“Oh, ma chi sei, Beckenbauer?” – 🎙️ IL PODCAST
Ascolta “”Oh, ma chi sei Beckenbauer?” (ep. 51, 9 genn 2024)” su Spreaker.
Nel rivedere il film della vita di Franz Beckenbauer l’immagine che mi ha portato più indietro sono stati i pali quadrati delle porte. Era quello che mi diceva che eravamo in un’altra epoca. Il resto no, era come se fosse tutto molto vicino, familiare, presente e non sbiadito dal tempo.
Del Kaiser Franz Beckenbauer nessuno ha mai avuto un’immagine antica e sorpassata, perché lui era un marziano sceso sul football per portarlo a viaggiare in avanti nel tempo. Era un libero talmente moderno, da essere dieci o venti anni in anticipo. Formidabile, concreto, di un’eleganza assoluta. Nato attaccante e passato mano mano ad allungare il raggio di azione, come se avesse bisogno del campo per intero e non solo dell’ultima parte.
Nessuno lo ha mai catalogato semplicemente come un difensore, ma come un leader, un capitano, un trascinatore, un grandissimo calciatore, uno che era un mito già in vita e da contemporaneo. Capace infatti di vincere due Mondiali (uno da giocatore e uno da Ct come hanno saputo fare solo Zagallo col Brasile e Deschamps con la Francia) e due Palloni d’Oro. E sappiamo tutti che per un difensore è particolarmente difficile.
Beckenbauer è stato la Germania, è stato il Bayern Monaco ed è stato soprattutto il calcio. E’ stato le figurine Panini, è stato la nostra Italia – Germania 4-3, quello con una spalla lussata che non esce dal campo per il dolore (fallo di Cera ai limiti dell’area di rigore, ma per i tedeschi era dentro…) e che continua a giocare per tutto il secondo tempo supplementare con una vistosa fasciatura che blocca il braccio sinistro. Era talmente forte da non poter essere considerato menomato.
I tedeschi dicevano che Franz stava tra Dio e il Cancelliere. Beckenbauer è stato l’eleganza fatta persona, da giocatore, da ct e anche da dirigente, Franco Baresi che in suo omaggio diventa anche lui Kaiser Franz.
E soprattutto ognuno di noi, quell’unica volta che nella vita capitava di uscire dall’area palla al piede sorprendendo tutti, è stato lui per soli tre secondi: “Oh, ma chi sei Beckenbauer?”.
***
Approfitta, fatti un giro dentro Bloooog!
19 gennaio 2024
Supercoppa a Riad, l’Inter fa 3 gol alla Lazio e va in finale col Napoli
19 gennaio 2024
18 gennaio 2024
Supercoppa a Riad, il Napoli fa 3 gol alla Fiorentina in uno stadio vuoto e desolato
17 gennaio 2024
Inter e Juventus, guardie e ladri
16 gennaio 2024
L’esonero di Mourinho, la Roma a De Rossi: storia di un’allucinazione di massa
13 gennaio 2024
12 gennaio 2024
8 gennaio 2024
Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-3
6-7 gennaio 2024
Inter campione d’inverno, l’esplosione del caso Var e l’autodistruzione del Napoli
***
Ciao a tutti, invito caldamente ognuno a iscriversi ai canali social di Bloooog! e ai miei personali, così da facilitare i contatti interpersonali e poter anche guardate video, ascoltare audio, leggere notizie e commenti, poter meglio parlare anche di altri temi nel nostro Bar Sport.
Un caro saluto Fabrizio Bocca
SOCIAL BLOOOOG!
https://www.facebook.com/www.bloooog.it
https://www.facebook.com/fabrizio.bocca.33
https://www.instagram.com/bloooog_barsport/
https://www.instagram.com/f.bocca/
https://twitter.com/fabriziobocca1
CANALE YOUTUBE/ FABRIZIO BOCCA
https://www.youtube.com/channel/UCOIa8A0H4LBfnkYyzQuZsHw
BLOOOOG! IL PODCAST SU SPREAKER
***
“Oh, ma chi sei, Beckenbauer?” – 🎙️ IL PODCAST
[…] Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-… […]
[…] Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-… […]
[…] Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-… […]
[…] Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-… […]
[…] Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-… […]
[…] Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-… […]
[…] Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-… […]
[…] Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-… […]
[…] Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-… […]
[…] Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-… […]
[…] Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-… […]
[…] Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-… […]
[…] Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-… […]
[…] Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-… […]
[…] Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-… […]
E intanto la plusvalenza fittizia Dragusin è stato venduto, appena due anni dopo, per quasi sei volte il valore a cui l’ha venduto la Juve.
