Juventus – Milan 0-0 è stata il manifesto della mediocrità di due (ex) grandi squadre che di fronte all’Inter hanno fallito, offrendo un spettacolo non all’altezza del loro nome e del loro prestigio. Allegri e Pioli pagheranno per tutti, non si riaffronteranno più da allenatori di Juventus e Milan, la loro colpa è aver assecondato l’andazzo e aver rischiato troppo poco. Da Vlahovic a Leao, da Chiesa a Giroud, troppi hanno sfigurato di fronte alla banda interista di Simone Inzaghi. Poi la tv esalta sempre tutto e non può certo sminuire lo spettacolo che ti fa pagare
Juventus – Milan 0-0 poteva essere raccontata in molte maniere, dipende dal punto di vista. La Tv, come sempre, fa come l’oste che serve all’avventore il proprio vino, pe
Il Golden Gol di Cristante e la più surreale delle partite. La Roma va a Udine per giocare l’ultimo pezzo di partita da 23 minuti totali (18′ più 5′ di recupero) e all’ultimo secondo di gioco infila il gol da tre punti che fa esplodere De Rossi e lascia di sasso il povero Cannavaro, all’esordio più assurdo e paradossale della storia del calcio italiano. Roma quinta in zona Champions League con un piccolo punto di sicurezza sull’Atalanta
UDINESE-ROMA, TUTTO IN 23’… Più che un recupero o meglio completamento di un pezzo di partita, i 23 minuti di Udinese – Roma, dal 72’ in poi, da quando cioè e
L’Atalanta va a prendersi la Juventus nella finale di Coppa Italia. Ma quanto vale la Coppa Italia e quanto sposta i bilanci tecnici delle grandi squadre? Molto poco, però…
L’ATALANTA E IL VALORE DELLA COPPA ITALIA Juventus o Atalanta, ne riparliamo il 15 maggio all’Olimpico di Roma. La Coppa Italia è un torneo soggettivo, per alcuni conta,
Coppa Italia, a Roma la Juventus si mette molta paura, la Lazio rimonta con una doppietta di Castellanos i due gol dell’andata poi Allegri si inventa la mossa dell’anno, butta dentro Weah e Milik e quelli mandano la Juventus in finale per il rotto della cuffia. Insomma, alla fine i bianconeri festeggiano una sconfitta trionfale. E adesso c’è il Milan, c’è la Coppa Italia, c’è il piazzamento in campionato: ce ne ne è ancora molto per fare il bilancio definitivo della Juventus. E se anche tutti, a cominciare da Giuntoli, dicono che “a fine campionato ci metteremo al tavolino” è ormai chiaro che i conti si stanno già facendo adesso…
JUVENTUS, UNA SCONFITTA TRIONFALE… La Juventus avanza a tentoni verso i suoi traguardi minimali e ridotti all’osso. Così, tanto per chiudere dignitosamente questa stagione
L’Inter stravince lo scudetto della seconda stella. Feroce e perfida vittoria nel derby, in trionfo davanti al Milan, condannato al sesto derby consecutivo perso e con Pioli ormai rassegnato alla separazione. E’ stata una notte storica per San Siro, per Milano e per il calcio italiano. A partire da un forte zoccolo duro di calciatori italiani, dall’opera manageriale di Marotta, il Galliani di questi anni, al calcio spettacolo di Inzaghi, da Dimarco a Barella, da Sommer a Lautaro in lacrime, storia della costruzione di una perfetta macchina da football, che ha strabiliato e dominato
INTER, FEROCE SCHIAFFO SCUDETTO AL MILAN CON ACERBI E THURAM I gol di Acerbi e Thuram, lo scudetto dell’ Inter è lo scudetto della ferocia. C’è stata anche una rissa fina
Il Bologna di Thiago Motta e Zirkzee non è più una sorpresa. on la Roma di De Rossi all’Olimpico fa un colpo che sa di Champions League
Non è più una sorpresa ormai, ma è anche molto difficile non sorprendersi. Il Bologna sembrava in un momento di riflessione e rallentamento e all’ Olimpico contro la Roma,
Zamora, il film di Nery Marcorè tratto da libro di Roberto Perrone. Dal derby di Milano tra Milan e Inter a una partita scapoli – ammogliati, un po’ “Fuga per la Vittoria” e un po’ “Fantozzi”, che diventa metafora della vita. Il calcio tiene insieme passato, presente e futuro, semplicemente perché noi siamo fatti della stessa materia del football. O meglio el folber…
ZAMORA, IL DERBY DI MILANO E LE OSTERIE DEL GIAMBELLINO Tu mi chiedi chi era Zamora, che, chiariamolo subito, col derby di Milano non c’entra nulla se non per motivi letterari e
Napoli crac, è uno sprofondo continuo, De Laurentiis è come Nerone che ha bruciato Roma, ma è anche la prima vittima della sua stessa alterigia. Per ripartire servirebbe lo spirito di 20 anni fa, quando il Napoli risorse dalla Serie C e dalle sue stesse ceneri. E alla fine anche la solita inaccettabile umiliazione della squadra e del capitano Di Lorenzo davanti ai tifosi. Attenzione, gli ultras non sono la soluzione, sono parte essi stessi della dissoluzione della squadra campione d’Italia
NAPOLI, LA DISSOLUZIONE CHE RIPORTA ALL’ITALIA 1982 Il caso Napoli è particolarmente inquietante e forse addirittura unico. Non ho memoria particolare di casi altrettanto la
Dalla Cina con Furore, Steven Zhang risolve la grana del prestito Oaktree che teneva in sospeso il futuro dell’Inter. Da un prestito all’altro, rifinanziata l’operazione con 400 milioni presi in prestito da un altro fondo, Pimco. Ora non resta che vincere lo scudetto, anche se il giovin presidente va a vedere la Formula 1 a Shanghai, ma non va a San Siro per o spettacolo del derby col Milan. Che può può assegnare la seconda stella alla sua Inter. Mah…
INTER DI PRESTITO IN PRESTITO, DA OAKTREE A PIMCO Di prestito in prestito, da un fondo all’altro, l’Inter resta, per ora, nelle mani di Suning e di Zhang. In particolare Steven
Juventus che sofferenza a Cagliari, due rigori contro, poi la rimonta con Vlahovic e un autogol. Ma per la Champions League ha anche la garanzia del quinto posto. E forse è proprio questo il problema, si dà tutto per scontato e nessuno si preoccupa più di niente. E ormai la Juve non piace più nemmeno ad Allegri, il che è sintomatico della fine di quest’apoca. Lazio, vince a Marassi col Genoa con gol del controverso Luis Alberto. Quello che se ne vuole andare. Ma avendo fatto gol, che gli vuoi dire?
IL MAL DI JUVENTUS ORMAI ESISTE ANCHE PER ALLEGRI Che esista un mal di Juve ormai lo ammette, quasi apertamente, persino Massimiliano Allegri, che vede la sua squadra perdere preoc