Il caso Osimhen è il monumento allo spreco e alla follia del calciomercato di oggi
Non so se abbia senso ormai scoprire chi sia il colpevole principale del caso Osimhen. Credo sia praticamente impossibile trovare un innocente, sempre posto – visto dalla par
Conte accontentato, Lukaku al Napoli per 30 milioni. E ora bisogna bisogna liberarsi a congruo prezzo di Osimhen, altrimenti i due galli nello stesso pollaio faranno saltare l’intero Napoli di De Laurentiis
Koopmeiners, Lookman, Dybala, Lukaku, Osimhen, Chiesa: il calciomercato si è gonfiato artificialmente di casi paradossali ed esagerati. Quasi non gli bastasse la normale condizion
La sorpresa Milan che avanza da dietro e sconvolge la classifica. Forse non riuscirà ad agganciare l’Inter, ma certo sta mettendo una gran pressione addosso alla Juventus, da cui ora è solo a -1. Possibili dunque novità e sorpassi in classifica. Theo Hernandez ha battuto il Napoli e rimesso Pioli ben saldo al comando del gruppo. Il Napoli invece è precipitato proprio in basso a -7 dal quarto posto, mentre Osimhen ha pure perso la Coppa d’Africa. Insomma una tristezza totale…
SERIE A 2023-2024 GIORNATA N. 24 Venerdì 9 febbraio 2024 Salernitana-Empoli 1-3 Sabato 10 febbraio 2024 Cagliari-Lazio 1-3 Roma-Inter 2-4 Sassuolo-Torino 1-1 Domenica 11 febbraio
Toh, chi si rivede: le Plusvalenze! A Roma chiusa l’inchiesta penale sull’affare Osimhen, in cambio al Lille tre scarponi sconosciuti pagati ben 20 milioni. Il presidentissimo Aurelio De Laurentiis indagato per “falso in bilancio”. Per qualcuno non c’è confronto con la storia della Juventus, che delle plusvalenza aveva fatto praticamente un sistema, mentre per Osimhen si tratterebbe di un caso unico. L’inchiesta sportiva era già stata chiusa e archiviata, un classico… Il copione sembra essere sempre lo stesso e così s’alza l’urlo: “giustizia uguale per tutti!”
Al rogo, al rogo! La plusvalenza fittizia sterco del calciomercato e trucco contabile col quale si scambiano campioni e scarponi, colpisce ancora e si abbatte implacabile sul calci
Siamo solo noi: Inter e Juventus. Lo scudetto è affare loro, le due antagoniste si rispondono a distanza, la Juventus si attacca al giovanissimo Yildiz che segna ed esulta alla Del Piero e al redivivo Vlahovic, che evidentemente non è del tutto perduto. L’Inter gli risponde, dopo lo shock dell’eliminazione dalla Coppa Italia, con Bisseck e Barella, e Arnautovic che si mette a “lautareggiare” nel momento in cui Lautaro non c’è. Con Pellegrini e Lukaku la Roma di Mourinho manda ancora più in crisi il Napoli di Mazzarri, ridotto in 9 per le espulsioni di Politano e Osimhen e ormai sempre più nell’incubo: la realtà è che con Mazzarri le cose, e soprattutto la classifica…, vanno ancor peggio che con Garcia. La festa è del Bologna di Thiago Motta, quarto da solo in zona Champions League e ad appena due punti ormai dal Milan di PIoli. Su cui, poveretto, si stanno addensando nuvole dense di tempesta…
Ascolta “Da Arnautovic a Vlahovic, duello scudetto di Natalae tra Inter e Juve (ep 46 24 dic 2023)” su Spreaker. SERIE A 2023-2024 Giornata n. 17 Venerdì 22 dicembre 2
Il Napoli riprende la corsa con i suoi gladiatori, Osimhen e Kvaratskhelia. Il Pallone d’Oro d’Africa ha mandato in orbita il centravanti mascherato. – 🎙️IL PODCAST
Ascolta “Napoli, Osimhen superstar (ep.40, 17 dic 2023)” su Spreaker. Serie A, 16a giornata Genoa – Juventus 1-1 Lecce – Frosinone 2-1 Napoli – Caglia
Osimhen ha vinto il Pallone d’Oro Africano, ma contemporaneamente il caso del centravanti del Napoli sbarca a Chi L’Ha Visto? La sparizione dell’attaccante protagonista dello scudetto è fondamentale nella vicenda della crisi nera del club. Il centravanti mascherato finora è stato al centro dell’attenzione per i suoi scontri con Garcia, per i litigi con De Laurentiis e le vicende del rinnovo contrattuale a cifre da nababbo (15 milioni all’anno fino al 2027…), accordo sempre annunciato ma mai ufficializzato. Il club lo coccola in ogni modo, ma intanto lui è sparito soprattutto dall’area di rigore e dalla voce gol del Napoli. Insomma si possono fare tutti i processi che si vogliono a De Laurentiis e Mazzarri, ma se quello non la butta dentro… – 🎙️ IL PODCAST
