Fermi tutti, lo scandalo plusvalenze arriva a un’altra clamorosa svolta. Non c’è solo la Juventus, ci sono anche al momento Roma e Lazio prese di mira dalle procure della Capitale e di Tivoli. L’americano Dan Friedkin e il senatore Claudio Lotito finiscono nella bufera. E soprattutto fra i principali indagati di una lunga lista di dirigenti sospettati di aver manomesso le valutazioni sul calciomercato della compravendita di parecchi calciatori: Luca Pellegrini, Spinazzola, Akpa Akpro e via così. Il reato è quello delle false comunicazioni sociali. La Juventus è stata letteralmente sconvolta dalla storia delle plusvalenze, ha pagato con un pesantissimo -15 in classifica ed è in attesa di ulteriori sviluppi dell’inchiesta penale e di quella sportiva. Cosa succederà adesso a Roma e Lazio? Useranno lo stesso pugno di ferro usato con la Juventus? Di certo la giustizia, penale e sportiva, deve essere una e i criteri per la sanzione delle irregolarità gli stessi. Prepariamoci a un’estate bollente. E al caos più totale…
Non ci bastasse quello tradizionale, adesso abbiamo anche un pirotecnico derby romano delle plusvalenze, Roma e Lazio all’ultimo affare di mercato abilmente gonfiato a proprio co
Semifinale d’andata di Coppa Italia – Non esiste partita tra Juventus e Inter, senza polemiche, scontri e soprattutto un gran rissone finale. E così lo striminzito 1-1, arrivato alla fine di una partita assai povera di spettacolo e di grande calcio è stato seguito da un putiferio in campo con le due squadre a darsele di santa ragione. Insomma, succede tutto nel finale: segna Cuadrado, rigore di Bremer per mani in area, fa gol Lukaku che esulta in maniera polemica contro la curva juventina che lo aveva bersagliato con cori razzisti. Espulso dall’arbitro per aver risposto facendo provocatoriamente il segno del silenzio ai tifosi avversari. E alla fine Handanovic e Cuadrado si azzuffano, espulsi anche loro. Inzaghi si lamenta: “Lukaku espulso per la sua solita maniera di esultare dopo un gol”. Non è propriamente così, e il punto è: perché devo essere espulso se reagisco contro chi mi fa buu e urla insulti razzisti?
COPPA ITALIA, SEMIFINALI DI ANDATA (FINALE, ROMA 24 MAGGIO 2023) Mercoledì 5 aprile 2023 Cremonese – Fiorentina 0-2 (ritorno, Fiorentina-Cremonese giovedì 27 aprile) Attenz
Violenza e prepotenza, noi e la legge degli ultras: ricordare senza mai cambiare nulla
Il degrado del tifo presuppone una civiltà del tifo che si slabbra, si rovina, si deturpa e si inquina con comportamenti variamente incivili: dal razzismo alla prepotenza, alla vi
SERIE A, 28a GIORNATA – Difficile crederci, ma è accaduto. Il Super Napoli che sta andando a vincere trionfalmente lo scudetto, preso letteralmente a schiaffi dal Milan al Maradona. Nel momento in cui tutti pensavano che la squadra di Spalletti avrebbe fatto un sol boccone dell’avversario che dovrà poi affrontare altre due volte nei quarti di Champions League, ecco il crollo. Reso ancora più pesante dall’assenza di Osimhen, che si è sentita moltissimo. Il Milan invece ha fatto una partita straordinaria con un Leao tornato a fare il trascinatore. Il Napoli paga probabilmente il grande clima di euforia e di sbornia scudetto anticipata. E per qualcuno il clamoroso ceffone sarà addirittura salutare per mettere la squadra in allarme in vista delle altre due partite col Milan. “Il faro della Champions League rimette tutto a posto” ha detto Spalletti. Si ricomincia da zero dunque o no?
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 28 Sabato 1 aprile 2023 Cremonese – Atalanta 1-3 (44′ De Roon A, 56′ Ciofani rig. C, 72′ Boga A, 90’+3′ Lookman A)
SERIE A, 28a GIORNATA – L’Inter va a picco e Inzaghi ne ha perso il controllo. Contro la Fiorentina a San Siro i nerazzurri infilano la decima sconfitta in campionato (terza consecutiva e quarta nelle ultime cinque partite). Lukaku si mangia tutti i gol possibili sotto porta, e Marotta ha già anticipato che sarà rispedito senza pietà al Chelsea. La qualificazione Champions è a rischio e Inzaghi salva il posto solo perché ora ci sono Juventus in Coppa Italia e Benfica nei quarti di Championas. Ma il campionato è un disastro. La Fiorentina di Italiano invece (quinta vittoria consecutiva) risale la classifica che è un piacere. Intanto da sotto arriva la concorrenza: la Juventus continua a vincere (gol di Kean al Verona, settima vittoria nelle ultime otto) e punta clamorosamente ad annullare il – 15 per entrare in Champions. Anche l’Atalanta avanza minacciosamente, a ingolfare il gruppo delle pretendenti. Insomma si va verso un finale con grandi sorprese ed esclusioni illustri? Intanto la Lazio è sorprendentemente seconda: stiamo assistendo alla mutazione genetica, in senso trapattoniano, del calcio di Sarri.
