1a GIORNATA – ⚽ – Il campionato riparte con Milan e Inter vincenti, ma soffrendo molto, come da copione ferragostano. L’Inter vince a Lecce con un gol di Lukaku subito e uno di Dumfries, dopo il pareggio del Lecce, all’ultimo secondo. In mezzo un deludente tran tran di calcio con tanti, forse troppi, attaccanti in campo. Il Milan invece vince tra inquietanti papere difensive e un notevole aiuto del Var, che resta sempre al centro di tutte le contraddizioni del calcio moderno. Altro che “rigorini” finalmente eliminati e maggior chiarezza, dopo dieci minuti della prima partita di campionato, l’arbitro Marinelli vede un rigore assurdo in un normalissimo intervento di Soppy su Calabria. Insomma più tecnologia per non decidere con la propria testa, la propria sensibilità e la propria esperienza ma facendosi fuorviare da mille regole e interpretazioni che hanno distorto il senso del gioco. Se il buongiorno si vede dal mattino… ⚽ – Nella sfida indiretta tra Lazio di Sarri e la Roma di Mourinho (entrambe vincenti), il solito Ciro Immobile fa più di Dybala e strappa la vittoria sul Bologna. Forse dalla Roma di Mourinho ci si aspetta un po’ troppo…
SERIE A 2022-2023 1a GIORNATA Sabato 13 agosto 2022 Milan – Udinese 2-2 (2′ Becao M, 12′ Hernandez rig. M, 15′ Rebic M, 45’+4 Masina U, 46′ Brah
Il campionato occupa militarmente anche le nostre vacanze, non siamo ancora a metà agosto e già la Serie A 2022-2023 sconvolge i nostri programmi, i viaggi e il tradizionale pranzo di Ferragosto in canottiera con i parenti. Sarà la stagione più stramba della storia (fatta eccezione di quella interrotta per la pandemia di Covid 19), ma l’anomalia può stravolgere ulteriormente i pronostici e magari favorire la conquista dello scudetto da parte della quarta squadra diversa dopo Juventus, Inter e Milan che hanno vinto gli ultimi tre… Parte una stagione con un calciomercato clamoroso (anche e soprattutto in fase di vendita…) che ha scombussolato parecchio le squadre e portato la Roma di Mourinho addirittura a livello di quelle che lottano per lo scudetto. Sarà la solita stagione di calcio polverizzato, un’overdose di partite che occupa tutti gli spazi possibili, con la TV sempre a comandare a bacchetta un popolo di presidenti e dirigenti globalmente mediocri e incapaci di sviluppare altri modelli di crescita. Per fortuna la gente sta tornando negli stadi, perché ha capito che il calcio vero è quello lì. Tante cose che piacciono e tante che non piacciono a ognuno di noi: comunque sia, buon campionato a tutti…
Ci siamo: mi piace e non mi piace… NON MI PIACE cominciare prima di Ferragosto. In genere non mi piacciono le giornate di campionato in agosto, figuriamoci a Ferragosto e prima
De Ligt, Skriniar, Koulibaly, Bremer, Milenkovic: è in corso una grande vendita di difensori in Serie A. Stupisce che in una lista del genere non ci sia un italiano, un tempo i difensori erano il nostro speciale marchio di fabbrica. E’ forse una svolta filosofica e offensivista? Si vendono difensori per comprare grandi attaccanti? Forse, ma più realisticamente stiamo vendendo il meglio che è rimasto per recuperare un po’ di soldi. In pratica è come portare i gioielli di famiglia al banco dei pegni…
De Ligt, Skriniar, Koulibaly, Bremer, Milenkovic. Osservando la lista dei principali difensori sul mercato la prima cosa che mi colpisce è che non c’è un italiano. Lo dico negl
Ma insomma davvero Dybala adesso è addirittura uno scarto del calcio italiano? Davvero non c’è nessun club cui possa essere utile? Dopo la Juventus è arrivata anche la porta sbattuta in faccia dall’Inter e da Marotta: “Mi dispiace, Dybala era un’opportunità ma adesso stiamo a posto così”. Il problema è che oggi Dybala non è un affare, costa troppo e ci sono troppi procuratori, commissioni e soldi di mezzo per sobbarcarsi un’operazione del genere. L’essere senza contratto e il fatto che non ci sia un club come controparte non è più un vantaggio. Poi c’è anche la considerazione che oggi si preferisce investire su centravanti o difensori centrali, ma non su chi fa della fantasia e del genio il suo marchio, perché difficilmente collocabile negli schemi rigidi degli allenatori. Insomma la colpa è molto anche di un calcio che abbiamo voluto così…
Un’altra porta chiusa in faccia, niente da fare neanche con l’Inter. Anche se non è che se la passi così male, visto che nel frattempo Dybala se la spassa in vacanza a Miami,
L’affare Dybala tra la Juventus e l’Inter, dietro le quinte l’operato del famelico procuratore Jorge Antun, che dal business vuole ricavare 10 milioni di commissione. Il problema dei procuratori che tengono in ostaggio il calcio è ormai esploso a livello globale. Il presidente della Salernitana ha rotto col ds Sabatini per non pagare al procuratore di Coulibaly una commissione superiore all’aumento di ingaggio. Commisso si è scontrato con il procuratore di Vlahovic che per la mediazione ha preso dieci milioni dalla Juve, per Haaland al City sono stati pagati 30 milioni ai suoi procuratori. Gli agenti ormai sono un monopolio, gestiscono il calciomercato, fanno il doppio gioco nella stessa trattativa. Nel 2021 i club di Serie A hanno pagato 174 milioni di commissioni, con la Juve in testa. In arrivo dal prossimo anno un nuovo regolamento Fifa che dovrebbe limitare lo strapotere dei procuratori, che ormai si stanno arricchendo più di tutti e condizionano pesantemente il calciomercato. Ma risolverà davvero il problema?