Ascolta “Osimhen Pallone d’Oro Africano, ora i gol per il Napoli (ep. 33, 12 dic 2023)” su Spreaker. La scomparsa di Victor Osimhen è un chiaro caso da Chi L’H
Non lo scopriamo certo oggi Lautaro Martinez con i suoi 4 gol alla Salernitana, dopo essere entrato al 55° della partita. Però dobbiamo ammettere, non lo abbiamo mai considerato un super campione. Perché non è un personaggio, perché non ride mai, perché per tutta la settimana è un normalissimo impiegato dell’Inter per poi trasformarsi però in partita. Dell’Inter ormai è diventato il trascinatore a suon di gol. Ha vinto il Mondiale certo, ma anche lì non era stato tra i protagonisti. La partenza di Lukaku lo ha tolto definitivamente dal cono d’ombra. E pensare che questa estate avrebbe potuto andarsene in Arabia Saudita a guadagnare l’impossibile (240 milioni), ma ha preferito restare all’Inter perché vuole vincere in Europa, tenersi stretta comunque l’Argentina, ed è ancora troppo giovane (26 anni) per pensare solo ai soldi.
Lautaro è un campione, ma ammettiamo di aver faticato a riconoscergli la qualifica. Non ci abbiamo mai investito, considerandolo un attaccante appena poco sopra l’ordinario. Non
La Serie A ricomincia con le doppiette di Osimhen e di Lautaro, due campioni che, volendo, avrebbero potuto andare a guadagnare cifre da sogno nel campionato saudita. Ma hanno preferito restare in Italia e continuare a giocare col Napoli e con l’Inter. Insomma per fortuna non ci sono solo i soldi nella scelta di un campione, è importante anche stare dentro il football che conta di più, che ha i trofei più grandi e che segnano la vita di un calciatore. E soprattutto che ti permette di crescere, di migliorare, di diventare ancora più grande, cosa che nel campionato saudita non sarebbe probabilmente possibile. Insomma fare due gol al Frosinone e due al Monza ha ancora un senso…
Le due doppiette che Osimhen ha fatto al Frosinone e Lautaro al Monza hanno un significato che va ben al di là del peso specifico in senso stretto relativo alla prima giornata del
E’ fatta, a 33 anni da Maradona, il Napoli vince il terzo scudetto della sua storia. Lo fa con ben cinque giornate d’anticipo sulla fine del campionato, dimostrazione di un dominio schiacciante. E’ lo scudetto di De Laurentiis e di Spalletti, di Osimhen e di Karavtskhelia, del capitano Di Lorenzo e del grande regista dietro le quinte Cristiano Giuntoli, il mago del calciomercato. Uno scudetto costruito con pazienza negli anni, tenendo testa ai grandi club del Nord. Spalletti, che finalmente riesce a vincere a 64 anni uno scudetto che avrebbe meritato anche molto prima, ha plasmato e reso irresistibile una squadra nuova, derivata dalla progressiva liquidazione della precedente. Nessuno poteva immaginare che dopo l’addio a Insigne, Mertens e Koulibaly si potesse arrivare immediatamente allo scudetto. Ma è successo. Pensavamo tutti a Milan, Inter, Juventus: che invece si sono piegate subito al nuovo padrone del calcio. Non è un miracolo, Napoli ha vinto in un football ormai preda dei mostri dei colossi finanziari, e lo ha fatto impegnandosi in un calcio sostenibile. Tutti il popolo azzurro in strada, Napoli ringrazia e il Vesuvio erutta non fuoco ma felicità. Ma soprattutto nessuno ha un Santo Protettore come Maradona che ti sorveglia e ti guida dall’alto.
Il gol della storia lo segna, come ti potevi sbagliare, Victor Osimhen – lui, l’uomo mascherato del Napoli – al 52′ di Udinese-Napoli. Sono le 21.56 di giov