Per la proprietà transitiva, la prossima plusvalenza sarà Cambiaso, immagino.
‘nsomma, -10 punti causa minusvalenze;
https://tribuna.com/it/news/juventus-2023-12-29-come-le-chiama-queste-la-figc-il-retroscena-dietro-il-passaggio-di-bastoni-dallatalanta-a/
Nel frattempo nessuno ovviamente s’è messo a indagare sui rapporti e magheggi decennali tra Atalanta e Inter…
Ciao. Avevi fatto una domanda e ti abbiamo risposto. Cosa ne pensi?
Buonanotte Fabrizio
Sandro Mazzola nell’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica ha parlato di Franz Beckenbauer: “Contro di lui ho avuto paura. Non mi era mai successo prima e non mi è mai successo dopo. Era il 17 giugno 1970, stadio Azteca, prima che cominciasse Italia-Germania. Arrivo a centrocampo, gli stringo la mano, lui mi guarda negli occhi e mi dice: vediamo cosa sai fare. Il tutto detto in un inglese semplice, duro, che si capiva facile”.
Ma che intervista è? Comunque, quando me lo dice a me “vediamo cosa sai fare” non funziono, mi vesto ,mi incazzo e rivoglio i soldi. Non ci sono più le professioniste di una volta. Va beh! Come mi trovo bene con mio cugino Alfonsina. Non hai idea. Rimanendo in tema: La Cassazione respinge il ricorso della Juventus: lo scudetto 2005-06 rimane all’Inter.
Ma come? Gli è andata male? Finito il filmino? Sai Fabrizio costoro se le cantano e suonano ma in fondo poveracci ci provamo ma (…) Se non sai andare lontano
Dove non ti porta la mano (…) Da Comprami di Viola Valentino. A proposito: comprami e comprare, per la Juventus, normale. Basta vedere l’ultimo scandalo messo su ad arte per Inter-Verona. E tutti a sparare belinate purtroppo, per il bianconero, sempre più nero e sempre meno bianco, qualcosina sta venendo fuori dall’imposizione e la narrazione è già sdrucita. C’è l’audio oddio c’è l’audio oh dio e cicipi e cicipì e cicipò. Dov’è l’audio ha sceneggiare il fallo di Pianic? Eh! Cicipi. Cicipò. Su Beckenbauer ricordo solo la sera della semifinale. Al tempo poco mi importava del pallone o meglio, avevo altro da fare. Rientrato verso l’una di notte accendo la tv per vedere il risultato e invece il meglio doveva ancora venire. Non dimentico il giocatore fasciato e ancora in campo. Come non dimentico quella sera, qualche ora prima, con due ragazze e mio cugino Alfonsina. Facciamo il trenino dai! è bello! e fai il trenino una volta e fai il trenino due volte e poi mi tocca di fare la locomotiva e va bene. Molto meno bene quando mio cugino fa il vagone porta carbone e le ragazze dietro.
La malafede si vede da questo modo di porre le notizie: la Cassazione NON HA respinto alcun ricorso, il ricorso è stato ritirato dalla Juventus. La Cassazione si è limitata a prendere atto della rinuncia e a stabilire la compensazione delle spese di lite.
Capisco che per uno come te la differenza non sia chiara, ma c’è ed è significativa, fidati.
contento te…
QUARTI DI FINALE COPPA ITALIA – Parte I
Fiorentina – Bologna 5 – 4 (d.c.r.)
Il primo quarto di Coppa prevede il derby dell’Appennino tra le due sorprese di quest’anno, reduci però da due brutte frenate, i viola una sconfitta col Sassuolo, i rossoblù un pari col Genoa riacciuffato in extremis.
