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Il Napoli primo ammaliato da Conte e da Lukaku, un amore vero: mica come la Boccia, sedotta e abbandonata….

L’Inter che tutti trattano sempre e comunque con i guanti bianchi o il Napoli che invece si è già ripreso “chell che è ‘o nuost”? Ma potrei dire anche Leao o Lukaku? Chuck Norris De Rossi o Fonzie Fonseca? 3-5-2 o 4-3-1-2? La certezza è un optional necessario quanto l’accendisigari in macchina ormai e noi che le lande del calcio frequentiamo da parecchio non ne sentiamo ormai nemmeno la mancanza. Anzi siamo tutti consapevoli che la certezza faccia ormai parte del superfluo.

  Siamo tutti consapevoli piuttosto che precarietà e irresolutezza sono invece  una condizione a sua volta molto più stabile. Del resto non si può pretendere di avere la stessa sicumera di un Matteo Salvini, che è convinto che i confini si possano difendere con forza bruta e prepotenza anche “contro” chi li attraversa per disperazione e comunque in pace. Di tanta ottusa presunzione, e a dispetto dell’intoccabilità che ci si arroga, si finisce per pagarne il fio e doverne regolare il conto con la giustizia degli uomini.

   E dunque il campionato è tutto un fare e un disfare in cui di definitivo non c’è ancora nulla. E ci sta bene così, che nessuno sia perfetto e invincibile, e anzi abbia qualche acciacco.

  State tranquilli che la prossima settimana dopo Juventus-Napoli e Inter-Milan, e dopo averli spacciati come riprova dell’attuale incertezza e addirittura come pietra miliare di questo campionato, saremo sempre qui a tormentarci con gli stessi dubbi.
Si può affermare, solo perché l’Inter è l’Inter che lo scudetto sia per lei una certezza assoluta? O piuttosto non se ne intravedono delle crepe forse dovute al cemento di cui è fatta? All’accenno di zoppichio ormai evidente seminiamo un po’ di zizzania: esistono forse due Frattesi, quello della Nazionale e quello che con l’Inter non trova la stessa  consacrazione? E quanto bisogna aspettare i gol di Lautaro? Si potrebbe andare avanti ma non si può certo fare un processo all’Inter. Aspettiamo che Inzaghi ne ritrovi il filo e che Lautaro esca da questo letargo anticipato.

  Se ai gol e ai guizzi di Leao e Theo Hernandez non concedo credito alcuno, per ovvia inconsistenza dello sparring partner, e se non perché vogliono propinarci almeno l’apparenza dell’integrità del rapporto con Fonzie Fonseca, non posso non aprire credito ad Antonio Conte e al Napoli primo in classifica. Lukaku non solo è il braccio esecutivo del viceré napoletano è già il nuovo amante ufficiale e dichiarato, non certo clandestino, del pubblico che ha sostituto Osimhen in un batter d’occhio. E non come la povera Maria Rosaria Boccia sedotta e abbandonata a Pompei dal principe azzurro.

  Leggo stupore e sofferenza nello sguardo di Daniele De Rossi che sperava che un golletto di Dovbyk gli portasse la prima vittoria della Roma. Non è successo perché i nervi sono a fior di pelle, perché Dybala è rimasto a dispetto dei santi e probabilmente non gradito, perché le parole scappano di bocca e perché subito dopo l’espulsione del mister sfumano due punti così, in un batter di ciglio e proprio a fil di fischio finale. Qui di vittorie manco l’ombra.

  Il tronfio Mourinho, annaspante tra dei Como, dei Lecce e dei Monza, diciamolo, sarebbe già stato spellato vivo ma almeno lui avrebbe dato la colpa di tutto all’arbitro. Che diamine…

