Dalle Olimpiadi al calcio bar di provincia. In pieno Ferragosto….

All’improvviso il calcio, in pieno Ferragosto. Ho sempre trovato improvvida la data di cominciare il campionato adesso. La dilatazione del calendario di tutte le competizioni obbliga all’anticipo estremo cogliendo gli italiani in piena vacanza. Ma quest’anno, oltretutto, avvicina l’avvio di stagione alla conclusione delle Olimpiadi. Una settimana appena tra l’una e l’altro. E il confronto non fa bene al calcio.

  Per quanto trovi le Olimpiadi ormai malate di gigantismo e appesantite da una sovrastruttura pesante che in alcuni sport le rende un po’ un polpettone, ideologicamente intoccabili ma allo stesso tempo profondamente deturpate, è però lampante che subito prima del ritorno del calcio ti trovi una kermesse globale con tutti i migliori atleti del mondo. Per poi ritrovarti in un bar di provincia di tutte altre dimensioni. Non è obbligato il confronto ma è lo stesso palinsesto tv a determinare lo show down.

  Ricominciamo dallo scudetto dell’Inter, dal boom dell’Atalanta,  la dalle ricostruzioni di Juventus e Napoli, la sorpresa Bologna che però come tale e per definizione ricomincia di fatto il suo percorso, la genetica incompletezza di Roma e Lazio.

  Del mercato mi colpisce soprattutto il racconto, lo stesso fatto che si dedichino siti interi, minuti di tv e pagine di giornale a raccontare e descrivere i calciatori, vuol dire che ci passano davanti nomi che non conosciamo. Ma questo ormai è qualcosa che ci trasciniamo dietro da molti anni e cui purtroppo chi ha vissuto la grande magia del calcio anni 80 non riesce ad adattarsi.

Non c’è un solo giocatore ingaggiato dalle big italiane che abbia fatto sobbalzare sulla sedia, hanno dovuto più o meno spiegarceli e raccontarceli tutti. Per me i colpi migliori li ha fatti l’Inter con Zielinski e Taremi, già bloccati un anno prima. E con cui ha forse aumentato addirittura il gap sulle rivali.

  Il resto lo lascio a voi, ho ormai una concezione fatalistica del calcio, lascio che accada. Non ne sento sempre necessità di darmene una spiegazione.

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Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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contro la Deficienza Naturale la stessa Intelligenza Artificiale lotta invano

nell’ultima parte di Fahrenheit (rairadiotre di oggi, venerdì) si parla di un noir a tema calcistico ambientato nell’Argentina degli anni sessanta:
Sporca faccenda, mezzala Morettini di Marco Ferrari e Marino Magliani;mi pare interessante, l’intervista agli autori si può recuperare in raiplaysound;

Modifica il 3 mesi fa da contro la Deficienza Naturale la stessa Intelligenza Artificiale lotta invano
carta vetrata

bah, Marotta di colpacci di mercato ne ha fatti tanti in questi anni, da Pogba a Pirlo (in entrambi i sensi) da Lukaku a Thuram, passando per Hakimi, ecc. ecc. Anche Djalò è un colpaccio. Ma far prendere Giuntoli alla Juve è diabolico, roba da Oscar.

luottardi

Mi assento per qualche mese e trovo Bocca a parlare di carrozzone putrido, in decomposizione, infestato da mosche……cioe’ quasi a fare il luottardi…bene cosi’ posso tornare in vacanza allora 🙂