Italiano fa riposare Terracciano, Arthur, Mandragora, Bonaventura e Nzola, giocano Christensen, M. Lopez, Duncan, Barak e Beltran, sempre assenti Dodò, Castrovilli, Sottil, Nico González e Kouamé. Thiago Motta schiera la formazione tipo, con Skorupski, Beukema, Kristiansen, Aebischer e Saelemaekers, in panca Ravaglia, Calafiori, Lykogiannis, Moro, Urbanski e Fabbian, in tribuna Karlsson, Ndoye e Soumaoro. Morale: su 22 giocatori ci sono solo 4 italiani. Arbitra l’ostiense Marchetti, al VAR il torinese Serra.
Christensen para il tiro di Saelemaekers, Skorupski alza il tiro di Kayode, tiraccio di Beltran, assist da Orso a Zirkzee che sbuccia la traversa, Lucumì corto a Skorupski che salva su Beltran.
Ripresa: Solito sx di Orso ma la palla incoccia il palo, baruffa Beukema-Milenkovic, tutto ok, entrano Jack e Nzola, Skorupski esce bene su Nzola, sx di Ferguson a lato, entrano anche Mandragora e Parisi, testata di Mandragora facile per Skorupski, dentro Arthur per un Beltran pesto, tiraccio a vanvera di Kayode, entrano Moro e Calafiori, al 88′ il primo giallo a Ferguson, poi Skorupski salva sulla incornata ravvicinata di Martinez Quarta.
I T.S. Tiraccio di Orso, altra azione rossoblù, da Calafiori a Saelemaekers, il tiro di Zirkzee è deviato sul palo da Christensen, Skorupski anticipa Parisi, Kristiansen impegna Christensen, tiretti di M. Quarta e Milenkovic.
II T.S. Giallo a Saelemaekers, 6° cambio viola, entra Mina che “maltratta” Zirkzee, Christensen salva su Orso, giallo a Jack, e si va ai calci di rigore.
La sequenza: Ferguson Gol – Mandragora Gol – Zirkzee Gol – Arthur Gol – Orsolini Gol – Milenkovic Gol – Calafiori Gol – Mina Gol – Posch Fuori! – M. Lopez Gol!!!
E così alla fine con pieno demerito passano alla semifinale i viola, dominati nel gioco e nelle occasioni da rete dagli sfortunati petroniani, quando dice sfiga…
Indelebile anche per me quasi tredicenne il ricordo di quella partita ,finita quando era ormai notte fonda, che dire se non riposa in pace grande Franz .
quindi ho un falso ricordo, avrò visto degli spezzoni o forse l’hanno replicata in orari bambineschi?
La partita e’ cominciata a mezzanotte, puo’ darsi che sia stata replicata in un ‘orario più ‘ cristiano .
Perfetto il commento di Bocca su uno dei 10 più grandi calciatori di sempre e il n. 1 tra i difensori.
anche in un thread che non c’entra nulla con le nostre piccole beghe DN sfoggia tutta la sua dn;
Occhio al kharma, bello di zio, che magari alla fine della fiera ad attaccarsi al tram sarete voi.
Un bello sfoggio di intelligenza e classe questo tuo commento nel thread in cui si commemora un grande giocatore scomparso.
bravo multisfigherrimo, non rinunciare mai a dimostrare cosa sei!
mi dispiace solo di averlo visto giocare quando ero ancora bambino e non in grado di apprezzare le sue immense qualità. Per me, allora, il calcio erano i dribbling, i funambolismi, le foche, gli scatti da centometrista. Ho potuto apprezzarne la grandezza rivedendolo in un’età. mia, più matura. Riposa in pace grande Kaiser Franz.
OT : leggo che Macron ha nominato il nuovo Primo Ministro.
Trattasi di Gabriel Attal, non so assolutamente nulla di lui, tranne che è dichiaratamente omosessuale e che ha, udite o gente, la bellezza di 35 anni (a marzo).
Delle sue pulsioni sessuali poco o nulla me ne cala, ma confesso che grande “stupore” m’ha dato scoprire che di fatto è poco o più di un pischello.