***

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Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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pastafariano

che mortorio, tiratevi su:

il ghiro

LAZIO – HELLAS VERONA  2 – 1
Partita delicata con l’Hellas, formazione in grande spolvero ed ex squadra per Baroni, Zac e Noslin. A Zanetti mancano Frese, Duda, Suslov e Serdar, il toscano sceglie gli undici più adatti per contrarli, Lazzari e Gila dietro, Isaksen e Dia davanti, anche se a dx con Isaksen o Tchaouna vedo meglio Marusic o addirittura Patric, mentre davanti a Lazzari sarebbe meglio un Noslin. Arbitro il friulano Zufferli, con Meraviglia al VAR.
Botta e risposta immediato, prima assist di Zac per Dia che spara una secca botta sul primo palo, 1 – 0, pareggia Tengstedt in contropiede, Kastanos libera la punta tra i due centrali e lo svedese ne approfitta per bucare Provedel, 1-1. Riparte la Lazio a macinare gioco, il Verona agisce pericolosamente in contropiede, Montipò salva su una botta da fuori di Rovella, Provedel salva su un corner a rientrare di Lazovic, poi su perfetto corner di Zac si libera dalla marcatura il Taty e in tuffo di piatto infilza Montipò, 2-1. Gialli a Rovella e Tchatchoua duri su Lazovic e Zac, Tavares prova due volte da fuori, sempre contrato, Gila e Lazzari cazzeggiano ma Kastanos spara a lato, idem poco dopo ma Harroui spara altissimo. Giallo a Gila, difesa laziale distratta e moscia, per fortuna i veronesi in porta ci pigliano poco.
Ripresa: nessun cambio, Isaksen tira appena alto, sbagliano Tavares e Gila, entra Mosquera, Montipò salva su Dia e Tavares, fuori gli stirati Taty e Harroui, fuori anche Isaksen e Lazovic, entrano Tchaouna, Castrovilli, Faraoni e Alidou, Tchaouna spara un paio di bordate, Gila buca ancora ma Lazzari salva col corpo su Tchatchoua, dentro Vecino per Rovella, Zac si pappa il gol su assist di Dia, Tabares abbattuto da Tengstedt che becca il giallo, tiretto del Zac, dentro Cissè e Sarr, poi Marusic e Noslin, alto il tiro di Castrovilli, tiretto di Cissè, e finalmente arriva il triplice fischio.
Le pagelle: Provedel 7; Lazzari 5,5 (Marusic sv), Gila 5, Romagnoli 6, Tavares 6,5; Guendouzi 6, Rovella 6 (Vecino sv); Isaksen 5,5 (Tchaouna 6,5), Dia 7, Zaccagni 6.5 (Noslin sv); Castellanos 6,5 (Castrovilli 6,5). All.: Baroni 6,5.
Nel Verona, squadra solida e veloce nelle ripartenze, i migliori sono stati Coppola, Tchatchoua e Harroui, bene anche Montipò, buono anche il giovane arbitro friulano. 

Adso da Squaaaaack!

Buon anno a tutti!
Quando inizio il torneo…?

(solo una prova: al momento nessun messaggio invasivo percepito, concedendo un solo script tra i tanti possibili viaggiando con Volpe di fuoco, e fortificazioni No script, u-Block Origin e Privacy Badger attivate…)

NELLO MASCIA

FALLI DA DIETRO

(rubrica nata nel 2008. Le successive sono goffe imitazioni di “copioni” senza fantasia)

COMMENTO ALLA 4° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25

 

Indovinate chi c’è lassù in vetta.

Da non credere. Se lo avessi detto un mese fa ti avrebbero preso per pazzo. Ma vederla lassù è sempre un bel vedere.

 

Cagliari la bella non ci vuole bene.

Incredulità e tristezza. Anche dolore, sì.

E’ un’ostilità senza ragione fra due città perle del Sud che dovrebbero essere alleate a combattere il vero nemico.

L’oppressore settentrionale che vuole un meridione sempre più schiavo.

Loro partoriscono l’orrore autonomia.

Noi opponiamo gli eterni capponi di Renzo.

 

Triste spettacolo al Sant’Elia (lo so, ora si chiama diversamente).

Solita domanda senza risposta.

Come possono entrare dentro lo stadio una quantità così cospicua di petardi e fuochi d’artificio.

Proverbiale impunità italiana.

 

Sardi aggressivi all’inizio.

Napoli in difficoltà, salvato da due miracoli dell’Albatros.

