Dybala e Chiesa, i clamorosi divorzi dell'estate di calciomercato da Roma e Juventus

Dybala e Chiesa, il fatto dell’estate sono i clamorosi divorzi di due giocatori di fantasia dalla Roma e dalla Juventus. Se il mercato serve soprattutto a camuffare i propri fallimenti…

DybalaChiesa addio. Al momento di ricominciare il campionato il fatto dell’estate sono due divorzi. Quello di Federico Chiesa dalla Juventus e quello di Paulo Dybala dalla Roma. Due calciatori di classe e di talento che rompono con le loro squadre.

  Con toni e dinamiche diverse e soprattutto per motivi diversi, non ultimi quelli fisici ed economici, ma sostanzialmente accomunati dal fatto di essere tra i pochi giocatori, sia pure tra molti alti e bassi  – è la condanna per chi il talento e quelle capacità ce le ha – ad aver acceso fantasie e fatto sognare grandi trionfi. Successi che magari hanno raggiunto con le loro nazionali – Chiesa è stato campione d’Europa in azzurro e Dybala è campione del mondo con l’Argentina – ma non con le squadre che da ultimo avevano investito su di loro.

  Dybala e Chiesa imbarazzano tutti quelli che li avevano scelti e messi sul piedistallo. La delusione e il tradimento sono tanto più forti quanto più le squadre li hanno accompagnati in malo modo alla porta di casa. Chiesa addirittura messo fuori squadra , con un comportamento assai volgare della Juventus da padrona assoluta e materialista . Fino a prova contraria i contratti si firmano in due e vanno rispettati.

  Altrettanto dicasi per la Roma che prima accolse Dybala due anni fa con feste di piazza e cortei dei tifosi e adesso lo spinge nemmeno troppo cortesemente verso l’Arabia Saudita, perfino in una squadra di secondo ordine rispetto a quelle sentite fino a oggi. Insomma una cosa tipo, basta che ti levi di torno…

  Per quanto si sia imbellettata e incipriata la nuova Serie A al momento non possiamo non notare come due grandi squadre non siano state capaci di inserire e far crescere due grandi giocatori come Dybala e Chiesa.. Che poi abbiano avuto guai fisici e di altro tipo non può essere un alibi, visto che certi eventi fanno comunque parte della carriera di un calciatore e delle eventualità che un grande club deve sapere affrontare e superare.

  Il mercato è purtroppo una scorciatoia molto comoda e serve quasi sempre a camuffare i propri fallimenti.

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Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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EhEh

E invece no. Dybala resta. Per scelta. Sua.

cipralex

Categorie diverse, Bocca, molto diverse.

Per Dybala gli infortuni sono stati un handicap, per Chiesa un alibi.

Detto questo tra cessioni, fuori rosa e mancati (per ora,speriamo) arrivi siamo rimasti una quindicina.

Credo che Motta meritasse un esordio più agevole ma(anche) qui si parrà la sua nobilitate…io ho buone sensazioni…

Chakkko

O.T. Peccato per i due punti persi ma se ti fai fare due gol così praticamente su due traversoni buttati in area, non puoi far altro che prendertela con te stesso e le tue disattenzioni. Palesatosi durante tutto il precampionato, quest’atteggiamento sfarfallonesco in difesa dovrebbe indurre a comportamenti più prudenti da parte dei centrocampisti e degli attaccanti, invece stasera sul finale ci siamo fatti trovare più volte impreparati ad arrancare concedendo delle ripartenze ai genoani nonostante il vantaggio.
La doppietta pregevole di Thuram (l’attaccante più in forma, pare) avrebbe meritato più fortuna, ma tutta la squadra ha approcciato bene la gara, sebbene ad un ritmo troppo spesso compassato. Lautaro ancora in vacanza, l’Armeno meno presente del solito, Bastoni e Darmian un po’ bloccato, Bisseck e Sommer svagati nei momenti clou. Di contro il Genoa, privo degli attaccanti titolari dell’anno scorso, si è difeso con ordine quasi sempre, ed ha avuto il merito (e la fortuna) di trovare il pareggio alla fine del match.

Saluti

EroAdAtene

Come detto altre volte, è il mercato internazionale che stabilisce i veri valori. Quando un giocatore si palesa campione, società come quelle inglesi o spagnole bussano e pagano. Con questi due non è successo, Dybala addirittura nemmeno a parametro zero ha scaldato cuori e portafogli esteri. Ci sarà un perché.

2010 nessunoo

E comunque Conte è gia incazzato , per l’andazzo del mercato , tutto bloccato, e per come ha trovato la squadra, situazioni che evidentemente gli erano state presentate diverse…

Vipe

Buon Campionato a tutti.

La foto mostra la prefazione per un libro a breve edito ( Treccani – ma per WR editato ) che l’ autrice mi ha chiesto di scrivere.
Penso valere anche per gli auguri ai commenti del bloooog.

IMG_6306.jpeg
Vipe

Ma azz… perché 4 dislike per solo un poco di autoreferenzialità gentile? E poi anche la grafia sul foglietto è pure ben posta e poi… dovreste conoscere ERICA.

