Spalletti perdonaci, ma non ci hai veramente capito nulla. E non escluderei, a questo punto, un altro ribaltone azzurro. Anzi, ci vorrebbe proprio e a tutti i livelli…
SPALLETTI E LA RESA A MANI ALZATE
Spalletti alza le mani e l’Italia si arrende. Perché alla fine, forse, lui per primo, il nostro ct, si è reso conto di non averci capito nulla. Siamo fuori dagli Europei. Ignominiosamente eliminati. Ma senza grande sorpresa in verità, perché già parecchio ce lo sentivamo il presentimento, lo avevamo capito che non stavamo andando da nessuna parte. Cioè a casa…
E già l’essere arrivati agli ottavi era stato un mezzo miracolo. Merito della zaccagnata di Zaccagni al 98° contro la Croazia. Senza quella nemmeno la Svizzera avremmo visto.
SPALLETTI E DUE SETTIMANE HORROR DI EUROPEO
La prima considerazione che mi viene da fare è un’imprecazione. Cz…o, abbiamo ballato per due settimane appena: da sabato 15 giugno a sabato 29 giugno. Non ci hanno fatto nemmeno arrivare fino a luglio. Ma non era questa la stagione delle notti magiche?
Due settimane da incubo in Germania, in un Europeo che ci è andato tutto di traverso, che abbiamo interpretato e vissuto da comparse. Tutto per colpa nostra. E soprattutto di chi ha comandato questa spedizione fallimentare.
Una delle tante imprese sballate che possiamo aggiungere alle amarezze di questi anni. I due Mondiali mancati, i due ancora precedenti buttati fuori al primo turno. Oggi più che mai viene pertanto da chiedersi come diavolo si sia potuto vincere l’Europeo precedente a questo.
SPALLETTI E 20 MINUTI SOLI DI ITALIA
Buttati fuori strameritatamente dalla Svizzera e con un bilancio pure terrificante: venti minuti di gioco dignitoso e orgoglioso contro l’Albania. Contro cui, per altro era cominciato l’incubo con quel gol preso dopo 23’’ dall’inizio del nostro Europeo zoppo. Poi mezza partita di orgoglio, e tutto il resto male, malissimo, praticamente un album degli orrori.
Presi a pallate dalla Spagna, miracolati contro la Croazia da San Mattia Zaccagni, maltrattati dalla Svizzera. La Svizzera, a Berlino in un ottavo di finale che è il nostro miserabile capolinea.
Quando pensavamo di attaccarci a un altro miracolo, quelli, appena tornati in campo una manciata di secondi dall’inizio del secondo tempo, hanno rifilato alla Nazionale di Spalletti il cazzottone da ko al mento e amen. A Spalletti non è restato che sbracciarsi e urlare come suo solito ordini vani, inutili, inascoltati. Migliaia di facce attraverso la Spalletti cam e tre rarefatti gol in quattro partite. La porta degli altri praticamente mai vista, la barca dei naufraghi Scamacca e Retegui sempre sperduta all’orizzonte.
SPALLETTI, DONNARUMMA E L’ALIBI DELLA SQUADRA SCARSA
Vado al sodo. Va bene , non abbiamo una grande generazione di giocatori in questo momento. Donnarumma a parte – che ringraziamo per aver tenuto in piedi finché possibile e da solo, la baracca – si fa difficoltà a mettere insieme una squadra di alto livello. Però…
Però non è vero in assoluto sostenere la scarsezza totale della squadra, perché è come farsene un alibi. Se ho delle pippe cosa posso fare?
Anche perché è vero solo in parte. Anche perché penso che con questi giocatori comunque qualcuno qualche risultato abbia ottenuto, vedi Inzaghi col miniblocco interista. Voglio dire, far passare la Svizzera da fenomeni ce ne vuole. E continuiamo pure a farci fregare dalla Svizzera, visto che ci facciamo soffiare la qualificazione al Mondiale ed eliminare dall’ Europeo. Un incubo.
SPALLETTI E GLI ALLENATORI “ADESSO VI FACCIO VEDERE IO”
Sono sempre più convinto che certi allenatori, e Spalletti come altri, si avvicinino testardamente alla Nazionale col chiodo fisso dell’ “adesso ve lo faccio vedere io”. Pensando quindi di essere al di sopra di tutto e di tutti, anche del buon senso più banale.
E via così allora con lo stordimento del gioco di queste mortifere costruzioni dal basso, della personalità imposta attraverso lo stordimento degli schemi, del martellamento di concetti che non si fa in tempo a trasmettere e recepire.
Per finire così boccheggiando, consumati dall’esaurimento nervoso. E col ribadire pertanto la maledizione e il falso storico della Nazionale come un club.