Del resto il calcio riflette la societa’…

Musk dice che la guerra civile e’ inevitabile, a parte che lui (ormai alla ricerca disperata di nuove ego-trips) e’ uno degli acceleratori del processo, ma modestamente su questo (collasso della societa’ civile) ci ho pubblicato un articolo su rivista scientifica nel 2019…prima della pandemia…

contro la Deficienza Naturale la stessa Intelligenza Artificiale lotta invano

tzè, lo si scrive da decenni, ad es. Tucker nel 1970;

il ghiro

ARIDANGA!!!
E così si ricomincia la giostra. Dopo la abboffata parigina e la mancata vittoria della Dea in Supercoppa, torna il campionato e il Ghiro si riscuote da un non breve letargo. All’Olimpico si presenta il neo-promosso Venezia, guidato da una vecchia conoscenza, il buon Di Francesco, ex-giallorosso in campo e in panca. I neroverdi sono privi di vari elementi (Pohjanpalo, Idzes, Busio e Candela), giocano i nuovi Duncan, Oristanio, Sagrado e il rientro di Cernigoj, ma l’esordio è sempre un’incognita, il mercato è ancora aperto, vedo ancora molte cose da mettere a punto da ambo le parti. Baroni deve scegliere tra Marusic e Lazzari, tra Gila e Patric, tra Vecino e Castrovilli, tra Noslin e Castellanos. Fuori Nuno Tavares ancora infortunato, nonchè il neo-acquisto Boulaye Dia, appena arruolato. Inoltre le buone notizie non sembrerebbero ancora finite: noi potremmo ricomprarci Folorunsho e Paulino Dybala potrebbe finire insieme con Abraham in Arabia Saudita. Magari è solo una Qadsiah-ta, ma va monitorata attentamente. Fossero mai vere queste notizie…

cipralex

Dunque, si diceva di Giuntoli.

…dopo aver pervicacemente perseguito la rescissione con l’ultimo pezzo di juve vera (grazie di tutto Tek) ed aver buttato nel cesso con altrettanta pervicacia almeno una cinquantina di milioni con l’operazione “fuori rosa” ora attende con trepidazione che la terza (3°) scelta per il ruolo di centrale difensivo sciolga le riserve…

…Koopmeiners se arriverà lo farà per 60 (sessanta) milioni, come da iniziale richiesta di Percassi mentre regna sovrana l’incertezza su quale tra i seguenti campioni (Gonzalez, Conceicao, Galeno,Sancho,Sterling o Edwards) andrà a sostituire il non idoneo Chiesa…
…di sicuro non Soule…

…speriamo che Motta sia l’eccezione…

scusameri

mio caro cipralex, ma non ci avevi sempre spiegato che gli allenatori e i dirigenti professionisti ne sanno molto più dei semplici tifosi?

e invece, guarda un po’, il 16 di agosto, a mercato ancora aperto, stai qui arzillo e baldanzoso a pontificare che uno dei dirigenti di calcio più stimati in Italia ha addirittura “buttato nel cesso” -e si badi bene: “con pervicacia”!- una cinquantina di milioni?

un po’ sono costernato, ma un po’ anche “mi vien che ridere“.

ma spiegaci meglio, cipralex: secondo te, Giuntoli, quando butta nel cesso queste paccate di milioni e calpesta ad una ad una (quelle che tu vedi come) le icone juventine, cosa pensa esattamente?

cioè, te lo immagini come un sadico, una specie di Nerone juventino moderno che sghignazza a bordo del suo yacht mentre butta i soldi nel suo cesso d’oro e guarda la Juve bruciare?

oppure secondo te lo fa perché proprio non capisce nemmeno l’ ABC della negoziazione e del management?

o, aspetta!, magari lo fa perché è un agente sotto mentite spoglie del nostro acerrimo nemico Marotta detto il Mostro (cit. Waters), con il segreto obiettivo finale di annientarci dall’interno?

e dimmi, come te lo immagini il CEO Scanavino, l’uomo che Elkann ha piazzato lì con l’unica funzione (visto che dichiaratamente non capisce una cippa di calcio) di vegliare sulla solidità economico/finanziaria dell’operato del nuovo management dopo la gestione, diciamo così, allegra di quello precedente? te lo immagini stare lì, beato e serafico, a contemplare le nuove decine e decine di milioni che svaniscono nel buco pre-scavato dei meno-duecento attuali?

che mai ti frullerà nel testone, caro cipralex, quando scrivi certe cose? ma non stare troppo in ansia per il calciomercato, dai. goditi l’estate. io ho buone sensazioni.

cipralex

Mio caro, mi sono sempre speso per gli allenatori ( professionisti), per i dirigenti mai, tanto meno per i sensali che si occupano del ” mercato”.

