Accendiamo un cero a San Mattia Zaccagni, senza di lui oggi saremmo tornati a casa come 17a Nazionale di Euro 2024, “fottuti” dalla Slovenia alla miseria della differenza reti. In segno di ringraziamento San Mattia abbia un salvacondotto per cui giocherà titolare in azzurro per l’intero Europeo che ci resta
ZACCAGNI SANTO, AGLI OTTAVI DI EURO 2024 SOLO PER MERITO SUO
San Mattia Zaccagni pensaci tu. Devoti fedelissimi della chiesa azzurra accendiamo un cero di ringraziamento e facciamo un offerta consistente in euro 10 ciascheduno, offerta minima, per San Mattia Zaccagni – che se aspetta Lotito… – autore di vero e comprovato miracolo in quel di Germania, anno domini 2024.
Senza la sua incredibile zaccagnata al minuto 98 di Croazia-Italia a pareggiare il gol del formidabile vegliardo Luka Modric, e dunque portando la nostra Nazionale sull’ 1-1, saremmo inverecondamente finiti ufficialmente e definitivamente fuori dalla prestigiosa manifestazione di Euro 2024, come 17a squadra classificatasi (su 24…). Con grande e continuato scorno nazionalistico, che in questi anni già cospicua e disonorevole onta ha portato.
SENZA IL GOL DI ZACCAGNI, COME TERZI NON CE L’AVREMMO FATTA (SUPERATI DALLA SLOVENIA)
Nemmanco allo recupero come terzi qualificati avremmo avuto diritto, ridotti alla meschinità della misurazione algebrica della differenza reti la Slovenia ci avrebbe infatti, ahimé, fottuto per 0 contro -1. Il più misero calcolo binario.
La provvidenza e la magnanimità di San Mattia Zaccagni ha tenuto alto invece l’orgoglio azzurro ed è giusto che alla vigilia dell’ottavo di finale con la Svizzera – che già fottetteci, ahinoi, la qualificazione agli ultimi Mondiali, per via dei rigori sbagliati da Jorginho – gli sia dovuta una preghiera di ringraziamento e un giusto riconoscimento.
Una wild card del presidente Figc Gravina, un salvacondotto, per cui San Mattia Zaccagni a prescindere da qualunque schema o arzigogolo del ct Spalletti, abbia un posto fisso in squadra a riconoscenza perpetua della miracolosa zaccagnata.
Viva viva San Mattia protettore dell’anima mia.
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GRAZIE ZACCAGNI, CI HAI EVITATO UN INCIDENTE INTERNAZIONALE.
(ovvero, un “what if” molto probabile)
“Italia, rischio biscotto”, “Italia, incubo biscotto”.
Così titolavano i giornali italiani alla vigilia di Italia-Croazia.
Eh sì, perché se gli azzurri avessero perso e contemporaneamente la Spagna, già sicura del primo posto nel girone, si fosse lasciata battere dall’Albania, l’Italia sarebbe tornata a casa come ultima in classifica.
In fondo era il modo più probabile in cui si pensava che l’Italia potesse realisticamente essere eliminata, perché una buona parte di addetti ai lavori e tifosi ritenevano che una sconfitta di misura avrebbe consentito alla nostra nazionale di qualificarsi tra le migliori terze classificate. In fondo, 3 punti ed una differenza reti di meno 1 sembravano sufficienti, vista la situazione degli altri gironi.
Questo fino a 41 secondi dalla fine di Italia-Croazia, ovvero fino a quando Mattia Zaccagni ha liberato la nazionale dall’incubo dell’attesa degli altri risultati, e il conseguente penoso rito del gufaggio nei confronti delle potenziali ripescate avversarie dell’Italia.
Poi all’improvviso la conclusione della terza giornata nei gironi rimanenti ci ha fatto scoprire una realtà diversa, con un sapore di scampato pericolo, un pericolo che avevamo preso poco in considerazione.