Colpo di reni e riflessi prodigiosi. Alla faccia di chi ci vuole male.

 

Il lavoro del Feroce Salentino c’è e si vede.

Si vede in Zambo che ha smaltito i carichi ed ora è lucido e smagliante come ai bei tempi.

Anche se ancora sbilanciato appare il centrocampo a due.

 

A tratti il Napoli “contiano” si muove da grande squadra.  

Big Rob offre un saggio di cosa vuol dire la parola campione.

Ha ancora qualche chiletto di troppo sulla panza il belga.

Ma che forza, ragazzi.

 

Ingaggia un duello epico con Mina.

Che non è la mitica Grande grande grande, ma un gigante colombiano più gigante di lui.

Con te dovrò combattere. Non gioco più. Uno spettacolo.

 

Big Rom ricorda un po’ il Piedone di Bud Spencer.

Spavaldo e incrollabile. Indolente e imponente.

E se Big Rom è Piedone, Trinità per forza deve essere Kiarastella.

E allora sono mazzate a “votavraccio” per tutti.

Fate i bravi altrimenti ci arrabbiamo.

Bottiglie spaccate sulla capoccia. Tavoli e sedie in frantumi.

 

Quattro sacchi.

E c’è anche il regalo di Conte sul finale.

Entrano gli scozzesi e Mc Tominay va a sostituire Kvara, in un centrocampo a tre.

Perché lo sa prima di noi che con due lì in mezzo si balla.

Per dieci minuti è un’altra storia. Chiusi tutti i varchi.

 

Quattro sacchi.

Terza vittoria consecutiva. Impressionante personalità e spietatezza. Caratteristiche delle grandi.

Scudetto?

Parliamone domenica prossima.

 

Allo Stadium troveremo una Vecchia già in discussione.

 

Reduce – al Castellani – di una prova triste. Allegri style.

Ultime due partite quattro tiri in porta. Sì e no.

Niente male per chi gioca solo per vincere.

 

Si riapre il dibattito sul Serbo.

E’ da Vecchia?

Può essere il centravanti della Juve? Uno dalla stabilità mentale da zitella isterica. Con piedi da zitella isterica.

 

Anche Fagioli imputato. Quello che i capoccia del calcio italiano imposero a Fra Cipolla per i disastrosi europei.

Ora qualcuno mormora che è da categoria inferiore.

 

Terzo grande problema.

Yldiz non è un esterno.

E’ uno che svaria. Si prolunga così il dubbio nato durante il mercato. Arrivare a tutti i costi a Koop ha costretto Kenan a giocare fuori ruolo?

 

Poi il caso Douglas pagato tanto.

Almeno così pare. In questi argomenti non c’è mai certezza, visti i giochini delle plusvalenze fittizie tuttora attivi.

Di certo è che la Juve è di nuovo sotto procedimento Consob.

Tutti zitti.

 

Poi c’è il dubbio Giuntoli. Ma che mercato ha fatto, il re del mercato?

 

Ma è un campionato in costruzione.

 

Tredici tecnici nuovi.

Ancora presto per definire la consistenza delle squadre e quale ruolo potranno avere in campionato.

 

Troppo presto per fare previsioni e indicare le sfidanti all’Inter campione.

 

L’Inter che fatica tanto a Monza.

 L’Inter che quasi ci rimette la pelle e intanto cede la vetta agli azzurri.

 

Ottimo il lavoro di Mister Nesta che ha costruito una squadra ordinata e compatta.

 

Inzaghino in vista della trasferta in casa di Guardiola si cautela e decide per un notevole turn over.

 

Può permetterselo lui.

Perché ha in panchina una squadra che navigherebbe tranquillamene nelle zone medio alte della classifica, per quanto è forte.

 

Noia e tanto spreco nerazzurro, fino all’ingresso di Dany Mota che regala dieci minuti folli. Da stropicciarsi gli occhi.

Ricordo un suo gol contro gli azzurri l’anno scorso sciagurato.

Talentaccio sghembo. Lo seguirò.

 

Un altro che seguirò è Ademola Lookman, miglior acquisto della Dea, quello di tenerlo.

Gol da fuoriclasse.

