di avere ragione, ma hai torto ed inutile spiegarti perchè, non capiresti comunque. Cambiare nome, dici? bah, a furia di vivere di e tra i complotti, non capisco ma ti cspisco, hai bisogno dei tuoi fantasmi. Ah, di bilanci da buttare nel cesso finora pare ci sia solo quello della juventus da tre anni a questa parte, chiederti perchè è inutile, come lavare gli asini.
Non entro nel merito ma non capisco una cosa: il Napoli paga 70(?) milioni per il giocatore, 50 ml in soldi “veri”, 21ml con i giocatori che non andranno mai a giocare in France, quindi ballano 21 ml, il Napoli li mette, presumo, come uscite dal bilancio, quindi da detrarre ai fini fiscali dall’attivo della Società, quindi mi chiedo se sia anche evasione fiscale oltre a falso in bilancio… Qualcuno mi sa rispondere?
“Un impeto giustizialista insorge contro il Napoli di Aurelio De Laurentiis.”
Sicuro di aver scritto la stessa cosa nel caso della Juve?
Giustizialismo: l’atteggiamento di chi, per convinzione personale o come interprete della pubblica opinione, proclama la necessità che venga fatta severa giustizia (magari rapida e sommaria) a carico di chi si è reso colpevole di determinati reati, spec. quelli di natura politica, di criminalità organizzata, di amministrazione pubblica disonesta, in opposizione ai cosiddetti garantisti e a quanti si mostrano favorevoli a sanatorie e «colpi di spugna» generalizzati.
Dalla Treccani
Quello verso il Napoli ti sembra “giustizialismo”? Fabrizio, le parole sono importanti, tu dovresti saperlo.
Domandina da 3* elementare: Perché anche in questo caso, come per la Juventus, al Napoli non si applicano i 15 punti di penalizzazione preventiva?
…perchè il Napoli, l’Inter non si chiamano Juventus… ovvio! 😉 :-))
perchè, come spiega l’articolo, un conto è un reato singolo, un conto è una associazione a delinquere. Basta saper leggere, anche senza la 3 elementare
Siamo addirittura arrivati alla “associazione a delinquere”.
Ma siete seri?
Ha fatto l’università agevolata a Cutro ed pure sull’orlo di una crisi di nervi, cerca di capirlo. Non si capita che la farsa gli si stia rivoltando contro fin da subito, sta male. Molto.
…e così s’alza l’urlo: “giustizia uguale per tutti!”
…detto così, pare che lei e quelli come lei – i chinéchetti – non c’avreste nulla a che fare con queste urla belluine…
Mentre eravate proprio voi populisti antigarantisti ad aver urlato che le condanne di questo obbrobrio di in-giustizia sportiva dovevano essere emanate sulla scorta delle sole tesi dell’accusa stralciate ad hoc e paracadutate alle redazioni durante l’indagine, allora nemmeno in presenza di un rinvio a giudizio.
Quanto al “sistema” – non vi fossero bastate le vicende di Dragusin, Rovella, De Winter, Orsolini ecc – le cose che valevano un anno fa quando montavate la gogna, valgono ancora adesso.
Si possono far passare le plusvalenze fatte dalla Juventus come “un sistema”, come il solo “sistema” provato? Cioè, la Juventus ha sposato un modello industriale tale per cui è sopravvissuta grazie alle plusvalenze o comunque, sopravvive in modo decisivo e predominate grazie alle plusvalenze?
Vediamo…
Negli ultimi 10 anni la Juventus ha fatturato 4.522 miliardi di euro. Le plusvalenze rilevano per poco oltre 700ml di euro, ovvero il 17% del fatturato complessivo. L’anno dove ha spinto di più è stato il 2015-16 con la plusvalenza (virtuosa) di Pogba, dove ha raggiunto il 30% del fatturato annuale.
Cosa significa questo dato?
Significa che la Juventus, per raggiungere quel fatturato, ha implementato tutte le sue linee di ricavo.
Quella delle sponsorizzazioni è triplicata.
Quella del naming dello stadio è triplicata.
Quella più cospicua, quella dei diritti TV, ha raggiunto il 40% del fatturato.
