Lazio in crisi, Maurizio Sarri si è dimesso a dieci giornate dalla fine del campionato. Era alla sua terza stagione sulla panchina bianoceleste

Maurizio Sarri si è dimesso dalla Lazio. Un grande gesto di signorilità e correttezza, in quanto ormai incapace di riprendere una squadra che sta precipitando. Sarri toglie dall’imbarazzo il presidente Lotito che probabilmente non lo avrebbe licenziato per non rimetterci dei soldi, così il conto lo paga per intero l’allenatore toscano. La sua parabola è la stessa identica di quella di Mourinho nella Capitale, arrivò come risposta della Lazio alla Roma che aveva ingaggiato tre anni fa lo Special One, se ne va poche settimane dopo il licenziamento in tronco del portoghese. E ora Lotito sta cercando il De Rossi della Lazio. Insomma vite parallele… 

LAZIO E SARRI, IL COLPO DI TEATRO DELLE DIMISSIONI

Qui Lazio: tutto come ieri (CLICCA QUI), solo con una notizia fondamentale in più, che si poteva anche immaginare: non lo hanno cacciato via – non è da Lotito che gli secca molto pagare stipendi a vuoto –  ma molto più semplicemente Maurizio Sarri si è dimesso. Il calvario finisce qui. La Lazio non ne poteva più di lui e lui non ne poteva più della Lazio. Amen. Credo tirino tutti un sospiro di sollievo.

LAZIO, SARRI RINUNCIA A UN ANNO E TRE MESI DI CONTRATTO  

In un mondo dove le dimissioni sono una rarità perché ognuno difende con i denti il proprio contratto perfino meglio dei portieri e delle difese che riesce a mettere in campo, il gesto strappa l’applauso e suscita quasi un moto di simpatia. Sarri rinuncia a un bel gruzzolo, c’è della dignità anche nella situazione più umiliante e imbarazzante. Sarri aveva un contratto fino al giugno 2025.

  Ufficialmente sono 15 mensilità che saltano via, in realtà ha un accordo con Lotito e la Lazio per riscuotere i suoi stipendi fino a tutto giugno e poi c’è chi giura che avrebbe già una squadra per il prossimo anno, forse in Arabia Saudita. C’era anche chi diceva che c’era un ritorno di fiamma con De Laurentiis e il Napoli, ma poi il presidente da Barcellona gli ha dato del “perdente” per il solo fatto di essersi dimesso e dunque possiamo star sicuri che il Napoli non è.

POCHI MESI FA SARRI VOLEVA RESTARE A VITA ALLA LAZIO  

Certo si risparmia, il nostro, il tormento di altre dieci giornate in una situazione non più recuperabile, in uno spogliatoio dove era in corso una crisi di rigetto verso lui stesso e i suoi metodi. Pochi mesi fa diceva che alla Lazio avrebbe voluto concludere la propria carriera, adesso la fa finita qui dopo troppe sconfitte, amarezze, delusioni. Nel calcio è sempre meglio non promettersi mai a vita, non si sa mai.

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Finirà anche lei per andare ad allenare in Arabia?

“Si può fumare in Arabia?”

Maurizio Sarri intervistato da Giulio Cardone ed Emanuele  Gamba su La Repubblica del 23 novembre 2023

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IL RIGETTO DEL SARRISMO DOPO JUVENTUS E CHELSEA

  E’ un’altra constatazione, dopo Juventus e Chelsea, che il sarrismo non attecchisce ovunque, anzi c’è chi a un certo punto non lo sopporta proprio più. Raggiunto il secondo posto e tirata la corda al massimo, ecco che si è spezzata e la squadra precipitata

ROMA & MOURINHO, LAZIO & SARRI:  I DESTINI PARALLELI  

Curiosamente, Sarri arrivò alla Lazio come risposta di Lotito ai Friedkin che sbarcarono a Ciampino tre anni fa portando Mourinho da Londra sulle ali del loro aereo. In un perfetto parallelismo dei destini di entrambi la storia di Sarri termina alla Lazio poche settimane dopo il siluramento di Mourinho alla Roma. Che in panchina ci ha messo una ex gloria, De Rossi.

  E altrettanto sta facendo la Lazio (Tommaso Rocchi o Miro Klose) Non dite al senatore Lotito che sta scopiazzando i Friedkin e la Roma perché se la prende a male, poi chi lo sente?