Cuore ross/azzurro

Guardiamo in faccia alla realtà: Dybala è sempre stato alquanto sopravvalutato e una promessa che non si è mai realizzata. Lontano dall’essere un giocatore decisivo è logico che la Roma di Fonseca si liberi di questo fardello perennemente infortunato come anche di Lukaku (che per fortuna non andrà al Napoli) se vuole raggiungere qualcosa. Diverso il discorso per Chiesa che, a mio avviso, se non fosse stato gonfiato dai media avrebbe potuto anche rivelarsi un ottimo giocatore. Adesso avrà la possibilità di dimostrare quello che vale, lontano dai riflettori , forse.

malandragem

Si si, mai decisivo Dybala… E quanti scudetti s’è fatto portare via da Insigne

Redmond Barry

Però questa cosa del “sempre infortunato” va un po’ ridimensionata: ad esempio leggo che lo scorso anno in serie A ha fatto 28 presenze, 13 gol e 9 assist, mica male per uno che non fa la prima punta. Io me lo terrei

Bob Aka Utente11880

Quindi con oggi si ricomincia (confesso che mi fa un po’ fatica pensarlo ..).
Noi siamo quelli dello scorso anno (e va bene così) con un paio di innesti interessanti ma che non credo siano degli “svolta partita”.
Non siamo i favoriti, al di là di ogni scaramanzia: Juve e Milan non solo hanno risolto alcune situazioni non ottimali (Allegri, Chiesa, Pioli) ma hanno fatto una campagna acquisti molto aggressiva e pur fallendo alcuni target più o meno suggeriti dall’algoritmo si sono ben rinforzate. Sicuramente in lotta per il titolo.
Mi stupisce la Roma che sembra rinunciare a cuor leggero a tre top player (Lukaku, Djbala, Abraham) senza battere ciglio: evidentemente c’è fiducia in chi resta e nell’allenatore. Curioso di vedere come Conte reagirà se non riesce ad avere i rinforzi promessi, e quindi cosa sarà del Napoli che comunque mal che vada manterrebbe sia Kvara che Osi, e non è poco.
Della Lazio ho capito poco, qui ci pensa immagino il collega Bomba a ragguagliarci. Due interrogativi sono anche Atalanta e Bologna: la prima ha ben figurato col Real, fino a quando questi hanno cambiato marcia, ma ci sta. Perdere Koop e prendere Zaniolo mi sembra più che una scommessa. Auguri agli infortunati per un veloce recupero. Il Bologna: da capire come sarà assorbita l’uscita di Motta, soprattutto, oltre che di Zirk, Calafiori e Saelemaekers: tra tutte mi sembra quella messa meno bene. I commenti sulla Fiorentina spettano di diritto alla collega Monica.
Per valutare la campagna acquisti al VAR aspettiamo che si giochi. Ben trovati.

EhEh

Come al solito penso che più del var servirà un foto finish…

contro la Deficienza Naturale la stessa Intelligenza Artificiale lotta invano

come fai a dire che non siete favoriti quando lo scienziato di scuola lombricosiana dopo approfonditi studi ha stabilito che lo vincerete con dieci punti (minimo) di distacco?

Ascolta amme’

Ho delle buone fonti

2010 nessunoo

Ciao BoB, io sono un po’ perplesso su uno dei due innesti “interessanti” e cioè Zielinski; visto il suo passato rendimento non capisco quanto possa servire, non ha fatto granché in precedenza e di certo se Inzaghi è intenzionato ad usarlo pure a lui “una tantum” , non credo che farà meglio.
E a proposito di “una tantum” il tecnico ha un problema interno da sistemare concretamente: Frattesi, non si può continuare ad usarlo così a rincalzo e peggio ancora, come a volte succede, gli ultimi minuti. Tra l’altro devo aver letto che anche il giocatore ha manifestato chiaramente la sua contrarietà a giocare solo così e facendo capire che potrebbe chiedere di essere trasferito ad altra squadra dove poter giocare con continuità.
Comunque manca effettivamente un buon terzino sinistro che dia il cambio a Bastoni.

Bob Aka Utente11880

Vedremo caro 2010. La squadra era a posto lo scorso anno e quindi dovrebbe garantire anche quest’anno, ma se in alcuni reparti giochi ad minchiam …

il radarista

Per sapere se questi due ottimi calciatori abbiano avuto problemi, bisognerebbe conoscere le loro vite che, per quanto mi riguarda, sono limitate al campo di gioco.
Chiesa ha avuto un calo di rendimento che riesce a vedere anche un profano come me ma Dybala non mi sembra abbia avuto cali. Entrambi sono fragili e cadono spesso. Purtroppo, per metterli alla porta bisogna essere decisi e consapevoli di vedere il “capitale umano” ridotto al minimo. Qualcosa di simile sta accadendo al mio Presy (DeLa) che sperava di vendere Osimhen a caro prezzo per recuperare i soldi dell’ingaggio e guadagnarci sopra. Invece le cose non vanno come lui sperava e così Osihen verrà accompagnato alla porta deprezzato, giusto per non avere sulle spalle un grosso ingaggio. Si prevedono tempi e problemi simili per Kvaratskhelia anche se il georgiano è meno astuto di Osimhen.
Intanto Zerrkzee è entrato in campo dalla panchina e ha fatto il gol che ha dato i tre punti al Manchester United. Che vuol dire che i campioni se ne devono andare per essere apprezzati? Vuol dire che per i campioni, in Serie A, non c’è posto? Vedremo un campionato di mezze calzette? Speriamo bene.

il ghiro

Fiaccolata a Ponte Milvio dei tifosi laziali per il doveroso saluto all’ultimo fuoriclasse ad aver militato tra le file dei cugini, onore a lui e disonore a chi lascia partire con ignominia un avversario pericoloso e sempre rispettato, l’unico che poteva inventare la giocata vincente in qualsiasi momento della partita.

monica

Mah….continuo a dire che chiesa da noi non ha avuto tutti questi problemi fisici,e che non gli abbiamo di certo venduto un bidone. Non sarà pele’,ma secondo me non è stato neanche trovato il modo giusto di farlo giocare.
E stessa cosa penso di vlahovic

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