I ricavi da stadio sono dupplicati.
La creazione della Juventus Women e della Next Gen hanno portato profitti (e solo ora si capisce QUANTI!)
Il player trading (o plusvalenze), come detto, arrivano al 17%.
Risposta: no, le plusvalenze per la Juventus sono in equilibrio con le altre linee di ricavo.
Se consideriamo i tre anni aggregati in cui la Juventus ha spinto di più sul versante del player trading, ovvero delle plusvalenze, gli anni che vanno dal 2016 al 2019 con una percentuale del 28% rispetto ai ricavi, e li confrontiamo con l’incidenza delle plusvalenze sui bilanci delle altre squadre di serie A(*), viene fuori questa tabella:
Genoa 92%
Samp 76%
Roma 43%
Napoli 37%
Atalanta 36%
Inter 30%
Juventus 28%
ecc
Nello stesso periodo il Bayern Monaco, per dare un parametro europeo, ha realizzato 504ml di plusvalenze.
Tabella che spiega meglio di qualsiasi altra cosa la totale inesistenza di alcun sistema (se non il ”sistema genovese”, uno speciale sistema antiaffogamento…), ma di una pratica vecchia di quarant’anni e più o meno abusata a turno da tutte le società.
(*Tra le ”big” della serie A, manca solo il Milan, ma solo perché in quel periodo era in mezzo a guai finanziari ben peggiori, con la società in balia dei magheggi del Satrapo di Arcore e di fantomatici investitori, cosa a cui nessuna magistratura, chissà perché, aveva prestato interesse, magari con qualche cimice piazzata nei posti giusti…)
La definizione di “sistema” serviva esclusivamente (ed aggiungerei comicamente) per costruire la nozione di “fatto nuovo” con cui riaprire il processo, ma senza istituirne ex novo uno di primo grado, bensí – l’indecenza prima di tutto – cambiando il capo di imputazione in corsa ed accorpandolo al processo d’appello, riducendo fino ad annullarlo, il diritto alla difesa. Cose da far invidia alla Nord Corea.
Quel che è successo al Napoli, non ha nulla – ma proprio nulla! – a che vedere con le plusvalenze. Semplicemente nella transazone per Osimhen erano stati inseriti giocatori “inesistenti”, che avevano già testimoniato (in interviste firmate) di non essere mai nemmeno andati a Lille. Per una simile fattispecie, se solo avessero voluto attenersi al loro diritto (quello cosiddetto “sportivo”) esisteva già la sentenza su Chievo Verona e Cesena che faceva giurisprudenza e a cui avrebbero potuto rifarsi. In ogni caso non credo che al Napoli faranno la stessa porcata “afflittiva” e, tutto sommato – sbattendomene alla stragrande dell’immondizia intellettuale arrivata a tonnellate da quelle parti sulla vicenda (il riferimento anche all’avvocato con la lunga canuta spelacchiata criniera è del tutto pertinente) – non glielo auguro.
Anzi, l’unica riforma essenziale e inderogabile (visto lo sfacelo morale ed intellettuale in cui versa) è l’abolizione di dell’istitito stesso della cosiddetta giustizia sportiva, derogandone le competenze ad un ufficio ad hoc della magistratura ordinaria.