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Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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il ghiro

Dedicata agli amici laziali del Bar Sport (ma anche a Vipe e al Radarista)
” Lazio, grande Lazio, che ce ponno fa’ “
Dopo l’orrenda partita coi friulani,
una partita giocata da cani,
il Senatore proclama il ritiro,
ma è solo un modo per prenderci in giro,
e mascherare i molteplici errori,
dando la colpa solo ai calciatori.
Mentre i tifosi lo sanno molto bene
che al Presidente certamente conviene
far come sempre a scaricabarile
con un giochetto meschino e puerile.
Anche il buon Sarri ha le sue brave colpe,
ma i due compari, il Gatto e la Volpe,
mettono in scena la loro commedia,
ad esclusivo consumo dei media.
Sarri protesta sul calciomercato,
dei suoi pupilli nessuno è arrivato,
s’era impuntato, avea fatto i capricci,
Berardi, Milik, Zielinski, almeno Ricci,
ma nel ritiro estivo di Auronzo
il sor Lotito, nota faccia di bronzo,
si presentò con tutt’altri giocatori,
grazie agli agenti ed ai procuratori,
giunge di sconosciuti una masnada
Guendouzi con Castellanos e Kamada,
Isaksen, Sepe, poi Mandas e Rovella,
più Pellegrini per gonfiare la parcella.
Gli otto nuovi furon messi a contratto,
ma Sarri allora non diede di matto,
brontolò un poco, poi si tranquillizzò,
pensò: “C’è ancor Gennaio…” e si calmò.
La Lazio ebbe un disastroso inizio,
troppe sconfitte, un pessimo indizio
di una squadra in perenne altalena,
qualche volta c’è mancato il fondoschiena,
ma latitan grinta e efficacia nel gioco,
e soprattutto si segna troppo poco.
La difesa, un tempo impenetrabile, 
quest’anno gioca in modo criticabile,
Patric è rotto, si affloscia Casale,
perfino Romagnoli gioca male,
per non parlare di Lazzari ed Hysaj,
Pellegrini tanto non gioca quasi mai,
anche Marusic sempre più incapace,
sol il Provola è sempre il più efficace,
ma ieri Ivan, per colmo di sventura,
si è pure rotto, speriam non sia frattura.
Per non parlare poi del centrocampo,
senza il Sergente purtroppo non c’è scampo,
pure se sommi insieme Kamada e Guendouzi
col gioco siamo ancora all’abbiccì,
coi due centrali, Rovella oppur Cataldi,
nell’interdire siamo meno saldi,
in costruzione c’è il solo Luis Alberto,
con Vecino il ruolo è più scoperto,
davanti il Pipe e il buon Matteo Zaccagni
di gol son diventati assai taccagni,
il biondo Isaksen e il decrepito Pedro,
l’uno un ronzino e l’altro ancor puledro,
e il Taty, quello del poker al Real,
per me è un modesto giocatore da futsal,
infine il dramma personale devastante
del nostro Ciro, ex bomber brillante,
scopriamo che quest’anno paga il conto
di una precoce tram…via del tramonto.
Stasera infine giunge inaspettata
una notizia che ci è appena arrivata,
il Comandante abbandona il comando
di questa squadra che gli pare allo sbando,
lui preferisce dar le dimissioni,
del Senatore ne ha ormai pieni i co…rbelli.
Il Ghiro

Melko

Dopo “Auronzo” per un attimo ho temuto un’altra rima

[…] Sarri si è dimesso dalla Lazio. Il destino parallelo con Mourinho […]

[…] Fuori anche il Napoli. Siamo arrivati in 7 fino a questo punto, ma adesso hanno cominciato a impallinarci. Tre gol alla Lazio a Monaco dal Bayern, in una partita che è stata la premessa della crisi finale culminata con le dimissioni di Sarri.  […]

mario rossi

Signorilità, correttezza etc ma siamo sicuri che non ha già in tasca un accordo con qualche altro club? Nel dubbio io aspetto a dare giudizi.

Sunako Nakahara

“Non dite al senatore Lotito che sta scopiazzando i Friedkin e la Roma perché se la prende a male, poi chi lo sente?”

Direi che basta confrontare il parco attaccanti delle due squadre, per confutare questa teoria 😀 A dire il vero, non penso che Lotito abbia mai copiato qualcuno. Lui non segue i trend, li crea. Il problema è che la sua creatività tende a divergere dalla razionalità e dall’efficienza, nella stragrande maggioranza dei casi.