Lukaku, Dybala, Pogba, Di Maria ma anche Coulibaly (Lassana, della Salernitana). Esiste ormai un caso conclamato “procuratori”. Lo è da anni, ma il problema si trascina avanti
Lukaku all’Inter e Pogba alla Juventus, il calcio italiano si sta specializzando nell’arte del riciclo. Affari straordinari, certo, ma il contraltare è anche un mercato che sta trasformando la Serie A in un cimitero di elefanti, si inseguono i vecchi campioni e i colpi a effetto. Ma la sostanza? La Serie A ormai investe poco e male sui giovani (Nazionale docet), lo fa unicamente per fare business, e non è in grado di competere con i grandi club internazionali. La misura della qualità del nostro calcio è data dalle vittorie internazionali e dal ranking, tutto il resto è fumo negli occhi. Insomma non tutto il calciomercato è oro che luccica, anzi…
Lukaku all’ Inter e Pogba alla Juventus. I grandi club italiani si stanno specializzando nel riciclo spettacolare, nei ritorni a sorpresa, nei colpi scena con i campioni in decli
Comunque vada, che lo scudetto lo vinca il Milan, più facile, o l’Inter, non impossibile, sarà ancora uno scudetto per Milano che riconquista così parte delle sue antiche e perdute posizioni di potere dei tempi di Berlusconi e Moratti. Un tempo a Milano si vincevano le Champions League, non solo gli scudetti. Ora il gioco è completamente cambiato, il calcio è in mano a operatori finanziari mondiali infinitamente più ricchi e potenti e restare competitivi è sempre più difficile, perché non puoi proprio più sbagliare nulla. Real Madrid e Liverpool che si giocano la vittoria in Champions League, valgono insieme almeno 6-7 miliardi di dollari. Il calcio è un tavolo da poker dove i giocatori sono sempre più ricchi ed è impossibile reggere il confronto. Ormai tutti sono alla continua ricerca di un nuovo proprietario che abbia più soldi del precedente, col quale poter vincere quello che si vinceva prima, ma con molti milioni in meno.
Ascolta “Milano Revolution” su Spreaker. Che lo vinca il Milan, probabile, o l’Inter, difficile ma non impossibile, comunque sarà il secondo scudetto consecutivo a M
Il Milan fa due gol all’Atalanta con Leao e Theo Hernandez che si fa in slalom tutto San Siro e aspetta che l’Inter gli consegni lo scudetto, ma la squadra di Simone Inzaghi con Lautaro Martinez crede ancora nel suo 10% di chances e decide di rimandare la conquista dello scudetto all’ultima giornata (Sassuolo – Milan, Inter – Sampdoria). Insomma tutto secondo copione, a meno di clamorose sorprese. E Simone Inzaghi lo ricorda pure: “Io con la Lazio ho vinto uno scudetto così…” – ⚽ – Il Napoli chiude la sua stagione al Maradona tra qualche rimpianto e le lacrime di Insigne – ⚽ – Le cose non si mettono bene per la Roma di Mourinho, i giallorossi fermati all’Olimpico sull’1-1 da un Venezia ormai retrocesso in Serie B. La Conference League è un traguardo, ma il campionato è un fallimento
SERIE A 2021 – 2022 Giornata n. 37 Sabato 14 maggio 2022 Empoli – Salernitana 1-1 (31′ Cutrone E, 76′ Bonazzoli S) Verona – Torino 0-1 (19′ Brek