Il Pallone d’Oro a Benzema non solo è giusto e indiscutibile, ma segna un cambio d’epoca. Anche se l’attaccante francese ci arriva a 35 anni, e dopo quasi 500 gol in carriera. Il premio chiude la storia straordinaria del football di Messi e Ronaldo che abbiamo avuto la fortuna di aver vissuto e torna nell’epoca di un calcio più terrestre e a misura d’uomo. Ma nella storia di questi super campioni c’entrano anche i grandi club dove giocano o hanno giocato. Dopo il Barcellona e il Real Madrid né Messi né Ronaldo sono tornati al livello di quei tempi. Certo se Messi dovesse finalmente vincere il Mondiale con l’Argentina…
Il Pallone d’Oro a Karim Benzema ci porta dritti in un mondo nuovo. Non perché Benzema sia un giovane – va ormai per i 35 anni e nel mirino ha messo il traguardo dei 500 g
CHAMPIONS LEAGUE, quarta giornata – ⚽ – Le due facce dell’Inter, modesta e fallimentare in campionato mentre rischia di vincere al Camp Nou contro il Barcellona, e dopo averlo già battuto a San Siro. Due volte in vantaggio si fa riprendere due volte da Lewandowski, ma ora ha inguaiato i blaugrana mentre la qualificazione dei nerazzurri agli ottavi è più vicina. In un girone, tra l’altro, dove l’Inter aveva il ruolo del vaso di coccio tra quelli di ferro (Bayern Monaco e Barcellona). Forse abbiamo maltrattato Inzaghi un po’ troppo crudelmente e prematuramente? Abbiamo tutti un piccolo rimorso? – ⚽ – Il Napoli è a livelli che mai avremmo immaginato, tra andata e ritorno ha rifilato all’Ajax ben dieci gol. Il Napoli è aggressivo, divertente e scatenato al tiro. E’ chiaro che è merito della qualità dei giocatori, nuovi (Kvaratskhelia etc) e vecchi (Zielinski etc), ma soprattutto è merito di un allenatore, Luciano Spalletti, che sta facendo la differenza. Sta tirando fuori il meglio da un gruppo che ad agosto non giudicavamo certo migliore di quello della Juventus. E allora viene inevitabilmente il dubbio: com’è possibile che certi allenatori incidono molto sul rendimento e mettono la squadra nella migliore condizione possibile, mentre altri – pur avendo giocatori teoricamente superiori – non cavano un ragno dal buco? Ogni riferimento alla Juventus e ad Allegri è puramente casuale…
CHAMPIONS LEAGUE 2022-2023 FASE A GIRONI (4a GIORNATA) Martedì 11 ottobre 2022 Maccabi Haifa – Juventus 2-0 (7′ Atzili MH, 42′ Atzili MH) Milan – Chelsea 0
CHAMPIONS LEAGUE, quarta giornata – ⚽ – Sprofondo Juventus, sconfitta in Israele ad Haifa dal Maccabi 2-0, la sua crisi diventa sempre più grave: rischia di non conquistare nemmeno la qualificazione consolazione all’Europa League, mentre in campionato è a -10 dal Napoli primo in classifica. Nonostante il disastro Allegri è Ercolino Sempre In Piedi, salva ancora la panchina, Andrea Agnelli infatti lo difende: “E’ una vergogna, il nostro è un problema di gruppo che riguarda 80 persone non solo lui”. Ma così facendo salva anche se stesso che lo ha fortemente rivoluto l’anno scorso. Due stagioni finora assolutamente fallimentari, caratterizzate in società dalla più completa e passiva “inazione” – ⚽ – Tutti addosso all’arbitro a San Siro, il Chelsea vince sfruttando anche un rigore fasullo e l’espulsione di Tomori dopo appena venti minuti. Tutti si infuriano e aleggia lo spettro della congiura, di un Milan decaduto che non fa più parte di un circuito di squadre verso cui gli arbitri cadono in sudditanza psicologica. Tonali esclama: “Ci hanno mandato questo…”, Pioli invoca vanamente il Var ed esplode con un “This is Champions!”. Appunto, proprio perché è la Champions League sarebbe bene mettere da parte gli alibi e non dimenticarsi che la settimana prima il Chelsea al Milan gliele aveva già suonate di brutto…
CHAMPIONS LEAGUE 2022-2023 FASE A GIRONI (4a GIORNATA) Martedì 11 ottobre 2022 Maccabi Haifa – Juventus 2-0 (7′ Atzili MH, 42′ Atzili MH) Milan – Chelsea 0
Cosa sta succedendo alla Serie B, diventata all’improvviso il rifugio dei Campioni del Mondo del 2006? De Rossi è il nuovo allenatore della Spal, Cannavaro è al Benevento, Filippo Inzaghi è primo in classifica con la Reggina, Grosso al Frosinone, mentre Gigi Buffon a 44 anni e mezzo fa ancora il portiere nel Parma. Da Pirlo catapultato senza alcuna esperienza sulla panchina della Juve – avventurismo più che avventura, trasformatasi rapidamente in fallimento – al ritorno della sana gavetta. Essere campioni del mondo non dà più un diritto ad avere un passaporto speciale per il mestiere di allenatore. Più giusto così. E adesso la la B, diventa un film con attori famosi, anche se riciclati, che può fare un bel po’ di soldi al botteghino. Un bel “b movie” appunto…
Daniele De Rossi alla Spal, Fabio Cannavaro al Benevento, Filippo Inzaghi alla Reggina, Fabio Grosso al Frosinone e Gigi Buffon a 44 anni e mezzo (5 più di De Rossi che fa l’all
Come dobbiamo giudicare la seconda esperienza di Mourinho in Italia? E’ vero, riempie lo stadio con la sua sola presenza, ha grande ascendente su ambiente e pubblico, ha anche vinto la Conference League che è la terza coppa per importanza in Europa, ma perché c’è tanto trionfalismo nei suoi confronti? Secondo me non è più l’allenatore di 10 o 20 anni fa, è sempre tra i migliori al mondo ma da tempo è stato superato da altri (Ancelotti, Guardiola, Klopp…). Fa sempre un grande spettacolo di se stesso, certo, ma se davvero fosse tutto quello che l’idolatria esasperata dell’ambiente sostiene perché non ha vinto lo scudetto lo scorso anno? Perché ora fa ben magre figure in campo internazionale? E perché la sua Roma non si trova al posto del Napoli? Insomma Mourinho non è Dio, ed è ora che tanta idolatria sia finalmente ridimensionata
L’idolatria distorce la realtà, oltre a essere detestabile di per sé. Io ho grande ammirazione per José Mourino, mi piace il personaggio, il suo estremismo, mi attraggono perf