Neanche 35 anni, incredibile.
Da noi, more solito, l’avremmo mandato a “farsi le ossa”.
in Italia il Presidente del consiglio ha 47 anni, e non è nemmeno omosessuale
Anche se lo fosse, sono affari suoi.
Però è esoftalmica.
Non ho fatto in tempo ad aggiungere un particolare. All’ENA, Ecole National d’Admimistration, si entra per concorso e non per raccomandazioni.
Certo. Però è uscito dall’ENA, la scuola pubblica francese che prepara amministratori e politici. Bisognerebbe chiedere ai nostri ministri quali scuole hanno frequentato.
La maggior parte quella della strada.
Ultimamente e’ stato eletto presidente credo della corte costituzionale, un rampante 85n .
In questo momento in Francia per assumere incarichi di prestigio essere omosessuale è uno dei requisiti base… da una parte o dall’altra…
Il Presidente del Consiglio dei MInistri in Francia non conta assolutamente nulla, è una specie di esecutore delle volontà del Presidente della Repubblica, e i ministri contano ancora di meno. Quello che conta è il secretariat dell’Eliseo, che gira gli ordini ai ministri. Il Presidente del Consiglio smista il traffico.
Quindi mettere la propria segretaria ha una sua logica…
Ci sarebbero pure parecchie ragioni interessanti per criticare il Presidente Macron ed il suo Primo Ministro Attal, ma con la battutaccia da avanspettacolo sulla segretaria stai pisciando fuori dal secchio (o come più probabilmente direbbe M. Attal, se frequentasse il bloooog, tu pètes plus haut que ton cul). Saludos
Temo che quello che pisci fuori dal secchio con questa riposta stizzita sia tu biscottino, io mi sono limitato a riportare un commento che gira molto in Francia da qualche giorno, e che a me è stato girato paro paro da un ex ministro socialista, che mi aggiorna spesso sulla tendenza di Monsieur Macron a favorire i suoi bebé… ma non solo lui, il Pédérastisme da qualche anno in Francia è una specie di sistema…. e questo è un fatto. Sapessi i commenti che girano a tutti i livelli e non solo su Attal, altro che la segretaria… e i primi sono proprio i diretti interessati.
” … mettere la propria segretaria …”
Da un uomo di ampie vedute come te, non me la aspettavo.
🙂
I fatti, Ugo sempre i fatti… come detto sopra al biscottino è un commento che gira da giorni proprio in Francia… e poi basta co ‘sto politically correct. Il primo che si definisce al femminile è proprio il buon Yves ( e fa benissimo …) è come se uno si scandalizzasse perché nei film di Tarantino i neri tra loro si danno del negro… se c’è vera libertà l’ipocrisia è bandita. Io ho amici omosessuali e se gli dò della stronza o della checca isterica ci facciamo su due belle risate… magari con uno sconosciuto eviterei. 😉 😉
be’, Macron divenne Président de la République française a meno di quarant’anni, se non ricordo male;
solo da noi si poteva mettere a capo della Italica Commissione Algoritmi un ultra ottuagenario che non credo conosca la differenza tra chip e chiop;
Perche’ che differenza c’è non erano 2 scoiattoli ? .
Uno era uno scoiattolo, l’altro uno sparo di capodanno zoppo-lo
tutta la differenza del mondo: vive la difference!
Amato era sicuramente, per la sua sapienza e la sua saggezza, un’ottima persona per quell’incarico. Non è indispensabile conoscere le questioni tecniche dell’intelligenza artificiale per capire come deve essere governata.
L’aveva capito già l’IBM negli anni ottanta, quando assumeva laureati in filosofia per i profili manageriali.
Ah, Renzi è diventato PdC a 38 anni, non per questo è stato il migliore di tutti.
Sicuramente non è stato il migliore, certamente il peggiore assieme a Mister B, poi è arrivata la Meloni che ha stracciato tutti. Non è che essere giovani comporti automaticamente non essere coglioni, anzi!
Renzi sarebbe stato uno “dei meno migliori” pure a 83 anni.
Che fuffa di uomo.
