Il calcio del sessismo e del patriarcato. Un caso di revenge porn alla Roma in cui a pagare è la donna vittima, licenziata per incompatibilità mentre il calciatore viene salvato. Portanova continua a giocare nella Reggiana nonostante una condanna a 6 anni per stupro in primo grado: secondo la giustizia sportiva non ci può essere una radiazione prima di una sentenza penale definitiva. Che arriverà chissà tra quanto. L’ipocrisia è quella del calciatore-assett che va comunque tutelato, mentre per la donna abusata basta agitare un ramo di mimosa l’8 marzo
IL CALCIO DEL SESSISMO E DEL PATRIARCATO Un caso di revenge porn e un caso di stupro, il calcio incontra la cronaca giudiziaria dei reati più odiosi perpetrati contro il corpo del
Mamma che botta, dalla Champions League va fuori anche l’Inter e dopo l’eliminazione di Lazio e Napoli non ci resta più nessun club italiano. La squadra di Inzaghi fa un disastro ai rigori, sbagliano Sanchez, Klaassen e perfino Lautaro. E così ai quarti di finale ci va l’Atletico Madrid del Cholo Diego Pablo Simeone, vecchia conoscenza nerazzurra. Ricordate quando si rimproverò al perfettino Inzaghi il porno turn over contro la Real Sociedad, finendo secondo nel girone? Ecco, anche questo è stato un grave errore strategico. Ma forse abbiamo soprattutto celebrato troppo l’Inter, finalista di Champions dello scorso anno, prima ancora che vincesse davvero qualcosa di importante e questo ha raddoppiato gli sforzi dei suoi avversari. Ma soprattutto sono state assai premature tutte le previsioni e le chiacchiere sul Ranking Uefa e la quinta italiana in Champions League. Ecco, adesso non ne abbiamo più nemmeno una…
INTER, GLI APPLAUSI VANNO AL CHOLO SIMEONE Sì certo, l’Inter si consolerà con lo scudetto. Ma vaglielo a dire adesso che si ritrova fuori dalla Champions League e guarda il Cho
Dopo la Lazio anche il Napoli va fuori dalla Champions League. Non riesce l’impresa alla squadra di Calzona, che anzi viene sconfitta per 3-1, anche se lamenta un mancato rigore. Al Mondiale 2025 così ci andrà la Juventus, a meno di iniziative ribelli di De Laurentiis. Che per inciso esclude anche che il prossimo allenatore del Napoli possa essere un Maurizio Sarri bis. Nella sfida Italia-Spagna così non ci resta che l’Inter…
IL NAPOLI IMPALLINATO DOPO LA LAZIO Fuori anche il Napoli. Siamo arrivati in 7 fino a questo punto, ma adesso hanno cominciato a impallinarci. Tre gol alla Lazio a Monaco dal Bayer
Elliott o Redbird? La proprietà del Milan è un giallo, Guardia di Finanza e Procura stanno spulciando i suoi documenti, e intanto sono stati indagati gli ad Furlani e Gazidis. Per quanto già si sapesse ampiamente che Elliott aveva prestato a Redbird 600 milioni per l’acquisto stesso, adesso si sospetta che la proprietà del Milan sia stata dissimulata presso la Federcalcio, aggirandone le regole. Da Berlusconi (2017) in poi tre proprietari diversi, il Milan sballottato tra i fondi americani. Elliott è presente alla stessa maniera anche nel Lille in Francia, da cui il Milan ha preso Leao e Maignan. E adesso c’è anche un rischio di sanzioni sportive
A CHI APPARTIENE IL MILAN? Dunque – c’è sempre un prima da dove dover partire e questa storia ovviamente si aggancia a un passato a noi non del tutto ignoto – la Gua
