Il messaggio dell’Inter alla Juve, al campionato, al calciomercato: non fatevi troppe illusioni
Alla fine del Thuram show la morale è che nessuno pensi di sottrarsi all’Inter e al suo governo. Fare quattro gol all’Atalanta ha sicuramente un peso specifico importante,
Germania 2024, l’Italia entra in scena inciampando sul palcoscenico come fossimo all’avanspettacolo. Al gol più veloce della storia degli Europei regalato all’Albania, rispondiamo con un veloce uno-due di Bastoni e Barella, per poi rientrare nel secondo tempo nel ritiro di Iserlohn. Vittoria striminzita, con un Barella super alla Tardelli (cala, cala…), un Chiesa eclissatosi alla lunga, e il solito problema del centravanti. A Spalletti in giacca da camera girano parecchio, il calcio teorico e poco concreto non fa per lui e s’avvolge nei soliti contorti discorsi alla Fosco Maraini (“il lonfo non vaterca…”). Su un solo punto il ct è chiarissimo: “Ragazzi qui c’abbiamo sempre la bischerata in canna”. In parole povere qui dobbiamo giocarcela con la Croazia e servono più gol.
Carissima Italia, peggio non si poteva cominciare. A Dortmund pareva di stare in un vecchio teatro d’avanspettacolo, dove il presentatore entra in scena inciampando, finendo
L’Inter batte il Napoli 3-0 al Maradona con i gol di Calhanoglu, Barella e Thuram, e torna prima in classifica. La squadra di Inzaghi è la più forte e il Napoli torna ai suoi incubi – IL PODCAST
Ascolta “Lo scudetto dal Napoli all’Inter (ep. 24, 4 dic 2023)” su Spreaker. “Because the night belongs to lovers”. Patti Smith si è seduta sulla tribuna del
CHAMPIONS LEAGUE, andata quarti di finale, Benfica-Inter 0-2 – A Lisbona la trasformazione dell’Inter. Con i gol di Barella e Lukaku su rigore, i nerazzurri si prendono una vittoria importantissima che schiude le porte alla semifinale contro Milan o Napoli. E’ un’Inter a due facce, quella inguardabile in campionato e quella ammirevole e irriconoscibile di Champions League. Quale sarà quella vera? E soprattutto qual è l’Inter che dobbiamo giudicare? Il terzetto di centrocampo (Barella – Brozovic – Mkhtaryan) vicino alla perfezione, mentre Inzaghi per il momento se ne sta tranquillo (“Non ho rivincite da prendermi”) e può ribaltare clamorosamente una sentenza che lo vede già condannato al licenziamento a giugno. Siamo vicini dunque alla certezza di una squadra italiana nella finale di Istanbul: il calcio italiano non sta messo benissimo, ma intanto la Champions League sembra una lotta scudetto parallela…
Sarà stato il fatto che c’era l’interista Ignazio La Russa sulla tribuna d’onore dello Stadio da Luz, sarà stato il fatto che la musichetta della Champions League fa miraco