Macron e Attal, in coppia, c’hanno un annomeno di Biden…
ho nebulosi ricordi, non credo di aver visto in diretta la partita mitica;
e purtroppo nessuno mi ha mai detto Oh, ma chi sei Beckenbauer?
la mia specialità era buttare la palla il più lontano possibile da me;
Ho appena visto le immagini del fallaccio, cattivo e violento, commesso da Mancini su De Ketelaere all’Olimpico.
Una presa al collo da vero delinquente, solo per caso il belga non s’è rotto l’osso del collo, nel vero senso della parola.
Mancini sta a Beckenbauer, quanto una pantegana ad un leone.
Mordechai, sai che ti stimo, però tendi spesso ad esagerare. Era fallo, e pure da giallo, ma molto meno cattivo e violento di tanti che si vedono spesso: l’ha lasciato prima di affossarlo, e lascia stare delinquenti ed ossa del collo, che qui sono proprio fuori posto. Che poi ti stia sulle palle è più che legittimo, ma non mi pare che Chiellini e Bonucci fossero delle verginelle, anzi.
Ciao
Non credo di aver esagerato.
Al netto dei colori della maglia, a me è sembrato un fallo, oltre che stupido, anche molto pericoloso, dalle immagini si vede chiaramente che il collo del belga subisce una forte … stortura e poi batte piuttosto forse la faccia in terra.
Mancini non mi sta sulle palle, peraltro, e mai ho pensato che Chiellini e Bonucci fossero delle suorine del Bambin Gesù.
Il tifo non c’entra nulla, Mancini ha rischiato di far seriamente male al belga, punto.
da romanista…Mancini e’ una pippa ed e’ sempre scorretto sia in campo che nel protestare; mi domando perche’ la Roma continui a tenerlo. Caro Mordechai hai fatto un errore…ehehe, mettere nello stesso commento Mancini e Beckenbauer…parlaimo di due “sport” diversi , di due livelli lontani galassie…
Sai a chi si ispira Mancini? Inizia con M.e finisce con I.
se voleva essere un complimento, non lo è stato
Macellazzi è l’anticalcio, in tutti i sensi
miracolato da Moratti, come tante altre oneste pippalsugo di nerasurro vestite 😉
Materazzi?
E ti ci metti pure tu… Mancini è troppo falloso, e protesta troppo e stupidamente, ma la Roma continua a tenerlo perché con quello che gira nel campionato italiano è tutto sommato un buon difensore, e ti ricordo che è nel giro della Nazionale. Anche a me danno fastidio le cazzate che fa, soprattutto le dannosissime proteste con gli arbitri, ma spesso fa il dovere suo dignitosamente, e già è tanto. Tirarlo però in ballo parlando di Beckenbauer è proprio una cattiveria, visto che il tedesco è stato semplicemente unico nel suo ruolo, un vero campione anche nel comportamento: anzi, se ti viene in mente qualcuno che gli somigli anche alla lontana fallo sapere ai Friedkin.
Ciao
Vero.
Quando giocavo da libero mi ispiravo a lui, e onestamente avevo il suo stile di gioco, i miei compagni per percularmi dicevano che ero molto “Beck” sinonimo di becco e poco “Bauer” 😏
Rip campione…
Oh è incredibile, ci cascano T U T T E le volte, se fossi un pescatore mi piacerebbe sapere che esche adoperi…:)
Che piaggeria e zerbinata terribile, lmao
se stesso ;-P
No no caro garfagnino,nessuna esca tutta verità…iniziai la mia carriera da esterno di fascia – allora terzino – ma sapevo giocare in tutti i ruoli dal 2 al 6, forse dove ero più ferrato era il ruolo di stopper ma ero un pò bassino…giocai da libero a fine carriera ed onestamente ero fortissimo…..
Cambiando discorso, mi ricordo che eri compaesano o giù di lì del basso Luigi Roni – lo vidi al Regio di Parma nel lontano 1989 sic.- zona Vergemoli se non erro, forse te ne parlai che frequentavo un agriturismo nei pressi del santuario di Calomini, avevano tre piatti, ma la zuppa di farro ed il roastbeef alle erbe erano spaziali……era una famiglia di tre persone con figlia…la moglie e cuoca l’ultima volta che andai – più o meno 5 anni fa – non mi parve molto in forma,una magrezza molto sospetta….se li conosci sai qualcosa di loro?