Sei già in ambasce per “Thiago”?

scusameri

Veramente hai sempre ripetuto la balla del tuo eroe, che l’allenatore non conta una mazza e “basta che non faccia danni”. Se questo è “spendersi”…

Ma vabbeh, si comincia: abbracciamoci e tifiamo. Ho una stima enorme di Thiago, prima come calciatore, e ora come allenatore.

Modifica il 3 mesi fa da scusameri
cipralex

Beh, dai, da Te mi aspetto una lettura più “intelligente” della locuzione “basta che non faccia danni”…

Expo

Sono d’accordo con te: identificare i giocatori da (s)vendere sicuramente ne deprime il valore.
Io credo che non sia responsabilità di Giuntoli, ma della società, con l’obiettivo primario di abbassare il monte stipendi.
Se l’obiettivo è il braccio di ferro per rinnovare a condizioni più ragionevoli (vedi McKennie, se sono vere le ultime notizie), potrebbe essere una strategia efficace.
E’ quello che ha sempre fatto Lotito con i suoi giocatori con mal di pancia (e assimilare la mia squadra a questo losco figuro mi da mal di pancia a me!!).
Per giocatori “fuori dal progetto” di Motta, ma a costi ragionevoli, come Rugani, Kostic, Nicolussi, Djalo, mi sembra una strategia stupida. Meglio tenerli in rosa, usarli quando servono, e venderli alla prima opportunità.
Per esempio, tra Rugani e Kalulu non so se non mi tengo l’italiano, che ha sempre fatto il suo senza fiatare. Tra Kostic e Conceicao, meglio il serbo.
Su Tek, lui è stato un signore, non voleva andare in Arabia e ha chiuso con rispetto reciproco.
DeSciglio, visto che non ha mercato, deve essere mandato in U23: non rescindirà a valori ragionevoli, quindi che si guadagni la pagnotta ma in serie C.
Arthur è un caso disperato: verra mandato in prestito e la Juve dovrà accollarsi parte dello stipendio “monstre”.

Il caso spinoso è Chiesa: il giocatore vuole tanti soldi (minimo 9 milioni) e si impunta sul ruolo, minacciando di andare via gratis. Per questi casi, meglio regalarlo ma non in Serie A. Anche lui, che vada a sudarsi lo stipendio altrove. Mandarlo alla Roma (dove farà la prima donna al posto di Dybala) è un regalo che non si merita.

Su Koop, che dire, fare affari con l’Atalanta è sempre dura…

Modifica il 3 mesi fa da Expo
scusameri

Caro Expo, credo proprio che da ora in poi “fare il suo senza fiatare” sarà solo una condizione necessaria, ma decisamente lungi dall’essere sufficiente, per stare alla juve.

sinceramente credo che molti ancora non si rendano minimamente conto della portata del cambiamento in corso e delle ambizioni di Motta e Giuntoli.

questo è un anno di dolorosa transizione e i risultati si giudicheranno, come sempre, alla fine. ma intanto la pacchia è finita e molti stanno avendo un brutto risveglio.

Expo

Guarda, sono d’accordissimo con la strategia di eliminare il “deadwood” con giocatori mediocri a stipendi alti, tipico degli anni di Paratici/Agnelli.
Rugani non è sicuramente “da Juve” (così come tanti altri della rosa) ma regalarlo all’Ajax, e negoziare Kalulu soffrendo umiliazioni ridicole per un panchinaro, non mi sembre particolarmente “brillante”.
A quel punto, meglio mettere dentro i giovanotti, che puoi plasmare meglio per quello che chiede Motta.
Per far rifiatare i titolari Bremer-Gatti è sufficiente un Djalo o un Muharemovic? Credo proprio di sì, e meglio di regalare 18 milioni al Milan per Kalulu, che peraltro ha dubbi se andare alla Juve!!!!

