Inter, a San Siro la festa del 20° scudetto dei nerazzurri
La festa scudetto dell’Inter è stata firmata da Hakan Çalhanoğlu, sostanzialmente un giocatore lasciato andar via dal Milan, uno dei calciatori simbolo del lavoro svolto dal c
L’Inter stravince lo scudetto della seconda stella. Feroce e perfida vittoria nel derby, in trionfo davanti al Milan, condannato al sesto derby consecutivo perso e con Pioli ormai rassegnato alla separazione. E’ stata una notte storica per San Siro, per Milano e per il calcio italiano. A partire da un forte zoccolo duro di calciatori italiani, dall’opera manageriale di Marotta, il Galliani di questi anni, al calcio spettacolo di Inzaghi, da Dimarco a Barella, da Sommer a Lautaro in lacrime, storia della costruzione di una perfetta macchina da football, che ha strabiliato e dominato
INTER, FEROCE SCHIAFFO SCUDETTO AL MILAN CON ACERBI E THURAM I gol di Acerbi e Thuram, lo scudetto dell’ Inter è lo scudetto della ferocia. C’è stata anche una rissa fina
Zamora, il film di Nery Marcorè tratto da libro di Roberto Perrone. Dal derby di Milano tra Milan e Inter a una partita scapoli – ammogliati, un po’ “Fuga per la Vittoria” e un po’ “Fantozzi”, che diventa metafora della vita. Il calcio tiene insieme passato, presente e futuro, semplicemente perché noi siamo fatti della stessa materia del football. O meglio el folber…
ZAMORA, IL DERBY DI MILANO E LE OSTERIE DEL GIAMBELLINO Tu mi chiedi chi era Zamora, che, chiariamolo subito, col derby di Milano non c’entra nulla se non per motivi letterari e
Dalla Cina con Furore, Steven Zhang risolve la grana del prestito Oaktree che teneva in sospeso il futuro dell’Inter. Da un prestito all’altro, rifinanziata l’operazione con 400 milioni presi in prestito da un altro fondo, Pimco. Ora non resta che vincere lo scudetto, anche se il giovin presidente va a vedere la Formula 1 a Shanghai, ma non va a San Siro per o spettacolo del derby col Milan. Che può può assegnare la seconda stella alla sua Inter. Mah…
INTER DI PRESTITO IN PRESTITO, DA OAKTREE A PIMCO Di prestito in prestito, da un fondo all’altro, l’Inter resta, per ora, nelle mani di Suning e di Zhang. In particolare Steven
A Mancini lo sventolatore di bandiere laziali con tanto di “sorcio” al posto dell’aquila appena una multa irrisoria. Dopo Acerbi assolto per insufficienza di prove, torna di moda il “materazzismo”. I difensori delle big e della Nazionale, che deve rimanere immacolata, diventano così intoccabili. Tra patteggiamenti, indufficienze di prove e buffetti la giustizia sportiva tollera, aggiusta, perdona e si adegua al nuovo clima di tolleranza verso questi nuovi pessimi gladiatori degli stadi. Insomma ormai possiamo chiamarla Aggiustizia Sportiva…
Il materazzismo è tornato di moda, e siccome ci abbiamo vinto un mondiale ci adeguiamo. Soprattutto se l’indulgenza riguarda quei valorosi calciatori intoccabili,ultrà di squad
Dall’Inter al Milan, dalla Roma al Genoa: nessuno dei club di proprietà straniera, soprattutto con i Fondi di investimento americani che facevano sognare grandi investimenti e soprattutto grandi vittorie, può garantire un futuro molto più vincente e ricco dei padroni italiani da cui hanno rilevato i club. Si arriva al paradosso che ormai i club di proprietà straniera gestiscono nella stessa maniera dei loro predecessori. Senza fare follie e autofinanziadosi col calciomercato. Insomma in Serie A è arrivata la Serie B dei Fondi di investimento e alla fine più che di opportunità si è trattato di illusione. Per non dire: fregatura…
RANKING UEFA E CRISI: LE DUE FACCE DEL CALCIO ITALIANO Non riesco a capire quale sia il volto vero, oggi, del calcio italiano. Se quello continuamente propagandato dai media del pr
Fermi tutti, non è razzismo. Acerbi assolto dal giudice sportivo per mancanza di prove e indizi. Juan Jesus, gli insulti razzisti – “Vai via negro, sei solo un negro” – se li è evidentemente inventati (ma “in buon fede”…), oppure li ha sognati. Insomma, ha capito fischi per fiaschi. Ce ne è abbastanza perché il Coni con Malagò e la Figc con Gravina battano un colpo, altrimenti non saranno mai più legittimati a parlare di lotta al razzismo nello sport. Una storia incredibile quanto assurda. Impossibilitati ad applicare l’art. 28 del codice di giustizia sportiva sulla discriminazione razziale, per il quale Acerbi rischiava 10 giornate, è stato applicato il ben più famoso COMMA 22 della legge militare. Insomma Juan Jesus è stato dichiarato pazzo!
