Roma, De Rossi fa la stessa fine di Mourinho: esonerato. I Friedkins non parlano mai, ma anche loro, nel loro piccolo, s’incazzano… DDR, con un ricco contratto triennale firmato appena tre mesi, da semplice traghettatore che doveva essere a traghettato da Trigoria a casa sua, con attico su Castel Sant’Angelo: “Nun je dò resta Roma, che t’hanno cojonato…”
L’esonero di De Rossi dalla Roma – bandita per politically correct la parola cacciata – non mi meraviglia affatto. Siamo ben dentro il range medio del patronale rozzo comportamento dei padroni del pallone. Italiani o stranieri che siano. Se poi ci aggiungiamo che abbiamo a che fare con dei Nando Mericoni piovuti a Roma non da Trastevere ma davvero da Houston, non possiamo metterci qui a fare questioni di stile. Una volta tocca a Cioffi e un’altra all’ex campione del mondo, che qui non si guarda in faccia a nessuno.
E del resto nel calcio italiano abbiamo visto persino allenatori mandati via anche prima della quarta giornata di campionato – no, dico Moratti cacciò Lippi dopo la prima giornata del campionato 2000-2001 – per cui non trattiamo i Friedkin come marziani atterrati a via Merulana. Hanno imparato da noi e in più ci hanno messo molto del loro, consapevole o inconsapevole, trumpismo.
Come è perché sia successo lo lascio all’infinito cloud di chiacchiere che incombe su Roma, alimentato da radio, bar, bivacchi all’ora dell’aperitivo e persino i palazzi della politica e del potere.
Dico solo, per riportare il discorso terra terra e farlo uscire da questo turbinio di se – IF, Rudyard Kipling – e lasciarne quindi un paio soli, i fondamentali, che appunto SE la Roma avesse avuto almeno due o tre punti in più che De Rossi sarebbe ancora in sella al toro per continuare questo rodeo che è il nostro campionato. E che SE la Lazio non avesse battuto il Verona portando il vantaggio sui rivali a +4, e mettendo così in evidenza la differenza di rendimento e la miglior capacità del tronfio Lotito di fare calcio con mezzi decisamente inferiori, forse al nostro Chuck Norris Walker Texas Ranger sarebbe stata data almeno la chance di vedersela con l’Udinese prima in classifica.
Per andare a prendere Ivan Juric che ormai stava sul gozzo pure ai tifosi del Torino, gli americani non hanno nemmeno dovuto avviare l’aereo, con Dan Friedkin pilota, che portò a Roma Mourinho e Lukaku. Ed è già qualcosa che manca alla sceneggiatura e perfino alla scenografia hoollywoodiana cui la Roma americana ci aveva abituato.
DDR da semplice traghettatore che doveva essere verso un allenatore vero e di grande firma, che però non è mai arrivato lasciandogli il compito e il ruolo, si ritrova invece velocemente traghettato da Trigoria direttamente a casa sua, al centro di Roma.
Il Chuck Norris de noantri si consola col suo bel contratto triennale, firmato abbastanza obtorto collo dai Friedkin appena tre mesi fa, sulla terrazza del suo attico a guardare Castel Sant’Angelo. Cantando: “Nun je da’ retta Roma, che t’hanno cojonato…”
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Fabrizio Bocca
Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.
Così, ad occhio e croce, sembra una scelta abbastanza strana quella di esonerare De Rossi per ingaggiare Juric.
Poi magari vinceranno lo scudetto.
Società di peracottari, gestita da peracottari 😁
Come al solito, questa gente confonde il calcio con una azienda… buffoni. Stima enorme per DDR
però, che una società calcistica sia una azienda, e come tale vada gestita è un fatto indubbio. Il problema è che è una azienda molto atipica, e gli azionisti yankee in genere non hanno idea di come funziona. Dico in genere perchè, ad esmepio, a Bergamo hanno capito tutto subito: prendono la maggioranza ma lasciano le deleghe operative al management del cedente, Percassi nello specifico, che è molto più competente di loro. A Bologna idem, i cinesi all’Inter idem. Alla Roma invece Friedkin ha già buttato via un miliardo, senza ottenere nemmeno il via libera per lo stadio. Sponda Milan, stendiamo un velo pietoso, già scegliere Ibra come boss, licenziando Maldini e Massara faceva ridere. Ora fa piangere. Insomma, come dappertutto, ci son quelli bravi e quelli no, ci son proprietari incompetenti ma intelligenti, e proprietari incompetenti e presuntuosamente stupidi. Tutto nella norma .
Mentre lo contattano i Friedkin il cercapersone di Allegri esplode.
Un saluto a tutti.
Intervista di Ibra ieri….ci fa o ci e’???? Ci e’….veramente fuori luogo tutto…dalle dichiarazioni alla “postura”,a l “io, io, io”….secondo me rischia anche lui
Un guascone tutto muscoli e distintivo. Non ha vinto quasi nulla nonostante un discreto talento.
