La titanica sfida tra I Campioni e le Seghe Mentali. La Juventus in risalita, Weah e Yildiz (grandissimo gol) matano il Toro: per lo scudetto dobbiamo considerare pure la banda Motta. Se mette da parte certe contorsioni… – ⚽ – Un Milan da non credere, ne fa tre al Real Madrid ma ne prende tre dal Cagliari. Il ritorno di uno scatenato Leao è decisivo anche in campionato, la difesa di Fonseca però mette paura. Insomma l’impresa del Bernabeu è stata una coincidenza?
I Campioni e le Seghe Mentali sono i due fronti opposti della partita in corso. Beata la gioventù di Kenan Yildiz e Rafa Leao, il primo con i suoi 19 anni è davvero un astro nascente in rapida ascesa, il secondo di anni ne ha qualcuno in più ma a 25 anni non possiamo non definirlo giovane semplicemente perché il calcio ci ha messo in testa delle categorie d’età che spesso sono solo date che si spostano e che però in quel momento non hanno influenza alcuna. Con Leao bisogna solo stare attenti a usare la parola maturità. Dato che ne difetta e che viene anche penalizzato per questol. Il problema di fondo poi è un altro: è che quel che i suoi giovani conquistano la Juventus conserva, mentre il Milan no e anzi lo regala.
A conti fatti e in attesa di Inter-Napoli abbiamo la Juventus un po’ più su e il Milan un po’ più giù. Casomai non ci fossimo ancora resi conto che il campionato è inversamente proporzionale alla Champions League, la Juventus che vince bene con i gol di Weah e Yildiz e il Milan che soffre le pene dell’inferno a Cagliari nonostante uno scintillante Leao, ne sono la conferma.
Oggi è difficile giocare bene e vincere due partite di fila per chiunque, se poi ci metti in mezzo le partite di Coppa peggio ci si sente, si sbarella davvero tutto. Anche se era il derby, quella della Juventus non è esattamente un’impresa, essendo il Toro oggi veramente malmesso e avendo soprattutto esaurito la fiammata di inizio stagione.
Però Yildiz,con la maglia numero 10 e che festeggia a lingua in fuori richiamandosi espressamente e smaccatamente a Del Piero – paraculo il ragazzo no? – rimane sicuramente la faccia più bella ed entusiasmante di questa Juventus, se il gioco di Motta si metterà al servizio dei giocatori migliori e più talentuosi è probabile che questa stessa Juventus possa dire la sua anche in chiave scudetto. Tanto nessuno è perfetto e ognuno ha i guai suoi.
Viceversa se continuasse davvero, la Juventus, a farsi “le seghe mentali” con gli schemi e le fissazioni di Motta allora la vedremo perdere terreno e ripiegarsi su se stessa. Ma forse sembra stia riuscendo a trovare un compromesso, un po’ di punti valgono bene il sacrificio di un po’ di tiki taka e l’applicazione di un pizzico di catenaccio e contropiede. Senza farlo apparire una bestemmia.
L’alto e il basso vale anche e soprattutto per il Milan che è una strana squadra capace di fare tre gol al Real Madrid ma anche di prenderne tre dal Cagliari. In attesa che Fonseca spiani almeno un po’ queste montagne russe su cui corre il carrello del Milan, anche qui è il Campione che ci mette una pezza e salva almeno la faccia. Da reietto rossonero Rafa Leao oggi veste i panni addirittura del salvatore della patria. Se non ci fosse stato lui lo sganassone sarebbe stato totale e la classifica ancor più sofferente.
I Campioni e le Seghe Mentali, la grande sfida del calcio oggi è questa. Preghiamo sempre che i campioni salvino il calcio e lo sottraggano alle grinfie del terrificante tiki taka che ci assedia e ci anestetizza davanti alla Tv. Ora Pro Nobis!.
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O.T….. segnalo oggi la tripletta di Kean. Davvero non era il caso di tenerlo?
spiace per il Toro, sono andato a vedere quando ha vinto il derby l’ultima volta: il 26 aprile 2015;
ricordo che presi alcuni rimbrotti dai bloggaroli per aver espresso la mia soddisfazione per la nostra (ininfluente) sconfitta;
speriamo che Cairo si decida a vendere a un ‘mericano o arabo che abbia i mezzi per far sì che il derby ridiventi davvero tale;
[…] La titanica sfida tra I Campioni e le Seghe Mentali.… 2 ore fa by commentanonimo […]
Ritorno solo (bocca, con ste pubblicità è veramente inutilizzabile, posso pagare 10€ l’anno e tutti felici?) per dire che cristante è un ommemerd. Godo come un riccio nel vedere lo psicodramma in diretta.
che ha fatto Cristante?
