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Contrordine compagni! Non è il Napoli la corazzata del campionato ma l’Atalanta che con Lookman e Retegui ha dominato al Maradona. Insomma macchina addietro e diamo a Gasp quel che è di Gasp – ⚽ – L’Inter torna sotto con un gol di Lautaro Martinez al Venezia – ⚽ – Roma, ricomincia la collezione di sconfitte e pure la farsa di Juric sì e Juric no: ma dopo aver perso pure a Verona chi può salvarlo? E soprattutto chi mettere al posto di un allenatore dissociato dalla realtà e che ha visto “una bellissima partita”?

Correttezza vuole che si cominci dall’errore giudiziario commesso e si chieda penitenza. Avevamo dato più credito e fiducia al Napoli che all’ Atalanta. Sarà perché Conte è più personaggio di Gasperini, che pure è scontroso, acido e corrosivo quanto il collega che ruba più copertine. Sarà perché le telenovela contrattuali di Kvaratskhelia hanno preso di più di quelle di Lookman, che pure ci sono state (in estate voleva andarsene al Psg), ma insomma non è che interessassero più di tanto. E sarà che Lukaku tira di più di Retegui, non in porta ma nel senso di far notizia. Insomma i tre gol che l’Atalanta ha fatto al Maradona sono tre schiaffi, simbolici ovvio, ma che comunque lasciano il rossore del cinque sul viso, di Gasperini a Conte, di Lookman a Kvaratskhelia e di Retegui a Lukaku.

  Che se uno su Napoli-Atalanta 0-3 dovesse farci un bilancio, o un resoconto o comunque trarne delle conseguenze assolute dovrebbe tirar giù tutto quello che si è detto e fatto fino a ora. Ma voglio ignorarlo, non per oggettività, ma per non sfinirmi nel continuare a unire punti che non stanno mai fermi. E dunque l’immagine che ne viene fuori si muove, non sta ferma ed è anche francamente molto sbilenca. Bisognerebbe anzitutto ricollocare il puntino del Napoli e pure quello dell’ Atalanta, spostare Lukaku e far entrare quello di Retegui.

  E soprattutto bisogna risistemare il puntino dell’ Inter e pure il puntino di Lautaro Martinez decisivo contro il Venezia in una partita dalle tante occasioni fallite va bene, ma che certo non rientra nel novero delle imprese. Soprattutto se si considera che al Venezia hanno annullato il gol dell’1-1 al 98′ per un mani che ancora devo capire bene. Gli eventi, partite trionfali e più striminzite, rappattumano un po’ il campionato, avviandolo a una tregua dove tutti hanno un po’ tutto e ognuno si guarda gli acciacchi suoi. Sapendo poi che alla prossima c’è Inter-Napoli conviene assai aspettare gli eventi e farsi i fatti propri. Francamente non ho più certezze né sul Napoli e né sull’ Inter. Mentre mi fa molta simpatia l’ascesa della Fiorentina di Palladino e Kean. E anche lì dovremmo ben rivedere i nostri schemi e i nostri pregiudizi. 

  Resta ben fermo e solido invece il puntino della Roma dei Friedkin e di Juric, a simboleggiare la dissoluzione der proggetto americano.  Disastrosa era e disastrosa resta, la Roma americana,  come una gigantesca incompiuta. Ivan Juric, già sopravvissuto ai cinque gol di Firenze ne prende altri tre a Verona, Come forse era ben immaginabile.

 Continuando a dire di aver visto una “Roma bellissima” Juric percula palesemente il prossimo e soprattutto il popolo suo. Se si salva anche da questo nuovo cappottamento diventerà un supereroe, straordinario campione di resistenza. Daje!

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Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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il ghiro

Doppia Coppia
Nel pomeriggio, prima della partita dell’Olimpico, si sono svolte due partite, abbastanza brutte e noiose, due striminziti 1 – 0, risolte dai gol di due bomber di riserva, invano attesi ad una esplosione sinora sempre rimandata. A Empoli la partita contro il Como la risolve Pellegri, mentre a Parma segna il genoano Pinamonti, tre punti preziosissimi contro avversarie nella lotta feroce per non scendere di categoria.