Rientra dalla sinistra e conclude sul primo palo. Roba che fanno in pochi.

Altro che tiro a giro.

 

 

pastafariano

come al solito leggo solo le prime righe (inevitabile per un lettore rapido quale io sono e fui) per correre subito in bagno (intolleranza alla retorica sciropposa);
ma indovino chi è lassù in vetta -vabbè, letto chi;

Modifica il 1 giorno fa da pastafariano
comevolevasidimostrare

Aspettare almeno la conclusione della 4^giornata no, vero?
Invece, subito lazzi pernacchi e peti a raffica su tutto il Paese.
Sardi e friulani son due Popoli degni della maiuscola.
Aveste la metà del coraggio dei primi e la voglia di lavorare dei secondi, sarebbe un bene per tutti.

il radarista

In effetti non riesco a capire l’invenzione dell’astio che i tifosi del Cagliari nutrono verso quelli del Napoli. Somigliano molto all’atteggiamento che ha la Salernitana verso Napoli, il Napoli e i tifosi azzurri. Non c’è alcun motivo se non la stupidità umana. Diciamo che Cagliaritani e Salernitani potrebbero fare un gemellaggio e fare ancora più sciocchezze contro i tifosi del Napoli. A che pro? Mah!
Molti anni fa, ho lavorato un anno in Sardegna dove avevo aperto uno studio tecnico e scaricavo le petroliere dell’ENI e caricavo le navi che trasportavano i prodotti raffinati in Saras.
E’ stato tutto molto bello e poficuo e non ho mai avuto nessun problema di intolleranza. La domenica andavo al Sant’Elia a vedere il Cagliari giocare e ho visto, purtroppo, anche il grave infortunio subito da Giggi Riva. Terribile.

Modifica il 2 giorni fa da il radarista
pastafariano

io non riesco a capire come quasi tutti i tifosi di quasi tutte le squadre si siano fitto in capo che la Juve è una loro rivale storica;
ad es. dei sergenti sono convinti che la capitana è una rivale, per giunta storica;
quanto a Salerno vs Napoli c’è ben poco da spiegare, cfr. Pisa-Livorno o Vigata-Monreale;
quanto a Cagliari mi sono imboscato lì (Calamosca) durante il mio disservizio militare e davvero non ho mai incontrato altri italioti veramente gentili e disponibili;

malandragem

Grave errore di Pairetto allo scadere di Monza-Inter: il gesto dell’arbitro spiega cosa è successo (msn.com)

nel frattempo cominciano gli, ehm…”sbagli”, casualissimamente a favore dell’Inter…

Antonio Trilussa

Alla fine dell’anno le sviste del Var si compensano: i gol in fuorigioco non annullati all’Inter sono equilibrati dai gol regolari annullati alle rivali.

darth_anthony

Intanto il Napoli partito malissimo è in testa, ma potrebbe essere superato dall’Udinese!!!
L’Inter il campionato lo rivince bevendo un bicchier d’acqua, deve solo ricominciare a segnare Lautaro e poi non ce ne sarà per nessuno. Al termine di questa giornata, il panettone sarà già dietro al conte, in attesa del primo gol subito che lo farà romelu espugando lo stadium. Mi aspetto bordate di fischi.
Allenatore emergente, spocchioso e presentuoso, senza esperienza alcuna, con un cv da tecnico imbarazzante, messo alla guida della squadra più blasonata d’Italia. E’ come dare una Ferrari ad un neopatentato, o fare Presidente un sindaco della bassa padana. Non si fa, è sbagliato. A Torino non ci stanno capendo più niente da quando hanno cacciato Pirlo.

pastafariano

errata corrige: da quando hanno cacciato Marotta;

Redmond Barry

Pirlo però come tecnico era neopatentato pure lui… E poi non si può generalizzare: chi era Sacchi quando fu chiamato al Milan?

2010 nessunoo

Ecco Bocca, per cominciare Boccia è sedotta e abbandonata quanto io sono Batman; quanto a Conte quello è il suo sistema che comincia a funzionare, quanto andrà avanti in questo modo si vedrà man mano.