Modifica il 8 mesi fa da Sunako Nakahara
Quattroquattronovetredue

Poiché segui con attenzione la tua squadra ed hai le idee chiare al riguardo, mi piacerebbe conoscere la tua opinione sul cambio tecnico perché qualcosa mi sfugge, e sia chiaro che non ho alcuna intenzione di sfottere, ognuno ha i propri problemi. Sarri si è dimesso ma il suo staff, che deve pur campare, no, e questo è comprensibile: ma a questo punto chi comanda non dovrebbe intervenire e fare piazza pulita? Che senso ha continuare con il vice di Sarri, che nelle prime dichiarazioni già ha preso le distanze da chi gli aveva trovato il lavoro, e non mi pare una finezza? E con i giocatori che autorità può avere costui? Immagino se da noi avessero licenziato Mourinho affidando la squadra al suo staff, mi vengono i brividi solo al pensiero. Facendo il maligno: non sarà solo pe’ risparmia’ due spicci?
Un saluto

Sunako Nakahara

La mia impressione è che la società sia rimasta spiazzata dalle dimissioni del tecnico, e che al momento non ci fosse un’alternativa pronta e praticabile. Al di là delle suggestioni giornalistiche, non è semplice trovare un allenatore disposto a sedersi in panchina soltanto per le rimanenti giornate di campionato (a maggior ragione quando al management importa poco o nulla degli aspetti sportivi del club, e preferisce dedicare il proprio tempo e le proprie risorse ad altro). 

È chiaro che la prossima partita potrebbe già sancire la fine dell’esperimento Martusciello, qualora il risultato fosse negativo. Non mi stupirei però se adesso dovessimo vedere diversi giocatori (Luis Alberto in testa) scendere in campo con un’attitudine più propositiva. E se il rendimento della squadra ne beneficiasse, Lotito avrebbe un valido pretesto per arrivare alla fine della stagione con questa soluzione “low cost” (di sicuro non sgradita alla proprietà, per quanto molto discutibile).

Un’altra possibilità è che l’attuale assetto sia soltanto una “pezza” per arrivare alla sosta delle nazionali, guadagnando il tempo necessario per guardarsi un po’ intorno. Ma mi sembra uno scenario meno probabile, e soprattutto meno compatibile con il modus operandi lotitiano.

Modifica il 8 mesi fa da Sunako Nakahara

[…] Sarri si è dimesso dalla Lazio. Il destino parallelo con Mourinho […]

commentanonimo

Sarri ha smentito il luogo comune che “tutti siamo uguali e per i soldi tutti facciamo le stesse cose“. La onestà umana di Sarri credo sia indiscutibile e sono contento che da noi ha dimostrato che lo scudetto non era un capolavoro di Allegri (ma di Marotta).

Modifica il 8 mesi fa da commentanonimo
R.T.

Ma è la stessa persona che ( giustamente, dico io)
dopo lo scudetto è rimasto due anni a libro paga della Juventus, non facendo una beata mazza e rifiutando qualsiasi transazione per uscire, liberandosi, dal contratto?
Evidentemente, con quello che ha guadagnato a Torino, ha potuto permettersi questo comportamento alla faccia dell’onestà umana.
P.s. sono d’accordo con te per quanto riguarda Marotta…. e confido in Giuntoli

Il Regolamento

Che Sarri sia una brava persona ne sono convinto, eviterei di trarre da questo assiomi calcistici.
Anche perché qui dentro si afferma che Allegri ha vinto il suo primo scudetto sull’onda di Conte, senza fare nulla.

Mark Renton

Bocca aggiorna il thread: guardia di finanza nella sede del Milan, si prospettano scenari clamorosi!

manu londra

Bravo Sarri a dimettersi come avete già detto una mossa non scontata in un parsi di culi attaccati alle poltrone!!!

Bombaatomica

La squadra è completamente sbragata mentalmente, volta in un abisso senza fine.
Perdere 12 gare e vincerne 12 non è da squadra con ambizioni ma da squadra che “tira a campare”.
Sicuramente l’assenza di vedute della dirigenza, la poca lungimiranza dell’allenatore, la cecità nel modificare il proprio credo assolutistico e intransigente, l’imposizione di un modulo di gioco senza alternative, la stanchezza dei giocatori nel seguire i suoi dettami hanno fatto il resto.

