Europa League, con un gol del solito Scamacca l’Atalanta pareggia a Marsiglia e crede nella finale. Per la Roma invece si mette davvero male, il Bayer Leverkusen domina e fa il colpo all’Olimpico. In Conference League la Fiorentina batte il Bruges in una notte di gol, ma è ancora tutto possibile
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Atalanta, Roma e Fiorentina alle stelle. La notte del riscatto del nostro calcio, tre squadre italiane nelle semifinali di Europa League e Conference League. I risultati ci garantiscono già la quinta squadra in Champions League per il prossimo anno. La grande impresa è quella dell’Atalanta che perde a Bergamo col Liverpool ma gestisce bene la trionfale vittoria di Anfield ed esplode la festa, Gasperini in trionfo. La sua Atalanta è in corsa per la Champions in campionato ed è in semifinale sia di Europa League che di Coppa Italia. La Roma all’Olimpico manda ancora ko il Milan dopo averlo fatto a San Siro, Mancini e Dybala mettono in ginocchio i rossoneri, che non riescono nemmeno ad approfittare di una Roma in dieci per oltre un ora per l’espulsione di Celik. De Rossi alle stelle, i Friedkin hanno già annunciato la conferma. Per Pioli invece è un momentaccio, probabilmente all’Olimpico l’allenatore rossonero si è giocato la panchina. E lunedì prossimo ci sarà anche il derby che rischia di consegnare lo scudetto all’Inter. Va avanti anche la Fiorentina. Insomma se in Champions League abbiamo combinato poco, per il resto abbiamo fatto il massimo. Sembriamo quasi una potenza, non ci resta che vincere qualcosa…
ATALANTA, ROMA E FIORENTINA PORTANO 5 ITALIANE IN CHAMPIONS LEAGUE Poveri voi, se siete irrimediabili nostalgici di quando in Coppa dei Campioni ci andava una squadra sola, e cioè
In Champions League tutte fuori, consoliamoci con l’ Europa League con le tre italiane – Milan, Roma ed Atalanta – tutte avanti ai quarti. Adesso Pioli può porsi come obiettivo la vittoria in Coppa, e cercare di recuperare un po’ sull’ l’Inter che comunque, smaltita la sbronza dell’eliminazione dalla Champions League, festeggerà lo scudetto in piazza. Soprattutto nel momento in cui sul Milan è esplosa la bufera dell’affare Elliott – Redbird…
LA COPPA DI CONSOLAZIONE Diamo fondo alle riserve nella Coppa di Consolazione. L’Europa League non è la Champions League, conta di meno e infatti passano tutte: Milan, Atalant
Inter, Napoli, Lazio in Champions League (ma ora alla mercè delle superbig) più Milan, Roma e Atalanta in Europa League e la Fiorentina in Conference League. Ecco a voi i Magnifici 7, si fa per dire. Il pattuglione delle italiane è rimasto intatto o quasi, solo il Milan è retrocesso dalla Champions all’Europa League. Ma quali sono le prospettive e quanto dobbiamo gioire per il salto al secondo posto nel Ranking Uefa per cui dal prossimo anno potremmo avere cinque squadre nella nuova Champions League? Attenzione, perché certi risultati e certe situazioni ci dicono anche che c’è una certa fragilità diffusa e che non è tutto oro quello che luccica…. – 🎙️ IL PODCAST
Ascolta “Inter, Napoli, Lazio, Milan, Atalanta, Rona, Fiorentina: Le Magnifiche 7 (ep. 38, 15 dic 2023)” su Spreaker. Eviterei i Magnifici 7, per rispetto del western i
Champions League, mamma che sberle: c’è chi c’ha Mbappè e c’è chi c’ha Leao…
C’è chi c’ha Mbappé e c’è chi c’ha Leao. Che i campioni facciano la differenza è un concetto tanto banale, quando volatile. Nel senso che facciamo finta di scordarcelo
Tutto secondo i piani, l’Uefa esclude la Juventus dalla Conference League (al suo posto la Fiorentina) per le violazioni finanziarie. All’esclusione si aggiunge una multa da 20 milioni di euro, solo 10 se rispetterà certe scadenze di bilancio nei prossimi tre anni. Non ci saranno ricorsi, la Juve accetta la sanzione per chiudere definitivamente qui le conseguenze di questo “annus horribilis”. In fin dei conti è il minore dei mali e ora può davvero ricominciare da capo. La grande novità è il cambio epocale delle strategia politica bianconera: niente più aggressività e arroganza, niente più centro di potere, niente più modello Andrea Agnelli. Insomma una Juve normale, o per meglio dire: normalizzata…
