O ammazziamo una volta per tutte quel che resta del tiki taka o il tiki taka ammazzerà il calcio
Sarà un bel giorno quando celebreremo il funerale del Tiki Taka – che è forse alla fase terminale del suo sterile ciclo, ma non ancora completamente morto. Purtroppo. ̵
Zamora, il film di Nery Marcorè tratto da libro di Roberto Perrone. Dal derby di Milano tra Milan e Inter a una partita scapoli – ammogliati, un po’ “Fuga per la Vittoria” e un po’ “Fantozzi”, che diventa metafora della vita. Il calcio tiene insieme passato, presente e futuro, semplicemente perché noi siamo fatti della stessa materia del football. O meglio el folber…
ZAMORA, IL DERBY DI MILANO E LE OSTERIE DEL GIAMBELLINO Tu mi chiedi chi era Zamora, che, chiariamolo subito, col derby di Milano non c’entra nulla se non per motivi letterari e
Dall’Inter al Milan, dalla Roma al Genoa: nessuno dei club di proprietà straniera, soprattutto con i Fondi di investimento americani che facevano sognare grandi investimenti e soprattutto grandi vittorie, può garantire un futuro molto più vincente e ricco dei padroni italiani da cui hanno rilevato i club. Si arriva al paradosso che ormai i club di proprietà straniera gestiscono nella stessa maniera dei loro predecessori. Senza fare follie e autofinanziadosi col calciomercato. Insomma in Serie A è arrivata la Serie B dei Fondi di investimento e alla fine più che di opportunità si è trattato di illusione. Per non dire: fregatura…
RANKING UEFA E CRISI: LE DUE FACCE DEL CALCIO ITALIANO Non riesco a capire quale sia il volto vero, oggi, del calcio italiano. Se quello continuamente propagandato dai media del pr
Cosa è successo in Napoli-Inter 1-1 (gol di Darmian e Juan Jesus)? Poco, perché l’Inter lo scudetto lo ha già vinto ed è sotto botta dopo l’eliminazione dalla Champions League e il Napoli è solo preoccupato di frenare la discesa e al massimo cercare di agguantare il quinto posto. Il fattaccio della partita è Juan Jesus che denuncia all’arbitro Acerbi per avergli detto “Sei un negro”. Al di là dell’insulto razzista, assolutamente condannabile, l’aggravante è che l’episodio accade proprio nel giorno che Lega di Serie A e Presidenza della Repubblica hanno dedicato alla lotta antirazzismo con scritte sulle maglie, dichiarazioni alla tv, e un adesivo “Keep Racism Out”. Insomma la classica manifestazione che è solo una formalità, un paravento per lasciare pulite le coscienze. La Federcalcio interviene escludendo subito Acerbi dalla convocazione in Nazionale e dovrebbe convocarlo invece la Procura Federale per farlo squalificare (rischia 10 giornate). Se non si interviene adeguatamente infatti il prossimo adesivo “Keep Racism Out” dovranno attaccarselo in fronte.