il ghiro

LAZIO – CAGLIARI  2 – 1
Contro il Cagliari Baroni sostituisce a sx lo squalificato Tavares con Luca Pellegrini e il sofferente Zaccagni con Noslin, rientrano in squadra Lazzari, Romagnoli e Rovella. Nicola invece vuole vendere cara la pelle dei rossoblù, perciò lascia davanti solo il pericoloso ariete Piccoli, dietro a lui una tripla linea difensiva, arroccata intorno ai due stopperoni Mina e Luperto. Arbitra Ayroldi, al VAR Meraviglia.
Al 2′ la Lazio va in vantaggio: bella punizione a giro di Pellegrini, la palla sfugge a Scuffet e Dia pronto la sbatte in rete, 1-0. Tiraccio di Piccoli, giallo a Adopo, uno dei “4 Mori” cagliaritani (3 africani e 1 colombiano), e ad Augello, testata alta di Isaksen, palo esterno del Taty, giallo a Noslin e a Mina, su cross da sx clamoroso liscio del Taty, al 40′ tiro dal limite di Luvumbo deviato da Gila nell’angolo, Provedel gelato, 1-1. A dx la difesa della Lazio ha una voragine, tra Lazzari e Isaksen fanno solo casino e il Cagliari azzanna da quel lato con Augello e Luvumbo.
Ripresa: dentro Vecino per un inutilizzato Noslin, giallo a Zappa, tiraccio di Piccoli in f.g., errore di Pellegrini, due salvataggi di Luperto sulla linea di porta, giallo a Lazzari, punizione di Piccoli, salva il “coccodrillo”, dentro Pedro per Isaksen, giallo a Luvumbo, tiro a lato del Taty, dentro Viola e Obert, dentro Zac per Guendouzi, giallo a Luperto, al 75′ cross da dx di Pedro per Pellegrini, Zortea lo colpisce, solito “rigoretto” fasullo, Zac infilza Scuffet nel suo angolo, 2-1. Doppio giallo ad Adopo e Mina, i sardi hanno fatto innervosire Ayroldi che si vendica duramente, dentro Felici, Deiola e Palomino, poi Dele-Bashiru e Marusic, tiro a lato di Rovella, che becca il giallo. Nei minuti finali la Lazio manca due facili occasioni, ma in sostanza il Cagliari in 9 gioca meglio della Lazio in 11.
Le pagelle: Provedel 6; Lazzari 5 (Marusic 6), Gila 6, Romagnoli 6, Pellegrini 7; Guendouzi 6 (Zaccagni 6,5), Rovella 7; Isaksen 5 (Pedro 6), Dia 6,5 (Dele-Bashiru 6), Noslin 5 (Vecino 6); Castellanos 6. All.: Baroni 6,5.
Nel Cagliari i migliori il generosissimo Luperto e lo sgusciante Luvumbo, ma tutti molto determinati e mai domi. Ayroldi ha punito gli isolani per 90′, rei di un gioco maschio ma non cattivo, poi i gialli si sono sommati. Il gol sardo, un’autorete, è stato il loro unico tiro pericoloso, ma anche noi vinciamo per una papera di Scuffet e il solito odioso “rigoretto”. 

manu londra

Buonasera compagni di tifo. Che dire, non c’e’ nulla da dire e’ ancora troppo presto per tutto, fino a Dicembre continueremo ad avere esperimenti, poi la palla comincera’ a scottare e non si potranno piu’ fare errori. In effetti sta succedendo lo stesso anche in premier league, il Bornemouth che batte il City (dopo aver battutto anche l’Arsenal) ci dice in realta’ quello che tutti sappiamo gia’….ci sono troppe partite inutili….stasera chi gioca? Riuscite veramente a seguirle tutte? Io no, eppure il calcio mi piace e pure tanto….comunque immagino che questo attiri interesse. Intanto mio nipote di 13 anni giocatore, guarda solo le sintesi che la partita di 90 minuti e’ troppo lunga e noisa, e poi sono troppe…..poi per una volta ti capita di tornare in Italia vorresti andare a vedere un derby in serie D…. Sambenedettese vs Ancona, ma non puoi perche’ i tifosi ospiti non possono andare allo stadio per motivi di ordine pubblico…… avrei potuto usare la mia residenza estera ma per andare in curva da solo?!?!?!?! Buona serata

NELLO MASCIA

FALLI DA DIETRO

(rubrica nata nel 2008. Le rubriche omonime nate successivamente sono imitazioni)

COMMENTO ALLA 11° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25

 

Bellissima Dea.

con una mossa a sorpresa audace e genialissima, Gasp rinuncia nientedimeno che al capocannoniere del campionato.

Togliendo ogni punto di riferimento.

 

Il Feroce Salentino non ci capisce più una mazza ed è la fine.

 

Pasalic annulla le sventagliate di Gilmour tanto ammirate contro il Milan.

E affida l’attacco agli ispiratissimi esterni. Che mandano al manicomio Olivera e il Capitano.

 

Gioca senza centravanti, Gasp.

E’ così che frega il Conte smarrito che non si raccapezza più.

Il quale in realtà involontariamente lo imita, perché quel Babbasone lì non ne azzecca una.

E ora comincia ad essere un problema.

 

Calcio fisico.

Dopo il primo gol la reazione c’è. L’assist di Piedone c’è. C’è il palo dello scozzese.

E c’è la frenesia di cercare il pareggio. Commettendo l’errore di concedere troppo campo.

E quando ha campo davanti, l’Uomo che Guarda è imprendibile.

 

Ma tutta la Dea è una meraviglia.

E, ammirandola, capisci come una squadra così possa aver conquistato un titolo europeo prestigioso. Perché questa è una grande squadra che gioca un calcio europeo.

 

Tutti a difendere tutti ad attaccare.

Una preparazione atletica mostruosa.

Azzeccano tutto. Difesa ferrea, transizioni fatali.

E individualità abbaglianti.  

 

Napoli paga alcuni errori dei singoli e delude le attese.