Basta, non se ne poteva più di questo calvario.
La giusta conclusione di un’annata di merda, qualche gara di Champions League e derby di Coppa Italia a parte. Ecco, mi dispiace che se ne va un allenatore che ha fatto piagne i romanisti. Ma pazienza 🤷🏻‍♂️

Una scelta coraggiosa, da applausi. Soprattutto in un Paese quale l’Italia nel quale la parola “dimissioni” è caduta in disuso.
Comandante, questo gesto ti rende onore! 👍

Mordechai

Una faccina, ti prego, almeno una. 🤪

Sunako Nakahara

Sarri ha già lasciato il centro sportivo, quindi ritengo che le sue dimissioni non siano negoziabili. Ma ci sono anche altri soggetti che dovrebbero svuotare i loro armadietti, e cambiare aria. Mi riferisco in particolare ad alcuni giocatori, che probabilmente da domani torneranno magicamente a ricordarsi come si fa uno stop, un passaggio preciso a due metri di distanza, o un tiro che non sia destinato a perdersi tra le bancarelle che vendono souvenirs sul Lungotevere. 

Si chiude così l’ennesimo capitolo della saga “Potevamo stupirvi con effetti speciali (ma ci hanno richiesto un prezzo che non ci siamo sentiti di affrontare)”. 

puntadispillo

Ora a Firenze tremano davvero.
Il Comandante é dato in arrivo.

monica

…puoi dirlo forte,gli anti-italiano non aspettano altro!

laura

In un mondo in cui non si dimette mai nessuno gli fa onore aver deciso in tal senso ( prima che arrivasse l’esonero).

ROS

…torna…sta casa aspetta a te!

il radarista

Sarri si è dimesso e, non conoscendo le motivazioni, mi auguro che non sia per problemi familiari o di salute. Una cosa voglio dire. La convivenza tra Sarri e gli ultras della estrema destra laziale l’ho sempre considerata precaria.

Waters

Ciao Radar, beh Sarri non mi pare proprio un seguace di Sollier…uno di sinistra non da del frocio a destra e manca…

il radarista

Non credo di essere in grado di spiegarti perché a volte si dice quella parola e altre simili a Napoli. Ti posso dire che quella parola, in quel contesto, non indica il significato generalmente attribuitole ma una semplice opposizione al parlare dell’altro, per sovrastarlo, come se si competesse a chi la spara più grossa, al solo scopo di zittire l’avversario. Parolacce che perdono il loro significato e che esprimono la rabbia che si ha pur reprimendo la violenza. Ovviamente il giornalista, che non partecipa alla lite, registra le parole come vengono dette ma credimi, è tutto diverso.
Ci sono amici del blog di istruzione superiore e che sanno scrivere molto meglio di me e potrebbero chiarirti meglio quello che intendo.
La sceneggiata napoletana nacque nel 1920/21 perché vennero tassate le canzoni che si cantavano in pubblico. La lobby della Lirica protestò e evitò la tassazione del bel canto facendo aggiungere un comma che diceva: “Sono esentate dall’imposta le canzoni accompagnate da una trama recitativa”.
Per giorni, quella parola venne usata, gridata, per tutti, davanti ai teatri e agli uffici pubblici, senza trascurare il governo e gli amanti della lirica e gli intepreti delle opere. “Chill so’tutt’ r…”. L’impresario e capocomico Salvatore Cafiero inventò la “sceneggiata”, una breve recita che accompagnava le canzoni e tutti, felici e contenti, evasero il fisco.
Ciao.

Waters

No ma sei stato chiarissimo,ciaooo

Mordechai

Solo a destra.

Xavier

Molto dignitoso Sarri, in genere gli allenatori giammai si dimettono.
Essendo ADL un nostalgico, non escluderei un ritorno in Partenope (Calzona già è lì, del resto, e neppure escluderei che la sua sorprendente assunzione fosse prodromica al ritorno di Sarri).

Modifica il 8 mesi fa da Xavier
limmobile

seguito del precedente,
ma che secondo me potrebbe portare a pensare, forse utopisticamente, che magari Sarri voglia rientrare nella Lazio fra un pochino dopo un riposo forzato mah… … i personaggi, Lotito e Sarri sono molto particolari! chissà

limmobile

io aggiungerei alla tua considerazione che il suo secondo Martusciello alla Lazio è rimasto a fare il “nuovo” allenatore con buona pace di Sarri che non condivide, da quello che leggo

Sergiod

Leggo delle dimissioni di Sarri ma anche di suoi gravi problemi famigliari. Gli auguro che essi si possano risolvere al più presto, probabilmente sulla sua scelta ha pesato anche questa situazione.

Mordechai

Mi auguro di no.
Rimane, comunque, un … coach di gran lunga superiore alla sconfortante media nostrana.
Parere personale, ovvio.

Il Regolamento

Su questo ti ho messo pollice su, per quanto ne capisco anch’io penso che Sarri sia un ottimo allenatore. Forse più bravo come tattico che dal punto di vista relazionale e motivazionale.

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