Prima l’Olanda si è fatta battere dall’Austria, che comunque, anche se sconfitta dagli Orange, difficilmente sarebbe arrivata dietro l’Italia. Alla fine, nel girone D, sono stati proprio i Paesi Bassi a finire terzi con 4 punti. Quindi l’Italia, senza il gol di Zaccagni, sarebbe scivolata al secondo posto tra le migliori terze.
Poi l’Inghilterra ha fatto pochissimo per battere la Slovenia che, grazie al pari, è finita terza nel girone C con 3 punti e una differenza reti pari a 0. Quest’ultima avrebbe sopravanzato l’Italia che, in un solo giorno, se non avesse raggiunto in extremis la Croazia, sarebbe stata penultima tra le potenziali ripescate.
Il giorno dopo, nel girone E, il più equilibrato, Slovacchia e Romania si sono giustamente accontentate del pari, un risultato abbastanza scontato che avrebbe però lasciato ad un’Italia sconfitta l’ultimo biglietto disponibile per gli ottavi di finale.
Ma è la sera del 26 giugno che succede l’imprevedibile. La Georgia, assoluta esordiente nel salotto buono del calcio internazionale, batte un Portogallo molle e si qualifica come ripescata. Ecco che, senza il pareggio al minuto 97’19”, l’Italia sarebbe finita fuori dai ripescaggi.
Tre squadre, con prestazioni inattese, ma non per forza sospette, avrebbero spedito Spalletti e la sua nazionale a casa.
Se i giornali hanno titolato “Incubo biscotto” prima di una innocua Spagna-Albania, con scarse possibilità che lo stesso si verificasse, cosa avremmo letto ieri mattina?
Il richiamo al complotto internazionale sarebbe stato il minimo, soprattutto per il coinvolgimento di nazionali come Inghilterra, Portogallo e Olanda, che sarebbero state accusate di aver fatto fuori l’Italia per evitare che nel tabellone ci fosse una mina vagante, seppur spuntata, di cui però si sa, non ci si può mai fidare.
In pochissimi si sarebbero concentrati sugli eventuali demeriti della nazionale, e i dibattiti sullo “scherzetto” delle grandi d’Europa dominerebbero da ieri l’agenda dell’informazione e non. Sarebbe stato facile accusare gli inglesi di vendetta postuma. Avremmo avuto interrogazioni a Montecitorio, a Strasburgo e a Bruxelles e qualcuno avrebbe associato lo sgambetto all’Italia alla scarsa simpatia di cui gode l’attuale governo italiano in Europa. E l’opposizione non sarebbe stata da meno, accusando Giorgia Meloni di aver contribuito all’ostilità dell’Europa verso l’Italia.
Grazie Zaccagni allora, ci hai evitato il tormento di una settimana di polemiche sportive e politiche.
Mattia, ti siamo grati già solo per questo.
Piccola amenità: il gol di Zaccagni è arrivato poco dopo che la telecamera ha mostrato dei tifosi con uno striscione che riportava “Etnei” . Catania porta fortuna! 😉
Comunque “zaccagnata” in bolognese vuol dire “coltellata”…così, solo per info
A proposito di Bologna, leggo su Repubblica, Bologna naturalmente, che il Bologna F.C. è indisponibile a trattare con la Juventus F.C. per Calafiori, ed ha fissato comunque per l’acquisto del giocatore la cifra di cinquanta milioni di euro per i quali viceversa tratterà volentieri con qualunque club straniero disposto a spenderli..
Domanda: ma con Motta si sono lasciati così male? Perché questo sembra.