Perché sinceramente non mi aspettavo la sconfitta.

 

Si scopre una squadra con ancora tante lacune e ancora tanto lavoro da fare.

Sorprende che contro la Dea abbia smarrito le caratteristiche più ammirate. La consapevolezza e l’autostima. E il controllo della gara.

 

Ma se non eravamo imbattibili prima, non siamo brocchi ora.

Pensiamo alla prossima.

Sbircio il calendario. Ma come? L’Inter? A San Siro?

Ti possino!

 

Coraggio si riparte.

 

Nel giorno della debacle le avversarie avanzano.

 

Avanzano gli Stilnovisti alla quinta vittoria consecutiva contro il Toro. Palladino è ora sorprendentemente secondo.

 

Succede che a Monza si assista a una scena che mai avremmo pensato di vedere.

Galliani e il figlio a protestare per un gol annullato contro il Milan.

 

I gol annullati contro le big.

Questo il leitmotiv della giornata.

 

Gol annullato al Monza contro il Milan
Gol annullato all’Udinese contro la Juve.
Gol annullato al Venezia contro l’Inter.
 
Ma sarà una coincidenza.

Giovanni Antonio Terzi

Il Milan aveva una difesa colabrodo. Quand’ecco, tre intuizioni fondamentali per migliorare la performance: 1) fare più falli, 2) giocare una partita in meno, 3) se mi segni non vale. Ecco servito il riassetto difensivo…

luigi.iannelli

Al sondaggio su chi sia stato peggio ieri nella difesa del Napoli (compreso l’allenatore), il secondo gol dell’Atalanta ovvero quello nato da De Katelare che parte dalla trequarti, entra nella metà campo del Napoli dove oltre a Lookman ci sono ben 6 dico 6 azzurri (sette se si considera anche il portiere). Sette contro due. Passaggio di De Katelare a Lookman, tiro e rete. Direi che sceglierne uno fra sei è davvero difficile.

darth_anthony

Le due squadre che giocano il calcio più bello del campionato sono Atalanta e Fiorentina, che non a caso hanno i due centravanti italiani migliori in circolazione, Retegui e Kean. Quest’ultimo rinato completamente, che peccato averlo dato via.
E non a caso l’Atalanta ha vinto l’Europa League (che se l’avesse vinta qualcun altro sai quante pompose sottolineature), coppa che per quasi 30 anni nessun’altra italiana ha vinto, e la Fiorentina ha fatto due finali di Conference.
Non sono coincidenze che queste due sono lassù a contendersi i primi posti.

Modifica il 19 ore fa da darth_anthony
2010 nessunoo

Forse Kean è rinato proprio perché è andato via…

guido

perchè nessuno parla della Fiorentina?

Luc10 Dalla

Vedrai che adesso arriva e ti spiega come si mangia
…rigorosamente con olio Bonomelli

mnar53

Poco da aggiungere alle parole di Conte, ieri Atalanta piu’ forte del Napoli. Forse va sottolineato che per la prima volta il Napoli ha giocato tre partite (vere) in otto giorni e ne ha pagato il prezzo. Vero anche per l’Atalanta, che pero’ e’ attrezzata per la Champions, ha una signora panchina e puo’ anche permettersi di iniziare senza Retegui. E che aveva avuto una partita agevole in casa con il Monza.

E non e’ messa male neanche per domenica prossima, in casa contro l’Udinese. Paradossalmente, per il Napoli potrebbe essere piu’ semplice la sfida di domenica sera contro un Inter che deve giocare mercoledi’ contro l’Arsenal.

Resta pero’ il fatto che basta un calo fisico o di concentrazione e la difesa balla molto, soprattutto sul lato destro (Di Lorenzo e Rahmani). E li’ Conte sembra non avere alternative. Se il Napoli si qualifica per la Champions a giugno Conte reclamera’ a gran voce dei rinforzi. Se non direttamente a gennaio.