Redmond Barry

Beh, ma mi sa che sulla Boccia il nostro Bocca faceva dell’ironia…

antonio@ammendola

Riflessioni prima del Cagliari.Il nuovo Napoli di Antonio Conte dopo la sosta per le nazionali è ripartito ieri nel tardo pomeriggio da Cagliari archiviando il calcio di un’estate torrida e afosa.Il Napoli ha iniziato a fare sul serio con la Coppa Italia ,partita per gli azzurri già ad Agosto, ovviamente per la pessima classifica dello scorso campionato.Gli uomini di Conte passano il turno  battendo però solo ai rigori il Modena. La società azzurra bisogna dirlo chiude il mercato, soprattutto nei suoi giorni finali, con ottimi colpi in entrata ed alcune operazioni importanti in uscita. Dela ha accontentato pienamente il proprio allenatore; il presidente partenopeo ha speso l’impossibile rafforzando e potenziando la rosa napoletana. Antonio Conte ora dispone di una squadra almeno sulla carta d’alta classifica per questo campionato. ADL certo si aspettava i soldoni dalla cessione di Osimhen , data per scontata ad inizio mercato. E invece il nigeriano è andato in Turchia, in prestito secco, al Galatasaray che pagherà l’ingaggio stagionale. La società azzurra difatti avrebbe rischiato di pagare Osimhen almeno fino a Gennaio col calciatore, fuori dai piani del nuovo allenatore azzurro, stipendiato  e spettatore magari al Maradona  o peggio ancora da casa sua!! Per fortuna di Dela e di Osimhen le cose sono andate bene,il mercato turco che dura qualche giorno in più ha accontentato entrambi.
Il Napoli con 6 punti ( Ha perso solo col Verona alla prima giornata!) affronta il Cagliari di Nicola. Un discreto Napoli quello del primo tempo in terra sarda: attento, concentrato che pressa e riparte. La squadra azzurra ha cercato ,e si sapeva , i movimenti in area e fuori area di Lukaku, ma come alternativa nel dare palla all’attaccante belga e ai suoi scontri fisici con l’avversario , la squadra napoletana si è affidata anche alle giocate di Kvara che non dava punti di riferimento agli avversari. Di Lorenzo al 18° già sblocca il risultato,sullo 0-1 si va negli spogliatoi. La ripresa vede un Cagliari generosissimo, a tratti temerario, che alza i ritmi e cerca prepotentemente l’1-1. Poi il Napoli ne fa altri tre e archivia la partita.Tocca a Buongiorno la chiusura a quattro mandate della gara. 0-4 dunque. Il Cagliari nella prima parte della ripresa si è mosso bene ed ha tentato giustamente di pareggiare la partita; il discorso è che questo Napoli è sembrato troppo forte, troppo superiore alla squadra di Nicola. Il Napoli sarà primo almeno fino alle 18.30. Ma a Napoli sicuro si sta pensando alla prossima partita,con la Juve.
L’attaccamento alla città di Antonio Conte. Conte si è già innamorato di tutto ciò che gira attorno a Napoli, perché nonostante le sue esperienze in grandissimi club, con la nazionale italiana, per un meridionale doc come lui allenare all’ombra del Vesuvio resta il top. L’allenatore azzurro è stato scoperto di notte che visitava il tempio di Maradona ai Quartieri Spagnoli forse per capire come è fatta la città, i suoi segreti più nascosti e cos’è il Napoli per i suoi tifosi. Ma è anche l’uomo che si è divertito in ritiro a cantare un pezzo di un’artista napoletano, una  hit in città da un po’ di anni. Vedremo.NO WAR! Punto.  

luigi.iannelli

Ho visto la partita e lo 0-4 è grosso quanto una bugia raccontata pure male. Magari potrei crederci ad una tale bugia se Meret mi giurasse che in campo non è stato unto dal Signore. A questo punto, però, se il 3-0 col Bologna e, soprattutto, il 2-1 col Parma, fossero anch’esse verità, quando Conte parlava di un Napoli che era tutto da ricostruire e c’era tanto da lavorare perché aveva trovato solo macerie, forse l’unto dal Signore è proprio lui che è riuscito, dopo Verona, a moltiplicare i pani e i pesci in quattro giorni. Ora, vai a capire se quelle di Verona erano davvero macerie e allora avrebbe ragione Conte, o erano solo una sbandata e allora il Mago di Lecce non aveva ancora capito una mazza.