Non saprei dirti…comunque vale sempre la regola: mai vendere il tuo giocatore migliore ad una diretta avversaria 😎
Pure a Roma
Buonanotte Fabrizio
I cronisti cubisti Rai declamano, all’ inizio di Belgio Romania: il Belgio non vuole sfigurare davanti al suo re (!). E sti cazzi! In quel caso va bene ma contro l’Ucraina la presenza monarchica in tribuna non porta bene anzi, evidenzia la squadra inguardabile che si ritrova la monarchia ( con il passato più infame del globo terraqueo). Squadra di pippe eppure l’Ucraina non passa e complice l’accordo Romania Slovacchia, viene eliminata. Non serve il cero all’italia basta il culetto rotto. Guarda la “parte” che abbiamo preso dopo un girone di solo bofice. Confidiamo molto nella Svizzera altrimenti non ci rimane che l’Austria altrimenti, è finale e in finale, cambia tutto. Eh! Maestro! Hai percepito anche tu il panico avvolgere cronisti e cameramen e regia ieri in Belgio Ucraina? Uno striscione molto rivelatore appare in curva, la scritta non da adito ad equivoci da par condicio: LA PACE HA UN PREZZO
DAL FEBBRAIO 2022 MIGLIAIA DI TIFOSI DI CALCIO SONO MORTI DURANTE LA GUERRA. Oddio! come fa la regia internazionale a non riprendere lo striscione posto proprio dietro la porta belga? Non sia mai vada in mondovisione. Semplice: gli ucraini non ci arrivano con la palla sino a la in fondo, lo striscione viene rimosso e la vergogna silente può continuare. Minimizziamo, minimizzate pure. Non sta succedendo nulla solo che stiamo vincendo la guerra a mani basse. Governo e piddini i tromboni per vicoli e palazzi, illusionisti da sagra e fini dicitori del nulla. Meglio è andata ad uno striscione esposto a Dusseldorf in Slovenia Ucraina rimasto immortalato per sempre a tutti quelli che oltre guardare, vedono: RIDATECI LE ELEZIONI scritto nero su sfondo giallo blu. Si, perché, Zelensky non è più presidente di nulla, il suo mandato è scaduto il 20 maggio. A ricordarglielo non è inox ma il popolo ucraino.
Tranquillo, a novembre arriverà il tuo amico golfista, bancarottiere e stupratore che porterà in dono l’Ucraina all’altro tuo amico ex KGB.
Cosi Zelensky andrà in esilio o gli sarà servito l’ennesimo drink al polonio… ed un bel fantoccio sarà messo alla guida dell’Ucraina. Poi, sotto con le ex Repubbliche sovietiche minacciate di invasione causa l’1% di popolazione russa residente.
Mi ricorda un pò la storia dei Sudeti…. Già, i corsi e ricorsi storici…
Meno male che c’è la LAZIO 😂😂😂
complimenti a Bocca per il nemmanco, per di più rafforzato da allo;
E il “fottetteci”? Stiamo ruzzolando su una china Vincenzomontiana, qui, altro che bar sport.
Non è male dai. Mi è venuto così “Ci fotté”, “Ci fottette”, “Fottetteci”. Come vedi ti ha colpito. Un abbraccio Fab
Partiamo da un assunto inconfutabile: la LAZIO e i LAZIALI vanno sempre ringraziati 😂😂
Detto ciò, passiamo ai commenti.
Già, pensavo che con 3 punti e -1 di differenza reti saremmo potuti passare. Manco pouuu cazz… Quei deficienti dei portoghesi sono andati a perdere 2-0 contro la Georgiaaaaaa. Ma se pò esse piu deficienti di CR7 & Co.? Non credo…
Però ora, grazie a Zaccagni e Donnarumma, siamo agli Ottavi.
Per cui, cari amici, va sfruttata l’occasione che è duplice: fare fuori gli odiosi svizzeri che hanno sculato durante le qualficazioni per i Mondiali qatarini e giocare nella parte bassa del torneo, cioè quella piu facile dove non ci sono scontri fratricidi (a parte con l’Inghilterra) fino alla finale.