antonio@ammendola

Dopo le vittorie a discapito del Lecce e del Milan, il Napoli nella gara della mezza ha ospitato ieri l’Atalanta di Gasperini al Maradona. La Dea batte tre a zero, meritatamente, gli uomini di Antonio Conte e si piazza in piena zona scudetto vicinissima ora agli azzurri. I tempi. Dopo solo dieci minuti di studio la squadra del Gasp sblocca il risultato, trova la quadra, ne farà un altro di gol , andando poi all’intervallo sul doppio vantaggio. Si vede da subito un’ottima Dea: palleggia bene, contiene( quelle poche..) ripartenze del Napoli e tappa gli spazi alla squadra partenopea pressandola a tutto campo. La squadra bergamasca insomma ha la gara in pugno, si mostra fredda e concentrata e disputa  un tempo di altissimo livello. Gli uomini di Gasperini hanno dentro oramai una mentalità, una caratura europea e da tempo sono una solida certezza. La squadra atalantina  dispone  di ottimi giocatori, ha un ricambio ai titolari importante, e qualche Top Player: Lookman è un esempio indiscutibile oggi, senza se e senza ma. Gli azzurri chiudono il primo tempo con una prestazione decisamente opaca. Tornato in campo Il Napoli  sembrava avesse il piglio giusto per recuperare lo svantaggio; ma l’Atalanta per lunghi tratti della ripresa si è chiusa stretta dietro finendo  poi per gestire, e bene, la partita portandosi a casa tre punti importantissimi. Retegui poi nel recupero chiuderà a tre mandate il risultato ma gli azzurri già stavano con la testa negli spogliatoi. La squadra del Gasp nei momenti clou della partita ha giocato proprio come gioca il Napoli, si è cucita addosso l’abito azzurro, quello del ciuccio ( c’era ancora aria di Halloween o peggio di un Carnevale anticipato ieri a Fuorigrotta!!), pensando prima al risultato e poi alla gestione dello stesso, chiudendosi anche a 5 dietro, serrando bene difesa e centrocampo. L’Atalanta diciamola tutta ha nelle sue corde questi meccanismi collaudati ma ieri, l’Atalanta, sembrava il Napoli, il Napoli di Conte, mettendoci anche molto di suo. E i partenopei sono finiti knockout!! L’Inter ha vinto e va a -1 dal Napoli che resta primo. La prossima al Meazza vedrà proprio la sfida per la testa della classifica tra Simone Inzaghi e Antonio Conte. Vedremo. NO WAR! Punto.    

Godellone

Quest’anno sarà più divertente. L’anno scorso era diventata anche noiosa se non fosse stata movimentata dai travasi di bile degli giuventesi.

comevolevasidimostrare

Ancora non si vede il papello di Nello Sciosciammocca, da noi stilnovisti chiamato boccalone.

Carlo lll di Borbone.

Preferisco i ” fantasmi” primi in classifica e con l’allenatore al suo posto.
Possibile che a Roma fate i prezzemolini in ogni occasione? Siete ininfluenti.
Ci sono 7 squadre superiori a voi . Passo e chiudo.

monica

Faccio una domanda,o un sondaggio,chiamatelo come volete.
L’atalanta e la lotta per lo scudetto.
A me personalmente sembra che abbia tutto: giocatori buoni,un ottimo gioco,allenatore esperto,ormai anche una certa esperienza in campo europeo e comunque nella lotta per alti traguardi,vince tranquillamente con le grandi…però gli manca sempre un briciolino per arrivare in fondo.
Perché? Cosa gli manca?

Modifica il 1 giorno fa da monica
guido

anch’io faccio un sondaggio:
e la Viola?
(non ti nascondere, ha gli stessi punti dell’Atalanta)

Vipe

Alla fine mancheranno i tre punti persi in casa col Como…

il radarista

Quello che manca all’Atalanta lo ha l’Inter, come si è visto ieri sera.

Carta vetrata

Mah, si era visto di più in Inter- Atalanta 4-0. Ma bisogna non avere la vista annebbiata.

il ghiro

Quartet
Ci attendeva un quartetto di partite domenicali; si comincia con la secca batosta casalinga (0-3) del Napoli con una Dea prorompente, grazie a un Lookman implacabile (doppietta per lui) e al gol finale di Retegui, un Gasp sorridente e un Conte visibilmente contrariato.
A Torino i viola passano con una rete del riabilitato Moise Kean e poi difendono con successo il successo fino alla fine della partita.
A Verona i giallorossi soffrono la volontà di riscatto degli scaligeri, che, dopo un gol di Zalewski annullato per f.g., prima segnano con Tengstedt lanciato a rete proprio da uno svarione di Zalewski, la Roma pareggia con uno splendido gol di tacco di Soulè su assist del solito Zalewski, ma il Verona torna davanti su corner di Dida grazie alla capocciata di Magnani che anticipa Svilar, 2-1. Nella ripresa pareggia subito Dovbyk al termine di un arrembante contropiede 4 contro 2, sul 2-2 cominciano i cambi dalle panche, tutto sembrerebbe avviarsi verso un placido pareggio, ma i panchinari Livramento e Harroui non sono d’accordo e mettono in scena il gol del sorpasso, 3-2. Di nuovo in braghe di tela il povero Juric.
Agli ordini della Ferrieri Caputi, per la partita contro i lagunari Inzaghi schiera Zielinski per il Calha e Dumfries sulla fascia dx. Per tutto il I tempo nessun problema per Stankovic jr, un prestito nerazzurro, Sommer invece fa un miracolo su Oristanio. Nella ripresa rompe l’equilibrio Miki con un bel piattone su cross all’indietro di Dimarco, ma il VAR segnala il f.g. e l’arbitressa lo annulla. Ancora Sommer salva la porta su Pohjanpalo, finchè l’Inter decide di sfoggiare il suo numero più riuscito, cross dalla trequarti di Dimarco per la testa di Lautaro in tuffo e la palla finisce dentro, 1-0. Thuram si mangia il raddoppio, dentro Calha, Taremi e Bisseck, ma all’ultimo istante della partita il dramma: una testata prepotente di Sverko su Bisseck porta il Venezia in parità, ma l’arbitressa legge il dolore nello sguardo languido del bel Simone e dopo una veloce consultazione con il VAR decide di annullare per un fantomatico braccio dello stopperone croato. In cambio stanotte Inzaghi porterà la livornese a passeggiare romanticamente lungo l’alzaia del Naviglio Pavese. Evvai!!!!