Insomma si è finito col non capirci nulla, col non avere un’idea precisa di squadra, con l’oscillare da una Nazionale all’altra, da una formazione all’altra, da uno schema all’altro. Da uno Spalletti all’altro: quanti ce ne saranno di Spalletti.
SPALLETTI E IL RIPUDIO ASSURDO DEI DOGMI DEL CALCIO ITALIANO
Come calcio italiano ormai ci vergogniamo del lancio lungo, del palla lunga e pedalare, del contropiede. Di tutti quei meccanismi, astuzie e peculiarità del gioco che hanno fatto la nostra storia e che abbiamo ottusamente cancellato. E che in Nazionale sono ancora un patrimonio.
Eppure anche quella è stata la nostra cultura no? Perché ripudiarla cosi quando forse lì dentro avremmo potuto trovare forse soluzioni e salvezza?
Anche perché, molto banalmente, forse semplificano il calcio da giocare, non diventa tutto un’ossessione e permettono a chi è meno forte di ribaltare i risultati. Di invertire le classifiche di bravura dei calciatori.
Se dobbiamo arrenderci all’idea che vincono i più forti e basta è finita. Non è così e se anche se è più deboli possiamo sempre giocarcela.
La Nazionale italiana purtroppo ha giocato con se stessa, prescindendo dall’avversario. Insomma Spalletti ha fallito nel volerci trascinare per forza dentro il suo gorgo di concetti astrusi e contorti. E sono certo che tutto ciò che di confuso è arrivato a noi, sia arrivato nella stessa maniera incomprensibile anche ai giocatori.
Che hanno certamente la colpa, da Di Lorenzo a Scamacca, da Darmian a El Shaarawy, di non essere dei fenomeni, ma anche l’attenuante di essere stati trascinati a forza dentro un modello che non è per loro.
La collezione di schiaffi presi ci ha ormai intontito e quasi assuefatto, abbiamo finito di scandalizzarci o di sorprenderci per le disavventure di una Nazionale che ha perso se stessa.
SPALLETTI ALLENATORE DEL NAPOLI E SPALLETTI CHE NON HA CAPITO IL MESTIERE DI CT
Penso sempre che Spalletti sia un ottimo allenatore, quello dello scudetto col Napoli, ma che non abbia capito nulla del mestiere di ct. Troppo orgoglioso e presuntuoso per mettersi al servizio del risultato. Certi allenatori hanno la fissazione del loro imprinting, mettono la Nazionale al loro servizio. E non viceversa. Si sono messi in testa di giocare da top player.
SPALLETTI CAMPIONE DI SPOT, LA IPERPERSONALIZZAZIONE DELLA NAZIONALE
Per adesso ricorderemo Spalletti per il martellamento di spot pubblicitari che mi sembra sia l’elemento più di rilievo della sua gestione. “Campioni di Qualità!” “Andiamo a fatturare”. Per carità, lo faceva anche Mancini, di cui Spalletti ha preso il posto un anno fa. Né voglio criminalizzare un sistema mediatico che riguarda tutti, anche Sinner e la Pellegrini per dire, ma cerchiamo di volare un po’ più basso, di stare più coperti, e soprattutto di personalizzare molto meno la Nazionale.
SPALLETTI, TIRA ARIA BRUTTISSIMA, TENERLO OPPURE NO?
Tira bruttissima aria. Il TG1 subito dopo il 2-0 rifilatoci dalla Svizzera e il calcio nel sedere subito dall’ Italia di Spalletti, apre col titolo: “Disastro Italia, partita vergognosa”. Che francamente mi sembra esagerato e irrispettoso all’opposto. Esagerato perché un risultato del genere non è l’eccezione e Spalletti, pur non azzeccandone una, non l’ha combinata più grossa di altri. Si aggiunge alla galleria degli orrori.
Vergognoso no, perché comunque credo che gli azzurri abbiano dato comunque il massimo, solo che hanno mostrato i propri limiti e certo non sono stati aiutati. Quanto piuttosto infilati in un metaforico tritacarne. Comunque sia, dati i risultati pessimi e le condizioni del calcio italiano non escluderei nuovi ribaltoni. Magari sarà Spalletti stesso, nonostante le prime dichiarazioni testarde e orgogliose sul non mi dimetto e tiro avanti, ad annusare l’aria che tira.
Il mondo azzurro ci ha ormai abituato un po’ a tutto, vedi le dimissioni di Mancini un anno fa.
E comunque un tonfo del genere implicherebbe una chiamata di responsabilità generale a livello tecnico e anche federale.
Io francamente uno Spalletti che continui a stordire noi e i giocatori di chiacchiere fumose e incomprensibili non me lo terrei.