RAZZISMO, IL GIORNO DOPO JUAN JESUS NON CI STA Mercoledì 27 marzo 2024 – Di razzismo nel calcio continueremo a parlare ancora per molto. Né del resto c’è alcuna voglia o
L’Inter, lo scudetto e quelle nubi sulla testa: che fine ha fatto il presidente Steven Zhang?
INTER, STEVEN ZHANG NON SI VEDE PIU’ Se non ci fosse uno scudetto dietro l’angolo, e dunque son tutti pronti a festeggiare, la storia sarebbe abbastanza inquietante. Che fi
Cosa è successo in Napoli-Inter 1-1 (gol di Darmian e Juan Jesus)? Poco, perché l’Inter lo scudetto lo ha già vinto ed è sotto botta dopo l’eliminazione dalla Champions League e il Napoli è solo preoccupato di frenare la discesa e al massimo cercare di agguantare il quinto posto. Il fattaccio della partita è Juan Jesus che denuncia all’arbitro Acerbi per avergli detto “Sei un negro”. Al di là dell’insulto razzista, assolutamente condannabile, l’aggravante è che l’episodio accade proprio nel giorno che Lega di Serie A e Presidenza della Repubblica hanno dedicato alla lotta antirazzismo con scritte sulle maglie, dichiarazioni alla tv, e un adesivo “Keep Racism Out”. Insomma la classica manifestazione che è solo una formalità, un paravento per lasciare pulite le coscienze. La Federcalcio interviene escludendo subito Acerbi dalla convocazione in Nazionale e dovrebbe convocarlo invece la Procura Federale per farlo squalificare (rischia 10 giornate). Se non si interviene adeguatamente infatti il prossimo adesivo “Keep Racism Out” dovranno attaccarselo in fronte.
RAZZISMO, ACERBI ESCLUSO DALLA NAZIONALE LUNEDI’ 18 MARZO 2024 – Inevitabile l’esclusione dalla Nazionale di Francesco Acerbi per razzismo. Il difensore dell̵
Mamma che botta, dalla Champions League va fuori anche l’Inter e dopo l’eliminazione di Lazio e Napoli non ci resta più nessun club italiano. La squadra di Inzaghi fa un disastro ai rigori, sbagliano Sanchez, Klaassen e perfino Lautaro. E così ai quarti di finale ci va l’Atletico Madrid del Cholo Diego Pablo Simeone, vecchia conoscenza nerazzurra. Ricordate quando si rimproverò al perfettino Inzaghi il porno turn over contro la Real Sociedad, finendo secondo nel girone? Ecco, anche questo è stato un grave errore strategico. Ma forse abbiamo soprattutto celebrato troppo l’Inter, finalista di Champions dello scorso anno, prima ancora che vincesse davvero qualcosa di importante e questo ha raddoppiato gli sforzi dei suoi avversari. Ma soprattutto sono state assai premature tutte le previsioni e le chiacchiere sul Ranking Uefa e la quinta italiana in Champions League. Ecco, adesso non ne abbiamo più nemmeno una…
INTER, GLI APPLAUSI VANNO AL CHOLO SIMEONE Sì certo, l’Inter si consolerà con lo scudetto. Ma vaglielo a dire adesso che si ritrova fuori dalla Champions League e guarda il Cho