Carta vetrata

Fantomatico pare proprio di no, se lo stesso difensore ha detto di averla colpita col polso, e l’allenatore parla di tocco col braccio ma ininfluente. Tant’è, già il ghiro accennava a simulazioni inesistenti di Thuram. Due indizi, necessita una prova. Bah!

2010 nessunoo

Ghiro, tu quoque con la manina di Lissone? 😂😂

Giorgio Bianchi

Dopo aver trascorso un po’ di tempo e vana fatica a dire a tutti, compreso il dottor Bocca che era troppo presto per dare giudizi definitivi e che il primo posto attuale non aveva alcun significato, leggere oggi l’autocritica del ns ospite e di alcuni di quelli che fino all’altro ieri mi accusavano di essere scaramantico quando dicevo queste cose anche dopo la vittoria a Milan, confesso che non mi dà nessuna soddisfazione.
Ieri l’Atalanta,che detesto cordialmente come il suo allenatore, ha dato una brutale lezione al Napoli che mi è sembrato esattamente quello dell’anno scorso, sconclusionato nelle punte, svagato a centrocampo, assente in difesa. A proposito di difesa mentre molti sostengono che ci manca un esterno io sostengo che oltre a quello ci manca un centrale meglio di Rahmani che ieri s’è fatto uccellare sempre da Lookman. Si vede che la vittoria col Milan gli ha dato alla testa.
L’approccio alla gara è stato pessimo, e l’Atalanta ha fatto esattamente le stesse cose che fece il Napoli a s. Siro, mentre loro hanno dato la sensazione di forza notevolissima anche se il palo di MC Tominay subito dopo l’uno a zero avrebbe potuto cambiare l’inerzia della gara, come del resto il gol annullato a Morata la gara scorsa.
Ed ho trovato onesta la considerazione di Conte a fine gara che oggi loro sono più forti del Napoli avendo lo stesso allenatore e lo stesso tipo di gioco da anni. Ricordo che l’anno scorso anche il Napoli sgangherato di allora, vinse ad Atalanta e perse a Napoli con lo stesso punteggio. Quindi anche all’undicesima giornata si DEVE dire che mancandone 27 per 81 punti può succedere tutto ed il suo contrario.
Dirò di più, ricordando che lo scorso campionato la Juventus finì il girone di andata attaccata all’Inter per finire poi a 20 punti, o andando più indietro nel tempo quando il Meraviglioso Napoli di LUI dopo aver condotto in testa dall’inizio ritrovandosi a quattro giornate dalla fine con 4 punti di vantaggio sulla seconda, in epoca di 2 punti a vittoria, finì secondo a tre punti da quella che era seconda, consentendo al suo allenatore di vincere l’unico scudetto della sua carriera, direi che fino a quando il numero di gare residue consente alle seconde d fare più punti della prima, tutto è possibile.

Modifica il 1 giorno fa da Giorgio Bianchi
il radarista

Dare in prestito Osimhen è stato un errore macroscopico. Ma d’altra parte, mi sembra che De Laurentiiiiiiiiiiis, se non ne fa uno l’anno non sta bene in salute. Glielo avrà dato, come cura, il suo medico personale.

Carlo lll di Borbone.

Vat’ fissat’ cu’ De Laurentis. Parlate per sentito dire o dare aria alla bocca.
Osimhen non voleva rinnovare e restare . L’unica alternativa era il prestito in Turchia, sperando che si rilanci e il Napoli possa rivenderlo( ovviamente non al prezzo della clausola) Punto.

Giorgio Bianchi

Caro radar, ADL sta sulle palle anche a me, ma su Osimhen ha sbagliato quando gli ha fatto quel rinnovo. E pure lui che voleva andare in serie migliori ed invece si ritrova in Turchia.
Chissà magari si pente, accetta meno soldi e torna, ma non lo credo fattibile.🤪

Modifica il 20 ore fa da Giorgio Bianchi
il radarista

Da quanto ho letto e capito, Osimhen voleva andare via perché altrove avrebbe guadagnato di più. De Laurentiis voleva guadagnare molto più dalla sua vendita. Osimhen ha minacciato di arrivare a scadenza di contratto e De laurentiis, convinto di poterlo vendere bene, gli ha fatto un contratto che non si poteva permettere. Quando lo ha messo in vendita, nessuno lo voleva a quel prezzo (120-140 mln). Mi ha fatto venire in mente Cairo con Belotti. Conte ha voluto Lukaku che senza alcun merito ha un ottimo contratto. La storia di Osimhen si sta ripetendo con Kvaratskhelia che da tre anni chiede un rinnovo che gli viene promesso come se si stesse realizzando invece le cose vanno a rilento. Tra una minaccia di partenza senza guadagni e un anno a otto milioni, De Laurentiis farà lo stesso errore che ha fatto con Osimhen. Purtroppo il nostro Presidente, quando deve fare una trattativa a vendere, si comporta come un mercante da suk arabo. Lui crede di essere furbo e tutti gli altri sono vacche da mungere.
Il trattamento del Napoli a Kvaratskhelia mi fa venire in mente il Bologna con Diawara. Lo valutava 20/30 mln e poi lo pagava meno di un magazziniere. Altri giocatori, valutati molto meno, prendono molto di più. Kvaratskhelia guadagna come una riserva che non gioca. Non bisogna chiedersi perché è sempre imbronciato.