Il Roni è morto nel ’20 per il covid preso, pare, al funerale della moglie, riguardo all’agriturismo (credo ti riferisca alla trattoria dell’Eremita) non saprei che dirti, come spesso capita e per più motivi spesso certe strutture sono note più ai forestieri che ai residenti e stante che non è proprio vicino a casa mia lo conosco solo di nome.
Bravo, proprio quella, hanno anche tre o quattro camere, ci ho anche dormito una notte anni fa prima di partire per Trapani, in un lungo tour in moto…ciaoo
W. quanti anni hai?
Giugno 58 segno zodiacale Gemelli, il migliore…
Su questo non ci sono dubbi…
meglio il mio, aprile 69…toro davanti e vergine dietro
ça va sans dire;
Il sommo, vorrai dire.
🤣Non avrei mai dubitato che il tuo segno zodiacale fosse il migliore!
Io ricordavo…Florenzi, un diligente soldato, solo 20 cm più alto, ma mi bastava.
onestamente nell’accezione interista, nat.
Abbiamo imparato dai maestri…
avete ben poco da imparare, since 1908;
Che avete pure superato.
🙂
Difficile…😄😄😄
A me invece dicevano che ricordavo Crujiff, solo che giocavo in porta.
Forse per i piedi. Lo chiamavano “paperotto” da piccolo.
bella ;-P
Quando giocavo con la Germania Beckenbauer era piccolo e veniva a vedere i nostri allenamenti.
Un giorno mi disse: “Wenn ich groß bin, möchte ich lernen, wie du Fußball zu spielen.”
Alla fine c’è quasi riuscito.
Quasi
I sottotitoli no eh ! .
dai, era una presa per i fondelli… “quando sarò grande, voglio imparare a giocare a calcio come te”.
Me lo disse Beckenbauer da piccolo quando veniva a vedere i miei allenamenti con la nazionale tedesca… 🤦♂️
Per percularti? Ma non mi dire … 🙂
Ciao, buon anno!
mi sa che l’unica volta in cui avrai ricordato Beckenbauer a qualcuno sarà stata se ti sei rotto un braccio, waterz.
Da altre fanfaronate calcistiche ricordo che avevi dato una immagine di te diversa comunque
era forte in tutti ruoli, da terzino a centravanti ad allenatore in campo;
ma era imbattibile come raccattapalle;
ps
non è insopportabile il suo non perdere occasione per vantarsi? se si parlasse di arrotini direbbe che come affilava lui…
Spero non voglia fare il timido e che non rinunci a raccontarci come ha insegnato il cucchiaio a Panenka…
Lo vidi giocare con un braccio ingessato. Eppure conservava sempre la solita eleganza. Penso che lui e Falcao, siano stato i giocatori più eleganti di sempre.
Monumento assoluto del calcio mondiale, di tutti i tempi; la sua immagine con il braccio destro al collo rimane davvero un’icona assoluta. Giocatore di qualità stratosferica.
Stratosferica, si.
Unico; colui che ha indicato la strada ai vari Scirea,Baresi e altri; un vero leader di eleganza, classe , volonta’. Fino a quando non comparve lui (e Bobby Moore) , il ruolo era appannaggio di grandi giocatori che pero’ erano difensori puri. Lui ha creato letteralmente un nuovo tipo di giocatore. Ciao Kaiser Franz e grazie per averti visto giocare (in Tv) e allenare (dal vivo a Italia 90)
Immenso…spero di avere almeno un nipotino a cui raccontare che gli strinsi la mano, in un incontro quasi mistico che ebbi con Lui durante il Giubileo, nella folla in pellegrinaggio a San Pietro…
Beh! Se l’ anno e ‘ quello sarebbe anche ora , lo sarebbe anche per me , ma ancora non se ne parla .