Dopo 4 giornate, a Torino staranno mangiandosi le mani perché, vincendo in casa col Lecce, i granata  sarebbero primi in classifica; stessa cosa vale anche per la Juve e per l’Inter e, fino a stasera, varrà anche per Verona ed Udinese. Questo farebbe pensare ad un campionato in cui la lotta per lo scudetto sarà apertissima oppure, ancor più dell’anno scorso, sarà apertissima quella per la retrocessione.

il radarista

In effetti Meret ha superato se stesso. Se una sola di quelle palle fosse entrata, ora i commenti sarebbero completamente diversi.

gmr61

Diamo un pò di linfa a questo blog , sperando che i transfughi rientrino ( vero Ugo?) e parafrasando il mortartetto, parlando dell’unica squadra che tanti lustri in Europa dette, in Italia un pò meno visto l’esordio sciagurato a Parma.
Al di la di tutto su una cosa Fonseca è superiore a Pioli, è molto meno testardo e cerca delle soluzioni a un sistema di base, il mettere Reijnders 3Quartista dopo le sue belle prove in nazionale e cercare un centrocampo più muscolare è sicuramente in buon segno, poi con Theo e Leao si saranno parlati e chiariti, spero.
Ottimo l’impatto di Abrahams ( potevamo comprarlo subito), in molti criticano Emerson Royal, ma a parte una sbavatura in difesa il suo compito l’ha fatto, poi è vero che non crossa, ma forse non gli viene chiesto.
Tanto, la “virtude” si vedrà tra martedi e il prossimo turno, e da li si faranno le prime vere considerazioni, ma credo che valga anche per le altre squadre

Bob Aka Utente11880

Vedremo. Nel frattempo, stimolato dalla tua citazione, mi sto vedendo Bosch “a rullo”, sono alla quarta stagione. Ricambio segnalandoti, se non l’hai vista, una serie su Disney+, una specie di poliziesco con tre detective per caso, un po’ come il Bar Lume … anche se ambientato a NY: Only murders in the building, con due vecchie volpi come Steve Martin e Martin Short e la sempre carina Selena Gomez: niente di stravolgente ma godibile.

il radarista

Chi trasmette questa serie? (bosch)

Bob Aka Utente11880

Amazon Prime

Mbala Mbuta Biscotte

Grazie per i consigli di visione. Do il mio modesto contributo, anche per mantenere in vita il blooog.
Slow horses, con un Gary Oldman da primato, mi direte cosa ne pensate.
Non vivo in Italia, ma spero sia accessibile nel belpaese

Slow_Horses_series_promotional_image.png
Bob Aka Utente11880

Grazie collega

pastafariano

il paracarro sta dando buoni risultati;
forza Napoli!

il radarista

Ok, trovata, grazie.

il radarista

Ci sono momenti in cui la velocità di Osimhen farebbe comodo.

pastafariano

il mio sogno, e credo di quasi tutti i napoletanisti, era di vederli entrambi con la maglia del Napoli, l’uno poteva subentrare all’altro a seconda della partita o, perché no, essere in campo entrambi;
allora sì che lo scudetto sarebbe stato quasi sicuro;

Luc 68

Attenti al Napoli … Conte è raro che sbagli ….