Modifica il 13 ore fa da il radarista
Chakkko

Che Thuram si fosse trasformato nel marcatore implacabile delle prime partite mi stupiva non poco ed infatti, stasera, sia lui sia l’armeno potevano segnare una doppietta e mettere in sicurezza una partita rivelatasi inaspettatamente scorbutica contro un Venezia manovriero, agile e ben messo in campo, che non si è limitato a difendersi ma ha anche provato più volte a bussare dalle parti di Sommer. Se, poi, a questo si aggiungono le solite amnesie difensive nei momenti in cui non riusciamo a controllare il ritmo della partita ecco materializzarsi la possibilità che all’ultimissimo secondo il Venezia pareggi il bel gol di Lautaro beffando al fotofinish un impacciato Bisseck ed un fermo Sommer. Per fortuna, un braccio malandrino toglie un punto ai lagunari ed evita uno psicodramma in casa nerazzurra.

Per quanto riguardo i singoli, metto su Lautaro, più vivo del solito; Dimarco per aver messo due volte gli attaccanti nelle condizioni di segnare; Sommer per le due parate decisive, più per la posizione che per lo scatto. Barella a due volti (più propositivo in avanti, meno preciso in fase difensiva); Bastoni spompo; Pavard attento; De Vrij a volte ha lasciato un buco nell’area; Miki ha sbagliato troppo in avanti, come Thuram. Bene il ritorno di Chala (anche se è stato troppo molle sul cross del possibile pareggio).

Saluti

P.S. Oggi mi ha veramente impressionato l’Atalanta per forza, ritmo ed efficacia al tiro.

2010 nessunoo

Thuram, ieri sera ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare

luottardi

Puntuale la manina di lissone salva l’Inter

2010 nessunoo

No era la manina di un veneziano

Giovanni Antonio Terzi

Sì, ma quello di ieri sera è un pareggio morale, dai.

comevolevasidimostrare

Questa volta non era la mano di Dio e la Dea non ne ha avuto bisogno.
Una persona con un minimo di logica direbbe che questo è un campionato apertissimo, oltre che bruttissimo.
Ciao

Nathan

Poco da dire, l’Atalanta è di gran lunga più forte del Napoli, possiede un impianto di gioco collaudato da anni e lo ha ampiamente dimostrato. Oggi non c’è stata partita, tenendo presente che,come spesso accade, il calcio è fatto da singoli episodi. Piuttosto casuale il vantaggio di Lookman su una spizzata di testa all’indietro effettuata da Di Lorenzo. Un minuto dopo Mc Tominay colpisce il palo a portiere battuto. Sliding doors importante del match ma non decisiva quanto il raddoppio dello stesso Lookman,favorito da un non irreprensibile Meret.
Lo 0-2 taglia le gambe al Napoli e, di fatto, chiude la partita.
Pasalic schierato dietro Lookman e De Katelere è la mossa vincente di Gasperini, che, allo stesso tempo, dà equilibrio al centrocampo,non fornendo punti di riferimento in attacco alla difesa azzurra.
Conte stavolta ci ha capito ben poco ma dovrà presto cercare un’alternativa di gioco al solito lancio lungo per la sponda di Lukaku ai compagni.

EroAdAtene

Francamente…. o la partita è stata “venduta” oppure si sono addormentati tutti a Napoli. Ci sta di perdere con l’Atalanta, ma 0-3 puzza parecchio.

Giovanni Antonio Terzi

Ma quale puzza. Conte è bravo col pullman, che magari gli basta e gli avanza col Milan. L’Atalanta, quando è in forma, va più veloce del pullman.

Modifica il 8 ore fa da Giovanni Antonio Terzi
il radarista

Lookman impressionante. Ci si accorge della sua presenza solo dopo che la palle è in porta. E tutti a chiedersi “ma da dove è uscito questo”.

Carlo lll di Borbone.

“T’aggio arrubbat’ , t’aggio arrubbat'” ( cit. Sophia Loren)

contro la Deficienza Naturale la stessa Intelligenza Artificiale lotta invano

alleluja!
finalmente posso ordinare il dvd di Home of the brave!
36 euro dalla ‘merika, per via della spedizione;
per i pezzenti che non dispongono di mezzi e villico si può vedere l’intero video qui:

prego avere un po’ di pazienza ed arrivare almeno al decimo minuto;
poi mi ringrazierete -almeno quelli che hanno un minimo di gusto, video e musicale;

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Però un cultore di JS Bach dovrebbe dedicare alla Anderson la stessa considerazione che un amante di Piero della Francesca può avere per Keith Haring. Robetta.