Vincere contro campioni come Kaiser Franz diede più lustro alla nostra vittoria, anche se l’aquila imperiale aveva un’ala impiombata. Grande uomo e grande giocatore, ricordi incancellabili.
Ancora due righe per ricordarlo come ambasciatore del calcio europeo negli USA e nel mondo nelle file dei N.Y. Cosmos, insieme ad altri grandi campioni come Pelè, gli italiani Giorgione Chinaglia e Pinotto Wilson, gli olandesi Neeskens e Rijsbergen, Cinesinho e Oscar Damiani. Li guidava un altro “paisà” a noi ben noto, l’italo-sudafricano Eddie Firmani, che condivise con Chinaglia il tentativo generoso di salvare il Cosmos dal fallimento, ricomprandolo dalla Warner, ma allora il soccer in USA non aveva il richiamo di oggi.
Kaiser Franz è stato il miglior libero che abbia mai visto giocare, altro che Baresi, forse Krol, Scirea e il nostro Wilson potevano essere avvicinati a lui, ma a notevole distanza, nessuno di loro sapeva anche costruire gioco e muoversi per il campo con la stessa potenza ed eleganza insieme. R.I.P.
Va bene tutto Ghiro, ma mettere Wilson vicino a quei nomi non si può leggere… è passibile di denuncia.
In pratica secondo il Ghiro, Wilson è stato meglio di Baresi😂😂….ma forse sì riferisce a Beppe..
In effetti …
Vabbè, forse ho esagerato, ma senza di lui lo scudetto non lo avremmo mai vinto. Se Pino non ti sta bene, allora mettici Cera o Sammer, i migliori liberi della loro epoca, costruivano oltre a saper rompere.
Se penso che il primo “libero” ufficiale nella storia del calcio italiano è stato quel bufalone di Ivano Blason, prima nell’Inter di Foni e poi nel Padova di Nereo Rocco, mi si accappona la pelle. Un giorno vi racconterò la storia del libero nel calcio italico.
Ah si nello scudetto fu fondamentale, questo è vero, e non dico che non era forte, ma insomma è sempre una questione di proporzioni… soprattutto se parliamo di gente come Kaiser Franz e Ruud Krol.
Attendiamo comunque con piacere il tuo excursus sul ruolo del libero nel calcio italiano. Io anni fa conobbi un interprete anni 80 del ruolo, Francesco Scorsa, nel Bologna e poi nell’Ascoli… molto elegante, giocava a testa alta e buon senso della posizione, peccato che a furia di giocare a testa alta spesso perdesse la palla … mi sembra che ad Ascoli l’allenatore fosse Carletto Mazzone… immagino i commenti…
Ma Sammer è parente di Donna?
In effetti… Comunque Ghiro io sono del ’63 e di Beckenbauer ricordo bene il mondiale ’74 e cosa passava il convento in quegli anni delle partite di Coppa Campioni, tipo la sfigatissima finale con il Saint Ethienne. A dire il vero, in quegli anni mi esaltava molto di più il calcio olandese, l’Ajax, l’Olanda, con il loro pressing alto, copiato dal Torino di Radice. La famosa partita del ’70 fu un catenaccio fino al 90esimo, non ricordo di averla vista in diretta, mentre la finale col Brasile sì, con mio padre su un divanetto rosso, e ricordo il gol di Bonimba e quello di Pelè. Quando la rividi, era lentissima, erano totalmente sbragati nei supplementari. Sintesi, Franz era fortissimo ma a me piaceva di più Krol.
nessuno di loro sapeva anche costruire gioco e muoversi per il campo con la stessa potenza ed eleganza insieme. R.I.P.
Vero, vero, vero, @ghiro.
Grande calciatore, il miglior libero del suo tempo
Mi correggo: il miglior libero da allora a tutt’oggi
Ci ha lasciato anche Kaiser Franz che non stava bene da tempo, se ne è andato due anni e mezzo dopo l’altro grande protagonista del Mondiale 1974 Gerd Muller, rispetto al quale ha sicuramente vissuto un post carriera più soddisfacente, arrivando al Titolo Mondiale anche da allenatore. Di solito quando si parla del giocatore più forte del Mondo si pensa ad un dieci o ad un nove, lui ha costretto a pensare anche a un sei.
