SERIE A, giornata n. 35 – ⚽ – La festa del Napoli è infinita, ma a parte la gioia e l’emozione al Maradona il dopo Napoli-Fiorentina è una dimostrazione di potenza ed efficienza. La dichiarazione che lo scudetto non è un miracolo ed è stato fortemente voluto. In pratica l’esibizione di un nuovo apparato, in contrapposizione ai vecchi apparati di potere del calcio. – ⚽ – La Juventus vince a Bergamo contro l’Atalanta con i gol dell’inglese Iling Junior, che Allegri ha lanciato titolare, e Vlahovic. – ⚽ – La classifica Champions ora è più compatta, ma anche più ristretta: Roma e Atalanta sono fuori? – ⚽ – Milano batte Roma 2-0. L’Inter vince a Roma con i gol di Dimarco e Lukaku. L’Inter rientra alla grande nella corsa Champions League, la Roma se ne allontana. Un brutto sgarbo per l’ex Mourinho. – ⚽ – All’improvviso si risveglia il Milan: a San Siro due schiaffi di Bennacer e Theo Hernandez alla Lazio di Sarri, brutta, fiacca e quasi non scesa in campo. La squadra rossonera sente aria di derby e ritrova se stessa. La classifica in zona Champions diventa sempre più corta. La brutta notizia per Pioli è il ko di Leao.
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 34 Sabato 6 maggio 2023 Milan – Lazio 2-0 (17′ Bennacer M, 29′ Hernandez M) Roma – Inter 0-2 in corso (33′ Dimarco I, 74
E’ fatta, a 33 anni da Maradona, il Napoli vince il terzo scudetto della sua storia. Lo fa con ben cinque giornate d’anticipo sulla fine del campionato, dimostrazione di un dominio schiacciante. E’ lo scudetto di De Laurentiis e di Spalletti, di Osimhen e di Karavtskhelia, del capitano Di Lorenzo e del grande regista dietro le quinte Cristiano Giuntoli, il mago del calciomercato. Uno scudetto costruito con pazienza negli anni, tenendo testa ai grandi club del Nord. Spalletti, che finalmente riesce a vincere a 64 anni uno scudetto che avrebbe meritato anche molto prima, ha plasmato e reso irresistibile una squadra nuova, derivata dalla progressiva liquidazione della precedente. Nessuno poteva immaginare che dopo l’addio a Insigne, Mertens e Koulibaly si potesse arrivare immediatamente allo scudetto. Ma è successo. Pensavamo tutti a Milan, Inter, Juventus: che invece si sono piegate subito al nuovo padrone del calcio. Non è un miracolo, Napoli ha vinto in un football ormai preda dei mostri dei colossi finanziari, e lo ha fatto impegnandosi in un calcio sostenibile. Tutti il popolo azzurro in strada, Napoli ringrazia e il Vesuvio erutta non fuoco ma felicità. Ma soprattutto nessuno ha un Santo Protettore come Maradona che ti sorveglia e ti guida dall’alto.
Il gol della storia lo segna, come ti potevi sbagliare, Victor Osimhen – lui, l’uomo mascherato del Napoli – al 52′ di Udinese-Napoli. Sono le 21.56 di giov
Gli sceicchi stramiliardari e i superaggressivi manager dei fondi americani che hanno stravolto il mondo del calcio, stanno facendo un buco nell’acqua. Non tutti, forse, ma a livello di grandi vittorie internazionali sicuramente sì. Jurgen Klopp ha detto di godere a ogni passo falso del Chelsea, anche se il Liverpool non è propriamente un club povero. E’ la confessione sincera di un sentimento molto comune: provare soddisfazione verso le imbarazzanti figure di chi pensa che con i soldi, nel calcio, si possa conquistare e vincere tutto. Anche se ogni tifoso oggi sogna uno sceicco per presidente, è inevitabile che a ogni scivolone del Chelsea – passato di proprietà per 5 miliardi di euro, che ha speso 560 milioni sul mercato e che ha dato vita a una sarabanda di allenatori e giocatori – si debba soffocare un sincero e prorompente: Evvai! Altrettanto per il fallimento dell’operazione Messi al Psg, l’avventura si sta chiudendo malissimo. Lui fa gli affari suoi in Arabia Saudita e viene addirittura sospeso. Se ne andrà via, senza aver vinto la Champions League insieme a Neymar e Mbappé. Evvai!
Se il grande calcio qui in Italia è già una roba da ricchi, quello internazionale degli sceicchi e dei fondi americani è una roba da ultraricchi. Togliamoci dalla testa però l&
Fermi tutti se la Juventus vi ha deluso bisogna parlarne secondo un canone non consueto. Secondo il predicatore tv Daniele Adani, i giocatori bianconeri – da Rabiot a Chiesa, da Danilo a Vlahovic – non sono felici. E troppi altri giocatori, come Morata, Bentancur o Kulusevski, sono stati bocciati anche e soprattutto per colpa di un gioco che non c’è. Detto che Adani e Allegri si detestano, si può fare il bilancio di una squadra di calcio prendendo in considerazione il suo grado di felicità? Di certo il primo a non essere felice è lo stesso Allegri – secondo Adani andrebbe addirittura aiutato (in che senso?) – i cui scatti di rabbia sono sempre più evidenti e che chiede un altro mese di tempo per fare il bilancio. La Juventus, al di là della storia dei famigerati 15 punti di penalizzazione, è ancora in sospeso tra qualificazione alla Champions League e il risultato dell’Europa League. Ma la quantità di felicità può entrare nel giudizio di Allegri e della Juventus? Perché no, anche se il problema è trovare un modo per misurarla. Magari quella dei suoi tifosi…
Non condivido quasi nulla del calcio di Daniele Adani e anche della sua maniera di raccontarlo in TV nel ruolo di “predicatore”, ma a volte ha il pregio di mettere il d
Lotta al razzismo, graziato Lukaku, potrà giocare Inter-Juventus, ritorno di Coppa Italia. Il presidente della Federcalcio Gravina è intervenuto con un provvedimento speciale a evitare l’ingiustizia dell’attaccante squalificato per doppia ammonizione e per un gesto ordinario e non provocatorio, mentre la curva juventina lo offendeva con pesanti cori razzisti
Graziato Lukaku, potrà giocare Inter-Juventus, match di ritorno di Coppa Italia. L’andata si era conclusa con una rissa in campo, una bufera, e l’attaccante dell’Inter espul
Juventus e Roma nelle semifinali di Europa League. Magari Allegri e Mourinho si ritroveranno addirittura in finale. Abbiamo cinque squadre italiane su dodici nelle semifinali delle Coppe europee. All’improvviso assistiamo a un risveglio del calcio italiano, magari non così ricco e glamour, ma sicuramente ingombrante. Possiamo perfino sognare un incredibile Triplete tutto italiano
Trascinate da Rabiot a Dybala, Juventus e Roma stanno correndo su due rette che potrebbero incrociarsi nella finale di Europa League. Non il massimo ma insomma qui, dopo anni di ma