Manchester City, Is The End Of The World As We Know It
Non credo certo che vedremo scomparire il Manchester City, con la sua scia cometa di miliardi di sterline sparsi nell’universo del calcio, in un grande universale big bang del pallone. Ma certo, se questo avvenisse, si dovrebbe pensare che si chiuda, finalmente?, l’epoca del calcio ipercapitalistico, per tornare, o anche aprirne una nuova di epoca, di calcio più inteso davvero come sport. E non esercizio di mondiale speculazione politico-finanziaria, che distorce inequivocabilmente il senso stesso dello sport.
Come sapete il City sta per affrontare il processo più o meno segreto – nel senso che si tiene al momento in località ignota – che la Premier League ha intentato contro la proprietà dell’Abu Dhabi United Group (Adug) che detiene dal 2007 il club, sotto la guida del principe emiratino Mansur bin Zayed. Uno degli uomini finanziariamente e politicamente più potenti dell’emisfero medio-orientale.
La Premier League contesta al City ben 80 violazioni del fair play finanziario e manovre opache sui compensi di tecnici (Roberto Mancini compreso) e calciatori. Si calcola che per diventare una superpotenza del football internazionale, ma senza vincere tutto quello che si immaginava inizialmente e comunque molto, molto meno di altre superpotenze come il Real Madrid, il City abbia speso in questi anni ben oltre un miliardo e mezzo di euro. Solo per costruire la squadra che ha vinto la sua ultima Champions League, contro l’Inter, – che sarà anche la prima partita del nuovo ciclo di Champions – ha speso circa 900 milioni, e il valore della rosa attuale, secondo Transfermarkt, è di 1,26 miliardi di euro.
Insomma un gigantesco castello finanziario che sarebbe impossibile anche solo immaginare se alle spalle non ci fossero gli sceicchi. Che hanno letteralmente stravolto gli equilibri del football europeo.
Per carità non ci sono solo gli sceicchi del City o del Psg ad aver travolto il football con le loro casseforti stracolme di dollari, oro e petrolio. Il terzo millennio ha portato sulla scena del calcio nuovi conquistadores provenienti da tutto il mondo, scalzando di fatto i proprietari di una volta, piccoli già a loro volta mangiati da quelli più grandi e potenti. Agnelli e Berlusconi insegnano, tanto per rimanere dalle nostre parti.
La storia del calcio è fondamentalmente un classico esempio di capitalismo esasperato che si può sintetizzare con un vince chi ha più soldi. Anche se con tante eccezioni, miliardi buttati al vento, e una piccola area residua dove ancora la differenza, a parità di giganti, la fa la capacità di saper fare calcio. Che è pur sempre un’attività anomala e ad alto rischio di errore.
Non è nemmeno la prima volta che il City si trova ad affrontare situazioni del genere sia in Premier che in Europa, ma stavolta l’aria sembra davvero diversa e tra chi ritiene che il City ne abbia combinate talmente tante da dover sparire dalla faccia del football e chi pensa che invece ne uscirà ancora una volta indenne, è magari probabile che abbia una penalizzazione. In ogni caso sarà un percorso lunghissimo e comunque non ne verremo fuori prima del 2025.
Però è chiaro che siamo di fronte a mesi di grande ed enorme sconvolgimento, a cominciare dall’esordio della nuova e sempre più divoratrice Champions League, che di fatto è una Superlega istituzionalizzata e concepita dall’ Uefa stessa, che può portare a un nuovo colossale big bang. Una specie di scontro tra materia (il football) e l’antimateria (l’alta finanza) che può originare un nuovo calcio meno capitalistico e forse più giusto e compatibile. O forse definitivamente deprivato di quel poco sport che ne resta.
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Tutto iniziò con Mancini, il lasciamacerie con sciarpa ton sur ton.
Qui Marotta ci cova
Dici che ci riesce? A ottenere a tavolino la Champions di due anni fa? Hanno pagato anche Lukaku per fare il dodicesimo? Il regolamento che dice?
lmao, il furto nel sangue proprio
senza ladrare titoli ad altri non sapete proprio stare
Passo solo per un rapido e, stavolta definitivo, saluto.
Poter scrivere quattro fesserie sul blog, è diventato ormai una odiosa e insopportabile gimkana.
Francamente, ci son tante cose più interessanti e divertenti da fare.