Redmond Barry

La queatione è che Giuntoli a Napoli è riuscito nel miracolo (sportivamente parlando) soltanto dopo sette o otto anni, a Torino ci si aspetta che rimetta a posto tutto dopo uno o due…

NELLO MASCIA

FALLI DA DIETRO

PRESENTAZIONE DEL CAMPIONATO DI CALCIO 2024-25

Il Campionato che riparte scopre il tifoso stremato dopo l’abbuffata olimpica, succeduta a quella degli europei.

Ma il Campionato riparte. E la cornice non è rassicurante.

Perché se dalle Olimpiadi l’immagine dell’Italia giovane, multietnica, vincente e donna ne esce rafforzata, da quegli europei il calcio italiano torna a casa coperto di vergogna e senza nessuna strategia per rinascere.

Visto che i maggiori responsabili di quella umiliazione, Fra Cipolla e Gravina, hanno italianamente deciso di rimanere azzeccati alla poltrona.

Il Campionato riparte immerso in un’atmosfera plumbea per i pochi soldi che circolano e putrida per l’irrespirabile presenza di loschi e famelici figuri.

Parlo dei cosiddetti procuratori che hanno invaso tutto e imposto una dittatura da togliere il fiato. Intascando commissioni scandalose che i clubs pagano, anche se ormai sono quasi tutti allo stremo.

Si riparte con tutte le rose incomplete per via di quelle assurde astruserie di chi gestisce il calcio.

Non capirò mai perché il mercato non si chiuda prima del calcio d’inizio.

Si riparte con l’Intermarotta da battere.

Ha debiti terrificanti, in un campionato regolare sarebbe sbattuta fuori.

Ma in Italia tutto è possibile.

Vengono da un’annata memorabile, i nerazzurri. Seconda stella, cambio di proprietà.

L’unica al completo.

Il mister, una sicurezza. Il telaio, il più affidabile che ci sia.

Sommer, Acerbi, il Granturco, il Toro. Quest’ultimo reduce da un Copa America che lo ha confermato indiscussa star internazionale.

Poca presenza sul mercato. Non ce n’era bisogno.

Quelli che arrivano sono regolarmente a cartellino gratis, secondo lo stile del neo-presidente.

Il Signorinello Pallido, Taremi dal Porto. Ritocchi.

Dietro Marotta in fuga, ma molto dietro, per quello che hanno speso, i sabaudi.

Cambiamento totale.

Fiducia a Thiago Motta, il più promettente fra i tecnici.

Carichi di lavoro bestiali e ossessive sedute tecniche.

Roba alle quali molti senatori – fedeli al “calcio semplice” di Acciughina – non erano abituati.

Medaglia d’oro del mercato Douglas Luiz. E non lui solo.

Arriverà Koopmainers per un centrocampo stellare.

E Nico Gonzales a sostituire l’esoso Chiesa.

Una domanda sorge spontanea.

Dove prenderà i soldi Giuntoli, per incoronarsi re del mercato.

Per ora si è mosso in ottica “riduzione di budget” e ha dovuto rinunciare al polacco dalle mille consonanti, oltre che a Rabiot e al suddetto Chiesa.

Il quale diventa il simbolo di qualcosa di oscuro che non torna.

Federico Chiesa, il migliore giocatore d’Italia (almeno, così dicono tutti), non trova squadra.

Dietro il classico asse Milano-Torino un gruppetto non folto, nel quale è d’obbligo inserire i beneamati azzurri.

L’Impomatato riparte dall’onta del decimo posto.

L’ebbrezza del trionfo gli provocò un corto circuito di sfrenata tracotanza.

Un lungo delirio patetico e un po’ infantile. Durante il quale credette di potersi sostituire a tutti. Non ne ha azzeccata una.

Risultato: l’umiliazione di uno scudetto sulla maglia dappertutto offeso e irriso.

Una ferita impossibile da medicare.

Riparte in una dimensione sommessa e defilata.

Gli avranno fatto capire gli errori.