Bob Aka Utente11880

4 punti lasciati sul campo in 4 giornate non mi sembra un bel segnale per chi “gioca a memoria”. Non so: rimango dell’idea che non abbiamo la testa per inseguire troppi obiettivi, che il turnover non produca nulla di positivo. In attesa che Lautaro si ricordi che il pallone va tirato in porta.

cipralex

Ciao Bob.
Gioco, schemi, uscita dal basso, pressione alta, gioco dominante…poi però le partite le giocano i calciatori e se gioca Asllani invece di Calhanoglu non è la stessa cosa…

Bob Aka Utente11880

Esatto, come si dice per riportare le discussioni sui massimi sistemi su un binario reale, “concretamente…”

commentanonimo

Nessuna squadra Italiana probabilmente ha una rosa per competere bene su piu’ fronti. Le “big” sono un po’ l’emblema del Paese. Manca sempre il centesimo per fare il dollaro, come si suol dire in USA. A Milano sponda Inter forse poi i giocatori fanno calcoli Al risparmio e, se mi permetti, non so quanti amino veramente la maglia da sudare sette camicie per vincere con una “provinciale”. Non e’ certo diverso a Torino, mi sembrano che partano gia’ perdenti e puntino solo a fare il compitino. Boh.

Bob Aka Utente11880

Guarda, più che altro credo che non abbiamo la “squadra B” che ci permette di fare riposare in santa pace i titolarissimi. D’altronde a Inzaghi sembra che un cammino più brillante in Europa sia l’obiettivo di quest’anno e quindi ci tocca. Sull’attaccamento alla maglia credo che siamo nella media.

carta vetrata

Mah,semplicemente si ribadisce che i 3 titolari di centrocampo sono di qualità superiore, con buona di chi sponsorizza questo o quello. Le riserve sono ottime, ma appunto riserve. Inzaghi sta cercando di far qualcosa di nuovo rispetto agli anni scorsi dei 11 titolari inamovibili, cerca di dar fiducia alle riserve prospettandogli una reale concorrenzialità con i titolari. A loro approfittarne, ma la vedo difficile, ieri era una buona occasione, sprecata, poi ha salvato tutto Dumfries col solito taglio (avesse piede più educato, segnerebbe dieci gol a torneo questo). Anche perchè Inzaghi ci sta provando a forzarsi, ma coglierà ogni spunto per tornare ai titolari. A Bisseck, protagonista eccellente fino al rigore di genova, è bastata una sola distrazione sfortunata per non vedere più campo. D’altronde sei all’Inter, devi reggere la pressione della favorita, non ci son alibi di ricostruzione. Infine è tutta da vedere che i giovani di maggior prospettiva, appunto Bisseck, Frattesi, Asllani reggano a lungo questa condizione di “titolari di riserva” e non chiedano la cessione, caso diverso sono i trentenni alla darmian, più scafati e prof di lungo corso. Finora, i risultati hanno aiutato, e di certo Marotta e staff hanno il polso necessario.

Bob Aka Utente11880

Obbedisco … 😉

carta vetrata

Se fai il Bixio, Garibaldi lo fa Waters. Io al massimo potrei fare Rubattino, così facciamo contento il pollo.

Bob Aka Utente11880

Mi sembra un’ottima idea x esibirci in una rievocazione in costume dei fasti dell’unificazione d’Italia, magari in occasione della sagra della salama da sugo di Ferrara (o dell’agnolotto d’asino in Piemonte).

carta vetrata

agnolotto d’asino devo sperimentare, ma se mi dici bue grasso a Carrù o lumache a Cherasco rievoco volentieri. Garibaldi Waters ci guiderà, oppure opta per qualche orrore vegano?

il ghiro

Per poco anche il Biscione ci ri-metteva la coda
Si inizia a Genoa con il rocambolesco pareggio dei rossoblù contro la Roma, raggiunto solo a pochi secondi dal termine con De Winter che riacciuffa i giallorossi, passati in vantaggio nel primo tempo con Dovbik.
A Bergamo scintille di classe e gol di alta scuola tra nerazzurri e viola, dopo il gol di Mandragora, pareggia la solita testata di Retegui, riporta avanti la Fiorentina una rete di Kean, ma prima CdK poi Lookman riacchiappano e superano i viola. Nella ripresa, tanti cambi, ma le occasioni migliori sono dei lombardi, l’esperto De Gea salva i viola da un passivo più ampio. 
A Torino duello Krstovic vs zio Vanja, ma il serbo gliele para tutte e la partita finisce come era cominciata, 0 – 0.
A Cagliari il Napoli passa in vantaggio per il “riscatto” del bersagliatissimo Di Lorenzo che segna con la complicità del bravo Mina. Lungo “stronz-break” per le intemperanze degli ultras idioti di ambo le parti, Meret para tutti i tentativi dei sardi, poi Kvara, Lukaku e infine Buongiorno mettono i tre punti in frigo, da cui Conte nel finale estrae anche i suoi due Scotch per un brindisi augurale.
Nel derby lombardo bis (il Monza è più Milan del Milan), Inzaghi fa un discreto turnover, 4 titolari in panca, l’Inter attacca ma il Monza si difende con ordine ed efficacia, poi a sorpresa segna Dani Mota, quindi l’inaspettato bomber Dumfries insacca il gol del pari e alla fine Frattesi spara alta l’ultima occasione nerazzurra.