Morale? Non cambierà nulla. E noi possiamo andarcene tranquillamente al mare. Ci resta pur sempre il calciomercato…
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[…] Italia umiliata ed eliminata dalla Svizzera. Spalletti, bravo allenatore ma non buon ct, non ci hai … […]
[…] Italia umiliata ed eliminata dalla Svizzera. Spalletti, bravo allenatore ma non buon ct, non ci hai … […]
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grande Vincenzo Montella; ha preso la Turchia un mese dopo Spalletti, e dopo sole 10 partite prima degli Europei (Spalletti si e’ lamentato perche’ ne aveva avute 11…) e con giocatori sparsi in 6/7 paesi diversi , arriva ai quarti con uno schema ben chiaro (4-3-3 o 43-1-2) facendo giocare giovani e giocando abbastanza bene.
Piuttosto al Filosofo di Certaldo andrebbe chiesto perche’, piegandosi agli sponsor (a cui sembra molto legato viste le innumerevoli pubblicita’ a cui si presta…), ha accettato a marzo di andare in USA (con problemi di fuso orario e viaggio) a giocare contro Venezuela ed Ecuador invece di fare come hanno fatto quasi tutte le squadre degli europei, amichevoli con squadre europee (visto che a giugno avrebbe giocato con queste ultime….). Ovviamente su questo anche Gravina ha gravi colpe.
[…] Italia umiliata ed eliminata dalla Svizzera. Spalletti, bravo allenatore ma non buon ct, non ci hai … […]
[…] Spalletti perdonaci, ma non ci hai capito veramente nulla […]
A proposito di: “L’effetto TIM sulle carriere dei testimonial” – Nuova puntata
TIM: VICTORIA DE ANGELIS, BASSISTA DEI MÅNESKIN, NUOVA TESTIMONIAL DE ‘LA FORZA DELLE CONNESSIONI’
Stiamo a vedere (#porastela)
È spacciata! Anche se mi pare che finora, pur brava, abbia avuto gran fortuna.
[…] Rispondi Spalletti perdonaci, ma non ci hai capito veramente nulla […]
Gira sui media un “decalogo di Motta” che spero sia il frutto di quello che Adani o chi per lui ha creduto di capire guardando una partita del Bologna perchè assomiglia pericolosamente a un brano preso a caso da una qualsiasi intervista a Spalletti…io speriamo che me la cavo…
Nel giro di mezz’ora qui sul bloooog ho pagato un centinaio di scellini a Bocca.
Esco perché sto finendo i soldi.
l’Italia supera i gironi all’ultimo secondo ma le altre grandi se la cavano con autogol e golletti di rapina, escluso Spagna.
Sedicesimi: Italia fuori ma le grandi si salvano per qualche autorete e/o per qualche golletto di rapina all’ultimo minuti, escluso la Spagna, le stesse grandi superano gli ottavi battendo squadre di terza scelta solo dopo essersela fatta addosso, esclusa la Spagna.
l’Italia è sicuramente scarsa ma ING,FRA,GER sono battibili anche da noi.
Basterebbe giocare …
Comunque Bastoni ha segnato più di Chiesa ,Vlahovic,Lukaku,Ronaldo,Leao messi assieme, o no?
Salud
Fabrizio,c’è solo una persona che può riportare il calcio italiano ai fasti che le competono. Ma tutt’ora è impegnato in un grande progetto…e onestamente sta bene dove è…
Salud
il calcio italiano ai fasti che le competono
un progetto, cmq, pieno di debiti…..tipico italico
Vero, sono d’accordo.
E credo di sapere chi sceglierebbe come CT.
Questo pezzo in particolare è da mettersi le mani nei capelli:
Se potesse tornare indietro, Spalletti farebbe le stesse scelte: “È un giochino che non faccio quello di tornare indietro perché nella mia vita sono stato sempre attento a guardare quello che devo fare nel mio futuro. Per quel che si è visto, qualcosa ho sbagliato. (fonte: GdS)
Cioè, evidentemente ha sbagliato qualcosa…di non meglio specificato. Anziché farsi delle domande e darsi delle risposte, magari anche avere dei rimpianti (la parola esiste: vorrà pur dire qualcosa, no? sarà mica un concetto utile?), lui rifarebbe le stesse scelte perché…boh, si deve guardare al futuro anziché al passato.
Come si farà a migliorare senza imparare dal passato, manco avessimo solo la ragione e non anche la memoria, me lo deve spiegare. E che senso ha rifiutarsi di analizzare le scelte delle ultime settimane e passare già adesso alla prospettiva dei prossimi due anni? Sono ordini di grandezza di differenza! Non sarebbe meglio passare qualche settimana a ripensare alle ultime settimane, prima di affrontare (se non ti cacciano come dovrebbero) il lavoro dei prossimi anni?