E’ stato sicuramente il più grande libero di tutti i tempi, ruolo che ha ricoperto dopo essere partito come mediano, ed avendo sia i tempi del grande difensore sia i piedi del grande centrocampista.
Chi ha una certa età se lo ricorda nella Semifinale del 1970 contro di noi, ma quando l’ho saputo ho pensato immediatamente a Germania-Olanda del 1974 che quest’anno compie 50 anni, una delle Finali dei Mondiali di maggiore qualità della storia del calcio ( Beckenbauer, Cruijff, Neeskens, Muller, Rep, Maier, Rensenbrink, Vogts, Suurbier, Overath, Krol, Breitner … ) .
Se è vero che quando uno muore c’è qualcuno che ti viene a prendere allora nel suo caso non può essere stato che Johann Cruijff …
Cruijff ? Che si fanno due palleggi? C’avrà di meglio da incontrare in un occasione così importante. Erano così amici? Mah…
I grandi vanno a prendere i grandi… sembra che Picasso sia andato a prenderlo Modigliani…
Anche io ho pensato alla finale 74 con Cruijff. Hai ragione, erano due squadre con giocatori fortissimi, ovviamente io amavo Cruijff ma lui è stato il capostipite di un ruolo che forse non esiste più, il libero. Altri tempi, altri concetti di calcio. E soprattutto erano gli anni in cui si diceva che il calcio era un gioco “in cui 22 giocatori prendono a calcio un pallone ed alla fine vince la Germania”.
Quell’Olanda (e quell’Ajax) è stata la squadra più bella della storia. Solo Beckembauer poteva fermarla
Tra parentesi è morto pochi giorni dopo Zagalo, che è l’altro con lui e Deschamps che aveva vinto il titolo sia da allenatore che da giocatore… ne è rimasto solo uno.
Leo62, diamo l’Italia a Gattuso e torniamo a due!
ma nessuno di loro ha vinto anche il campionato di serie B (credo), come Didier
certo che l’ha vinto, e me la sono legata al dito con la dirigenza per averlo mandato via non dandogli fiducia per la A;
Non ho mai capito, perché, da primo in classifica, è stato esonerato ( o si è dimesso, non ricordo).
Le ultime 2 giornate in panchina è andato Corradini… 0 punti mi sembra.
Sai dirmi qualcosa in più?
no, manco ricordo che non c’era nelle ultime due, indagherò;
intendevo gli altri due (per questo ho scritto “come Didier”)
capito ora;
è il guaio di leggere troppo velocemente;
Avevo 16 anni , il tempo ha cancellato tanti ricordi ma quel 4-3 resta vivo, immortale e incredibile, così come è stato Beckenbauer in quella partita e in tutta la sua storia calcistica.
Con la spalla fuori sede, fasciato per tenere il braccio attaccato al corpo gioco’ comunque la partita sino alla fine come un gladiatore, sempre a testa alta, lucido guerriero ferito ma non domo.
Quando leggo notizie come questa sento un brivido lungo il corpo, se ne è andato abbastanza presto,fu libero nel ruolo di giocatore ed ora è anche libero di volare nell’ Infinito.
Io di anni ne avevo 10 e nella caotica partita ammiravo, seppur controvoglia, questo marziano tedesco che con la spalla lussata non perdeva un briciolo di eleganza.
Io ne avevo di meno, ero un pischelletto novenne, ma quella partita rimane indelebile a distanza di decenni.
Un po’ come le immagini Neil Armstrong sulla luna …
Esatto.
rivedere giocatori che (vero c’erano solo due sostituzioni) ma rimanevano in campo con la spalla lussata e fasciata senza un cenno di lamneto o protesta o sceneggiata e oggi vedere dei pupazzi rotolarsi morti e poi rialzarsi da’ , purtroppo, il segno dei tempi calcistici…ahime’; un grandissimo, un vero leader di squadre fortissime come Bayern e Germania. il Bayern, peraltro , pieno di giocatori del vivaio (lui, Muller, Mayer, Schwarzenbeck, Hoeness)