E così sceglie il migliore, il più costoso, il più accentratore fra i tecnici in giro.

Il Feroce Salentino viene presentato urbi et orbi a Palazzo Reale, come si addice ai sovrani.

D’effetto il suo slogan d’esordio.

Trascritto subito sui giornali, sui social e sulle magliette in modo errato secondo la moda di quell’orribile Geolier.

Non è questa l’occasione per una polemica sulla purezza della lingua, ma insomma, napoletani, per inciso, si scrive “Amm’’a faticà” e mai più “Amma faticà”.

Dettagli, per carità. E ora parliamo d’altro.

Dichiara subito le sue intenzioni, il mister. Fa un discorso da manager inglese.

Decido io che resta e chi parte.

Decido io chi può entrare nello spogliatoio.  

Decido io. Voglio sei nuovi acquisti.

L’Impomatato, sornione, tace.

Hai voglia di decidere tu, ma qui se non si sblocca l’affare Osi, il mercato non si muove.

Almeno quello in entrata. Quello in uscita sembra più vivace e offre anche una tendenza interessante.

Via tutti gli affiliati di Giuffredi.

E finalmente disfarsi di questo personaggio inquietante e ingombrante dal visaccio ambiguo e tondo, untuoso e sudaticcio simile al retro di un coppino.

Un mèstolo per i non fortunati stranieri. L’arnese che serve per estrarre la pasta dal brodo.

“La stima è come un fiore, che, pestato una volta gravemente o appassito, mai più non ritorna”. Parola di Leopardi.

Quell’untuoso coppino è responsabile di come Di Lorenzo abbia pestato la stima dei tifosi.

E come quella fascia appaia ormai appassita al suo braccio.

Intanto l’Impomatato è in ritardo.

Cosa fa? E’ disposto a soddisfare le richieste del tecnico?

Lui aspetterà fino a fine mese poi, se le cose non si metteranno nel verso giusto, state sicuri, il Feroce Salentino sguainerà la scimitarra e scatenerà l’inferno.

A proposito di inferno, i Diavoli cambiano rotta.

Non è bastato il posto d’onore a John Malkovic, per conservare la panchina. Si riparte con Fonseca che viene da una bella stagione al Lille ma che a Roma non fece granchè.

Calcio molto offensivo e possesso paziente. Niente ricerca della verticalizzazione che prediligeva il suo predecessore.

Perché Ibra abbia scelto proprio lui è un po’ un mistero.

Forse per quella caratteristica che ha il portoghese di sfruttare in costruzione sia il portiere che gli esterni, quindi per esaltare al massimo le doti di Maignen e di Theo.

Per ora è arrivato Morata a sostituire Giroud, mentre si aspetta Fofana e magari un esterno destro di difesa.

Insomma, non c’è da impazzire con il rossoneri.

Gasp alla fine ha deciso di restare.

Al Napoli ha preferito la Dea. All’avventura, alla bella donna seducente ha preferito figli e famiglia. Sua questa metafora diventata virale, e che ha fatto un po’ discutere per il suo contenuto sessista, secondo alcuni.

Gasp resta a casa.

Per fortuna, dico io. Avrei faticato a digerirlo.

Grande tecnico in panchina. Piccolo e odioso uomo appena si alza da lì.  

Sta bene dove sta. In una società, peraltro, che lo rappresenta tutto.

Davvero volgare il comportamento di Percassi nei confronti degli azzurri, durante il mercato, con i casi Folorinsho prima e Brescianini dopo.

Dovrei dire ancora di Sangue oro e di Stilnovisti. Velocemente perché sono lungo e non mi leggerà nessuno.

Le due offrono le poche novità internazionali di questa scarna Serie A. Dovbyk attaccante ucraino e soprattutto De Gea, la stella nobilissima degli United.

Bel mercato dei viola, tanti regali all’ottimo Paladino.

Indietro il centrale ex Lecce Pongracic e in mezzo l’ex Rennes Richardson. Se poi viene Gudmunsson, hai voglia.

