Chiudiamo le prime due notti di Champions League con una sola vittoria dei 4 club italiani. Il Napoli vince su autogol a Braga, strappando una tregua e allontanando per un po’ tutte le polemiche e le tensioni intorno a Garcia. Per fortuna trova un Osimhen nello schieramento avversario. L’Inter fa una gran fatica e ringrazia Lautaro per il pareggio in casa della Real Sociedad. L’Inter migliore e più divertente è rimasta chiusa a San Siro la notte del derby. Aggiungiamoci il Milan che non va oltre lo 0-0 e la Lazio che pareggia solo per il miracolo del gol in extremis del portiere. Se è vero che siamo i principi del calcio speculativo e opportunistico, come sostiene da una vita Arrigo Sacchi prima da allenatore e oggi come coscienza critica del calcio italiano, speriamo almeno che la formula della prossima Champions League, con una classifica unica per le 36 squadre partecipanti, impedisca le speculazioni e gli opportunismi che minano gioco e spettacolo alla base.
L’unica vittoria italiana nella prime due serate di Champions League arriva su autogol e premia il Napoli che di quel goffo intervento del difensore del Braga aveva fortis
– ⚽ – L’insostenibile leggerezza di Leao. Detto che uno 0-0 in Champions League col Newcastle è meglio dei 5 gol incassati dall’Inter (Catalano dixit), il Milan ha soprattutto una questione aperta abbastanza inquietante: Leao serve a vincere le partite o serve a fare della scenografia davanti alla porta? Forse è una questione di ansia e paura, il non voler accettare il rischio se non di un tiro perfetto. Però così rischia di fare come Recoba o Neymar, insistere troppo con i dribbling e i passi in più che lo mandano fuori porta. Andando avanti così sarà ceduto anche lui, come Tonali, al miglior offerente. Certo fino ad allora non sarebbe male cercare di far gol e vincere qualcosa. E’ forse chiedere troppo? – ⚽ – In Champions League la Lazio pareggia contro l’Atletico Madrid di Simeone con un gol di testa all’ultimo secondo del portiere Ivan Provedel gettatosi sotto la porta avversaria alla disperata. Un evento raro ma non impossibile che mette Provedel accanto agli specialisti Higuita, Campos, Chilavert & C.
Champions League: Milan – Newcastle 0-0 e il caso Leao L’insostenibile leggerezza di Leao. Al di là dello 0-0 non particolarmente esaltante, ma sempre meglio dei 5 gol
-⚽- Cinque schiaffi a un Milan irriconoscibile e frastornato, il derby di San Siro incorona un’Inter spietata, ora rimasta sola in testa alla classifica (feat l’interista Adriano Celentano…). Mkhtaryan protagonista assoluto con due gol, anche Thuram fa la sua figura, mentre Frattesi torna a fare la riserva di Barella ma poi va in gol anche lui dopo i due segnati in settimana con la Nazionale sempre a San Siro. Lo show promuove il gran lavoro di costruzione continua sul mercato di Marotta & C. E soprattutto di Simone Inzaghi che sta dando continuità alla finale di Champions League 2023. E se fosse lui lo Spalletti dello scorso anno? – ⚽ – Sorpresa in zona scudetto e soprattutto dal fronte calciomercato: Vlahovic e Chiesa sono i nuovi acquisti della Juventus. Il problema adesso è: alla Juventus dobbiamo affidare il compito di vincere il campionato oppure no?. Sopporterà il fardello o, come è capitato negli ultimi anni, tradirà le promesse? Intanto Allegri sembra aver cominciato a maneggiare con una certa sicurezza quella saponetta bagnata che è la Juventus degli ultimi anni – ⚽ – Il Napoli, Kvaratskhelia e la Via Crucis di Garcia. Forse De Laurentiis ha puntato troppo su se stesso. – ⚽ – Il campionato della Roma comincia adesso con una sagra del gol, cui partecipa anche Lukaku. Anche se il suo fuoriclasse resta Dybala
