Addio a Mino Raiola, l’uomo che ha incarnato l’evoluzione del mestiere di procuratore. Da semplice mediatore a manager di potere, spregiudicato nelle trattative, aggressivo, determinante, discusso, capace di spostare a suo piacimento i principali campioni – da Pogba a Ibrahimovic, da Bergkamp ad Haaland – secondo la convenienza sua e dei suoi assistiti. Era una superstar, al pari dei suoi stessi calciatori. Con Raiola si è arrivati all’industrializzazione delle scuderie dei calciatori, fino a diventare un caso per tutto il calcio internazionale. Secondo Forbes era arrivato a guadagnare 85 milioni di euro in mediazioni in un solo anno. E il prestigioso Financial Times gli dedicò un reportage lunghissimo sul suo magazine. Oltre tre miliardi negli ultimi dieci anni finiti nelle casseforti delle grandi agenzie, I grandi procuratori oggi inghiottono una quota eccessiva della ricchezza globale del calcio. Raiola era il calciomercato fatto persona. Con tutto quello di discutibile che c’è intorno…
DA CAMERIERE A SUPERSTAR DEL CALCIOMERCATO Era il calciomercato fatto persona. E’ morto all’ospedale San Raffaele di Milano, Mino Raiola, uno dei più potenti, ricchi e sicuram