Oltre a gomitate, interventi al limite, tentativi di buttarla in rissa, pestoni gratuiti a gioco fermo e in generale essere un cane? Niente.
L’eccesso di partite e di tornei additittura con interpretazioni diverse sul regolamento porta due cose, infortuni e risultati spesso ad minchiam. Le societa’ per competere dovrebbero avere piu’ giocatori e la capacita’ di stare sempre sul pezzo. Mi stupisce che ancora una volta i granata perdano contro di noi. Ma credo che ormai il derby torinese non sia una sfida sentita dai giocatori, solo qualche mezzo sbandato ultras si riscalda. Insomma se i rossoneri fan cadere le bip a Cagliari e vincono a Madrid mi sembra ovvio che ci sia un problema di concentrazione. Tutto qua. Tante partite troppo mangiare…poca fame.
Vittoria di ordinaria amministrazione contro un Torino in caduta libera dopo la fiammata iniziale, e decisamente spuntato a seguito del gravissimo infortunio a Zapata. Partita comunque a due facce, un pò come quella di Udine. Primo tempo dominato e che si sarebbe potuto/dovuto chiudere con un vantaggio più ampio, ripresa più equilibrata (e bruttina) in cui il Torino, pur senza rendersi effettivamente pericoloso, prende parecchio campo e la Juve non riesce quasi più a ripartire fino alla solita fiammata di Conceicao che propizia il raddoppio fugando qualsiasi potenziale patema.
Ottima la prova di Cambiaso, sempre decisivo Conceicao, confortante la crescita di Weah e soprattutto di Locatelli, che sembra aver particolarmente beneficiato del cambio di guida tecnica. Di contro, la difesa da quando deve fare i conti con l’assenza di Bremer, anche in serate come quella di ieri in cui praticamente non concede veri e propri pericoli, non trasmette una sensazione di invulnerabilità, mentre per Douglas Luiz di questo passo bisognerà attivare i potenti mezzi di “Chi l’ha visto?”
La classifica al momento è assolutamente buona (ma quanto pesano quei 2 punti gettati alle ortiche contro il Cagliari…), ma per lottare per lo scudetto credo occorra qualcosa in più, che quest’anno probabilmente non abbiamo.
Troppa voglia del mister di uscire sempre palla al piede dalla difesa. In certi casi si deve buttare la palla in avanti senza rischiare
Per la verità di goals il Milan ne ha presi cinque (due sono stati annullati dal VAR per fuorigioco millimetrici). A mio giudizio il Milan ha la rosa migliore di giocatori in Italia,
ma non è ancora una squadra vera e va avanti solo per splendide individualità.
Maignan, Theo Hernandez, Rejnders, Morata e soprattutto Leao che (la sparo grossa)
quando si accende, in media 5-10 minuti a partita, palla al piede è il più forte giocatore al mondo. Ci vorrebbe un allenatore capace di costruire una squadra apposta per Leao con
una vera punta centrale come era Giraud.
Vedo meglio il Milan in Champions League che in campionato dove dovrà lottare per il 5° posto. Incomprensibile Fonseca che all’ 81° col Milan in vantaggio cambia tre giocatori contemporaneamente Leao, Pulisici ed Emerson R.
Sì, dal mio punto di vista Leao più forte giocatore al momdo è davvero grossa… Non scherziamo, anche se è pur vero che a noi del Napoli in Champions due anni fa ha fatto un bello scherzo…
Purtroppo anche ieri sera, nonostante la vittoria, di seghe mentali della ditta Motta se ne sono viste parecchie. Non fosse stato il Torino, che causa infortuni vari adesso è inferiore a noi, sarebbe stato diverso. Troppi giri e rigiri di pallone, servono più lanci in avanti e scambi veloci.
Contro questo Toro basta e avanza una Juve che fa il compitino, senza troppi patemi. Per dire, con Chico titolare, la partita sarebbe stata chiusa nel primo tempo, molto prima del fischio dell’arbitro. Ma con gli uomini e gli infortuni in gioco, La rosa va gestita, ed è bene che si impari a non dipendere troppo dal singolo.
in crescita costante Koop, al quale manca soltanto il gol, sfiorato più volte anche ieri. Impressionante Cambiaso. Incredibile la trasformazione di Weah, soprattutto sul piano dell concretezza. Sia chiaro: non parliamo di un fenomeno (e non c’è bisogno di sottolinearlo), ma di un buon giocatore che, a differenza dello scorso campionato, si sta rivelando utile nelle rotazioni.
Il derby va ai TiraMolla
JUVENTUS – TORINO 2 – 0
Thiago Motta, alias TiraMolla, ha ancora assenze importanti, Bremer, Douglas Luiz, Nico Gonzalez, Milik e Adzic, lascia in panca Di Gregorio, Danilo, McK, Fagioli e Conceicao. Nel Toro di Vanoli manca solo Zapata, e non è poco. Arbitra Sozza, al VAR Marini.
