Champions League: l’Inter a valanga sulla Stella Rossa, Fonseca rivede i fantasmi e s’attacca a un rigore non dato: il Milan in Champions è a zero. Qualificarsi adesso è una scalata
Le inchieste fanno da tonificante all’ Inter e non sembra che né Marotta, né Inzaghi, né tantomeno i giocatori ne siano così spaventati. In Champions League basta addirittura un’Inter 2, cocktail in cui Inzaghi eccelle, per farne quattro alla Stella Rossa. Mentre guardavo così Arnautovic e Taremi e ci davo dentro di telecomando sentivo partire delle schioppettate che mi lasciavano assai sorpreso: 5 gol del Barcellona, 7 del Borussia Dortmund con tripletta di Adeyemi. La Champions delle goleade, ripensando anche ai 9 gol del Bayern Monaco alla povera Dinamo Zagabria, mi farebbe fare delle riflessioni sull’ingegneria e sulla genesi del suddetto torneo, ma ne parleremo in altro momento: per ora dico solo che la definirei una Champions All You Can Eat. Ma insomma venendo al quibus per cui siamo qui mi sembra proprio che l’Inter tenga bene testa complessivamente all’orgia di gol, e in Champions League metta tutta se stessa. Ben più del campionato.
Non è certo lo stesso per il Milan, il cui ko a Leverkusen contro il Bayer sento spacciare dalla tv come impresa. Ohbò, ha vinto? Ha pareggiato? No ne ha beccato uno da Victor Boniface e tanto è bastato.
L’improbabile Fonseca ci mette dentro addirittura un “la partita migliore che abbiamo fatto!”. A bilancio i commentatori tecnici mettono un po’ di occasioni sulla fine che hanno fruttato zero e un possibile rigorino forse in area forse no, forse forte sul piede forse no. Forse, ad esaltare il loro ruolo, hanno scambiato il football con la ginnastica e i tuffi, dove chi vince e chi perde lo dicono i giudici di gara col loro voto.
E solo dopo ammettono, i nostri, che per un’ora il Milan non l’ha vista proprio e soprattutto siamo al secondo ko che dice zero in classifica. Ma evidentemente il problema non esiste e per la qualificazione sarà uno scherzo.
Proprio vero che il calcio, dove il risultato è come la madre – mater semper certa est! – è ormai regno il luogo dell’opinabile assoluto. Detto al volgo: se la cantano e se la suonano.
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nel frattempo, a San Siro sono iniziati i lavori per adeguare gli Sky Box alla tifoseria locale
Oh, comunque…non ci sarebbe stato bene ieri sera, al posto della tradizionale sigla Champions, il tema de Il Padrino?
ci ho rimuginato su e non trovo poi tanto peregrino il quesito posto dallo scienziato di scuola lombrosiana:
é un caso che la notizia della retata sia uscita il giorno che Stellantis perde il 14,72%in borsa?
e mo mi sorge il sospetto che la sedicente crisi del riscaldamento globale sia una fake news propalata dagli ovini per coprire il calo delle vendite dei loro catorci;
Bocca, sa qual è il minuto di una partita di calcio che più spaventa e mette ansia alla tifoseria interista?
Il 41.
Han sempre paura che dopo arrivi il 41bis
Ahaahah grande Fabrizio, 4 biglietti in omaggio é una bella battuta, degna di un gigante del giornalismo.
Si solo una battuta, perché è chiaro che non c’è niente di male a cercare di dare dei biglietti ad un capo ultras, probabilmente incensurato, e se non lo era non poteva certamente saperlo.
come dice il procuratore di Milano Viola e il nostro Presidente – cloniamolo – noi siamo parte lesa, come il Milan.
Mi piacerebbe invece leggere una bella campagna stampa – difficile hanno la proprietà dell’80%dei giornali – sui 200 milioni di perdita della Juventus, e soprattutto sulla evasione fiscale degli Elkann – paventata ovviamente, è tutta da provare -.
Questa è gente che ha avuto una vita delle sovvenzioni statali e si permettono di evadere? Non sono bruscolini, si potevano costruire asili, scuole, strade eccetera.
Ecco, guardate il dito e non la luna, e non bulleggiare su 4 criminali senza arte né parte.
Il marcio, quello vero che puzza molto é altrove.
Salud
sempre più basso e in basso, waterz…
Partita niente di che, buona Inter, i soliti gol mangiati, difesa che non è ancora la solita. Insomma un Inter ancora in fase di ripristino, bene che abbiamo giocato molte riserve senza pagare dazio come l’anno scorso. Molto bene Taremi, si sapeva, bel giocatore, tecnico e lucido. Fanno impressione le goleade sparse nelle varie partite di CL, i valori emergono via via e la differenza reti conterà molto.
Commento parziale perché a causa di un compleanno ho potuto vedere solo a partire dal cinquantesimo, più o meno, riuscendo a vedere, fortunatamente, i gol di tutti gli attaccanti schierati. Ho recuperato dopo il bel gol su punizione di Chala nel primo tempo, nel quale, ho letto, ci sono state delle ripartenze evitabili della squadra avversaria e, almeno fino al raddoppio, l’aria non pareva tranquillissima sponda in Inter. Dopo, da quel che ho visto, la difesa serba si è letteralmente squagliata, perdendo palloni su palloni che gli attaccanti nerazzurri hanno quasi sempre trasformato.
Che dire? Buona vittoria e speriamo di continuare ad incrementare l’intensità del nostro gioco.
Saluti
Inter – Stella Rossa 4 – 0
Inzaghi inserisce de Vrij, Dumfries, Zielinski, Carlos Augusto, Taremi e Arnautovic. Gli stellini, tutti poco noti in Italia, faranno barriera per portare a casa un pari. Arbitra il tedesco Zwayer.
Passa presto l’Inter con una perfetta punizione del Calha, 1-0, poi la fa da padrone per tutto il I tempo, ma non segna gol validi, solo due reti annullate per f.g., al finale Sommer rischia su Silas.
Ripresa: giallo a de Vrij, nella S.R. spicca Maksimovic, ma i nerazzurri dilagano con altre tre reti, Taremi ci mette sempre del suo, segnano Arnautovic, Lautaro su assist dell’iraniano, che poi si incarica di segnare il rigore finale per un rotondo poker, 4-0. La squadra risponde bene alle polemiche del fuoricampo, vediamo come saprà rispondere la società.