Peccato, è stata comunque una bella esperienza frequentare il blog, tante belle persone, un bel confronto…dialettico.
Un forte abbraccio ad ognuno di voi, “nemici” di tifo inclusi, ciao!
😊
Ugo
Oh non fare cazzate, tu qui sei un istituzione, un faro, una guida.
Nonostante la fede calcistica (pessima scelta
😁 ) e le parentesi sul
tennis ( 🥎🥎 ), rimani
uno dei pochi per cui vale la pena di affrontare
“L’odiosa e insopportabile gimcana”.
Vedi che devi fa.
Saluti
Un altro pezzo pregiato che se ne va…
A presto (spero).
Ciao!
Caro Mordechai,
l’ anno scorso avevo allegato ad un mio post ( uno di quelli che Geometra Sputo definisce “ peso come un macigno del Minnesota’’ la foto che rivedi.
Bene, mio nipote ( 10 anni da compiere questo settembre )il 31 maggio è stato operato: la vena aorta tardava a sviluppare. Tutto ok ora e stamani è passato a salutare; ieri, tornato a giocare, s’ è divertito ed il babbo riferisce che ha giocato bene.
Volevo dirti che al post 2023 citato mi ero commosso al tuo commento; era:
CHE BELLA IMMAGINE
La possibilità che ad altra eventuale foto manchi un tuo commento non può che dispiacermi.
Vedi tu.
Ci ho messo parecchio a posizionarmi causa difficoltà che segnali, ma noi sul bloooog siamo armati della più grande buona volontà.
Caro Vipe, un saluto a te e tanti auguri al Viperino.
Le foto dei nipotini in azione mi commuovono sempre.
Proverò a cercarne una dei miei due Ghiretti e la posterò sul Bloooog.
Ciao e a presto risentirci, porta pazienza anche tu per le reclames…
Dai, il bloooog, se dovessimo postare tutte le foto dei nipoti sportivi, raddoppierebbe di sicuro i post
Ricambio l’abbraccio e gli auguri Ugo , ci mancherai davvero.
un abbraccio anche a te. Guarda il bello e il buono, ce n’è ancora
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Per il cellulare non ho ancora una risposta, ma limito l’uso.
Anche Ghostery per firefox (e credo anche per chrome).
(https://www.ghostery.com/)
Caro Morde, ricordati di Solomon: la pazienza è la virtù dei forti
Ugo spero che ci ripenserai, anche per parlare di Tennis ogni tanto… in ogni caso, se non lo farai, sarai stato uno dei migliori qua dentro…
Un abbraccione…
Concordo
Peccato, Ugo, ma ti capisco. Io stringo i denti e rimango… per ora.
Buona vita e felice ritorno, quando ne avrai voglia.
Scusate, parlo da profano, ma sarebbe tanto complicato imporre un tetto di budget uguale per tutte le squadre? Sia a livello nazionale che europeo. Forse due livelli diversi.
1) Ad inizio campionato tutte le squadre presentano un excel con quanto sono costati i singoli giocatori, facilities incluse.
2) Se si supera il budget devi scartare dei giocatori e prenderne altri più economici.
3) Si possono inserire un numero minimo ma non massimo di giocatori in rosa.
4) Nel budget si calcolano a parte i costi di Staff e allenatore che avrebbero un peso diverso. Ma avrebbero comunque un’influenza sul budget finale.
Un pó come si fa con il fantacalcio.
Secondo me sarebbe moooolto ma moooolto più divertente.
Saluti a tutti
P.S.
Se qualcuno bluffa o è in debito, o viene retrocessa o non si iscrive. Punto … senza tante chiacchiere.
ci si arriverà, al tetto di budget, se vogliono conservare una lega professionistica.
ma no, rispettando le regole mettano pure tutti i soldi che vogliono, ci siamo dimenticati quando eravamo noi a farlo?
però quando una società fallisce va fatta fallire, senza arzigogoli tipo spalmare in secoli il dovuto;
se una società in stato di crisi dovesse esser fatta sempre fallire, il sistema economico sarebbe già fallito da sempre. Nella realtà si sceglie chi far fallire e chi no. In genere chi il privilegiato viene salvato dandogli altri asset prefallimentari a prezzo di saldo, e rivalutandoli sulla carta il giorno dopo. Funziona così.