Tutto secondo gli schemi: Juventus fuori dalla Conference League e multa di 10 milioni, che potrebbero diventarne 20 se la Juve non rispetterà certe scadenze di bilancio nei pross
Allarme, qui tira una brutta aria. Dopo la Roma anche la Fiorentina fa un buco nell’acqua nella finale della Conference League vinta dal West Ham. Di tre italiane nelle finali delle Coppe due sono state fatte fuori. Per la Fiorentina anche l’amarezza di due finali perse in appena due settimane: la Coppa Italia se l’è presa l’Inter e la Conference il West Ham appunto. Al bravo Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina (fino alla partita di Praga…), si può dire soltanto: fare cinque minuti di catenaccio per arrivare ai supplementari non è una bestemmia e non significa l’abiura dei sacramenti del calcio spettacolo. La sua destinazione è il Napoli, a patto che De Laurentiis accetti di prendersi un generale quantomeno sfortunato. Possiamo anche chiedercelo apertamente e senza giri di parole: è Italiano l’allenatore giusto per il dopo Spalletti e il Napoli campione d’Italia? Morale della favola: non ci resta che l’Inter…
Due. Due squadre italiane, Roma e Fiorentina, che fanno un buco nell’acqua nel momento topico della stagione. E due finali perse in due settimane dalla Fiorentina. Le disgrazie v
Il risveglio del calcio italiano: tre nostri club nelle tre finali delle tre Coppe Europee. Dopo l’Inter in Champions League contro il Manchester City, la Roma di Mourinho va in finale di Europa League contro il Siviglia, e la Fiorentina di Italiano in quella di Conference League contro il West Ham. Resta fuori soltanto la Juventus, sconfitta dal Siviglia e ormai rassegnata a chiudere qui la sua stagione con nessun trofeo conquistato. Adesso bisogna raccogliere il più possibile, perché come dice quel gran leader di Mourinho: “Le finali non si giocano, si vincono”
Quasi da non credere. Tre italiane nelle tre finali delle tre Coppe europee. Dopo l’Inter in Champions League, ecco la Roma di Mourinho nella finale di Europa League contro il Si
Siamo in sospeso: possiamo qualificare quattro squadre nelle finali delle tre Coppe Europee e vincerle addirittura tutte e tre. Oppure potremmo mandarne una sola in Champions League (Inter o Milan) e non vincerne nessuna. In mezzo ci passa il mare. La serata di Europa e Conference League non è stata granché esaltante, anzi. Una vittoria della Roma, un pareggio della Juve e una sconfitta della Fiorentina. Roma e Juventus attaccate non a due superstar, ma a due calciatori italiani. Mourinho ringrazia il giovane Bove su cui ha puntato tanto negli ultimi mesi, e Allegri il solito Gatti che già aveva risolto la partita con lo Sporting. Morale della favola, vedete di farvelo bastare…
Siamo qui sospesi. Potremmo piazzare, come calcio italiano, una sola squadra nelle finali delle Coppe, e il bilancio sarebbe negativo, o potremmo davvero mandarcene addirittura qua
Juventus e Roma nelle semifinali di Europa League. Magari Allegri e Mourinho si ritroveranno addirittura in finale. Abbiamo cinque squadre italiane su dodici nelle semifinali delle Coppe europee. All’improvviso assistiamo a un risveglio del calcio italiano, magari non così ricco e glamour, ma sicuramente ingombrante. Possiamo perfino sognare un incredibile Triplete tutto italiano
Trascinate da Rabiot a Dybala, Juventus e Roma stanno correndo su due rette che potrebbero incrociarsi nella finale di Europa League. Non il massimo ma insomma qui, dopo anni di ma