Fermi tutti questo è il momento di spararla grossa su Ronaldo. Se lo volete alla Roma oppure clamorosamente di ritorno alla Juventus (in un’operazione fotocopia di Lukaku dall’Inter al Chelsea e ritorno) sognatelo pure, perché è veramente tutto possibile. Ronaldo ormai dove va, anche se continua a fare gol, rompe con tutti gli allenatori che incontra. Al Manchester United è stato una “minestra riscaldata” come recita, azzeccandoci, il luogo comune. Il problema è che ormai Ronaldo è un asset aziendale troppo costoso, fuori tempo e fuori misura per qualsiasi club. E poi la prossima stagione sarà quella del suo quinto e ultimo Mondiale, in cui sparerà le ultime cartucce della sua gloriosa carriera. Però, a meno che non decida di continuare con un altro anno a nervi tesi nello United, il calciomercato dovrà trovargli anche una nuova squadra. E chi se lo prende, a 38 anni, uno così? Insomma, più che calcio, cinema…
Non c’è nulla di clamoroso nel probabile, possibile, quasi sicuro divorzio di Ronaldo dal Manchester United. E’ una storia finita già da tempo, e l’aspetto paradoss
Lukaku all’Inter e Pogba alla Juventus, il calcio italiano si sta specializzando nell’arte del riciclo. Affari straordinari, certo, ma il contraltare è anche un mercato che sta trasformando la Serie A in un cimitero di elefanti, si inseguono i vecchi campioni e i colpi a effetto. Ma la sostanza? La Serie A ormai investe poco e male sui giovani (Nazionale docet), lo fa unicamente per fare business, e non è in grado di competere con i grandi club internazionali. La misura della qualità del nostro calcio è data dalle vittorie internazionali e dal ranking, tutto il resto è fumo negli occhi. Insomma non tutto il calciomercato è oro che luccica, anzi…
Lukaku all’ Inter e Pogba alla Juventus. I grandi club italiani si stanno specializzando nel riciclo spettacolare, nei ritorni a sorpresa, nei colpi scena con i campioni in decli
Il Milan passa di nuovo di proprietà per 1,3 miliardi di euro: da Elliott a RedBird dell’italo americano Gerry Cardinale. E’ il terzo passaggio di proprietà da quando Berlusconi lo lasciò nel 2017. E stavolta passa da un “fondo” americano a un altro. Il club è ormai diventato fonte di speculazione massima, i nuovi proprietari richiamano molto il famoso “Gordon Gekko” di “Wall Street” il film di Oliver Stone del 1987. Elliott sulla vendita ha lucrato 4 volte la cifra iniziale investita e ora i nuovi proprietari spereranno di fare altrettanto. Forse per Maldini e Pioli non cambierà molto, ma ormai il calcio è solo un matrimonio esclusivamente d’interesse…
Ascolta “Milan, da Berlusconi a Gordon Gekko” su Spreaker. *** SOCIAL BLOOOOG! Ciao a tutti, invito caldamente ognuno a iscriversi ai canali social di Bloooog! e ai mie
Addio a Mino Raiola, l’uomo che ha incarnato l’evoluzione del mestiere di procuratore. Da semplice mediatore a manager di potere, spregiudicato nelle trattative, aggressivo, determinante, discusso, capace di spostare a suo piacimento i principali campioni – da Pogba a Ibrahimovic, da Bergkamp ad Haaland – secondo la convenienza sua e dei suoi assistiti. Era una superstar, al pari dei suoi stessi calciatori. Con Raiola si è arrivati all’industrializzazione delle scuderie dei calciatori, fino a diventare un caso per tutto il calcio internazionale. Secondo Forbes era arrivato a guadagnare 85 milioni di euro in mediazioni in un solo anno. E il prestigioso Financial Times gli dedicò un reportage lunghissimo sul suo magazine. Oltre tre miliardi negli ultimi dieci anni finiti nelle casseforti delle grandi agenzie, I grandi procuratori oggi inghiottono una quota eccessiva della ricchezza globale del calcio. Raiola era il calciomercato fatto persona. Con tutto quello di discutibile che c’è intorno…
DA CAMERIERE A SUPERSTAR DEL CALCIOMERCATO Era il calciomercato fatto persona. E’ morto all’ospedale San Raffaele di Milano, Mino Raiola, uno dei più potenti, ricchi e sicuram
Plusvalenze, mercato e bilanci, fate pure come volete: ce lo dice la giustizia sportiva. Il procuratore federale ha preso un abbaglio…
PLUSVALENZE, LA RESA DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA Penso che la generale assoluzione nell’inchiesta sportiva sulle plusvalenze – erano coinvolti anche Juventus e Napoli con i
Dybala-Juve, è rottura. Ma chi c’è dietro Dybala? E la Juve fa la cosa giusta?
LA CRISI DEL SETTIMO ANNO E LA ROTTURA UFFICIALE Addio Dybala. E’ la classica crisi del settimo anno e con la Juve è davvero finita qui. O meglio, oggi, adesso. Da questo moment
Dybala è il futuro della Juve o no? L’assenza in campo e il rebus del contratto
LA JUVE E IL TRIO MANCATO VLAHOVIC-CHIESA-DYBALA Non c’è mai stato così tanto Paulo Dybala nella Juventus. Non se ne è mai parlato così tanto nemmeno quando giocava, e a volt
“Nessuno può garantire che Zaniolo resti alla Roma” dice Tiago Pinto. Appena chiuso l’affare Vlahovic, subito si apre il fronte del prossimo mercato con la Roma che potrebbe pensare di incassare 50/60 milioni dall’affare, in uno schema che ricalca quello della Fiorentina. I campioni oggi fanno economia e nessuno pensa più che esistano gli incedibili. Donnarumma, Lukaku, Ronaldo, Messi, Insigne, Mbappé, Dybala, Zaniolo: tutti si possono cedere o lasciare andare via. Non si guarda più in faccia nessuno: se costi tanto o vali tanto, addio. Ma attenzione all’effetto del Teschio di Damien Hirst…
E dopo Vlahovic, Zaniolo. Roberto da Crema, il mitico baffo, sbaracca via il tappeto persiano e mette davanti alla telecamera un vaso cinese, sbraitando sull’affare che stiamo pe
Chiuso il calciomercato della rivoluzione Juventus, con Vlahovic supercolpo dell’anno. Ed ecco implacabili i dieci (e oltre…) domandoni scomodi e impossibili. La Juve vuole solo la Champions League? E Marotta con l’Inter è sempre il Cagliostro che ricava oro dalle pietre? Qual è la sòla di questo calciomercato? Il Sarrismo si nutre forse d’aria? Il cappottino di Mourinho rende invincibili? E ‘sto Mbappé ma non lo potevamo portare in Italia?
1 L’ALGEBRA DELLA JUVE Con documentazione certa e comprovata si risponda precisamente e dettagliatamente a quale cifra corrisponda la seguente somma algebrica: 1A) Juventus o