(Ho memoria di un filmato d’epoca, in cui la Anderson suonava un accordo qualsiasi, poi diceva a uno della band: se indovini questo accordo, ti sposo)

Caro schizzoide paranoico, io ti ringrazierò solo il giorno che accetterai di ritornare in clinica per farti assistere.
PS ti ringrazieranno anche gli idraulici che avranno così più campo libero

Giovanni Antonio Terzi

Schizzoide con due zeta come schizzare, secondo te? Per quello parli sempre di idraulici?

Modifica il 8 ore fa da Giovanni Antonio Terzi

La vidi due volte al Regio di Torino, la prima proprio nello spettacolo ‘Home Of The brave’. Al termine, come in altre occasioni, le veniva donata una rosa rossa.

Ricordo quando la Sig.ra Anderson fece un video ai tempi di Mrs. Fantasy. Shark Days se non erro…

luigi.iannelli

Appunto, credo che ad oggi sia stato detto tutto ed il contrario di tutto proprio come fece Conte nella sua conferenza stampa quando si presentò ai tifosi. Disse di aver trovato una squadra allo sfascio, rise sentendo che qualcuno gli chiedeva se si potesse comunque puntare allo scudetto, raccontò che c’era solo da versare lacrime, sangue e lavorare, lavorare e lavorare. E la sua, malgrado in quel momento la squadra fosse per il 99% ancora quella magica dello scudetto, sembrò una tragica profezia vista la sconfitta di Verona.
Evidentemente non aveva capito una mazza della squadra che aveva preso in mano oppure stava solo mettendo le mani avanti per poter poi dire, come ha fatto la stampa fino ad oggi, che sta cavando il sangue dalle rape.
In ogni caso, messo da parte il Milan che comunque è il fantasma di se stesso, il Napoli ha finora incontrato solo squadre scadenti e, almeno tre partite, non dico che le ha rubate, ma di sicuro i tre punti sono stati roba da codice penale. Ora non so quello che Conte dirà della partita con l’Atalanta. Di sicuro non ci ha capito nulla e altrettanto di sicuro, a differenza di quando si vince, la stampa non dirà che ha sbagliato le sostituzioni. Mai che avessi sentito un allenatore affermare che ha fatto le sostituzioni solo dopo essersi accorto d’aver sbagliato la formazione ovvero quello che al 90% è il vero motivo di ogni sostituzione.
In realtà, il Napoli di Spalletti stravinse e meritatamente lo scudetto, perché il resto delle squadre era davvero poca roba. L’anno dopo lo scudetto l’ha vinto l’Inter solo perché, dopo che il presidentis ha suicidato il Napoli di Spalletti, il resto delle squadre era la stessa poca roba dell’anno prima.
Quest’anno ancora peggio. L’unica che finora mi ha impressionato è la Lazio, quella che, assieme all’Inter, ha avuto il calendario più difficile. Baroni sta facendo cose egregie, come le sta facendo Palladino con la Fiorentina che sembra aver finalmente trovato un allenatore vero, altro che Italiano. Sull’Atalanta poco da dire, Gasperini deve ogni anno reinventarsi squadra e ruoli. Posso capire che gli vendano i migliori, ma che gli prendano un Cuadrado, significa proprio che fanno finta di volergli bene. Bene anche la Juve, malgrado la puzza sott’al naso di quei tifosi verso Thiago Motta. Come se fosse cosa facile sedersi sulla panchina sulla quale si erano seduti prima Pirlo e poi di nuovo Allegri. Il buon Thiago, prima di pensare agli schemi, deve sgombrare tutte le macerie che ha ereditato da quei due. Un destino di poco migliore, in quanto a macerie, di quello che toccò a quel Sarri che comunque portò a casa lo scudetto. Ma Sarri era Sarri. Sull’Inter che dire? Malgrado Inzaghi, da quando è arrivato all’Inter, disponga ogni anno della migliore rosa della Serie A, vince solo per culo. Non dico con Guardiola o Klopp perché a confronto con Inzaghi equivarrebbe a  scomodare i santi, sarebbe bastato D’Aversa per far vincere ai nerazzurri quattro scudetti consecutivi e, forse, una Champions. La CoppItalia e la Supercoppa le avrebbero lasciate agli altri come mancia.
Per chiudere faccio i miei migliori auguri a Conte perché, nella politica degli allenatori in saldo, dopo Benitez, Ancelotti e Conte, non vorrei che approdasse a Napoli pure quello della Rabbia Saudita.

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‘nsomma, fanno tutti pena;
gli manca un sotuttoio come te;

Lascialo perdere, è carta cunusciut..

