Da Carmelo Bene a Lele Adani, uno strano viaggio nel passato, quando nei primi anni 80 l’attore, drammaturgo, regista e scrittore scriveva articoli sulla Roma, Falcao, Liedholm, Borg e lo Sport. La polemica sportiva e calcistica allora era di questo livello. Carmelo Bene dalle colonne de “Il Messaggero” sentenziava: “la marcatura a uomo è il festival del trauma ortopedico”, “il dribbling è volgare e scatena la volgarità di massa”, “la zona va applicata anche alla boxe”, “Falcao in campo è una presenza celestiale”. Un libro raccoglie quegli articoli, per scoprire a 40 anni di distanza che sono ancora freschi, superpolemici, paradossali: spesso con la rivalità Juve-Roma al centro, ma ricchi anche di altri personaggi. Perfino Borg e la Ferrari “Trattore Rosso”. Carmelo Bene, cantore della Zona di Liedholm, identificò come nemico e cercò lo scontro anche con Gianni Brera, campione del vecchio gioco all’italiana. Una bella sera finì a insulti feroci in Campidoglio, ma Brera non se lo filò più di tanto. Brera era abituato a essere circondato di nemici e dunque Bene era solo uno dei tanti….
“La marcatura a uomo è volgare. Si usava nelle tribù antropofaghe. La caccia all’uomo di certi nostrani terzini degenera, in non troppo dissimili mischie, bollori di femori,