Io certa gente non la capisco.
un discreto allenatore che si crede un guru (basta sentire cosa dice o come si atteggia…);e’ fuori contesto ma ci fa o ci e’…
Da non interista, giusto per giocare, io farei così.
In un contesto in cui il livello è quello che conosciamo abbiamo la squadra campione di Italia in cui, per qualche fortunata coincidenza o per programmazione saggia, esiste una base numerosa di calciatori italiani.
Non tutti sono i migliori nel loro ruolo specifico, ma costituiscono comunque una base importante come dicono adesso. Tra l’altro una squadra che di qualsiasi fede calcistica di sia, gioca un calcio moderno ed efficace.
Una persona logica ha la soluzione in tasca. Lavori per inserire 5/6 elementi di altre squadre che non snaturino il sistema di gioco consolidato che è in questo caso un 352.
Donnarumma è più forte di Sommer e Calafiori di De Vrji.
Un alter ego per Dumpfries non dovrebbe essere impresa impossibile.: Bellanova conosce lo schema, Zappacosta ha fatto bene anche in Europa, a me piace molto Ruggeri che andrebbe adattato a destra.
Non devi sbagliare la scelta del vice Chalanoglu, usando allenamenti e amichevoli per indivuduarlo.
Fagioli potrebbe essere un candidato, comunque si può individuarlo, ce ne sono altri che in un contesto adeguato potrebbero far bene.
Ricapitolando
Donnarumma Acerbi(Darmian) Calafiori Bastoni Ruggeri Di Marco Fagioli Barella Frattesi
Ci vogliono due punte, La rosa non è ampia, lo abbiamo certificato nazionalizzando Retegui, ma se la squadra è organizzata e seguendo le indicazioni del nuovo campionato, qualche buon giocatore allo scopo si dovrebbe trovare.
Saluti
Tre difensori mancini più due esterni sempre mancini = cinque difensori mancini in fase difensiva…non credo esista un caso del genere al mondo
sì però Frattesi ha un po’ deluso, può essere un jolly da far entrare in partite impantanate con squadre stanche o titolare in match poco impegnativi ma quando serve qualità, palleggio e possesso palla ciaooooooo
Ma non sarebbe cambiato nulla. Inter fuori agli ottavi di Champions, Italia fuori agli ottavi degli Europei.
sembrerebbe accettabile..MA: Acerbi ha 35 anni e mezzo, Darmian 34 e mezzo e Frattesi..mah mi sembra uno discreto solo in campionato, la vera forza dell’Inter sono gli stranieri secondo me….e cmq 2 attaccanti decenti non ci sono, forse Berardi e Lucca come azzardo; Scamacca e’ indolente (20 partite in nazionale 1 gol…manco un difensore …)e Retegui e’ una pippa…io vedo prospettive grigie e cupe
Indubbiamente per chi mastica di calcio,ed il sottoscritto è uno scienziato, Martinez è uno dei migliori tre attaccanti al mondo,il primo è Vinicius, di gran lunga il migliore di tutti,poi segue Mbappe, poi c’è Martinez, in Italia basta e avanza per fare.la.differenza,anche quest’anno sarà una passeggiata,forse con un pò di salita,invece di 20 i punti sulla seconda saranno 10…
Salud
Idea interessante, ma anche il CT dovrebbe accettare di far giocare la squadra “alla Inzaghi”.
E poi il problema più grosso sono le due punte che proprio ci mancano.
Secondo me dobbiamo accettare i limiti di questa generazione di calciatori: siamo mezze pippe, contro squadre come la Svizzera tocca difendersi e sperare nella botta di culo in attacco.
Quel che ora mi infastidisce è l’ultima di Spalletti: “punterò ancora di più sui giovani”.
Banalmente, questa Nazionale non è “vecchia”. La rosa era la sesta più giovane dell’Europeo, con la Germania ultima. L’età media di chi è sceso in campo con la Svizzera (contando gli anni compiuti, non anche i mesi) è di 27 anni. Per dire, nel 2006 con la Francia era di 28,4. Tre anni fa con l’Inghilterra, 27,6.
Insomma, non può che essere un eufemismo per “questi sono tutti brocchi, tanto vale scartarli e provare con un gruppo completamente diverso”. In pratica, un’autoassoluzione del CT. E un modo un po’ subdolo per non analizzare il disastro di questo Europeo e mettere già le mani avanti verso il Mondiale, o perlomeno le qualificazioni, dove è in evitabile che giocheranno anche dei nuovi, visto che qualche nuovo talento (relativamente parlando) verrà fuori e qualche trentenne declinerà, al di là delle scelte del selezionatore.