Inter – Milan 5-1: Mkhtaryan protagonista, Marotta creativo e Inzaghi lo Spalletti di quest’anno Umiliato il Milan, cui tanti strizzavamo l’occhio per gioco e pot
Grazie Spalletti e soprattutto grazie Frattesi. Scacciato via l’incubo più nero, l’Italia è ancora una Nazionale degna del suo passato, conscia del proprio ruolo nel football internazionale. Il jolly di Davide Frattesi giocato da Spalletti al tavolo della Nazionale e indirettamente anche su quello del derby, frena la picchiata azzurra e addirittura dà il via al tanto atteso rilancio azzurro. Il neo ct ha dimostrato che i gol non si cercano solo con l’attacco, che ha pure rivoluzionato…., ma anche col centrocampo. Insomma se gli attaccanti fanno cilecca, qualcosa bisogna inventarsi no? Spalletti soprattutto ha detto a Inzaghi che nell’Inter Frattesi non è solo l’alternativa di Barella, ma con lui forma una coppia. Insomma il ct ha lavorato per la Nazionale e anche per il derby…
Non so se Davide Frattesi, 23enne centrocampista romano sgrezzatosi e maturato nel Sassuolo, sia il classico coniglio tirato fuori dal cilindro di Luciano Spalletti. Se l’Inter i
La Juventus non vuol proprio farsi mancare nulla, dopo crisi, ribaltoni e processi sportivi torna anche un clamoroso caso doping. Paul Pogba positivo al testosterone, può rischiare fino a 4 anni di squalifica. Il ritorno di Pogba alla Juve è stata praticamente una sciagura biblica, è passato da un infortunio all’altro, non ha mai giocato. Certo se dovesse essere squalificato non farebbe una gran differenza, ma la botta per lui e per la Juventus è forte. E ci si appresta così a un nuovo processo sportivo. Non c’è mai pace, (un altro) grosso guaio a Juvetown…
La seconda avventura di Paul Pogba alla Juventus passerà alla storia come l’invasione delle locuste nelle dieci piaghe bibliche d’Egitto. E’ ancora troppo presto – sia
Più che un Commissario Tecnico un Commissario Straordinario, Luciano Spalletti oggi è il generale Figliuolo della Nazionale. Non c’è da rifondare il calcio, non ci sono progetti di grande riforma azzurra, c’è da salvare una squadra in declino. Pensiamo a tornare agli Europei e ai Mondiali, poi si vedrà…
Commissario straordinario più che commissario tecnico. Se dovessi scegliere un riferimento pratico e spirituale per Luciano Spalletti non direi Marcello Lippi, suo conterraneo e c
Dopo sole tre giornate Milano è al comando e quando il campionato tornerà dopo la sosta ci sarà subito il derby di San Siro. L’Inter risponde al Milan con una goleada alla Fiorentina: Thuram, doppietta di Lautaro e Calhanogliu. Lasciati sul mercato Lukaku e Dzeko, Lautaro è diventato ancora di più il leader e il trascinatore in campo della squadra di Inzaghi. Squadre fortemente rivoluzionate che volano: se il nuovo Milan, tra entrate e uscite, è costato 45 milioni, l’Inter addirittura sul mercato ne ha guadagnati 68. Insomma, vendendo si vola… – ⚽ – Fermi tutti, non è vero che il Napoli rifarà il bis del campionato dello scorso anno. Nel momento in cui si cominciava a pensare che la squadra scudetto fosse rimasta intatta nel fisico e nel pensiero, ecco che l’ex beniamino del San Paolo Maurizio Sarri con la sua Lazio rifila due schiaffoni al Napoli. Luis Alberto straordinario scuote la Lazio dal letargo delle prime due partite buttate via. Arrivati alla sosta insomma, non è tutto così scontato – ⚽ – Da Loftus Cheek a Pulisic, la rivoluzione rossonera funziona. Il Milan è a punteggio pieno, Pioli va a gonfie vele. La Roma è ancora ferma ai box e Lukaku non basta. A Mourinho non resta che prendersela ancora una volta con gli arbitri, ma intanto finisce sotto processo….
