Mondiali Qatar 2022 – Oscurata in Inghilterra la cerimonia d’apertura dei Mondiali, macchina propagandistica di un paese che non rispetta i diritti umani. La Rai invece trasmette tutto quanto, c’ha 200 milioni sul groppone da smaltire e dunque oscura Mara Venier… Insomma, pronti via BBC batte Rai 1-0

Visto nulla, ma ho seguito per circa 15′ la nazionale (la n minuscola non è un errore), per poi ciaonare e guardare altro. Che geni Mancini e la FGCI a fare un’amichevole in questi giorni….

Boh, io non avrei partecipato proprio, ma purtroppo i soldi dominano da secoli sui diritti. Dopo la farsa della fascia da capitano mi sono ricreduto sui mondiali del ’78, almeno quello era un regime chiaro, questi si fingono buoni nascondendosi dietro un asciugamano sulla testa. Colpa nostra che ancora facciamo affari con questi tizi, vedi Putin, e poi ci lamentiamo che hanno una visione diversa di guerre, donne, lavoratori, inquinamento. Loro sono degli zozzoni e noi un branco di ipocriti.

Suggerisco un approccio, forse qualunquista, per le prossime settimane: i mondiali questi sono, il paese che li ospita quello è, i contenuti che circolano possono piacere o no, ma penso che dovremmo dare tutto questo per acquisito, se ce lo ripetiamo ogni giorno sotto una forma diversa rischiamo di banalizzare la posizione pro o contro (o neutra) che ognuno di noi può avere verso questi mondiali.

Personalmente noto una certa ambiguità degli amici della BBC, che oscurano la cerimonia di apertura ma poi, quando giocherà la loro squadra, oscureranno la partita o la trasmetteranno, e se vinceranno oggi con l’Iran esulteranno o malediranno tutto questo ?

E poi, a proposito della cerimonia, visto che la discussione su questo verte: mettere Freeman (attore iconico dallo star system occidentale) col sedere per terra in mondovisione riflette un’usanza beduina ? è inclusione ? è qualcos’altro ?

Perdonami, Fabrizio, ma sei troppo smagato e a uso di mondo per scoprire oggi che la BBC è di un livello parecchio più elevato della Rai. Da una parte c’è una televisione che da decenni ha fatto dell’autonomia dalla politica e perfino dalla famiglia regnante, oltre che della libertà d’informazione, delle bandiere irrinunciabili. Sono reti, televisive e radiofoniche, se vogliamo ingessate e vecchio stampo, ma dove da decenni si cura la scrittura della notizia e perfino la dizione è perfetta. Da decenni in Rai se non hai una raccomandazione politica non vai da nessuna parte, sono totalmente proni a qualsiasi governo e la qualità delle notizie è molto modesta. I telegiornali, come sai bene, sono costruiti tutti nella stessa maniera: 10/15 minuti di pastone politico, nel quale si dà voce a tutti, a seconda del peso in Parlamento, poi notizie-riempitivo, curiosità e marchette pure e semplici. La Rai non si distingue in nulla dalle televisioni commerciali, l’audience è l’unica Bibbia, e perfino la Berlinguer si è completamente piegata a questo, ospitando pagliacci e complottisti come tutti gli altri talk-show solo perché fanno audience.

Volendo gareggiare con la televisione commerciale e con le piattaforme, che almeno spendono soldi propri e non del cittadino, la Rai ha investito 200 milioni in un Mondiale nel quale non gioca neanche la nostra Nazionale. Li immagino disperati, perché senza l’Italia devono vendere la pubblicità a un prezzo molto inferiore, e quasi certamente non riusciranno a coprire le spese, che comprendono anche tutti gli inviati e gli ospiti delle trasmissioni televisive. Raccomandati anche loro, immagino.

Ti meravigli che la BBC abbia rifiutato di mandare la peraltro inutile cerimonia d’apertura, che è sempre una via di mezzo tra il kitsch e il trash, immagino cosa sia stata quella di ieri, mentre la Rai l’ha mandata? innanzitutto perché già si parano il culo. Quando qualcuno gli chiederà conto dei quattrini pubblici sperperati diranno di aver mandato in onda 450, 600 o mille ore di trasmissione, e cercheranno di farci credere che è stato un affare, come prima cosa. E poi in Rai si vive male, perché c’è sempre una spada di Damocle che pende sulla testa di tutti, i tuoi padrini politici perdono le elezioni e tu rischi di saltare, per cui la scelta migliore è prendere il minor numero di decisioni possibile: meno scelte = meno polemiche = meno giustificazioni da dare. C’è una cerimonia d’inaugurazione? È stata sempre trasmessa? La trasmettiamo anche questa volta. Tutto qui, non c’è spazio per voli pindarici, di nessun tipo.