E’ un modo per non parlare dei propri errori, per dire al massimo “il materiale è quello che è”: non c’entrano i continui cambi di formazione, non c’entra che mancasse un’idea, una strategia per creare azioni da gol (stop e passaggino, stop e passaggino…la melina anche quando si è sotto, e questa squadra è andata sotto quattro partite su quattro…), non c’entra la mancanza di agonismo, che comunque dev’essere l’allenatore a trasmettere, specie in assenza di grandi personalità in campo…no, no: è che la squadra non è abbastanza giovane, Anche se ciò è falso.
Una persona seria neanche parla di squadra giovane, squadra vecchia, di carriere insomma: quelle sono considerazioni per il medio periodo. L’Europeo dura tre, quattro, sette partite al massimo. Porta chi ti sembra più in forma e falli giocare in modo decente. Si può perdere, si può uscire (e tra parentesi: complimenti alla stampa che ha subito blaterato di “autostrada verso la finale”…), ma ci si deve provare, cribbio. Non si può arrivare fino alla trequarti avversaria e poi, visto che la difesa non si apre di fronte ai tuoi come il Mar Rosso, cominciare a fare retropassaggi fino al portiere! Mentre si è sotto di un gol.
Ma già, certo, il problema sono “i vivai” o che altro. Uno fa male la propria parte, perché questo va detto di Spalletti, e anziché fare autocritica (al di là delle frasi-fatte: “faccio autocritica”, “mi assumo le mie responsabilità”, che sono formule vuote) ragiona su parti, scelte che stanno 5-10 anni a monte.
d’accordo assai; Spalletti deve smetterla di credersi il portatore del “verbo”. E’ un buon allenatore MA senza nessuna caratura internazionale…basta vedere il suocurriculum in Europa , pure con il ricchissimo Zenit dei suoi tempi.
spero che possiate far luci su quello che ha scritto Inox correndo ad appoggiare l’ennesima balla del sedicente gourmet:
Maestro Waters ricordi preciso. Preciso il tempo del prima e durante la partita come sospeso [? che c’entra il caffè?]. Ricordo bene anche il dopo. Avevamo organizzato un festeggiamento a prescindere dal risultato. Finiti in strada siamo stati rincorsi da scalmanati con l’intento di strapparci il tricolore. Non ci sono riusciti. Tutti i nostri inseguitori erano dei cretini molti della Juventus.
il miei dubbi:
Inox è il famoso villico?
Inox sta perculando alla grande W?
chi erano gli inseguitori cretini non juventini? milanisti? poggibonsisti?
Quel che a quanto pare i frequentatori del bar non capiscono è che Waters ha scritto quello che senza prove è solo calunnia e diffamazione.
Lui afferma di avere le foto da ben 54 anni, già questo è inverosimile, perché non le pubblica?
Il fatto che una delle persone ritratte sia, come afferma, ancora viva non impedisce di pubblicarle: basta cancellarla dalle foto.
Poi, nel caso, dovrebbe spiegarci come si capirebbe che fossero tifosi juventini, hanno una J, o, data l’epoca, una zebra tatuata in fronte?.
A me sembra una sparata ridicola e meschina che ci dà la misura della persona, molto piccola, malgrado il suo continuo vantarsi di essere chissà chi.
INGHILTERRA – SLOVACCHIA 2 – 1 (d.t.s.)
Questa me la vedo registrata stamattina, non conosco il risultato. Tifo sfegatato per Calzona e i suoi moschettieri, tanti amici in casa Slovacchia, il napoletano Lobotka, i veronesi Duda e Suslov, il salernitano Gyomber, il cagliaritano Obert e lo spezzino Strelec, neo-titolare, oltre all’ex-laziale Vavro, l’ex-interista Skriniar, l’ex-viola Hancko, l’ex-Milan Kucka, l’ex-Sassuolo Haraslin, l’ex-ascolano Duris, l’ex-scegliete voi Tupta. Insomma nello spogliatoio si parla italiano, speriamo l’effetto non sia negativo e che il verbo di Calzona sia meno incomprensibile per i suoi di quello di Spalletti. Southgate deluso da A-A sceglie Mainoo. Arbitra il turco Meler, al VAR Fritz.
Gialli a Guehi, Mainoo, Kucka e Bellingham, poi al 25′ Strelec imbuca per Schranz che resiste a uno sgambetto di Trippier e infilza Pickford, 0-1. Manovra sterile dei bianchi, giallo a Skriniar, Mainoo impegna Dubravka. Cechi compatti e molto attenti, Kane n.p.
