Tre gol di Dimarco, Dzeko e Lautaro al cugino imbruttito del Milan, la Supercoppa Italiana è dell’Inter che solleva il trofeo nel cielo di Riad, tra fuochi artificiali e nuvole di soldi che hanno portato il derby molto lontano da San Siro, sua sede naturale. Ma lo stadio milanese è in disgrazia e forse prossimo a essere raso al suolo, per cui spazio a queste avventure del calcio italiano in giro per il mondo a caccia del miglior offerente. Inzaghi solleva un altro trofeo di taglia medio piccola, tra Lazio e Inter si sta infatti specializzando in conquista di traguardi alternativi allo scudetto. Il suo voto all’esperienza nerazzurra è ben oltre la sufficienza, mentre l’immagine dell’Inter è sicuramente quella di Edin Dzeko, ferrovecchio rilucidato in viaggio verso i 37 anni: “Ma ne dimostro 22!”. A facilitare il compito dell’Inter un Milan irriconoscibile, solo parente lontano dei Campioni d’Italia dello scorso anno, ma la batosta non arriva del tutto a sorpresa: Pioli & C hanno attraversato dieci giorni davvero orribili…
Sfido chiunque a citare a memoria gli ultimi cinque vincitori della Supercoppa Italiana, ma tant’è oggi è bellissima e l’Inter di Inzaghi, Dimarco, Dzeko e Lautaro se la godo
La scomparsa di Lukaku sta diventando sempre più imbarazzante per l’Inter. Il gigante troppo buono, acciaccato e in crisi, seminascosto in tribuna a San Siro durante la partita di Coppa Italia contro il Parma. Mentre in campo a 45 anni Buffon si dava un gran da fare, rispondendo ai fischi e gli insulti dello stadio parando tutto il possibile, si poteva toccare da vicino la crisi del grande centravanti protagonista dell’Inter scudetto di Antonio Conte. Infortuni, ricadute e soprattutto la miseria di due gol segnati finora. Pagato come una superstar, Lukaku fa disperare il povero Inzaghi e oggi viene dopo Dzeko, Lautaro, Correa etc: insomma il pacco è pronto per essere restituito al Chelsea. E poi si dovrà andare a caccia di un altro centravanti…
C’è un mito di 45 anni in campo e un ex centravanti di 29 in tribuna. Inter-Parma, ottavo di Coppa Italia, è un gioco di telecamere che passano da Gigi Buffon nella porta del
Il ritorno del campionato dopo 52 giorni significa passare all’improvviso da Argentina-Francia, una delle più belle partite della storia del calcio, a uno spettacolo minore. Il campionato oggi soffre tremendamente il confronto, non si può passare così a freddo da Messi e Mbappé a “signore e signori, ecco a voi Sassuolo – Sampdoria”. Non è solo un problema di interpreti, è anche come ci viene servita oggi la Serie A, sfarinata, spezzettata in un palinsesto in cui poi alla fine finisci per buttar via la gran parte di ciò che viene servito. Il Mondiale che spezza la Serie A alla fine è una trappola, non c’è lo spazio e il tempo per allontanarlo e dimenticarlo. Io aspetto solo Inter-Napoli, vorrei sapere se la squadra di Spalletti e Kvaratskhelia il campionato lo ha già chiuso o meno, ho ammirazione per Giroud, ho una gran curiosità della sorte che tocca alla Juve, vorrei sapere se Mourinho riuscirà a evitare l’etichetta di essere un “sola” e poco altro. Per il resto non ci resta che “far finta di essere sani”
Far finta di essere sani. Sinceramente, dopo 52 giorni senza la Serie A e riempiti per la massima parte dal Mondiale in Qatar, non ho tutta questa ansia di ripresa del campionato,
CHAMPIONS LEAGUE – ⚽ – Il Milan facile agli ottavi dopo aver sommerso di gol il Salisburgo. La Juve perde in casa col PSG (quinta sconfitta in Champions) ma va in Europa League. Torna in campo Chiesa. – ⚽ – Napoli e Inter sconfitte entrambe per 2-0 da Liverpool e Bayern Monaco. Ma il passaggio agli ottavi è assicurato e il Napoli, nonostante la prima sconfitta stagionale, addirittura ci va da primo del girone. Insomma gli schiaffi li abbiamo presi, ma non fanno male
Mercoledì 2 novembre 2022 Per il Milan è fin troppo facile, una valanga di gol (quattro) innescata da Giroud per sommergere il Salisburgo e l’accesso agli ottavi, dopo 8 an
L’inquietante caso della curva dell’Inter svuotata a forza di minacce e sotto l’uso di prepotenza e violenza dagli ultras nerazzurri in segno di lutto per l’omicidio del capo ultras, ucciso in un regolamento di conti della malavita milanese. Le proteste degli spettatori cacciati via sono cadute scandalosamente nel vuoto. La polizia ha lasciato che il reato venisse portato a termine, sotto il ricatto di eventuali più gravi incidenti. Inaccettabile anche che gli steward non abbiano fatto niente, e che l’Inter non abbia subito dato solidarietà e assistenza agli spettatori – famiglie con bambini comprese – così assurdamente e inaccettabilmente danneggiati. L’episodio una volta di più testimonia il controllo mafioso del territorio dello stadio da parte degli ultras e soprattutto l’inquietante e dimostrata ormai connessione tra movimento ultras e criminalità organizzata.
C’è un evidente ulteriore arretramento nella civiltà negli stadi. E un’avanzata della violenza, di fronte a una lotta contrastante insufficiente e talvolta addirittura inesis
CHAMPIONS LEAGUE da non crederci. L’Inter dalle stalle alle stelle, fa quattro gol al Viktoria Plzen e vola agli ottavi piazzandosi dietro il Bayern Monaco e beffando addirittura il Barcellona. Sorteggiata in un girone micidiale, la squadra di Inzaghi doveva essere il povero vaso di coccio tra i due di ferro e invece ha finito per restare integra e mandare addirittura all’inferno il Barcellona. Nel grande show di San Siro con doppietta di Dzeko e il pubblico in estasi, la ciliegina sulla torta è stata quella di Lukaku, rientrato dopo due mesi di infortunio e andato addirittura subito in gol. Nulla è impossibile, l’Inter sta risorgendo e adesso può tornare in corsa anche in campionato. Pure per lo scudetto? Per fortuna che durante la crisi non è stato cacciato Inzaghi… – ⚽ – Il Napoli è uno spettacolo, continua a segnare caterve di gol. In Champions League ne ha già fatto 20: nessuno ha fatto meglio, e vanno in gol tutti, soprattutto le riserve come Simeone. Resta solo una certa apprensione di fondo: è tutto così perfetto, ma siamo ad ottobre…
UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2022-2023 Martedì 25 ottobre 2022 Dinamo Zagabria – Milan 0-4 (39′ Gabbia M, 50′ Leao M, 59′ Giroud rig. M, 69′ Ljubicic aut. M