Domenica 3 settembre 2023 In appena tre giornate il campionato ha mandato Milano in orbita. Ora si va alla sosta della Nazionale e poi riprenderemo subito col derby di San Siro, ch
La Champions League è il vero campo di calcio in cui si misurano i grandi club, ormai la forbice economica e di prestigio con i campionati nazionali è sempre più aperta e non c’è più confronto. La prossima Champions League che ci prepariamo a vivere – il Napoli col Real, il Milan in un girone durissimo con Psg e Borussia Dortmund e Newcastle, l’Inter finalista dello scorso anno col Benfica, la Lazio con Atletico Madrid e Celtic – sarà l’ultima con i gironi. Dal prossimo anno cambia tutto: da 32 a 36 squadre, 8 partite minimo tutte con avversari diversi, una classifica unica dove passano agli ottavi le prime 8, e quelle dal 9° al 24° posto vanno ai play off. Per qualcuno è una mano tesa ai separatisti della SuperLega per qualcun altro è una formula che non consentirà più troppi calcoli e quindi avremo belle sorprese, novità ed eliminazioni illustri. In ogni caso più partite, più tv e soprattutto 5 miliardi di business da suddividersi…Insomma chi vuol fare grande calcio non può certo permettersi di rimanerne fuori.
Oggi un grande club gioca molto più per la Champions League che per lo scudetto. Non per il numero di partite che deve fare ma per l’impegno, la concentrazione, la fatica ch
Mentre la Roma chiude il clamoroso colpo dell’estate con Dan Friedkin che pilota l’areo che riporta Romelu Lukaku in Italia, ma all’ombra del Cuppolone e non del Duomo, l’Inter dimostra che di Big Rom si può fare a meno. E senza nemmeno fare follie sul mercato ma adattando a Lautaro nuovi compagni di reparto – tipo Marcus Thuram o Arnautovic – per cui non sono state fatte spese proibitive. Come invece Lukaku richiede. Insomma siamo al culmine del paradosso: l’Inter esulta a punteggio pieno in testa alla classifica, fregandosene del “tradimento” di Lukaku. I romanisti si esaltano e corrono a salutare il nuovo centravantone sceso alla corte di Mourinho e sperano che scuota la Roma dal suo torpore. Chi avrà avuto ragione delle due?
Mentre la Roma chiude il clamoroso colpo dell’estate con Dan Friedkin che pilota l’areo che riporta Romelu Lukaku in Italia, ma all’ombra del Cuppolone e non del
Allegri e Sarri sono due costanti più costanti delle discussioni sui rigori non dati e sul Var di cui ormai siamo al settimo campionato e ancora non ne abbiamo compreso e accettato l’applicazione. Al di là dei gol di Vlahovic di Allegri ai più non piace il gioco e non si accetta in genere la gestione della Juventus con i suoi metodi un po’ spicci. A Sarri si riconosce una grande competenza ma non si capiscono certi suoi assolutismo, tipo gli schemi di gioco ripetitivi e i tempi biblici per inserire i nuovi giocatori. Insomma un mancato pragmatismo che poi costringe anche a partire con due sconfitte consecutive e rischiare di essere a -9 dalla prima dopo appena tre giornate. A cosa serve a quel punto fare tutto secondo schema? Considerato che Allegri allena in Serie A dal 2008 e Sarri dal 2014 ma con una esperienza lunghissima nelle serie inferiori, è chiaro che certi discorsi diventano acqua pestata nel mortaio. Questi sono, prendere o lasciare…
Al di là dei ritrovati gol di Vlahovic, dei rigori non dati – in particolare quello negato al Bologna contro la Juve – e delle classiche polemiche sul Var cui non potr