RAZZISMO, ACERBI ESCLUSO DALLA NAZIONALE LUNEDI’ 18 MARZO 2024 – Inevitabile l’esclusione dalla Nazionale di Francesco Acerbi per razzismo. Il difensore dell̵
Mamma che botta, dalla Champions League va fuori anche l’Inter e dopo l’eliminazione di Lazio e Napoli non ci resta più nessun club italiano. La squadra di Inzaghi fa un disastro ai rigori, sbagliano Sanchez, Klaassen e perfino Lautaro. E così ai quarti di finale ci va l’Atletico Madrid del Cholo Diego Pablo Simeone, vecchia conoscenza nerazzurra. Ricordate quando si rimproverò al perfettino Inzaghi il porno turn over contro la Real Sociedad, finendo secondo nel girone? Ecco, anche questo è stato un grave errore strategico. Ma forse abbiamo soprattutto celebrato troppo l’Inter, finalista di Champions dello scorso anno, prima ancora che vincesse davvero qualcosa di importante e questo ha raddoppiato gli sforzi dei suoi avversari. Ma soprattutto sono state assai premature tutte le previsioni e le chiacchiere sul Ranking Uefa e la quinta italiana in Champions League. Ecco, adesso non ne abbiamo più nemmeno una…
INTER, GLI APPLAUSI VANNO AL CHOLO SIMEONE Sì certo, l’Inter si consolerà con lo scudetto. Ma vaglielo a dire adesso che si ritrova fuori dalla Champions League e guarda il Cho
Dopo la Lazio anche il Napoli va fuori dalla Champions League. Non riesce l’impresa alla squadra di Calzona, che anzi viene sconfitta per 3-1, anche se lamenta un mancato rigore. Al Mondiale 2025 così ci andrà la Juventus, a meno di iniziative ribelli di De Laurentiis. Che per inciso esclude anche che il prossimo allenatore del Napoli possa essere un Maurizio Sarri bis. Nella sfida Italia-Spagna così non ci resta che l’Inter…
IL NAPOLI IMPALLINATO DOPO LA LAZIO Fuori anche il Napoli. Siamo arrivati in 7 fino a questo punto, ma adesso hanno cominciato a impallinarci. Tre gol alla Lazio a Monaco dal Bayer
Elliott o Redbird? La proprietà del Milan è un giallo, Guardia di Finanza e Procura stanno spulciando i suoi documenti, e intanto sono stati indagati gli ad Furlani e Gazidis. Per quanto già si sapesse ampiamente che Elliott aveva prestato a Redbird 600 milioni per l’acquisto stesso, adesso si sospetta che la proprietà del Milan sia stata dissimulata presso la Federcalcio, aggirandone le regole. Da Berlusconi (2017) in poi tre proprietari diversi, il Milan sballottato tra i fondi americani. Elliott è presente alla stessa maniera anche nel Lille in Francia, da cui il Milan ha preso Leao e Maignan. E adesso c’è anche un rischio di sanzioni sportive
A CHI APPARTIENE IL MILAN? Dunque – c’è sempre un prima da dove dover partire e questa storia ovviamente si aggancia a un passato a noi non del tutto ignoto – la Gua
Maurizio Sarri si è dimesso dalla Lazio. Un grande gesto di signorilità e correttezza, in quanto ormai incapace di riprendere una squadra che sta precipitando. Sarri toglie dall’imbarazzo il presidente Lotito che probabilmente non lo avrebbe licenziato per non rimetterci dei soldi, così il conto lo paga per intero l’allenatore toscano. La sua parabola è la stessa identica di quella di Mourinho nella Capitale, arrivò come risposta della Lazio alla Roma che aveva ingaggiato tre anni fa lo Special One, se ne va poche settimane dopo il licenziamento in tronco del portoghese. E ora Lotito sta cercando il De Rossi della Lazio. Insomma vite parallele…
LAZIO E SARRI, IL COLPO DI TEATRO DELLE DIMISSIONI Qui Lazio: tutto come ieri (CLICCA QUI), solo con una notizia fondamentale in più, che si poteva anche immaginare: non lo hanno
La Lazio ko all’Olimpico anche con l’Udinese manda in crisi se stessa e soprattutto Maurizio Sarri, tradito dal suo calcio integralista. Di sicuro è già finito il Sarrismo come movimento e idea di un calcio migliore e moderno. La Lazio è precipitata dal secondo posto dello scorso anno al nono di questa stagione. Dopo Napoli, Sarri ha perso il tocco e l’ispirazione, con la Juventus e il Chelsea, nonostante le vittorie, durò appena un anno, con la Lazio è arrivato addirittura a tre ma il rapporto è ormai logoro e la sopportazione reciproca esaurita. Lotito potrebbe prendere esempio da Friedkin che ha silurato Mourinho, che ha avuto la stessa parabola di Sarri nella Capitale. A giugno sicuramente Sarri lascerà la Lazio, si tratta solo di capire (si fa il nome di Tudor) se non sia il caso di darci un taglio fin da subito. Per non continuare a soffrire…
Maurizio Sarri si è dimesso dalla Lazio il giorno dopo la sconfitta all’Olimpico con l’Udinese. Sarri ha preso in contropiede il presidente Lotito e la stessa società