Al 17′ scende veloce a sx Cambiaso e tira, zio Vanja devia sulla dx, ma Weah è pronto a ribattere facile in rete, 1-0. Tiraccio di Cambiaso in curva, altri tentativi di Koop e Vlahovic, fuori o ribattuti. Nella ripresa attaccano entrambe ma la Juve è più pericolosa, fintantochè all’85’ crossa da dx Conceicao e il pericolosissimo Yildiz in tuffo di testa fa centro, 2-0. Missione compiuta, il turco è un “vero” giocatore, ma anche i vari “Tiramolla” juventini, Cambiaso, Savona, Conceicao, Thuram e Weah, stanno facendo la loro parte con molta efficacia, si comincia a notare la mano di Thiago Motta anche nel lancio dei tanti Next Gen. Torinisti sottotono, si è sentita troppo l’assenza di Zapata, il più toro dei Tori.
Se non gli stendono il tappeto rosso come a Monza e Madrid questi sono i risultati. Patetici, ma va bene così. È una squadra forte partite alternate. Risultati=0
La Juventus torna a giocare dopo la trasferta di Champions a Lille, dove non era riuscita ad andare oltre un pareggio dominante.
Oggi nel Derby della Mole, i bianconeri domano il Torino con un secco 2-0.
Risultato non del tutto veritiero, però.
Il primo tempo vede una Juve dominante, che schiaccia i granata nella loro metà campo e prova a entrare dalle fascie. Al 18′ Cambiaso strappa dalla metà campo, lascia sul posto tre avversari e entra in area da sinistra. Invece del solito cross al centro, tira in porta e Vanya para ma lascia la palla nell’area piccola per il tap-in di Weah entrato da destra.
Per tutto il primo tempo i bianconeri controllano e provano a raddoppiare, ma senza grande vena.
Nel secondo tempo (complice di nuovo la rosa corta, il vantaggio e le scorie europee) la Juve lascia l’iniziativa al Torino. Niente di particolare, alla fine solo una parata centrale di Perin. Ma questo schiacciamento allegriano è preoccupante.
Poi, con i cambi, grande palla di Locatelli per Chico in profondità. Il portoghese entra in area, doppio dribbling e cross al bacio sul secondo palo, dove Yildiz entra in tuffo e sigla il raddoppio della tranquillità.
Bene Weah, che gioca anche da falso nove.
Addirittura, con i cambi finali, il tridente offensivo è Chico a destra, Weah a sinistra e McKennie con Koop in “attacco” (mentre Thuram e Locatelli chiudono dietro).
Risultato ottimo, dopo tutte le premesse, ma è evidente che il progetto è ancora a metà: mancano ancora parecchi giocatori per completare la rosa.
Manca solo un vice Vlahovic, per il resto, come dice Bocca, meno srghe mentali
Dal Bernabeu al Carassau
CAGLIARI – MILAN 3 – 3
A Cagliari il “coraggioso” Von Sega fa esordire il junior Camarda al centro dell’attacco, fuori Morata e Abraham, dentro Chuki, Pulisic e Leao; Nicola punisce Scuffet schierando Sherri, dentro anche Palomino, Deiola e Viola. Arbitra Fabbri, al VAR Aureliano.
Al 1′ corner da sx, palla lunga per Zortea che al volo la sbatte in rete, ghiacciato Maignan, 1-0. Reagisce il Milan, tiracci di Pulisic, Theo e Leao, poi Reijnders si inventa un assist perfetto per Leao che sull’uscita di Sherri lo scavalca con un lob millimetrico, 1-1. Poi una testata di Piccoli e gran parata di Maignan, che inchioda la palla sulla linea, e infine una gran palla di Fofana per Leao che si infila tra i due stopper, supera Sherri e tocca in rete, 1-2. Maignan esce e si scontra con Piccoli, tutto ok.
Nella ripresa i difensori rossoneri pasticciano in area e Zappa ne approfitta, beffando Maignan, 2-2. Camarda debole di testa, Reijnders tira a lato, dentro Abraham e Loftus-Cheek, poi sulla fucilata da dx di Pulisic Abraham è pronto a appoggiare in rete la palla deviata da Sherri, 2-3. Il Cagliari non molla, spinge forte, entrano i panchinari, Lapadula rovescia in curva, poi all’88’ lungo cross da sx di Augello e di nuovo Zappa al volo si coordina e infila un siluro imparabile nel sette, 3-3. Punteggio movimentato, pareggio meritato, Cagliari determinato, Milan beffato.