Il Pallone d’Oro a Benzema non solo è giusto e indiscutibile, ma segna un cambio d’epoca. Anche se l’attaccante francese ci arriva a 35 anni, e dopo quasi 500 gol in carriera. Il premio chiude la storia straordinaria del football di Messi e Ronaldo che abbiamo avuto la fortuna di aver vissuto e torna nell’epoca di un calcio più terrestre e a misura d’uomo. Ma nella storia di questi super campioni c’entrano anche i grandi club dove giocano o hanno giocato. Dopo il Barcellona e il Real Madrid né Messi né Ronaldo sono tornati al livello di quei tempi. Certo se Messi dovesse finalmente vincere il Mondiale con l’Argentina…
Il Pallone d’Oro a Karim Benzema ci porta dritti in un mondo nuovo. Non perché Benzema sia un giovane – va ormai per i 35 anni e nel mirino ha messo il traguardo dei 500 g
Damiano Tommasi sindaco di Verona. Così un calciatore con un grande spirito di servizio riesce a fare quello che la politica del centrosinistra per decenni non è riuscita a fare, togliere alla destra il ruolo guida di una grande e importante città italiana. Damiano è stato calciatore della Roma per dieci anni, è stato in Nazionale e giocato oltre 500 partite da professionista. E’ stato anche per nove anni presidente dell’Associazione Calciatori, dedicando soprattutto la sua attenzione ai calciatori non in vetrina e che nei campionati minori non vivono certo una vita glamour, da ricchi privilegiati. L’intera sua vita è stata dedicata agli altri, alle associazioni di volontariato, il suo pregio è saper ascoltare ed essere sempre pronto a dedicarsi agli ultimi e agli emarginati. In lui la gente vede un sincero messaggio di pace sociale. Insomma oggi Damiano Tommasi è il bello del calcio
Il bello del calcio, Damiano Tommasi sindaco di Verona. E’ sorprendente come un calciatore, con una lunga storia di impegno sociale alle spalle e con un’immagine non consueta,
Qatar 2022, ai Mondiali senza Italia non ci resta che tifare Messi. Sarà la sua ultima chance, forse….
Ci sono tutti tranne noi. La sintesi di Qatar 22 – si giocherà dal 21 novembre al 18 dicembre 2022 – è brutalmente questa. Un Mondiale d’inverno di cui forse sentir
Ibrahimovic, il Milan, lo scudetto e il contratto a 41 anni. Un’icona per l’Italia che invecchia
IBRAHIMOVIC E IL SUO TALLONE D’ACHILLE Non ci sarà un Mondiale nemmeno per Zlatan Ibrahimovic, uno dei migliori giocatori al mondo. Con la sua Svezia ci è arrivato solo due
Donnarumma ha sbagliato, ma non è un capro espiatorio. E poi ora non c’entra il giudizio morale…
Siti, Tv, radio, giornali pieni di Donnarumma e della sua clamorosa papera contro il Real Madrid. Il caso Donnarumma impazza ancora due giorni dopo la partita l’eliminazione
Dybala è il futuro della Juve o no? L’assenza in campo e il rebus del contratto
LA JUVE E IL TRIO MANCATO VLAHOVIC-CHIESA-DYBALA Non c’è mai stato così tanto Paulo Dybala nella Juventus. Non se ne è mai parlato così tanto nemmeno quando giocava, e a volt
Totti e Ilary un amore che comincia e finisce in diretta TV, sulla piazza social della gente comune, una storia condivisa in ogni particolare, dalla maglietta “Sei Unica”, ai figli, al glamour, alla romanità, al successo dall’alba al tramonto. La Vita in Diretta appunto, o meglio la trasposizione nella vita reale del Truman Show…
L’amore assoluto tutto d’un fiato, la storia tra Totti e Ilary – il cognome di lui e il nome di lei ha sempre presupposto che la parte maschia in questa storia fosse per
Antonio Conte è in difficoltà con il Tottenham, “non sono abituato a battermi a questi livelli”. Cristiano Ronaldo invece non fa gol con il Manchester United e ha un pessimo rapporto con Ralf Rangnick, insomma se la passa male e a fine stagione potrebbe ancora cambiare aria. All’Inter e alla Juventus Conte e Ronaldo sembravano indispensabili, gli unici capaci di portare i due club ai traguardi prefissati. Ma le cose nel calcio cambiano rapidamente e oggi nessuno all’Inter vorrebbe lasciare Inzaghi per tornare a Conte, oppure alla Juve fare a cambio tra Vlahovic e Ronaldo. Insomma, se ne sono andati? Peggio per loro…
Non so se qualcuno stia cinicamente godendo per i problemi che Antonio Conte e Cristiano Ronaldo stanno affrontando in Premier League. Antonio Conte col Tottenham è ottavo in clas
Cosa ci sta dicendo Ibrahimovic che si fa riprendere a fare mostruose flessioni appeso a un sacco di pugilato? Ci sta dicendo che il Milan può pure pensare di fare a meno di lui, che può forse battere l’Inter con i gol di Giroud o pensare di vincere lo scudetto senza di lui, ma Ibra è sempre Ibra, è unico, è un leader. Anche se va ormai per 41 anni. E guardate allora cosa state rischiando di perdervi…
Che ci facciamo con Ibrahimovic? Lo dico in senso metaforico, ma nemmeno troppo, personalmente non ci faccio proprio niente e anzi mica è un problema mio, quindi… Quindi mi mett
Si può non guardare Sanremo, opporgli un netto e snobistico rifiuto? Si può, ma se non ci si chiude in una bolla, comunque il Festival della Canzone entrerà da tutte le parti. Sanremo è un carrozzone nazionalpopolare, una grande sagra di paese con molte aspetti comuni al calcio, dalla Tv al tifo, dalla polemica all’idolatria, dallo scandalismo al costo esasperato. Il rifiuto di Sanremo è come quel rifiuto dei Mondiali di Italia 90, quando Nanni Moretti & C si ritirarono simbolicamente a Capalbio per non assistere all’ “ignobile carrozzone”. Ma il derby Inter-Milan e il gran finale del Festival della Canzone si divideranno strategicamente il sabato del ritorno del pallone e del trionfo della canzonetta. Perché in fin dei conti sono quasi la stessa cosa…
Non esiste un’alternativa tra guardare Sanremo e non guardare Sanremo. O peggio ancora, rifiutarsi di guardare Sanremo. Il Festival si guarda, magari distrattamente ma si guarda.