Per cui, Zaccagni, caro amico LAZIALE: scaja la freccia sulla fronte di Guglielmo Tell. La mela se la magnamo a fine gara 😂😂😂
Zaccagni gioca nella Lazio, ha giocato a Verona e altri posti; e’ di Cesena…tutta questa appartenenza alla Lazio non la vedo…
Non sono sicuro che l’Inghilterrà batterà facilmente la Georgia.
la Slovacchia
la Svizzera ;-P
La cosa preoccupante è che, tra il 16′ con l’Albania e il 98′ con la Croazia, cioé 4 ore e mezza di fila più recuperi, l’Italia non ha fatto gol e non s’è neanche disturbata più di tanto a provarci. Come se arrivare terzi e dover sperare nel ripescaggio, in cui differenza reti e gol segnati contano parecchio, non fosse plausibile.
Dico che sembravano neanche provarci, almeno con la Croazia, perché anche intorno al 90′, in possesso palla e non particolarmente pressati, avevamo spesso 4-5 giocatori nella nostra metà campo e dietro la linea della palla. Sembrava mancare completamente l’urgenza di andare a combinare qualcosa. Al di là del modulo e delle sostituzioni, l’assetto era quello di una squadra soddisfatta del risultato.
Mi erano venute in mente certe partite dell’Inter di Mourinho chiuse con 4-5 attaccanti in campo per “cercare il tutto per tutto”. Sarcasmo da giornalisti e tifosi di altre squadre, perché è chiaro che se devi ricorrere a misure così vuol dire che il gioco non ha funzionato, però poi il gol pesante arrivava: Cruz contro Lecce e Udinese, Samuel la stagione dopo col Siena, in un memorabile 4-3, ecc.
Con la Croazia 3 occasioni su 5 sono arrivate di testa, eppure anziché insistere e almeno buttar dentro qualche cross/lancio, che costa poco e non ti espone a chissà che contropiede (non più che perder palla sulla trequarti), continuavamo a traccheggiare tra Jorginho e compagnia. Passaggino qui, passaggino là, ci penso, ci pensi tu, no dai diamola indietro a Donnarumma per andar sul sicuro. Col 3-5-2 e senza un gran fantasista, perché almeno non puntare sulla quantità e metter dentro un po’ di cross, anche se da lontano?
Ne hanno fatto pure troppi di cross, a mio parere, e sono stati tutto palloni persi. Per fortuna Zaccagni non l’ha pensata come te, altrimenti non sarebbe arrivato mai nessun gol.
Che c’entra Zaccagni? Ha fatto la sua corsa, gli è arrivato l’assist e ha calciato come si deve. L’opposto del gioco di stop e passaggini visto fino a quel momento. Almeno al 98′ qualcuno che non ci pensa su due volte…
Io di cross ne ho visti pochi. Arrivati sulla trequarti, pur di non metterla in area preferivamo passarla indietro fino al portiere. Questo anche oltre il 90′. Ore intere di giro palla a vuoto. E su un lancio/cross qualunque è arrivato il gol di Modric, uno dei giocatori più bassi in campo. Della serie: se ci provi qualcosa succede.
siamo scarsi in un europeo veramente dimesso e deludente come gioco e spettacolo (alcune partite raccapriccianti); una fiera della mediocrita’, per ora….e l’Italia non mi piace per niente; forse sono io che ho visto ben altre nazionali nel passato, a giudicare questa squadra “triste” con un allenatore “tristissimo” nelle conferenze stampa e nell’etica (visto che lui se ne riempie sempre la bocca…) ma molto, molto fortunato (pensiamo solo a Italia-Ucraina quualche mese fa). Spero che con la Svizzera tolga definitivamente Jorginho e De Lorenzo e che finalmente Zaccagni giochi titolare. Non nutro particolari speranze, sara’ una partita difficile e fisica contro una squadra che ha giocato gli ultimi due Mondiali (noi no…), superando sempre la fase a gironi e che mi sembra tra le meno peggio di questo, per ora, mediocrissimo europeo…
OT Per me Giugno è un mese superdenso di viaggi di lavoro e conferenze, quindi seguo molto poco questi europei, ma sto trovando davvero bello viverli girando per l’europa e stando fra la gente europea, assorbendo di volta in volta l’atmosfera locale.