Maurizio Sarri si è dimesso dalla Lazio. Un grande gesto di signorilità e correttezza, in quanto ormai incapace di riprendere una squadra che sta precipitando. Sarri toglie dall’imbarazzo il presidente Lotito che probabilmente non lo avrebbe licenziato per non rimetterci dei soldi, così il conto lo paga per intero l’allenatore toscano. La sua parabola è la stessa identica di quella di Mourinho nella Capitale, arrivò come risposta della Lazio alla Roma che aveva ingaggiato tre anni fa lo Special One, se ne va poche settimane dopo il licenziamento in tronco del portoghese. E ora Lotito sta cercando il De Rossi della Lazio. Insomma vite parallele…
LAZIO E SARRI, IL COLPO DI TEATRO DELLE DIMISSIONI Qui Lazio: tutto come ieri (CLICCA QUI), solo con una notizia fondamentale in più, che si poteva anche immaginare: non lo hanno
La Lazio ko all’Olimpico anche con l’Udinese manda in crisi se stessa e soprattutto Maurizio Sarri, tradito dal suo calcio integralista. Di sicuro è già finito il Sarrismo come movimento e idea di un calcio migliore e moderno. La Lazio è precipitata dal secondo posto dello scorso anno al nono di questa stagione. Dopo Napoli, Sarri ha perso il tocco e l’ispirazione, con la Juventus e il Chelsea, nonostante le vittorie, durò appena un anno, con la Lazio è arrivato addirittura a tre ma il rapporto è ormai logoro e la sopportazione reciproca esaurita. Lotito potrebbe prendere esempio da Friedkin che ha silurato Mourinho, che ha avuto la stessa parabola di Sarri nella Capitale. A giugno sicuramente Sarri lascerà la Lazio, si tratta solo di capire (si fa il nome di Tudor) se non sia il caso di darci un taglio fin da subito. Per non continuare a soffrire…
Maurizio Sarri si è dimesso dalla Lazio il giorno dopo la sconfitta all’Olimpico con l’Udinese. Sarri ha preso in contropiede il presidente Lotito e la stessa società
L’Inter non si ferma nemmeno quando non va al massimo, il Bologna lo batte con un’azione combinata dei difensori Bastoni-Bisseck. Nasce così la 13a vittoria consecutiva e il mostruoso +18 sulla Juventus. Forse è troppo presto ed eccessivo pensare che Inzaghi sia il Rinus Michels di quest’epoca, ma l’Inter continua a stupire e adesso può spostare il baricentro della sua stagione sulla Champions League. Con un pensiero nemmeno tanto proibito…
L’INTER MULTIFORME, CON BISSECK Ancora e sempre Inter, in tutti i luoghi e in tutti i laghi. Insomma in tutte le salse, in tutte le combinazioni e con numeri sempre più schi
Napoli e Torino pareggiano con i bellissimi gol di Kvaratskhelia in slalom e triangolazione e Sanabria in rovesciata. Per il Napoli la speranza di riagganciare la zona Champions League è sempre più ridotta
Se in Champions League andranno quattro squadre è quasi impossibile, se andranno in cinque si può fare. La doppia possibilità di accesso alla super Champions del prossimo anno t
Milan, Roma e Fiorentina: è una giornata da 4 gol a botta. Vincono tutte le squadre italiane impegnate in Europa League e Conference League, con una conseguente bella scorpacciata di punti per il ranking Uefa. Ma sono vittorie diverse. Quella della Roma è una marcia trionfale, l’effetto De Rossi continua. Grande show e lezione di gioco al Brighton di De Zerbi, di cui tutti raccontavano meraviglie. E invece niente per il povero De Zerbi il risveglio è amarissimo. Il Milan invece soffre e prende due gol a San Siro da uno Slavia Praga addirittura ridotto in dieci. Per fortuna ne fa quattro e Leao, croce e delizia di Pioli, stavolta ha spunti da grande campione.
LA PATOLOGIA DEL MILAN CONTRO UNO SLAVIA IN DIECI Il Milan ha un profilo patologico tendente all’autolesionismo. Se non riesce a godersi nemmeno una partita facile qualche proble