Non è estate senza che Romelu Lukaku cambi squadra e vada a caccia di qualcuno che si accolli i suoi cento chili di peso, il suo superstipendione da 7,5 milioni di euro a stagione e la sua ventina di gol (più o meno…). Non si capisce bene per quale motivo perché tutti siano entusiasti quando Lukaku sbarca a Milano, Londra o Roma in piena estate, e poi si scopra a maggio o giugno che se ne può fare a meno. Un centravanti per tutte le estati, adesso magari toccherà al Napoli e ad Antonio Conte, che con l’attaccante belga viaggia in ticket. Pronti dunque al nuovo bacio di maglia, Vamos alla Playa e buon Lukaku a tutti
Non è estate senza grattachecca, Vamos alla Playa, il calciomercato e Mr (in questo caso sor…) Romelu Lukaku che cambia squadra. Niente stessa spiaggia e stesso mare. Londra, Mi
Aiuto, qui non bastano più gli allenatori. Anche la Lazio ha divorziato dal sergente Hartman Tudor, che aveva preso il posto di Sarri meno di tre mesi fa. A conti fatti hanno cambiato o cambiano Milan (da Pioli a Fonseca), Juventus (da Allegri a Thiago Motta), Napoli (da Cardona a Conte), Bologna (da Thiago Motta a Italiano), Fiorentina (da Italiano a Palladino), Torino (da Juric a Vanoli), e poi ancora Lazio, Cagliari, Monza, Verona, Venezia. Insomma più di mezza Serie A, praticamente un’epidemia in panchina. Conclusioni? Tutti avevano sbagliato allenatore e ora ricominciano tutto da capo
Da Sarri a Tudor con uno schiocco di dita, e ora da Tudor a non si sa chi, con un altro schiocco, perché non è che a ogni schiocco saltino fuori conigli dal cilindro. Ora salta f
E’ fatta, audace colpo del solito De Laurentiis: Antonio Conte è il nuovo allenatore del Napoli. Tranquilli Antonio non sarà la foglia di fico da mettere su un Napoli ormai lontano da quello che vinse lo scudetto un anno fa con Spalletti. E’ talmente un rompiscatole, egocentrico, così convinto di se stesso e martellatore, che il presidente sa di essersi messo in casa uno con cui non si fanno troppi compromessi. Forse non è più il Conte di un tempo e a qualche pretesa avrà dovuto rinunciare (ma non ai soldi…) ma è pur sempre un straordinario e magico incantatore di serpenti. Praticamente l’ideale per rilanciare il Napoli alla grande
E’ fatta allora. Antonio Conte dentro il frullatore del Napoli di Aurelio De Laurentiis. Un grande allenatore può essere la classica foglia di fico che si mette sulla vergogna.
Air Force One Marotta! Ultimora, triplo salto mortale dalla Cina agli Stati Uniti, Beppe Marotta ha già vinto le elezioni americane. I boss di Oaktree, che di calcio nulla masticano, dopo essersi presi l’Inter e aver scaricato il padrone cinese Zhang, hanno fatto l’ex AD, che già gli andava di lusso così, Presidente con pieni poteri. Ma con i soldi del portafoglio di Zio Sam. La carriera strabiliante di un uomo di calcio che partendo dal Varese e dal sottoscala del calciomercato di fatto è ormai diventato l’uomo più potente e di riferimento del calcio italiano. E ovviamente anche molto invidiato. La Juventus di Agnelli che lo fece fuori per non aver condiviso la follia dell’affare Ronaldo, alla fine ha fatto la fortuna sua…Insomma il più clamoroso dei tanti autogol bianconeri, che ora guardano The President dal basso verso l’alto
Non c’è trippa per gatti, oggi Beppe Marotta, varesino, 67 anni, diplomato al classico, 4 sole società in carriera, Varese, Sampdoria, Juventus, Inter, sparecchia il banco pr
AAA Allegri offresi. L’ex allenatore della Juventus ha chiuso il contenzioso con Elkann & C, e invece del licenziamento con disonore avrà un contentino di 4-5 milioni (mica male…) e amici come prima. In compenso sarà libero di prendersi un anno sabbatico, come si dice adesso, oppure di fare l’impertinente gabbiano livornese che svolazza sul calciomercato. Chi avesse bisogno di un descamisado cui ogni tanto prendono i 5 minuti, un allenatore po’ demodé sempre in guerra col mondo e con l’intera critica tv capitanata dall’impertinente Adani , si faccia avanti. Il senatore Claudio Lotito ad esempio, che è ai ferri corti col sergente di ferro Tudor e che deve fare i conti con la contestazione interna e i manifesti “Libera la Lazio!”
Non Gassmann e Tognazzi che si baciano dopo essersi rovesciati l’intera cucina addosso ne “I Nuovi Mostri”, ma quasi. Juventus e Allegri terminano qui di prenders
Avete presente il Real Madrid che ha vinto la Champions League? Ecco, aggiungeteci pure Mbappé. 125 milioni per lui solo per mettere piede al Bernabeu e poi 20 milioni all’anno fino al 2029. Insomma, milione più milione meno…
Kylian Mbappé è ufficialmente un giocatore del Real Madrid. Dopo sette stagioni con il Paris Saint-Germain, il fenomeno francese si unisce ai Blancos, che hanno dominato la Champ
L’Inter e l’imbarazzante e sconveniente caso Lautaro Martinez. Fino a quanto bisogna pagare un centravanti? E qual è il limite oltre il quale scatta l’arrivederci e grazie?
LAUTARO COME DEL PIERO E TOTTI Un anno è Lautaro Martinez, un anno è Lukaku, ma possono essere stati in passato anche Del Piero o Totti. Specifico subito che ho citato casi, in c
Calciomercato, cosa c’è dietro le chiacchiere su Conte, Zirkzee, Lukaku & C? Oltre 3 miliardi di debiti, l’inquietante caso Inter-Oaktree, l’ opacità dei movimenti azionari dei club, le scandalose commissioni dei procuratori (220 milioni), una Covicoc decapitata e un giro d’affari che, chiacchiere a parte, è a costo zero. Insomma, altro che fiera dei sogni…
IL CALCIOMERCATO LUSTRINI E PAILLETTES Settanta milioni per ripartire (Inter); Zirkzee per il Milan; Conte (costo 60 milioni lordi) e Lukaku al Napoli; Thiago Motta e Koopmeiners
Aspettatevi scintille e fuochi artificiali, per il Napoli De Laurentiis ha scelto Antonio Conte. Una mossa a lungo cercata per il rilancio dopo il fallimento della stagione post scudetto. Ma vedremo il Conte che tutti ci aspettiamo? O piuttosto un altro…
CONTE, UNO STREGONE PER IL NAPOLI Una manciata di polvere nel fuoco, l’invocazione degli spiriti del calcio. La danza di Motta per la Juventus, di Conte per il Napoli, di Fonseca
Allegri e la Juventus, Pioli e il Milan, non bisogna sfidare la reciproca sopportazione. Come al cinema, quando è ormai evidente che il finale è scritto e non può essere cambiato
ALLEGRI E PIOLI, QUANDO IL FINALE E’ GIA’ SCRITTO Ci sono certe storie che un finale non ce l’hanno o molto più banalmente possono averne indifferentemente uno o anc