Cosa succederà alla Juventus ora che la sua stagione è ufficialmente chiusa per il secondo anno a “zero tituli”? E cosa succederà o cosa bisognerà fare di Massimiliano Allegri? L’allenatore bianconero non è certamente l’unico responsabile, ma di questa Juventus è senz’altro il pilastro fondamentale, il simbolo, l’unico totem rimasto in piedi. Allegri rappresenta un modo di fare calcio bocciato dalla stessa filosofia bianconera. Se l’unica cosa che conta è vincere, come ci si comporta quando si perde? Chiuso nel suo modo di fare calcio, timbrato a vita dai suoi slogan- “il corto muso”, “per lo spettacolo andate al circo” – molto difficilmente Allegri può essere l’uomo giusto per distruggere questo stesso modello e rifondarlo da capo. E dunque è facile tirare le conclusioni.
Non so se sia possibile parlare della Juventus senza passare dall’imbuto della sentenza che pende sul suo capo, l’incombente penalizzazione, addirittura in doppia tranche visto
Il caso Juventus allunga la classifica, se è vero che il club bianconero rischia di essere nuovamente penalizzato per l’inchiesta plusvalenze, anche il quinto posto diventa fondamentale nella corsa alla Champions League. Resta il rebus però dell’ “afflittività” dell’eventuale penalizzazione, e la posizione dell’Uefa sull’esclusione dei bianconeri dalle Coppe. E’ una partita fuori campo che vale da sola 60 milioni di euro.
Credo che non sia mai stato così importante il quinto posto in campionato. Nel senso che la Juve così come è rientrata tra le prime quattro – anzi al momento è addirittur
SERIE A, giornata n. 35 – ⚽ – La festa del Napoli è infinita, ma a parte la gioia e l’emozione al Maradona il dopo Napoli-Fiorentina è una dimostrazione di potenza ed efficienza. La dichiarazione che lo scudetto non è un miracolo ed è stato fortemente voluto. In pratica l’esibizione di un nuovo apparato, in contrapposizione ai vecchi apparati di potere del calcio. – ⚽ – La Juventus vince a Bergamo contro l’Atalanta con i gol dell’inglese Iling Junior, che Allegri ha lanciato titolare, e Vlahovic. – ⚽ – La classifica Champions ora è più compatta, ma anche più ristretta: Roma e Atalanta sono fuori? – ⚽ – Milano batte Roma 2-0. L’Inter vince a Roma con i gol di Dimarco e Lukaku. L’Inter rientra alla grande nella corsa Champions League, la Roma se ne allontana. Un brutto sgarbo per l’ex Mourinho. – ⚽ – All’improvviso si risveglia il Milan: a San Siro due schiaffi di Bennacer e Theo Hernandez alla Lazio di Sarri, brutta, fiacca e quasi non scesa in campo. La squadra rossonera sente aria di derby e ritrova se stessa. La classifica in zona Champions diventa sempre più corta. La brutta notizia per Pioli è il ko di Leao.
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 34 Sabato 6 maggio 2023 Milan – Lazio 2-0 (17′ Bennacer M, 29′ Hernandez M) Roma – Inter 0-2 in corso (33′ Dimarco I, 74
E’ fatta, a 33 anni da Maradona, il Napoli vince il terzo scudetto della sua storia. Lo fa con ben cinque giornate d’anticipo sulla fine del campionato, dimostrazione di un dominio schiacciante. E’ lo scudetto di De Laurentiis e di Spalletti, di Osimhen e di Karavtskhelia, del capitano Di Lorenzo e del grande regista dietro le quinte Cristiano Giuntoli, il mago del calciomercato. Uno scudetto costruito con pazienza negli anni, tenendo testa ai grandi club del Nord. Spalletti, che finalmente riesce a vincere a 64 anni uno scudetto che avrebbe meritato anche molto prima, ha plasmato e reso irresistibile una squadra nuova, derivata dalla progressiva liquidazione della precedente. Nessuno poteva immaginare che dopo l’addio a Insigne, Mertens e Koulibaly si potesse arrivare immediatamente allo scudetto. Ma è successo. Pensavamo tutti a Milan, Inter, Juventus: che invece si sono piegate subito al nuovo padrone del calcio. Non è un miracolo, Napoli ha vinto in un football ormai preda dei mostri dei colossi finanziari, e lo ha fatto impegnandosi in un calcio sostenibile. Tutti il popolo azzurro in strada, Napoli ringrazia e il Vesuvio erutta non fuoco ma felicità. Ma soprattutto nessuno ha un Santo Protettore come Maradona che ti sorveglia e ti guida dall’alto.
Il gol della storia lo segna, come ti potevi sbagliare, Victor Osimhen – lui, l’uomo mascherato del Napoli – al 52′ di Udinese-Napoli. Sono le 21.56 di giov
Fermi tutti se la Juventus vi ha deluso bisogna parlarne secondo un canone non consueto. Secondo il predicatore tv Daniele Adani, i giocatori bianconeri – da Rabiot a Chiesa, da Danilo a Vlahovic – non sono felici. E troppi altri giocatori, come Morata, Bentancur o Kulusevski, sono stati bocciati anche e soprattutto per colpa di un gioco che non c’è. Detto che Adani e Allegri si detestano, si può fare il bilancio di una squadra di calcio prendendo in considerazione il suo grado di felicità? Di certo il primo a non essere felice è lo stesso Allegri – secondo Adani andrebbe addirittura aiutato (in che senso?) – i cui scatti di rabbia sono sempre più evidenti e che chiede un altro mese di tempo per fare il bilancio. La Juventus, al di là della storia dei famigerati 15 punti di penalizzazione, è ancora in sospeso tra qualificazione alla Champions League e il risultato dell’Europa League. Ma la quantità di felicità può entrare nel giudizio di Allegri e della Juventus? Perché no, anche se il problema è trovare un modo per misurarla. Magari quella dei suoi tifosi…
Non condivido quasi nulla del calcio di Daniele Adani e anche della sua maniera di raccontarlo in TV nel ruolo di “predicatore”, ma a volte ha il pregio di mettere il d