Ripresa: cross lungo per Trippier, assist per Foden che insacca, ma era in f.g., Strelec da metacampo con Pickford fuori porta ma la palla va a lato di poco, dentro Suslov e Bozenik, Peharik abbatte Trippier, entra Palmer, giocano bene i cechi, giallo a Pekarik, testata di Kane a fil di palo, Rice da fuori spara sul palo e Kane acrobatico spedisce fuori, dentro Bero, Benes ed Eze, tiretto di Lobotka, nel recupero entrano Gyomber e Toney, poi sulla lunga rimessa di Walker, prolungata di testa da Guehi, splendida sforbiciata volante di Bellingham che infila l’angolo della rete di Dubravka, gol imparabile, 1-1. Si va ai t.s. per il rotto della cuffia.
T.S. Subito in gol gli inglesi col solito immarcescibile Kane pronto a insaccare di testa un cross svirgolato di Eze deviato da Toney, 2-1. I cechi provano a riprendere la partita, ma Pekarik sbaglia il tiro, entrano Gallagher e Ngoyo, giallo a Vavro, Gyomber e Suslov, dentro Tupta che spara alta una punizione, mancano le forze per gli ultimi tentativi di Bozenik e Hancko di riprendere la partita. Onore a Calzona ed ai suoi ragazzi!!!
Calzona dieci volte meglio di Spalletti a questo europeo
Se guardiamo la formazione titolare elvetica, vediamo che schierava almeno cinque giocatori di cognome non tradizionalmente svizzero (Ndoye, Rodriguez, Akanji, Xhaka, Embolo, e Vargas). L’Italia ne schierava uno (El Sharawi). Se avessimo le strutture e le politiche per integrare gli immigrati e i loro figli nel calcio Italiano, forse anche noi potremmo trovare i nostri Xhaka, Vargas, e Akanji. Invece abbiamo i Vannacci di turno che inveiscono contro i nostri campioni di pelle scura perche’ non rappresentano l’Italianita’ (sigh).
il ridicolo è che se c’è una “razza” bastarda per eccellenza è proprio quella italiota;
ai tempi ingloriosi del Lega il Nord venne un tizio a propagandare un suo libro in cui esaltava la celticità dei lombardi e i loro valori;
a uno che aveva partecipato alla presentazione e la elogiava chiesi se sapeva che Lombardia veniva da longobardi che non mi risultava fossero celti, gli rivelai che le supposte virtù celtiche propagandate, laboriosità, parsimonia ecc… erano in realtà virtù romane e quanto al sedicente amore per la libertà la maggior parte dei celti erano schiavi o servi;
esattissimo! da noi Yamal e Nico Williams sarebbero diventati italiani piu’ tardi (Yamal ancora non poteva esserlo…); e pensare che ambedue sono nati e hanno sempre vissuto in Spagna…noi puntiamo dopo 70 anni agli oriundi di terza fascia (Retegui) che fino ad un anno fa non erano mai stati in Italia e non parlavano italiano….
Parole sante!
Qualcuno scrive che “questi giocatori devono crescere e capire”: e se non potesse essere così, sì sanno contare fino a milioni di Euro ma hanno ancora le fontanelle aperte. Figurarsi capire il criptico Spalletti e seguire le sue traiettorie; difatti il migliore è stato colui che non doveva declinarle, il portiere.
Abbiamo vinto l’europeo Under 17 e l’Under 19 oppure 21 non so. Sarebbe bastato prendere queste due squadre e farne una che giocasse o che almeno provasse a giocare.
Spalletti con le sue assurde conferenze stampa e il suo filosofeggiare vuole far credere che il calcio sia una scienza molto complessa..io penso che lo faccia per giustificare i suoi stipendi (essendo lui nell’ambiente considerato uno dei piu’ attaccati ai soldi, vedi quando il Milan lo voleva e lui si impunto’ sulla buonauscita dall’Inter e preferi’ stare fermo un altro anno). Mia moglie che non segue il calcio ha visto una delle conferenze e mi ha detto “ci fa o ci e’?”
la piu’ brutta partita de secolo dell’Italia….in rapporto all’importanza del match, a come hano giocato e soprattutto a come NON hanno lottato e combattuto; Spalletti penoso nelle conferenze stampa ma anche come preparazione e gestione match…uno schifo totale
Vedo una fra Spagna e Germania in finale e dall’altro lato la…. Svizzera. Poi magari sbaglio, eh, ma vorrei tanto sapere se c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di dire che l’Inghilterra è forte. Al confronto con la Slovacchia, non me ne voglia Lobotka, la Svizzera è il Brasile!
vero sull’Inghilterra..ma ha due campioni (Bellingham e Kane) e almeno altri due grossi giocatori (Rice e Foden se si sveglia)
SPAGNA – GEORGIA 4 – 1
Spagna in formazione tipo, nella Georgia fuori lo squalificato Mekvabishvili. Arbitra Letexier con Brizard al VAR. Boccone facile per le furie rosse, se non gli va di traverso, potrebbero prenderli sottogamba, ma il C.T. è valido ed esperto, saprà come gestire la gara.