monica

Bravo.
…ma non ha segnato mandragora! Era martinez quarta
😜

il radarista

Grazie sempre per le inappuntabili cronache e grazie per resistere su questo blooog! che, a quanto pare, tutti vogliono abbandonare. In effetti qui scrivevano firme prestigiose che ora non vedo. Spero tanto che tornino. Buona giornata.

commentanonimo

Vero. Lo “stronz-break” mi piace come neologismo.

il ghiro

Radar, a proposito, hai notizie di shnirele? E’ uno degli scomparsi

Chakkko

Sorrido quando sento che l’Inter avrebbe a disposizione due squadre di pari valore (ed alcuni cotifosi vi credono pure). Aslani non vale un mignolo di Chalanoglu e se all’assenza dei giocatori migliori si aggiungono un ritmo soporifero e la presenza di alcuni giocatori non ancora in bolla (Lautaro e Miki tra tutti) escono fuori delle brutte prestazioni come quella di questa sera.

Oggi abbiamo avuto qualche occasione nel primo tempo, attaccando soprattutto dal lato di Dimarco (il migliore) senza incantare ma senza rischiare nulla contro un Monza ben messo in campo e molto chiuso. Nel secondo tempo abbiamo costruito ancora meno, nonostante i cambi di Inzaghi che ha cercato di scuotere la squadra in tutti i modi. Di contro abbiamo subito solo due colpi di testa (Djuric fuori, Mota, ahinoi, dentro, ma mezzo gol è merito del cross) più l’occasione abortita sul finale per decisione dell’arbitro. Inzaghi deve ringraziare Dumfries (perchè non schierarlo dall’inizio al posto di uno spento Darmian?) per avere evitato una sconfitta pesante ma siamo già dietro al Napoli dopo quattro partite e adesso abbiamo il City e il Derby.

Saluti

PS. Urge recuperare Lautaro. Pare aver anticipato i soliti due mesi di imbolsimento (l’anno scorso li ha fatti a campionato vinto, fortunatamente).

2010 nessunoo

Se badi (Inzaghi) più alla partita col City e al successivo derby col Milan e mandi in campo una squadra per metà di seconde scelte, visto che queste non sono chiaramente dello stesso livello di chi sostituiscono, allora devi averli preparati a seguire alla perfezione schemi e modulo coi quali potersi muovere velocemente e con fluidità contro la squadra avversaria, che si chiami Monza o Poggibonsi non starà li a farti da sparring perché tu sei l’Inter !

carta vetrata

Mettiti però nei panni di ragazzi come Asllani Frattesi ecc… giocano con i mattoni sulle spalle, per tutta la settimana tenuti in tensione per capire se giocano o no, sapendo che se fanno benissimo tornano in panchina, se invece vanno male tutti a puntare l’indice. Asllani, in particolare, non azzarda oltre quanto richesto, e sì che ha piedi educati. Per questo Inzaghi vuole sempre espertoni, gente di carriera, ma Oaktree non ci sente. In ogni caso, anche a Monza la partita l’ha fatta l’Inter, mica vero che che non ci ha messo impegno, l’indice andrebbe casomai puntato sugli attaccanti che sbagliano molto, anche per eccesso di leziosità (Thuram, che però la domenica prima invece aveva fatto due gol di rapina). Ma i nostri attaccanti sono usi sbagliare quantità industriali di gol. Insomma, come fai, sbagli. Come ben sa ogni genitore.

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