Evento più bello finora una dolcissima serata viennese, seduti a un un tavolo all’aperto del ristorante Vestibül, che si trova in un’ala del magnifico palazzo del mitico Burgtheater (il maggiore teatro del mondo di lingua tedesca), proprio nel giorno di Olanda-Austria. Al tavolo con me un olandese, un tedesco, un americano/tedesco, e due austriaci. È stato magnifico “seguire” la partita tramite le rumorosissime reazioni della folla assiepata davanti ad uno schermo lì vicino. Il contrasto fra la raffinatezza borghese del posto e l’atmosfera da stadio è stata unica. Al rientro, difficile non farsi trascinare dall’entusiasmo della folla locale! Ma era stato lo stesso a Parigi con i francesi qualche giorno prima, non ho preferenze di tifo, tranne una.
Tornato temporaneamente nella perfida Albione, ovviamente si tifa ABE (Anyone But England, ovvero “chiunque tranne l’Inghilterra”) come i miei amici scozzesi. Mi dispiace essere calcisticamente contro al paese che mi ha dato così tanto sotto il profilo professionale, economico e umano, ma il loro modo di rapportarsi alla nazionale, intriso di linguaggio e metafore belliche e di un’assurda estremizzazione delle aspettative che alla fine fa tremare le gambe ai loro ragazzi (come scoprì anche Capello quando li allenava), lo trovo davvero insopportabile.
PS non ho avuto di tempo di guardare il blooog da quando ho scritto l’ultimo messaggio qualche giorno fa. Risposta in ritardo a @leo: ciao, si’ fagioli e calafiori sono decisamente talenti naturali, purtroppo con “demoni” diversi, fagioli nella testa, e calafiori nelle ginocchia – speriamo che li superino per bene e vedrai, sono pronto a scommettere. E ai Cavalieri del Sacro Allegraal, che mi piace immaginare capitanati dall’amico inibitore selettivo di re-uptake di serotonina, al secolo cipralex: un caro saluto e sono felice che il mio bait abbia funzionato, ma ditemi: fa proprio molto male la verità 🙂 ? (si scherza, eh)
…fffiiiuuuuu….per un pelo…temevo te ne fossi dimenticato…mi son detto: Vienna, Parigi, Burgtheater, gli amici, le conferenze, l’Inghilterra, i Fagioli, i Calafiori…stai a vede’ che…niente, al 98esimo, proprio come gli Azzurri, rieccoci…gooolll!
Diceva un mio vecchio capo, tanti anni fa, mai dare un aumento per ciò che qualcuno ha ottenuto in passato ma solo per quello che potrebbe fare per te domani…Non commento se la cosa mi sembra giusta,diciamo che mi è venuta in mente leggendo il post di Bocca sul premio titolarietà per Zac. A me Zaccagni vagamente ricorda l’inizio della parabola di Schillaci. Molto vagamente, però mi è venuta in mente, tanti anni di serie minori e poi un lampo che cambia il destino di un torneo. Sarà in effetti interessante vedere cosa ne farà Spalletti e cosa capiterà, se le orme saranno ripercorse o ci fermiamo subito (su Conte per malandragem, certo ha già dimostrato tanto, ma si ripeterà?). I bookmakers ci danno vincenti, forse è la volta buona che devo vincere la mia avversione per le scommesse e puntare sugli svizzeri. Potrei avere soldi per consolarmi o non averne e rimanere un “povero” felice.
per quel poco che ne capisco : fuori jorginho, dentro fagioli, 3-5-2 con zaccagni , chiesa ( a sx e saltasse l’uomo qualche volta…) e poi sugli altri divertitevi
e per quel poco che capisco io … ho appena visto gli highlights della vittoria georgiana, mostruoso il portiere Mamardashvili, un colosso di due metri, fenomeno vero!
Pienamente d’accordo!