e in tutto questo pòpò di successi economico-societari, ricavi triplicatio ecc. come si inseriscono l’obbligo di legge a dover fare più tranche di aumento di capitale a coprire perdite ingentissime per evitare il fallimento? Tutta colpa del CR7 da 60 milioni annui o del Covid. Occhio a parlare di bilanci, si rischia di deragliare. Bilanci farlocchi, gonfiati da ricavi intercompany (a partire dalle sponsorizzazioni), costi celati e insussitenze di attivo. Nessuno, con queelle meravoiglie di bialocni che cita lei, avreneb prodotto tante perdite. A capirne un pò, era tutto chiarissimo tre anni fa, il seguito non ha fatto altro che dare certezza contabile e normativa. Quanto alle plusvalenze, non c’entra nulla che siano il 17 il 40 o il 60 % dei ricavi (non sono nemmeno ricavi a rigor di principi contabili, occhio ad avventurarsi in territori sconosciuti), nel caso juve erano mese lì fitizie a rinviare sine die il redde rationem. Ai tempi di Marotta erano plusvalenze vere, ad iniziare da Pogba, Agnelli purtroppo non era capace.Tutto lì, inutile farsi i film
Quando elargiscono la laurea a Cutro è perché danno per scontato che il candidato non sarà nemmeno in grado di comprendere che un conto sono i ricavi (che sono quelli perfettamente tracciati e suddivisi nelle diverse linee da @la cassazione), un conto sono le scelte scellerate di mercato e retribuzione di giocatori sopravvalutati che possono portare a buchi di bilancio. Negli ultimi tre anni di Paratrici, infatti, quando molti errori e pasticci nella sconclusionata (e perdente, importante ricordarlo) gestione sportiva del club hanno causato buchi di bilancio (tra tutti l’affare Ronaldo anche per via della Pandemia), è intervenuta la proprietà con ben tre ricapitalizzazioni a suon di 700 milioni complessivi, cosa che di per sé rende ridicolo qualsiasi appunto sulla solvibilità della società. Vale a dire: alcune società/proprietà hanno la forza finanziaria per porvi lecitamente rimedio ricapitalizzando, altre (di fatto fallite) sono dovute perfino ricorrere a finti sponsor provenienti da fantomatiche società di Hong Kong, da dove, ricordiamolo, alcune banche stanno danno la caccia al bimbominkia nullatenente (per il fisco italiano) in tutte le parti del mondo.
Il sistema non c’entra una cippa, ma è un invenzione comica di chi, non essendo riuscito a provare un solo singolo illecito (anzi se ne è ben guardato sapendo che le plusvalenze non erano – e non sono tuttora! – normate, trova il modo di definirne uno gigantesco che contenga tutti i suoi fallimenti investigativi. Accusa di “sistema” che, ovviamente, viene ripetuta a pappagallo da utenti falliti che non hanno nemmeno il coraggio di presentarsi col nome con cui si erano fatti ridere dietro da tutto il blog.
stai male, tra i tuoi fantasmi
Da applausi!
Bravo davvero !
Meriterebbe una medaglia .
A me sembra una ricostruzione impeccabile, non ci trovo “buchi” logici.
Tu hai qualche obiezione da fare su qualche punto specifico? Siamo su un blog per capirne di più, perché non dici la tua nle merito, invece di scrivere stupidaggini?
se non trovi buchi logici in una ricostruzione che non spiega i 700 milioni di perdite cumulate, più un altro centinaio quest’anno, in cosa li troveresti i motivi di tale dissesto?
Non c’è nessun buco logico né nella descrizione dei ricavi né nella definizione di sistema. Infatti nemmeno tu ne trovi e parli d’altro. Parli della mala gestione consolidata in tre anni in cui la Juventus alla fine del ciclo più vincente della storia del calcio italiano, ha iniziato a strapagare calciatori sopravvalutati, sbagliato le scelte (anche a causa della imponderabilità della Pandemia), nulla che si configuri in reato, tanto più se c’è una proprietà in grado di ripare agli errori.
Stai dicendo cose illogiche: che il debito e le perdite configurebbero di per sé un reato. A questo punto non si capisce com l’Inter possa da anni partecipare alle varie competizioni.
dove hai letto che una perdita è un reato? La domanda è: come ti spieghi un buco di 700 milioni in tre anni? fai una disamina abbastanza realistica: errori negli acquisti, calciatori strapagati, CR7, ecc. sul Covid invece andrei più cauto. Ha coinvolto tutti ma le entrate da stadio sono minoritarie ormai rispetto ad altre fonti. Orbene, tutti gli errori gestionali non giustificano perdite così ingenti. Il marcio era presente in bilancio da prima del covid, tra ricavi farlocchi e attivi sopravvalutati ad arte. Le reiterate ricapitalizzazioni non son altro che la copertura di tutte questi errori (chiamamoli così), che hanno richiesto la testa dei vertici, come correttamente ha preteso la proprietà. Il resto son illazioni da tiosi che non conoscono la realtà.