Fitte manovre spagnole dall’inizio, ma a sorpresa al 17′ rapido contropiede georgiano, sul cross da dx di Kakabadze si avventa come un falchetto Kvara, lo anticipa Le Normand, che da pochi metri con il basso ventre sbatte la palla in fondo alla propria rete, una vera e propria “cazzata”, difesa spagnola gelata, 0-1. Tiretto di Ruiz, tiraccio di Pedri, Laporte si arrangia su Mikautadze, tutto ok per Letexier, tiro di Cucurella deviato da Mama, idem per il tiro di Nico, ma al 39′ un gran sx di Rodri su assist di Nico finisce imparabile in fondo al sacco, 1-1. Giallo a Morata, Mama si conferma un ottimo portiere.
Ripresa: tiro da metacampo di Kvara appena a lato, abbattuto al limite Jamal, che tira la punizione ma Mama respinge ancora, infine sull’ennesimo cross da dx di Jamal irrompe Fabian Ruiz che imbuca di testa da due passi, 2 – 1. Tiro a lato di Morata, tiraccio di Jamal, giallo a Davitashvili, un clamoroso autogol georgiano creato dal solito Jamal è annullato per f.g., ma poco dopo un contropiede spagnolo porta Nico davanti a Mama, per lui scavalcarlo è un gioco da ragazzi, 3-1. Entrano i panchinari dalle due parti per gli ultimi minuti, l’ottimo Dani Olmo ha tempo per piazzare il suo micidiale sx nell’angolo per il 4-1 finale, e così, pur con qualche mal di pancia di troppo, la Spagna passa ai quarti. Il punteggio è bugiardo e penalizza i georgiani, ma la supremazia del gioco spagnolo si è dimostrata netta e inequivocabile, anche quando erano andati in svantaggio. Georgia bloccata dietro, gli attaccanti partivano solitari in contropiede, ma erano inesorabilmente contrati dai difensori spagnoli. Ora sotto con la Germania, tiferò Spagna.
è vero che fino ad ora ha incontrato squadrette imbarazzanti del calibro di Italia, Albania, quel che resta della Croazia e Georgia. Ma la Spagna è un miracolo calcistico. Poi da quando sono diventati una società multirazziale e non multirazzista come lo Stivale, anzi lo scarpone, eccoti lì inserita l’afroesplosività di Nico Williams e Yamal.
Siamo un Paese fallito, dove mediocri come Spalletti e Gravina si autoassolvono vicendevolmente dopo uno dei peggiori disastri sportivi a cui abbiamo dovuto assistere. Abituatevi ad altri anni di figuracce, perché se è vero che il progetto è triennale è vero anche che l’Europeo doveva dirci già a che punto eravamo con questo progetto ed ora scopriamo di essere di nuovo al punto di partenza, anzi più indietro del punto di partenza.
A questo europeo non dovevamo nemmeno arrivarci, perché meritavamo i playoff dove ci avrebbero segati sicuramente.
In compenso siamo campioni del mondo nella pallavolo femminile, forse la soluzione più semplice è appassionarsi ad altri sport
Il perculamento elvetico.
Il sottotitolo si domanda se bisogna davvero considerare la qualificazione come un’impresa, considerata la differenza di livello espressa.
E c’hanno pure ragione.
Rammento che Barella (ieri 4 in pagella) ha chiesto e ottenuto un ingaggio di euro 6 milioni e 500 mila netti annui.
Che gli paga l’Inter, in cui le sue prestazioni sono ottime.
Anche io rammento che Barella per almeno tre partite di questo europeo ha dovuto lavorare per due, risultando poi, assieme e dopo a Donnarumma, il migliore , salvo poi naufragare anche lui, e per forza, con il resto della squadra, contro la Svizzera .
Barella gioca bene nell’Inter con accanto Calha e l’intelligentissimo Mikhi….in nazionale dove dovrebbe essere leader si e’ fatto letteralmente “mangiare” non solo da Rodri ma anche da Modric (ovvio ma ha 15 anni in piu’…) e da Xhaka
Quindi?