Dovrei anche dire degli Aquilotti che partono senza Ciro d’’a Torre, per abituarsi progressivamente alla mediocrità. Ma come si fa?

La sorpresa?

I lariani di Cesc Fabregas. Il club è di proprietà dei fratelli indonesiani Hartono e sono i più ricchi della Serie A con un patrimonio di 45 miliardi di euro.

Un mercato da urlo.

L’ex merenghes Varane, il difensore Moreno, il Gallo Belotti e poi il ritorno in Italia del nostro indimenticato Pepe Reina.

Infine l’ultima novità.

La serie A dice addio ai raccattapalle.

Ultima figura mitica di un calcio che è passato.

Figura utilissima, perchè consentiva ai giovani del vivaio di vivere fianco a fianco con i loro idoli, imparare da loro le piccole cose, e con loro gioire e soffrire.

Intanto Salvini tira un sospiro di sollievo. “Avevo letto raccontapalle!”.

Godellone

Buongiorno Nello, complimenti per il bel ferragosto che hai passato sulla tastiera amalfitana

Redmond Barry

Bel post

NELLO MASCIA

GRAZIE MILLE

MJ24 Topo Gigio vive e lotta insieme a malandragem

Mmiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Waters

Ammazza che pippone😀

M42

Lo pagano a riga.

Godellone

si ma guadagni più tu con coglionate un tot al kilo

Modifica il 3 mesi fa da Godellone
Il soldato Ryanair

Buondì dal (caldo, ahimè…) mare di ferie calabresi.
Due sole paroline sul mercato del mio Milan, che anche quest anno vedo dietro ai cugini come potenziale, gioco, acquisti, compattezza e Marottanza (leggasi peso politico).
Innanzitutto le due grandi cappellate di mercato:
1) lasciarsi sfuggire Zirkzè, che sarebbe venuto di corsa, per non tirar fuori qualche dollaro in più. Vado di profezia e mi sbilancio sulla valutazione che avrà l’anno prossimo, secondo me non inferiore a 150 cucuzze;
2) non ingaggiare Hummels, esperienza e personalità ideale per cementare tutta la difesa (se non la squadra intera) al pari di quello fatto da Kjaer.
Poi qualche considerazione più generica: si continua a puntare sulla monopunta, confidando nella vena dei tanti (forse troppo) semi attaccanti in rosa.
Se non si mette Morata (lunga vita e zero infortuni a lui…) nelle condizioni ideali di andare in doppia cifra, tutta il carico pesa su Pulisic, Ciuku e Leao, al quale si chiedono assist e gol al pari di Mbappè.
Comprare un centravanti di ruolo no, magari pescando in serie inferiori?
Altri movimenti: in cima ai sacrificabili, piuttosto che Adli e Calabria che a quanto pare non si vede l’ora di spedir via (e non ne vedo il motivo) io metterei Thiaw, autentica rovina l’anno scorso, decisivo in negativo nelle partite cruciali. Senza una chioccia alla Franco Baresi (Hummels, ad esempio) giocherà sempre col fiato in gola.
Spero tanto di sbagliarmi, ma credo che, a meno di miracoli derivanti da un nuovo gioco proposto da Fonseca, per un motivo o un altro non avremo più tanto margine su (nell’ordine) Juve, Napoli, Roma e Atalanta.
Salutoni