Cuore ross/azzurro

Nel momento in cui si ha davanti una squadra con un allenatore esperto nell’imbrigliare gli avversari ecco che viene fuori: a) l’estrema pochezza di Lukaku in avanti (Osimhen quanto ci manchi!). b) la scarsità di uno scarpone come olivera. c) la bruttezza degli schemi di Conte (finora era andata bene, ma quando devi farla tu la partita non puòi sperare nel contropiede). d) l’insoddisfazione di Kvara (un’altra prestazione priva di concentrazione per lui). e) l’insufficienza delle seconde scelte (Gilmour, Ngonge, Simeone) ma soprattutto f) l’insostituibilità di Lobotka. Adesso possiamo solo sperare che il feroce salentino sappia correre ai ripari da par suo come ha fatto dopo Verona, altrimenti l’Inter ce ne fa minimo altri 3. Saluti a tutti

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Giorgio Bianchi

Forse ADL non aveva tutti i torti quando aveva scelto Gasperini ripiegando poi su Conte dopo il suo “no grazie”
Comunque preferisco così che Gasp mi sta proprio sui …così.
Osimhen ci servirebbe eccome, ma l’errore fu dargli quell’ ingaggio mostruoso.
Più che Olivera, mi è sembrato pessimo Rahmani la dietro.

Contro la Inter perdiamo sempre.😜

Modifica il 20 ore fa da Giorgio Bianchi
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omamma;

Leo 62

Beh, l’Atalanta dà la paga al Napoli che l’ha data al Milan che l’ha data all’Inter che l’ha data all’Atalanta… come si dice in Francia tout se tient…
Per mantenere l’equilibrio la Juventus dopo aver pareggiato con Napoli ed Inter dovrà farlo anche con Milan ed Atalanta…

gmr61

e, caro Leo, come lo chiuderesti il giro con il prossimo Inter Napoli?

Leo 62

un bel pari… 1 – 1

Bob Aka Utente11880

Free-to-race (ma n’do vai ?)

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ah, ecco;
ora aspettiamo il primo pareggio dell’Atalanta per un thread sulla sua crisi;

Redmond Barry

Pensavo che fosse difficile, ma onestamente non mi aspettavo una botta del genere. Siamo stati riportati alla nostra reale dimensione, quella di terza-quarta forza del campionato, dietro Inter, Atalanta e forse anche la stessa Juventus

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suvvia, una partita persa e già chiagnere;
voi bloggaroli mi sembrate tanti boccaroli, pronti a cambiare opinione a ogni refolo di vento;
rimango fermo nelle mie convinzioni: lo scudetto è roba tra la malmata e il Napoli;
ma di sicuro non mi straccerei le vesti se fosse l’eroina a conquistarlo, anzi, dopo aver conquistato dopo anni un trofeo europeo all’Itaglia meriterebbe di conquistarne uno Initaglia;
eppoi, mi dicono che il brutto e cattivo Gasperini è un tifoso del lato oscuro della forza, bene così;

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Non mi pare di avere cambiato opinione. Prima di oggi, quando molti dicevano che lo scudetto era soltanto una questione tra Inter e Napoli, ero molto scettico. La partita contro l’Atalanta non ha fatto altro che rinforzare le mie convinzioni: penso che questa squadra potrà al massimo arrivare in zona Champions. Le ragioni sono molteplici, a partire dalle modalità con cui la gestisce il presidente

Bob Aka Utente11880

Ma ci deve essere un dominatore a tutti i costi ?

carta vetrata

se si vogliono evitare polemiche pretestuose, sì. Sarebbe molto più interessante un torneo molto combattuto, ma servirebbero sportività e fair play che alle nostre latitudini non sono diffuse. Perfino i dilettanti golfisti, sport di fair play e regole per eccellenza, indulgono alla cecità tifosa.

contro la Deficienza Naturale la stessa Intelligenza Artificiale lotta invano

certo, e uno scandalo e una catastrofe al giorno -that’s the press, baby!

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2010 nessunoo

Ho l’impressione che la vera sveglia alla’Atalanta gliel’abbiamo data noi con quel 4 a 0…

carta vetrata

Vero, ma il problema dell’Inter attuale è l’Inter stessa. Giocasse sempre concentrata… la vittoria contro l’Atalanta è venuta come riconoscimento dell’avversario, seconda forza del campionato senza dubbio. Ma un derby perso così e le vittorie sfumate a fine partita, inclusa la juve che,a rivedere la partita doveva essere battuta 6-2, son tutte figlie di superficialità e supponenza. Se il dazio alla pancia piena sia stato pagato lo vedremo con Arsenal e Napoli. Intanto, occhio al Venezia, che è messo li apposta per scatenare Bocca con un thread speciale. En passant, non ne sta azzeccando una.

2010 nessunoo

Si, concordo sulla superficialità e supponenza, anche ieri in diversi nostri giocatori è mancata l’attenzione su scambi e passaggi, per non parlare dei soliti gol mangiati, che avrebbero viceversa portato a risultati positivi fin da subito.

Redmond Barry

L’Atalanta di oggi è cresciuta molto rispetto ad allora, penso proprio che npn finirebbe allo stesso modo. Detto questo, credo che la settimana prossima ci sarà un’altra batosta per il Napoli

Bob Aka Utente11880

No perché noi abbiamo in mezzo la Champions e il Napoli no

il radarista

Spero di no.

Redmond Barry

Ah, certo, lo spero anche io, figurati

2010 nessunoo

E invece, purtroppo….

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