L’autostrada A1 bloccata dagli ultras della Napoli e della Roma, scatenati in una spettacolare e allucinante guerriglia sulle corsie della principale arteria italiana. Non diamo agli ultras alcuna patente di ideologia o peggio ancora filosofia, la loro è solo una pratica criminale che va stroncata con tutte le forze. Ma la lotta alla violenza ultras è di fatto, da anni, una battaglia perduta. Controllano gli stadi e non solo, si sono infiltrati nel calcio, avvelenandolo per i propri sporchi interessi. Una pandemia con cui ci stiamo passivamente adattando a convivere. Purtroppo…
Eviterei di usare il termine “ideologia”. Almeno in certi casi. L’ideologia presuppone una filosofia, un complesso di idee, degli ideali, un sistema concettuale e interpretat
Mondiali Qatar 2022 – Ci siamo, eccoci arrivati al grande ballottaggio finale del Mondiale. Campione del Mondo sarà l’Argentina di Messi o la Francia di Mbappé? La Francia ha battuto il Marocco ed ecco così che dopo tante sorprese, dall’eliminazione prematura della Germania a quella drammatica del Brasile, si arriva a una finale abbastanza scontata tra due super favorite e due super protagonisti. Alla fine si trovano di fronte due campionissimi che giocano nello stesso club, il Psg, dei multimiliardari qatarioti, dettaglio che già ci dovrebbe far riflettere molto. Per paradosso Messi, miglior giocatore al mondo e stella del football moderno, arrivato a 35 anni, il mondiale non lo ha mai vinto, mentre Mbappé rischia di vincerne addirittura due consecutivi a 24 anni non ancora compiuti. Il calcio non ha certo il problema di essere giusto o meno…
La prima cosa che mi viene in mente, o meglio, che provo è un grande senso di vuoto, o forse di invidia. Ho appena visto la bravissima Giovanna Botteri collegata dagli Champs Elis
L’inquietante caso della curva dell’Inter svuotata a forza di minacce e sotto l’uso di prepotenza e violenza dagli ultras nerazzurri in segno di lutto per l’omicidio del capo ultras, ucciso in un regolamento di conti della malavita milanese. Le proteste degli spettatori cacciati via sono cadute scandalosamente nel vuoto. La polizia ha lasciato che il reato venisse portato a termine, sotto il ricatto di eventuali più gravi incidenti. Inaccettabile anche che gli steward non abbiano fatto niente, e che l’Inter non abbia subito dato solidarietà e assistenza agli spettatori – famiglie con bambini comprese – così assurdamente e inaccettabilmente danneggiati. L’episodio una volta di più testimonia il controllo mafioso del territorio dello stadio da parte degli ultras e soprattutto l’inquietante e dimostrata ormai connessione tra movimento ultras e criminalità organizzata.
C’è un evidente ulteriore arretramento nella civiltà negli stadi. E un’avanzata della violenza, di fronte a una lotta contrastante insufficiente e talvolta addirittura inesis
Come dobbiamo giudicare la seconda esperienza di Mourinho in Italia? E’ vero, riempie lo stadio con la sua sola presenza, ha grande ascendente su ambiente e pubblico, ha anche vinto la Conference League che è la terza coppa per importanza in Europa, ma perché c’è tanto trionfalismo nei suoi confronti? Secondo me non è più l’allenatore di 10 o 20 anni fa, è sempre tra i migliori al mondo ma da tempo è stato superato da altri (Ancelotti, Guardiola, Klopp…). Fa sempre un grande spettacolo di se stesso, certo, ma se davvero fosse tutto quello che l’idolatria esasperata dell’ambiente sostiene perché non ha vinto lo scudetto lo scorso anno? Perché ora fa ben magre figure in campo internazionale? E perché la sua Roma non si trova al posto del Napoli? Insomma Mourinho non è Dio, ed è ora che tanta idolatria sia finalmente ridimensionata
L’idolatria distorce la realtà, oltre a essere detestabile di per sé. Io ho grande ammirazione per José Mourino, mi piace il personaggio, il suo estremismo, mi attraggono perf
De Ligt, Skriniar, Koulibaly, Bremer, Milenkovic: è in corso una grande vendita di difensori in Serie A. Stupisce che in una lista del genere non ci sia un italiano, un tempo i difensori erano il nostro speciale marchio di fabbrica. E’ forse una svolta filosofica e offensivista? Si vendono difensori per comprare grandi attaccanti? Forse, ma più realisticamente stiamo vendendo il meglio che è rimasto per recuperare un po’ di soldi. In pratica è come portare i gioielli di famiglia al banco dei pegni…
De Ligt, Skriniar, Koulibaly, Bremer, Milenkovic. Osservando la lista dei principali difensori sul mercato la prima cosa che mi colpisce è che non c’è un italiano. Lo dico negl