gmr61

Caro cotifoso, io non sarei così pessimista, considerando il secondo posto dello scorso anno con ben 50 infortuni ( credo un record) farei queste considerazioni: Zirkzee ha fatto un ottima annata a bologna, a Manchester ha grande concorrenza, chissà….inoltre non è una prima punta come vuole Fonseca quindi poco utilizzabile.
Su Morata , cedo sicuramente un upgrade rispetto Giroud , sono d’accordo con te, ma il mercato finisce a fine agosto, vediamo se esce un centravanti di scorta serio
Su Hummel : piacerebbe anche a me, ribadisco che il mercato non è chiuso
Adli mi fa tenerezza per il suo manifestarsi milanista, ma é LENTO, forse gli farebbe bene cambiare campionato
Calabria resta, per le liste e perché può alternarsi a Emerson ( vedremo , ne ho letto bene e male, però lo ha chiesto Fonseca)
Abbiamo peso Pavlovic che se riuscirà a frenare l’ irruenza sarà un ottimo compagno di reparto con Tomori.
credo andrà via kalulu ( juve) e thiaw non lo ha cercato nessuno , spero anche io che con un hummels possa crescere
E’ arrivato finalmente il mediano ( fofana) probabilmente il miglior acquisto
Si parla di Chiesa, ma ho dei dubbi sulla sua utilità , e Samardzic che non so quanto possa essere un doppione , a parte la giovane età e i margini di crescita
Abbiamo una seconda squadra dove ci sono alcuni giocatori con grande potenziale anche per la prima.
Poi come dive all’inizio ci saranno probabilmente 2\3 rifiniture da qui alla fine
Considerando che molti degli acquisti dello scorso anno si sono finalmente inseriti, punterei sull’esplosione di Chuku, io non sarei così pessimista, se siamo arrivati secondi e si punta sempre a migliorarsi….
Ammetto che sono in ferie e mi sono fatto una cultura sull’argomento ( e non solo….ovviamente )
Ciao

gmr61

2/3, 23 sarebbero troppe…..

Redmond Barry

Guardando al passato secondo me il Milan abrebbe sovuto puntare di più sul buon Cutrone

2010 nessunoo

Ciao Ryanair, nonostante quella che ti chiami “Marottanza” 😊 a me non sembra che la mia Inter abbia fatto una campagna acquisti completa; manca infatti il famoso rincalzò per Bastoni e forse un centrocampista di contrasto.
Quanto alla faccenda Zirkzee , lì non si trattava di “qualche” dollaro in più, li mi è parso di capire che sia lui che il suo procuratore di dollari ne volevano tanti e comunque quando ti sventolano davanti il miraggio Premier è difficile resistere soprattutto se sei un giovane ambizioso.

il radarista

E finalmente una partita di calcio. L’Atalanta ha resistito per un’oretta, poi i valori in campo si sono espressi e la differenza si è vista. Bravo Musso ma, più di quello, non avrebbe potuto fare. Siamo pronti per un picnic assistito su da Magdalena. Buona giornata a tutti.

commentanonimo

Inter con Marotta sta gradini sopra agli altri. Ot. In ogni caso non avendo piu’ abbonamenti Dazn, troppo costosi, non che non abbia I soldi, ma certe cifre le trovo un insulto alla ragione e ai proletari, non mi interessa molto. Quando torneranno sulla terra NE riparliamo.

contro la Deficienza Naturale la stessa Intelligenza Artificiale lotta invano

ormai sono oltre Urano;
leggo che nessuna partita di CL sarà trasmessa in chiaro;
non rinnovate e piratate!

MJ24 Topo Gigio vive e lotta insieme a malandragem

A quanto pare, quello che hai ribattezzato “DN”, in questo blog è in buona compagnia ma lui ti scansa volentieri. Sei veramente imbarazzante e scommetto che non lo sei solo qui dentro

Modifica il 3 mesi fa da MJ24 Topo Gigio vive e lotta insieme a malandragem

Sei più confusa del solito, cara DN.

il radarista

E pensare che DZN vuol dire “conoscenza” ma forse si riferiscono al parco buoi che gestiscono a loro piacimento.

Modifica il 3 mesi fa da il radarista
Bel-Ami

Dalle stelle alle stalle.

2010 nessunoo

I tipi loschi raffigurati nella locandina, sarebbero un’ottima rappresentazione di noi frequentatori del bloog, sempre pronti a sparare dentro al servizio e al suo ideatore 😄

MJ24 Topo Gigio vive e lotta insieme a malandragem

Buongiorno 2010 Zerbinoo.

Modifica il 3 mesi fa da MJ24 Topo Gigio vive e lotta insieme a malandragem
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