Quindi gli 807 milioni di debito dell’Inter sono un reato più grave, suppongo
e chi ha parlato di debito come reato? Bah
[…] Napoli, procura di Roma chiude inchiesta plusvalenze su Osimhen, De Laurentiis indagato per “f… […]
Bocca guarda che hai sbagliato il titolo del 17 gennaio, quello giusto è:
Inter e Juventus, ladri e guardie.
Ci voleva pure il ciclico ritorno delle plusvalenze napulitane , i talebani juventini ancora smoccolavano sulle ingiustizie patite , ora gli tocca sperare che finisca ancora una volta a castelluccia e vino , in modo da poter vieppiù aprire i rubinetti lacrimatoi e tartassarci gli ammenicoli negli anni a venire .
No, il massimo del godimento sarebbe che andaste in serie B e che lo scudetto andasse all’Inter con il beneplacito di Lotirchio. Ma siete già stati assolti dalla mirabolante giustizia sportiva e il bis in idem a voi si applica.
Ps: come è stato detto sopra le plusvalenze qui non c’entrano nulla, è il solito vecchio caro (molto caro) pacco napoletano.
Bis in idem ad interim pro tempore, in pectore una tantum
Più che in pectore da qualche altra parte, direi. Siete comunque simpatici sia quando fate esercizio di doppia morale, sia quando fate gli spiritosoni con la faccia da “pectore”.
Segnatevi questo giocatore Man del Parma, roba da serie A ma da alta quota….chissà come sarebbe contento nonno Igor nel vederlo giocare…pazienza..
Per me l’unica plusvalenza del Napoli è più grave rispetto a tutto il presunto sistema Juve (sistema che tutti adoperavano, e non come la Juve con nazionali o giocatori di serie A, ma con giovani e misconosciuti giocatori delle giovanili). È più grave perché i giocatori li hanno venduti per finta, non si sono mai mossi da Napoli, e quindi hanno commesso un falso palese, non interpretativo (plusvalenze Juve). Detto questo, sono sicuro che non accadrà nulla, né dal punto di vista penale, tantomeno da quello sportivo.
Ovviamente a ruoli invertiti diresti lo stesso che la plusvalenza del Napoli è più grave. Sei patetico
Amico mio vogliamo forse togliere cotanto piacere a questi gagliardi tifosi juventini ? Per quanto mi riguarda staro’ a vedere quello che succede, ma qualunque sara’ la sentenza la rispetterò ‘ .
No, mi spiace, sbagli bersaglio. Questa mia tesi io la porto avanti da sempre, ossia da quando sono emersi i dettagli del pagamento di Osimehen, ben prima che la Juventus venisse giudicata e condannata (in solitudine) per le sue “malefatte”. Ne ho scritto più volte nel bloooog. Semmai, sei patetico tu nel voler difendere l’indifendibile, con la tesi puerile dell’”una soltanto”.
A me dispiace solamente che in tutto questo troveranno il modo per colpire Giuntoli, se riusciranno (e ne dubito fortemente) ad arrivare a sentenza.
ragazzi, qui si mette male…
sia per il Napoli, sia per la Lazio
andate un po’ a vedere chi è arrivata TERZA?
state certi che i sicari di Gravina qualcosa troveranno
parafrasando quel genio del Mou direi: “seconda stella in segreteria”
😆
Il sistema Juventus ha aperto la strada, il DeLa ha solo seguito una traccia fatta dai bianconeri, i veri colpevoli che saranno sanzionati di 10 o 15 punti o quanti ne serviranno.
Da juventino come ritenevo che non fosse giusto condannare sportivamente la Juve ed i suoi tifosi per le plusvalenze, ritengo ora che non sia giusto coinvolgere sportivamente il Napoli per le plusvalenze. Il motivo per me rimane semplice: 1. o si colpiscono tutti senza fare distinzioni, in tutta Europa, o non si fa nulla. 2. la plusvalenza rimane un qualcosa di abbastanza fittizio, se due società si mettono d’accordo per vendere un brocco a peso d’oro, ritengo siano cavoli loro, tanto a bilancio prima o poi lo scontano. Insomma che la ingiustizia non si ripeta, per me qui vale di più che giustizia uguale per tutti. P.S. Sottolineo sportivamente nel senso di giustizia sportiva, poi se si sono taroccati i libri, giusto che la giustizia non sportiva faccia le sue considerazioni.
dici una cosa sacrosanta: “tanto a bilancio prima o poi lo scontano”. ed è esattamente quel che si è verificato. Ad occhi epserti era già tutto chiarissimo anni fa.