Viene pagato per le prestazioni con l’Inter,o no?
ma le prestazioni in nazionale, specie nei tornei internazionali, fanno crescere il valore o lo fanno diminuire..non certo le partite insulse (quasi tutte) di campionato…
Spalletti mi ha fatto l’impressione del solito “umarell” appoggiato alla balaustra dei lavori in corso, che biascica consigli e critiche agli operai al lavoro, ma quelli non se lo cagano nemmeno di striscio…
😄
L’Italia ieri con la Svizzera è stata veramente inguardabile, in tutta la gara è riuscita a fare un solo tiro in porta con Retegui, tra l’altro piuttosto centrale e debole che non ha di certo impensierito Sommer. La Nazionale elvetica è una buona squadra, di certo non eccezionale ma se avesse un buon centravanti al posto di quella mezza pippa di Embolo probabilmente sarebbe ancora più forte e ci avrebbe castigato magari con un punteggio più severo; d’altronde anche la Spagna, la migliore squadra a mio avviso di questo europeo se avesse avuto un centravanti vero ci avrebbe fatto almeno 4 goal, se ben ricordo con Villa ci battè per 4 a zero.
È vero che non abbiamo purtroppo
un granché come giocatori ma Spalletti comunque ci ha messo del
suo non convocando per esempio Bonaventura ed Orsolini che avrebbero dato un po’ di brio al centrocampo e all’attacco e facendo giocare fuori ruolo alcuni giocatori; Darmian, uno di quelli ai quali Spalletti ha impiegato in una posizione non sua, non sarà Maicon ma è comunque un ottimo esterno destro e messo a sinistra si è trovato chiaramente a disagio.
Per gli altri italiani e per il loro utilizzo da parte del nostro Commissario Tecnico ho già parlato a sufficienza nei precedenti
commenti ma vorrei ancora ribadire la pippaggine del tatuato Scamacca che servito con un buon assist di testa da Retegui è riuscito a due metri dalla porta a prendere il palo della porta difesa da Sommer.
Per finire a parte la Spagna che come ho precedentemente detto considero la più forte vedo bene come sorpresa l’Austria, a mio avviso un’ottima squadra, la migliore che ho visto dopo quella iberica.
Un Mazzarri che ha vinto uno scudetto e forse qualcosa d’altro (cit.)
Nonostante la disfatta di ieri e le chiare responsabilità di Spalletti, continuo a non concordare con questo giudizio
ciao, mi spiego meglio.
Spelletti ė un ottimo allenatore. Come tecnico selezionatore della Nazionale non ne ha presa una .
1- La squadra non lo segue. Sembravano facessero apposta a non attaccare e a perdere tempo.
2- Schemi a caso, scegline uno e miglioralo
3- alla fine ha avuto poche partite ma ha avuto 10 mesi per scegliere e migliorare la squadra
4- spogliatoio contro
5- impostazione tattica ridicola. Avrebbe fatto bene a concentrarsi sulla difesa. Non prenderle prima di tutto.
forse bravino con tempi più lunghi e campionato ma non con le dipartite dentro o fuori.
Io penso che al di là del livello tecnico non eccelso della squadra, si poteva comunque sopperire con una migliore organizzazione di gioco e una maggiore motivazione, cose che Spalletti non ha saputo fare, diventando dannoso dal momento che con i continui cambi ha confuso le (già poche) idee dei giocatori. E se lo si sostituisse con Ranieri?
Smaltita la delusione, la razionalità torna a farla da padrone. La mia proposta è semplice ed è la seguente: facoltà di portare in detrazione dalll’imposta lorda le spese sostenute per seguire la Nazionale (incluse pizze e birre) E’ giunta l’ora di equiparare la Nazionale di calcio alle altre Onlus
Almeno la debacle ampiamente prevedibile ha tenuto lontano “Lollo and i Governors”, con l’eccezione di ‘Gnazio che però è stato tranquillo al suo posto.
Almeno questa performance ce la siamo risparmiata.
Ci pensi la Ducetta a petto in fuori a Berlino? Ma non è che, ex ceteris, portano sfiga?
La sfiga se la tirano addosso, e a tutti quanti poi, quelli che la/ li votano, ma questo è un pensiero tutto mio particolare.
A Berlino … sopraffatta dai ricordi … !
In effetti, é una soddisfazione enorme: rilevo che il Ct portava sulla schiena della giacca la scritta ITALIA in nero e che i telecronisti, invece di chiamare l’inno di Mameli semplicemente l’inno lo chiamavano il canto degli italiani.
Mala tempora currunt sed peiora parantur.
Più che la modestia tecnica della squadra che può capitare, non in tutte le generazioni nascono campioni, mi ha molto deluso la totale mancanza della minima reazione agonistica che non richiede piedi sopraffini, ma solo una buona forma atletica e carattere, condizioni minime per potersi definire atleti.
Le partite si perdono, anche con la Svizzera per carità, ma il modo conta, basta vedere ieri sera Danimarca Germania.
Esatto, reazione agonistica e orgoglio assenti, presenti paura, inedia, confusione, equazione perfetta per la figura vergognosa mostrata.