Guascone sì, diciamo che gli piace alimentare l’immagine del bullo di periferia, ma solo finchè non trova chi gliene può suonare. In quel caso, sempre sputando insulti, arretra dietro i compagni. Già visto.
Beh, oddio, “discreto talento” mi pare assai inesatto.
Un fuoriclasse che di titoli nazionali ne ha vinti all’80% delle partecipazioni ovunque.
Poi essendo svedese e non, poniamo, spagnolo o tedesco, vincere con la sua nazionale sarebbe stato praticamente impossibile.
Poi, concordo che i suoi atteggiamenti siano fastidiosi e persino ridicoli, pure a Sanremo, figuriamoci a San Siro, e le sue doti dirigenziali ancora tutte da verificare.
Ma da calciatore merita solo tanto di cappello, tra i migliori dell’ultimo quarto di secolo.
As Roma societa’ dilettantistica, non ci sono altre parole….4 partite , neanche esordio in Coppa, campagna acquisti asfittica, vendi prima di comprare; poche idee e confuse….se arrivano Allegri o Pioli veramente vuol dire che non hanno un minimo di progetto ma solo , appunto idee scarse e confuse
Invece se arriva Juric…
Infatti Juric e’ arrivato. Ci ha fatto spesso penare, ma bruciare Mourinho e poi De Rossi per Juric (fino a fine anno) non mi sembra che siano indice di una qualsivoglia idea… Poi dopo aver preso un pareggio all’ultimo secondo nella seconda occasione per loro di tutta la partita…
Ancora peggio se pensi che sembra avere il rinnovo automatico in caso di qualificazione CL. Ma siamo sicuri che sia un allenatore da CL. Mou lo era, De Rossi ci ha giocato…
Sono molto curioso di vedere come se la caverà Juricsul palcoscenico internazionale, dove è molto importante saper capire per tempo se e come sta cambiando l’inerzia di una partita.
Si trova subito l’Athletic, come andare dal dentista?
E altrettanto curioso per come se la caverà con un parco giocatori più ricco (anche di qualità) rispetto a quello che gestiva al Toro: chiederà anche a molti di loro di tornare alle marcature a uomo?
Ne riparleremo.
Buon campionato!
Juric ha sicuramente piu’ esperienza da allenatore di quanta ne abbia De Rossi. Ma DDR ha piu’ esperienza ad alto livello, anche solo esperienza da spogliatoio.
Juric ha spesso mostrato bel gioco con mezzi inferiori, ma e’ proprio quando l’asticella si alza che i limiti escono fuori. Limiti che non si conoscono.
Prendere lui a 4 giornate dall’inizio, che poi son praticamente una-due dalla fine della campagna acquisti, senza aver costruito la squadra sulle sue indicazioni mi sembra una mossa assai confusa.
Mettere -come si vocifera- il rinnovo automatico in caso di qualifica in CL, a lui che in CL non ha esperienza mi sembra anche piu’ confusa.
Credo che il caso De Rossi rappresenti bene la pochezza del calcio italiano: l’anno scorso li ha tirati fuori dai guai ed è stato rinnovato forse un po’ frettolosamente prima di raggiungere obiettivi concreti quali la CI o la qualificazione in Europa. Che non sono arrivati. Ed è quindi rimasto l'”allenatore col dubbio” (della proprietà).
Lukaku parte, Abraham è venduto, l’inizio è stentato e quindi paga lui per tutti. Forse una migliore gestione del rinnovo gli avrebbe evitato questa umiliazione che a mio avviso non merita, e che gli peserà parecchio visto che è un allenatore agli inizi. Peccato.
De Rossi, che a me peraltro piace ma come allenatore non ha dimostrato molto (alla Spal aveva fatto male), fu chiamato come romanista per svelenire r ricompattare l’ambiente post Mourinho. Cosa che ha fatto. Dopodiche a giugno, a stagione finita e in sede di programmmazione futura, gli è stato fatto un triennale da 2,5 milioni annui. Che dovranno pagargli per intero. O è successo qualcosa che non sappiamo, oppure è la ennesima dimostrazione che il modo con cui gli americani intendono la gestione dellle società calcistiche italiane (e non solo) è pericolosa. Occorre usarli, usarne capacità e competenze, senza farsi mangiar vivi dal loro strapotere economico. E gli inglesi sanno farlo meglio di noi. Adesso chi chiameranno a Roma? Stai a vedere……
Er Capannelle .. ?
Er capannelle mi sa che mira i cugini. Alla fine han preso Juric, probabilmente lo miravano da tempo ma non sapevano come mollare De Rossi e giustificarsi con i tifosi. Gestione quantomeno approssimativa, anche un mercato molto confusionario, vedi la commedia Dybala. Certo il Milan, nelle mani di Ibra, è messo molto peggio. veramente allo sbando, a prescindere che vinca o perda una o più partite. Speriamo che Oaktree, vedendo questi scempi gestionali, ne faccia tesoro,ed eviti di disturbare i manovratori, come ha già fatto vietando ad Inzaghi di prendere giocatori che voleva, anche se costavano molto meno. Zhang il giovane l’ha capito subito.