Peccato che gli occhi esperti non siano i tuoi. Mi auguro che nella vita ti occupi di altro
Non sono d’accordo. Se io ti vendo un giocatore a peso d’oro e invece è un brocco, ok: sono fatti nostri. Ma se lo vendo per finta, sto facendo un falso. Per me l’unica plusvalenza del Napoli è più grave del presunto sistema Juve (sistema che tutti adoperavano, e non come la Juve con nazionali o giocatori di serie A, ma con giovani misconosciuti giocatori delle giovanili). È più grave perché i giocatori ti li hai venduti per finta, e quindi hai commesso un falso palese, non interpretativo.
Vedi, Tom, la Juve è una società quotata in Borsa, e non può permettersi le “leggerezze contabili” di De Laurentiis. Non per nulla Berlusconi si oppose allo stremo e per decenni alla quotazione in borsa, ne fu obbligato solo dalla situazione debitoria insostenibile. Pretese, ed ottenne, garanzie di inscalabilità dai salotti con n cordone sanitario. D’altra aprte quotarsi ha i suoi vantaggi, si rivaluta l’attivo e la cassa della controllante senze perdere il controllo, si comanda con i soldi degli altri, e le perdite vengono scaricate sulle minoranze azionarie, nello specifico i tifosi. A proposito, il controllo con una quota minima di capitale è un must storico di casa Agnelli, e non solo di casa sua, peso a Pirelli-Tronchetti ecc., ma quello è un altro discorso. Per tornare a te, in bilancio non esiste il falso palese o interpretativo, esistono leggi e principi. Se ti attieni, bene, altrimenti sei sanzionabile. Occorre ordine e chiarezza di obiettivi e risultati. LP?inter di zhang in questgo senso è molto limpida: no ci son soldi epr gli acqisti, quindi se volete giocatori nuovi, provate a vendere i vecchi, al meglio possobile. Marotta era un maestro in questo ancora prima dei tempi della juve, dove mi se a frutto questo talento producendo plusvalenze, vere. Quelle di Paratici erano farlocche, prova a convincertene per cortesia. E tiraci una riga sopra, tu che pari uno ragionevole, ne guadagni in salute ed obiettività. Altriemnti devi pesnare ci siano complotti permanenti, non è una bella vita. Riina ha passato gli ultimi 20 anni al 41 bis chiedendosi parossisticamente chi lo aveva tradito, invece di prendere pace e pensare alle sue malefatte.
Stai mischiando le carte. Il falso in bilancio, dal punto di vista civilistico e penale è una cosa, la giustizia sportiva è un’altra. La Juventus è stata condannata dal punto di vista sportivo non per falso in bilancio, ma per aver creato un “sistema”. Ora, quel sistema, piaccia o non piaccia, non c’è norma o legge che lo preveda, e infatti si è fatto ricorso alla solita “slealtà sportiva”, non al falso in bilancio, reato non ancora passato in giudicato e neanche istruito in sede penale o civile (e al tribunale di Bologna il reato è già stato derubricato per la plusvalenza di Orsolin).
Vediamo se la vendita di dilettanti, muratori e sconosciuti al Lille per 20 milioni verrà considerata dalla magistratura Falso in Bilancio, a prescindere dalla quotazione in borsa. In azienda, dalle mie parti, se vendo merce per finta e la finanza se ne accorge sono cavoli amari, e insieme a loro vengono a farmi visita i carabinieri, se l’ammontare della frode è cospicuo. E lavoro in una S.r.l., altro che borsa valori.
Vedremo cosa farà su questa basi la giustizia sportiva, e io dubito fortemente che se ne farà qualcosa. Ma la società presa ad esempio da Gravina, evidentemente, tanto esemplare non lo è stata. Rassegnati.