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 28 Sabato 1 aprile 2023 Cremonese – Atalanta 1-3 (44′ De Roon A, 56′ Ciofani rig. C, 72′ Boga A, 90’+3′ Lookman A)
Le nuove assurde regole sui rigori: i portieri dovranno restare immobili, fino al momento del tiro. Nessun movimento consentito. Già la maggior parte dei rigori è diventata puramente burocratica, basta un niente, il rigore non punisce più un fallo grave in area, ma addirittura qualcosa di estremamente veniale, se non addirittura inesistente. E’ chiaramente un semplice trucco per facilitare gli attaccanti e aumentare il numero dei gol. E ora questa nuova regola dell’IFAB, presa chiaramente per ostacolare il mestiere del portiere. Ma perché i portieri subiscono e non si ribellano, perché non scendono in sciopero, e non hanno l’orgoglio di difendere la dignità del loro lavoro?
Ho scoperto che da qualche tempo sui rigori tifo per i portieri. Lo faccio in parte per simpatia naturale, un po’ perché cerco di ribellarmi al loro destino di vittime predestin
Volevamo una vita come Gianni Minà
Lunedì 27 marzo 2023 si è spento Gianni Minà, storico giornalista e volto popolare della Rai, nonché grandissima firma del giornalismo italiano. Metto qui a disposizione di tut
Attenzione al richiamo delle sirene di Conte. Quello su di lui è un investimento ad altissimo rischio. Super Antonio ha sempre promozionato se stesso come allenatore che garantisce le vittorie, anche se costa parecchio di ingaggio e di investimenti sulla squadra. Col Tottenham il flop è stato totale, Antonio non ha vinto e al club sono rimasti sul groppone i 220 milioni di sterline di investimenti sulla squadra. Insomma un contratto da 17 milioni di euro netti all’anno, a chi conviene se non a lui? Dunque che ci sia la fila per prenderselo a quelle cifre è assai improbabile. Certo poi l’allocco che abbocca da qualche parte si trova sempre…
La notizia non è che Antonio Conte ha rotto e ha lasciato il Tottenham. La notizia è che Antonio Conte non ha vinto nulla. Vediamo. Nessuno regge Antonio Conte ormai per più di
Azzurro tenebra. Attenzione, la questione Nazionale non è affatto risolta. La brutta sberla presa dall’Inghilterra a Napoli riapre la questione. L’ Italia comincia la strada della qualificazione europea così come aveva chiuso quella della qualificazione mondiale: cioè malissimo. Siamo ancora a quel punto? Partenza completamente sbagliata, squadra debole e dominata da quella nazionale che battemmo ai rigori a Wembley. Da allora abbiamo fatto inquietanti passi indietro, a cominciare da Donnarumma per finire a un attacco privo di centravanti importanti. Anche se l’oriundo Retegui, tutto sommato, il suo golletto l’ha fatto. Ma certo non si può stare tranquilli con una Nazionale così.
Domenica 26 marzo 2023 Mancini ha azzeccato la mossa Retegui, ma non basta certo Fare un paio di gol a Malta credo non cambi molto la musica, anche se dobbiamo metterci nell’ordi
La domanda sorge spontanea: ma chi è Mateo Retegui? Al di là delle sorprese nelle convocazioni azzurre di Mancini, si può rispondere banalmente: beh, meno male che almeno Retegui, oriundo proveniente dall’Argentina, c’è. La Nazionale ha una crisi di vocazioni, non trova abbastanza calciatori di qualità da chiamare, per cui Mancini deve fare i salti mortali per trovare i giocatori. Ma dire che la colpa è di Napoli, Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio etc che non fanno giocare gli italiani è solo voler nascondere la realtà. La percentuale di stranieri che giocano nel nostro campionato (62,7%) non è molto superiore agli altri campionati europei. Il problema di fondo è la mancanza in assoluto di talenti e di campioni, che poi giochino in Italia o altrove non fa differenza. L’importante è che facciano esperienza in grandi club internazionali. E purtroppo, in assoluto, ci sono troppi pochi calciatori italiani bravi all’estero. Nella Nazionale di Mancini ci sono solo 7 calciatori italiani che giocano in club esteri: Donnarumma, Jorginho, Verratti, Scamacca, Gnonto, Grifo e Retegui. L’Argentina campione del mondo in Qatar ha solo un nazionale che gioca in patria: il terzo portiere. Forse i nostri ragazzi ormai guardano agli altri sport, e forse i nostri giovani calciatori sono troppo mammoni e non vanno a cercare fortuna all’estero… Resta la strada già percorsa dalla Francia, della Nazionale multiculturale: bisogna aspettare gli italiani figli e nipoti di immigrati, i nuovi azzurri di seconda e terza generazione
Va bene, partiamo almeno da un punto fermo e acclarato. Mateo Retegui non lo conosce nessuno, a parte gli addetti i lavori e chi magari ha letto un po’ più approfonditamente le